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Autore: Josh Orwell    23/07/2015    0 recensioni
Salve, oggi voglio proporvi una mia nuova storia originale ... Con una doppia novità, la prima è che esordisco con una storia horror(e questa volta seria), e la seconda novità, che finalmente, scrivo una storia con 2 capitoli.
Cosa dire?, la genesi di questa storia(come potrete intuiere, leggendo) è lunga e complessa ... La storia è molto aritocolata e tutti gli avvenimenti si susseguono l'un, l'altro con o senza, uno specifico filo logico.
Per l'appunto, molte cose accadono senza che ci sia un senso, quindi non vi fate troppi problemi se non riuscite a capire un particolare, non sono cose lasciate a caso, ma sono cose, lasciate per indurvi a quel senso di insicurezza, inqiuetudine e confusione, che io spero questa storia possa portarvi ... Un saluto, e buona lettura
Genere: Horror, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Jack Jackson, capelli castani, occhi verdi, carnagione chiara, 24 anni.

Il genere di ragazzo che ho descritto sopra, ha tutta la vita davanti a sé, una vita di sogni, di gioie, di felicità e di speranze ... Ma non era così per Jack, Jack aveva perso una cosa, ma era l'unica cosa che aveva mai avuto, in tutta la sua vita.

In quel momento, Jack, ebbe la sensazione di destarsi da un lungo sogno ... Anzi era qualcosa di più, si sentiva come se fosse svenuto ... Dopo aver perso i sensi.

Era disteso sul pavimento, con la schiena a contatto sul legno ruvido, occhi sgranati dal sonno, barba incolta da settimane, capelli arruffati e pieni di forfora e corpo era completamente sommerso dalla polvere ... Così era diventatala sua giornata tipo, il perché, ancora non riusciva a rammentarlo.

Era stato svegliato da un forte rumore di campane, che proveniva fuori dal suo appartamento.

Sentì il gracchiare di un corvo fuori la sua finestra ... Poi osservò la pistola, appoggiata sul comodino ... Ed ebbe la sensazione che, in qualche maniera perversa, il suono di quella malefica bestia e quella idea nefausta, fossero collegati ... Idea, che per la verità, maturava sin da quel giorno di immane orrore.

Jack chiuse lievemente gli occhi, non ricordava esattamente cosa accadde dopo ... Ma, una vibrazione lo destò dal suo mondo dell'orrido ... Era il suo cellulare, vibrava, qualcuno lo stava chiamando, qualcuno, lo stava cercando.

Jack decise di non perdere tempo, afferrò il telefono e rispose, non aveva nemmeno visto chi era che lo chiamava, ma tutto gli si fece chiaro quando sentì la voce del suo interlocutore:

"Jack ... Sono io, sono Sally, mi dispiace se sono stata via così tanto tempo, ma lo sai che questa orrenda malattia mi ha costretto a non vederti più, ma aspetta!, ora sono finalmente guarita, e ... Jack, voglio che tu venga qui, vieni a casa mia, voglio stringerti tra le mie braccia, voglio arruffarti quei tuoi capelli castani e baciarti per ore e ore, i ricordi e le foto di te non mi bastano più ... Ti prego, vieni qui, fai in fretta!, Ti amo!"

Così il ragazzo chiuse la chiamata, si alzò di scatto, lasciando cadere la polevere che gli stava sui vestiti, delicatamente sul pavimento, era troppo felice ... Si era convinto che quel momento non sarebbe arrivato mai più ... Poi corse, corse, corse in una furia implacabile e finalmente arrivò alla stazione ... Il treno, per fortuna, non si fece attendere, bastavano soltanto due fermate per arrivare vicino a casa di Sally, alla prima ... Solitamente non scendeva mai nessuno, scendevano poi, tutti alla seconda.

Il viaggio fino alla prima fermata Jack, lo visse con profonda trepidazione, non faceva caso a nulla e nonostante il treno fosse affollatissimo, e si stava scomodissimi, lui era entusiasta di poter tornare finalmente da Sally, il suo amore di una vita, e d'un tratto, il treno si fermò, era giunto alla prima stazione ... In maniera del tutto atipica, tutti i passeggeri del treno cominciarono a scendere ... Tutti ... Quasi come, oltre quella stazione, non ci fosse più nulla ... O peggio ancora ...

Quando il treno ripartì, Jack fu solo in treno ... si scrutò intorno, a cercare un posto a sedere, aprì una cabina, e sedette sul primo posto libero disponibile.

