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Autore: Lilith of The Thirsty    23/07/2015    2 recensioni
Una ragazza approderà al liceo Dolce Amoris. Si creeranno nuove amicizie, si formeranno nuovi amori e scelte dolorose dovranno essere fatte da molti studenti.
Ma questa storia non finisce qui.
Djibril, la nuova alunna, non è esattamente una normale adolescente di 16 anni.
Che cosa troverai nella sua vita?
Un passato oscuro da nascondere. Una vita disumana da vivere. Un amore negato.
Riuscirà ad essere salvata prima che sia troppo tardi? Chi meriterà il suo amore?
[Nathaniel x Djibril x Lysandre]
Genere: Avventura, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lysandro, Nathaniel, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 6

 
Disegno


 
 



Rimanendo accanto a Nathaniel mi ero ripresa.
Ero ancora debole ma solamente perché sapevo che non avevo mangiato nulla perciò avrei dovuto recuperare le mie forze cercando di mettere sotto i denti qualcosa di commestibile.
Adesso, davanti alla mia piccola cucina di legno chiaro e marmo, stavo pensando a come apparecchiare la tavola.
Il mio autocontrollo mi stava aiutando a non cominciare ad arrossire o a sentirmi in imbarazzo, dato che quella era la prima volta che un ragazzo veniva a casa mia, mentre la mia mente giocava sulle possibili combinazioni che potevano succedere in quella occasione.
Il ragazzo dai capelli biondi arrivò in cucina e mi informò che aveva appena chiamato Lysandre e che sarebbe arrivato circa verso le 20.00 a casa mia perciò mi propose di ordinare una pizza.
Mentre io protestavo perché sapevo cucinare e lui mi rispondeva che dopo una giornata stressante come quella dovevo assolutamente stancarmi il meno possibile, il suo telefonò squillò.
«Scusami un attimo» disse lui, sparendo nuovamente in salotto.
Sospirai pesantemente e mi diressi in camera mia.
Chiusi la porta e mi cambiai i vestiti indossando la mia tuta nera preferita.
Quando uscii dalla stanza, scoprii che il mio compagno aveva già chiamato la pizzeria ma non mi arrabbiai.
«Ho scelto anche per te. Spero non ti dispiaccia la pizza con le patatine fritte. Credo che tu abbia seriamente bisogno di mettere sotto i denti qualcosa di sostanzioso».
Sorrisi. «No, va benissimo. Grazie».
Come aveva fatto ad indovinare che proprio quella era la pizza che preferivo fra tutte?
Lasciai cadere quella domanda e preparai la tavola con l’aiuto di Nath.
Le nostre dita si sfiorarono più volte mentre gli passavo i bicchieri e i piatti da mettere sopra la tovaglia e ogni volta, puntuale, una scossa elettrica mi percorreva il braccio facendo aumentare i battiti del mio cuore.
All’improvviso il campanello suonò e andai ad aprire la porta.
«Ciao. Scusatemi, sono in anticipo. Spero di non disturbare» disse Lysandre, donandomi un magnifico sorriso, sulla porta.
Era la prima volta che sentivo qualcuno scusarsi perché era arrivato in anticipo ma lasciai correre e sorrisi a mia volta.
«Tranquillo, non disturbi. Prego, accomodati» replicai.
Il mio compagno entrò e fu allora che notai la grande cartella verde che teneva appoggiata sul suo fianco destro.
Gli feci depositare il cappotto nero sull’attaccapanni e mettere la cartella misteriosa in salotto ed io non tentai di aprirla – per educazione –, anche se ero veramente curiosa di vedere il risultato del loro lavoro.
«Lys, ti aspettavamo per le 20.00. E’ strano da parte tue arrivare così presto. Sai, è un tipo che perde le cose facilmente» mi disse Nath sorridendo.
«Infatti mi sono perso due volte. Se non fosse stato per una gentile signora che ho incontrato per strada avresti dovuto venire a cercarmi con i cani, Nath» replicò Lys facendomi ridacchiare.
Visto che mancavano ancora dieci minuti perché arrivassero le nostre pizze, chiesi se potevo vedere il disegno ma entrambi i ragazzi mi negarono il permesso.
Volevano farmi una sorpresa e volevano mostrarmelo dopo aver cenato.
Non opposi ulteriore resistenza, tanto sarebbe stato tutto inutile e cercai di non badare alla punta di insoddisfazione e curiosità che premeva per farmi aprire quella cartella.
Finalmente il campanello suonò e il ragazzo delle pizze ci consegnò la nostra cena mentre noi dividevamo la spesa.
Non appena misi in bocca alcune patatine cominciai a sentire crescere l’appetito e mi ritrovai a mangiare con gusto.
Nath e Lys cominciarono a farmi alcune domande sulla mia nuova vita nella loro scuola: come mi trovavo, se c’erano cose che non capivo, cosa ne pensavo dei professori e dei miei compagni di classe.
Risposi a tutto senza sbilanciarmi troppo ma in generale mi divertii a seguire anche le battute tra entrambi i ragazzi.
Appresi che Nathaniel era un ragazzo che non poteva fare a meno di studiare ed essere bravo in tutto mentre a Lysandre piaceva scrivere testi o poesie e, naturalmente, cantare.
Spreparai la tavola aiutata da entrambi e ci accomodammo in salotto chiacchierando sui nostri compagni di classe.
Scoprii che a Nath non piaceva affatto Castiel – erano come cane e gatto – e quando chiesi il perché al ragazzo dai capelli d’oro, mi rispose: «Abbiamo avuto un passato turbolento e non è una storia che mi va di raccontare».
Non lo forzai a dire altro mentre Lys affermava che, per ironia della sorte, Castiel era il suo migliore amico visto che faceva parte del suo “gruppo musicale” poiché suonava la chitarra.
Avevo notato che i miei due compagni andavano d’accordo anche se avevano gusti ed interessi differenti e la cosa mi metteva a mio agio.
«Bene. E’ arrivato il momento di mostrarti il nostro disegno. Vuoi vederlo?» mi chiese Nath.
«Certo!».
Ero troppo curiosa.
Lysandre si alzò sorridente, si avvicinò alla cartella verde ed estrasse un foglio bianco abbastanza grande (di forma rettangolare) e me lo mostrò.
Rimasi incantata dal lavoro che erano riusciti a fare i miei due amici e non riuscii più a parlare.
Il paesaggio ritraeva un albero in fiore dai delicati petali rosa, dell’erba fresca e chiara sulla quale era adagiata una creatura fatata o almeno era quello che la mia mente mi suggeriva.
La ragazza era distesa e aveva gli occhi chiusi, le guance erano un po' imporporate e le labbra erano curvate in un sorriso appena accennato nel sonno.
I capelli lunghissimi e castani ricadevano ordinati dietro di lei mentre un vestito bianco con vari pizzi copriva il corpo disteso sul prato verde.
La mano sinistra era appoggiata al livello del cuore e una bagliore color arcobaleno attirava l’attenzione sul suo petto.
«W-wow» balbettai attonita.
Quella non ero io, era troppo bella per assomigliare a me.
«Ho usato i colori a tempera, spero di aver reso bene le tonalità del quadro» disse Nath, incrociando il mio sguardo.
«Scherzi? E’ semplicemente meraviglioso! Sembra davvero un sogno…».
«Si, Djibril ha ragione, hai superato te stesso Nathaniel» concordò Lys alla mia destra.
Poi, il mio sguardo venne catturato da delle parole poste sotto il disegno della fanciulla addormentata.
 
