"La devi smettere di essere sempre così gentile e buono in tutta la tua vita" sbraita Tony "Dovrai più avere un lato oscuro, dannazione" continuò.
Steve lo guardava perplesso "Sono sempre stato così gentile cosa dovrei fare , fingere di essere arrabbiato per farti contento?" Chiese Steve pacato.
"Non mi sembra che tu abbia problemi a gridare quando siamo a letto, ma vorrei che lo facessi anche quando qualcosa ti turba, lo so che faccio cose che ti turbano, ne parli con Jarvis ma non con me" continuò Tony furioso e poi si sdraia sul divanetto "Vedi come si comporta?" Chiese alla donna seduta con un taccuino da psicologa che sorrideva segnando delle cose.
"E io cosa dovrei dire del fatto che non ci sei mai? Mi chiami solo quando ti serve una cavia o una compagnia per la notte, mi sembro un giocattolo da tirare fuori quando vuole" si sfoga Steve che poi si sedette e gli venne quasi da piangere. La donna gli porse un fazzolettino "Ma io voglio stare con te ma devo anche lavorare e tu devi anche lavorare quindi ci incontriamo quando possiamo, non è colpa mia se abbiamo orari diversi" gli rispose Tony.
I due continuarono per un'altra Buona mezz'ora a dirsi cose a vicenda poi si girarono verso Nat che continuava a scrivere "Allora cosa ne pensi e cosa dobbiamo fare?" Le chiesero.
La donna li guardò "Io? Non sono una psicologa, mi piace solo vedervi litigare" girò il foglio "Vedete ho disegnato anche una vignetta su voi due e ora siete anche molto più tranquilli" disse Nat "Ora baciatevi e risolvete tutto, almeno posso andare a casa per cena" concluse lei alzandosi e fissando i due che erano perplessi.