Al sedile opposto al suo, c'era una strana figura, vestita con una lunga tunica nera ... Leggeva il giornale, ma ad un certo punto lo abbassò, e fissò Jack, in uno strano modo ... Jack ebbe modo di poterlo guardare in viso ... Aveva una strana maschera bianca, con un lungo becco ... Era vestito proprio come un medico della peste, Jack, iniziò a sentirsi a disagio mentre quella strana figura, così somigliante ad un corvo, lo fissava in maniera così interessata ... Come se avesse qualcosa di speciale.

Poi, un sospiro di sollievo, il treno era arrivato a destinazione, Jack scattò di balzo dal suo sedile e raggiunse le porte scorrevoli, sentì un rumore dal loto opposto della cabina, non ci badò molto, e infine, si accostò alle porte per scendere.

Nel momento in cui le porte si aprirono, Jack, per sua grande inqiuetudine, scoprì che dietro di lui, c'era quello strano tizio incontrato nella cabina poco fa e quando Jack fu sul punto di scendere, il "medico della peste" lo spinse con forza oltre il treno, facendolo cadere rovinosamente sulla banchina, e un flash gli accecò gli occhi ... Poi sentì recitare:

"Aahahahahahah, sciocco!, non hai ancora capito che quello che stai vivendo durerà per l'eternità? ... Il colpo che hai esploso è andato perfettamente a segno ... Hai ucciso il figlio del re, sei contento?, da ora in poi, ogni singolo giorno della tua vita, sarà sempre lo stesso, per l'eternità ... Non sono un angelo benigno, quindi ti do' un consiglio ... Almeno oggi, come per il resto dei tuoi giorni, oh mio eroe!,e ora che vivi nella tomba del figlio del re, cerca di costruirla come fosse la tua dimora ... Oh mio eroe!"

Jack, dopo queste parole, poté sentire, indistintamente il rumore del treno che si allontavana nella nebbia ... E la vista ritornò, così, in fretta si guardò intorno, e per sua grande gioia, il "Medico della peste", sembrava essere rimasto all'interno del treno ... Che intanto scompariva all'orizzonte.

Il tempo di rialzarsi ... E Jack capì di non essere nel posto dove credeva di stare, una grande valle verde gli appariva davanti all'orizzonte, con case povere sparse qua e là senza nessuna logica o piano regolatore.

Poi scrutò un cartello che recitava, "Valle dei re".

Davanti ai suoi occhi, apparivano figure lente, fiacche e apatiche ... camminavano a passo lento in quella valle semi deserta, subito notò che erano senza direzione ... Cautamente, anche lui si avvicinò ad una di loro, e la scrutò più da vicino.

Quella losca figura terrorizzò Jack, che appena la vide sbobbalzò dallo spavento, tirandosi leggermente indietro ... Era una persona anziana, dai capelli scarni e bianchi, le rughe profonde gli solcavano e il viso, e ... Non aveva gli occhi, i bulbi oculari erano completamente scomparsi e la pelle era rientrata in quella cavità oculare, che ora era terrificante ... Jack ebbe come la sensazione che quella figura avesse notato che c'era una persona vicino a lei, come se la mancanza della vista, fosse compensata ad una più acuta percezione dello spazio circostante ... Così, si girò verso Jack e gli disse:

"Da quando c'è stato il grande massacro nellla capitale, abbiamo fermato l'orologio in quell'ora esatta, ora sono sempre le 6 del pomeriggio"

Jack fece appena in tempo a realizzare che le 6 del pomeriggio era il momento esatto in cui aveva ricevuto la chiamata da Sally ... Improvvisamente, nuove figure gli si facevano attorno e sembravano volerlo circondare, uno di loro mentre si avvicinava parlò:

"Non importa se la ami ancora, ormai non possiamo più parlare con le persone che guardano"

Jack era terrorizzato da quelle frasi ... Che cosa volevano dire?

Era confuso, si girava attorno, mentre quelle persone continuavano a recitare frasi incomprensibili, poi, ne distinse chiaramente un'altra:

"Dopo che il figlio del re è stato ritrovato morto, non ci è più permesso aver figli"

Era pietrificato dal terrore, quelle presenze si facevano sempre più vicine, e quando una arrivò a sfiofarla, lui la colpì con un calcio poderoso facendolo arretrare ... Poi guardò in lontananza e scorse un palazzo, era il palazzo dove viveva Sally! ... "Oh cielo", pensò sollevato e iniziò a correre con tutto il fiato che aveva in corpo.