 
Non sono niente.
Non sarò mai niente.
Non posso voler essere niente.
A parte questo, ho dentro me tutti i sogni del mondo.
 
 
Le lacrime mi salirono agli occhi.
La frase era perfetta, il dipinto straordinario e io non li avevo nemmeno aiutati ma avevano creato qualcosa di unico.
All’improvviso, il telefono di Nath squillò interrompendo i miei pensieri.
Quando la chiamata finì il ragazzo ci comunicò che doveva tornare a casa perché si era fatto troppo tardi e, una volta salutati, se ne andò.
Rimasi da sola con Lysandre che mi aiutò a chiudere il disegno nella cartellina.
«Lo porterò io domani» proposi al ragazzo che annuì e mi ringraziò.
«E’ meglio che vada anch’io. Domani sarà una giornata impegnativa» propose il ragazzo, avvicinandosi alla porta d’ingresso.
«Ehm, Lys?» lo chiamai un po’ intimidita.
Mi sorrise. «Sì?».
«Hai scritto delle parole meravigliose, mi hanno toccata molto profondamente. Hai molto talento. Mi dispiace solamente di non avervi aiutato in questo lavoro».
«Non scherzare Djibril, tu hai fatto molto più di quello che pensi. Sei unica».
Detto questo, Lysandre mi prese la mano tra le sue e la baciò.
Avvampai vistosamente ma il ragazzo sembrò non farci caso e uscì augurandomi la buonanotte.
Mi catapultai a letto con il cuore in gola e la mano in fiamme.
I nervi erano in tensione, la bocca dello stomaco serrata e i battiti del mio povero muscolo cardiaco sfioravano l’isteria.
Non era possibile che mi fossi innamorata di Lysandre… Eppure, il sentimento che provavo era uguale identico a quello che sentivo con Nathaniel.
Si potevano amare due persone contemporaneamente e allo stesso modo? Come potevo far tacere i miei sentimenti adesso che si erano risvegliati più potenti di prima?
Alla fine, la mia mente cedette e lasciò perdere i ragionamenti del cuore facendomi sprofondare in un sonno ristoratore.
 

 
NdA
 
Ciao a tutte, sono tornata!
Dopo un anno di assenza ho deciso di ricominciare e concludere quello che ho lasciato indietro! ^^
Allora, cosa ne pensate? Vi è piaciuto? ^^
Ecco qui ragazze, si sta cominciando a creare il nostro triangolo!
Ma come sono cattiva!!! XD
Ahahahahah! XD Sono pazza! XD
Ringrazio saretta_007, mi hai svegliata dal mio letargo!
Alla prossima allora!
Baci
Lilith
   
 
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