Immediatamente scappò via, lasciandosi tutti quegli esseri mostruosi alle sue spalle, quando una voce, soave, bella e magnifica, che Jack identificò appartenere ad una ragazza, anche se non ne aveva viste in quel gruppo, che gli disse ancora:

"Sei sicuro di entrare in questa porta?, il corvo non ti risparmierà una volta dentro, quello non hanno pietà per nessuno ... Non ne ha avuta nemmeno per il figlio del re"

Figlio del re, figlio del re, figlio del re?, Cosa cazzo volevano dire quegli stronzi?, Il ragazzo correva disperato lungo la valle, non ne poteva più, ma ora ... Ora stava andando verso la casa di Sally ... Sarebbe stato al sicuro con lei.

Arrivò ansimando sotto casa di Sally, lei era al primo piano, così appena aprì la porta, decise di non perdere tempo, e correre verso la sua camera ... Ma un urlò gli gelò il cuore "È mortoooooo ... È mortooooooo", era la voce di Sally, che urlava e piangeva disperata ... E quel grido arrivava proprio dalla camera di Sally ... Jack si sentì svenire, corse il più in fretta possibile l'unica rampa delle scale davanti a lui ... E con grande orrore, si accorse che era di nuovo all'ingresso della casa, e non al primo piano.

Jack così corse, corse corse, sempre più forte, sempre più veloce ... Lui, lui era disperato, il cuore iniziava a battergli sempre più forte, era angosciato da quella situazione, una rampa di scale dopo l'altra ... Correva sempre più velocemente, per poi trovarsi sempre al punto di partenza ... Iniziò persino a piangere, le grida non si fermavano ... Anzi, imperterrite continuavano, disperate ... Il fiato di Jack si faceva sempre più corto, iniziava a sudare, era sempre più vicino al limite, "Sallyyyyyyyyy!!! ... Sallyyyyyyyy!!!", Gridò con tutta la forza che aveva in cuore ... Ma Sally sembrava non avesse udito le sue grida ... Poi gridò ancora:

"Sally!, Sally, sono io, sono Jack!, ti prego scendi ... Finalmente sono arrivato da te ... Non farmi spettare ancora" ... Ma anche questa volta, Sally non gli diede alcuna risposta.

Così, alla fine ... Esasusto, si fermò, all'ingresso della casa, bloccato in quella indicibile sofferenza.

Poi si guardò alle spalle.

C'era una porta ... Di legno ... La riconosceva!, era la porta della camera di Sally ... Aveva degli strani bozzoli lungo tutta la sua superfice lignea ... Jack non perse tempo, e si avvicinò, ma una volta davanti alla porta ... Si accorse che quei bozzoli erano occhi ... Occhi che ora si aprivano, e che lo scrutavano interessati ... Il ragazzo si trovò davanti a più di una decina di paia di occhi che lo seguivano in ogni suo singolo movimento ... Espirò.

Si fece coraggio ... Ad un passo dalla porta, afferrò la maniglia, gli occhi si sbarrarano tutti, immediatamente, con grande stupore, quasi a voler dire "No!!!, non farlo!!!" ... Ma quella era la camera di Sally, Jack aveva bisogno di vederla ... Con ancora la mano sulla maniglia la spinse verso il basso ... la porta si aprì.

Era proprio lei, era la stanza di Sally.

E c'era Sally! ... Era vestita con un magnifico telo bianco, che sembrava essere seta, che la ricopriva, ma gridava ancora "È mortooooooooooo, è mortoooooooooo" ... Tra le sue braccia reggeva qualcosa ... Era un corpo umano, e per di più, c'era un corvo sopra il corpo defunto, intento, a strappargli via ogni filamento di carne, gli urli di Sally sembravano non spaventarlo, anzi ... Continua a mangiare e a saziarsi del cadavere, come se la sua fame non avesse limite.

Ma quando Jack entrò nella stanza ... Fu come se Sally avesse capito che il suo amore era appena entrato nella stanza, ma inspiegabilmente, ella si disperò ancora di più, quando realizzò che Jack era lì ... E i due amanti ... Ebbero, contemporaneamente, una sensazione di Déja vu perenne e immortale ... Straziante ... La loro disperazione sembrava crescere ora che erano nella stessa stanza e i due, non ne capivano proprio il perché.

Jack corse verso Sally, si inginocchiò davanti a lei e le scosse una spalla con la sua mano, Sally sembrava non ricevere alcun impulso ... Poi Jack guardò meglio ... Era anche lei senza occhi!

Il ragazzo portò la sua mano alla bocca per lo sconforto, e un fiume di lacrime iniziò a scendergli giù dai suoi occhi lunghe le sue guance bianche ... Avrebbe voluto uccidersi ... Ancora.

Ma mentre guardava il cadavere, che veniva avidamente divorato dal corvo, notò un ultimo raccapricciante particolare, il cadavere, era egli stesso.

La vista del suo proprio corpo, privo di vita e lacerato da un corvo, sconvolse per sempre Jack ... I fiotti di lacrime non accennava a fermarsi .. anzi, ora si facevano sempre più intensi, ma, mentre le lacrime di Jack vivo, iniziarono a cadere sul suo cadavere ... In ogni punto, dove le lacrime toccavano il morto ... Il cadavere iniziava a polverizzarsi.

Il processo di polverizzazione continuava incessante ... Sempre più carne veniva trasformata in polvere ... Incredibilmente, questo agghiacciò il corvo, che volò via, dalla finestra, in gran fretta.

Il processo era quasi terminato, tanto che alla fine, Sally, si ritrovò con un mucchio di polvere tra le mani ... Ma qualcosa era rimasto integro dopo la polverizzazione ... Gli occhi di Jack ... Giacevano a terra, con ancora i filamenti organici tenuti saldi ad essi.

Jack, li prese per le mani ... Poi alzò lo sguardo, e vide ancora Sally, davanti a lui, disperata e dilaniata dal dolore ... Poi il ragazzo diede ancora un'occhiata agli occhi ... Li tenne delicatamente tra le dita, e notò che l'occhio destro era vuoto in una zona precisa dell'iride, era una zona piccola e circolare che trapassava l'occhio da parte a parte, come se un proiettile lo avesse perforato .. Egli non ci fece molto caso, così, con ancora gli occhi tra le dita, li mise tra le orbite vuote di Sally. Non riusciva a capire del perché del suo gesto ... Ma, inconsciamente, e quasi come se lo facesse da sempre in maniera meccanica, sentiva cose se ci fosse un motodo, in quella sua, altrimenti inspiegabile, azione.

Come gli occhi di Jack, furono nelle orbite di Sally, ella sembrava calmarsi ... Poi chiuse gli occhi ... Come se la pelle che prima copriva la parte interna del viso, all'interno delle cavità ... Fosse passata avanti, rendono così, il volto, normale ed umano.

Poi gli occhi si aprirono.

"Jack!!!! ... Sei tu!!!! ... Io ... Io posso vederti, posso finalmente vederti!"

I due piansero in un'esplosione di gioia, si alzarono in piedi e coronarono il loro eterno amore, con un passionale bacio.

Ma immediatamente dopo, Jack, svenì e i sensi ... Piano piano, iniziarono ad abbandonarlo.

Gli urli di Sally ritornarono ... "È mortooooooooo ... È mortoooooooo", mentre Jack si sentì afferrare, sorretta da Sally.

Poi sentì il rumore del corvo che si stava riavvicinando.

E avvertì un intenso dolore come se qualcosa gli stesse lacerando la pelle del viso ... Era un dolore disumano.

Infine il buio.

Ma ... Ad un tratto, si sentì di nuovo vivo.

Ora Jack si sentiva fluttuare, fluttuare, fluttuare e fluttuare ... In armonia e serenità ... Il suo corpo sembrava rigenerarsi da tutte le fatiche e le atrocità che aveva appena vissuto ... Era come se stesse fluttuando su un fondale marino, finalmente si sentiva in pace, non aveva nemmeno bisogno di ossigeno per stare lì ... E un suo sguardo verso l'alto gli riempì il cuore di gioia ... C'era Sally! Aveva il viso immerso in quel mare e lei lo aveva chiaramente notato.

Davani a Jack si profilava una salita fatta di sabbia, che portava proprio al punto, dove Sally teneva il viso sommerso, sott'acqua.

Jack si affrettò subito, anche se era sotto il fondale marino poteva correre, inspiegabilmente, in maniera normale ... Arrivò davanti al viso di Sally, e le disse teneramente:

"Ti amo"

Quindi i due si baciarono con dolcezza.

Ma appena il bacio fu terminato, Jack notò che Sally iniziò a sentirsi male, era come se d'un tratto, lei avesse bisogno di ossigeno ... Cerava di respirare ... Si contorceva inutilmente ... Jack si disperava davanti a quella vista, ma non poté fare nulla ... Gridò soltanto:

"Sally!, Sallly!, cosa ti prende?, Sally ti prego rispondimi"

Ma Sally, in quel momento, svenne davanti e lui ... E la sua immagine svanì nel vuoto cosmico.

Poi ... Jack, si sentì, come se quella sensazione di ristoro, conforto e purezza, stesse scemando sempre più, allora decise di stendersi su quel fondale ... Affranto dal dolore ... Poi un lieve rumore di una campana.

"Per l'eternità?" ... Pensò Jack.

   
 
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