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Autore: little devile    27/07/2015    6 recensioni
Una giornata a casa Grey...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Phoebe Grey, Theodore Grey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una giornata a casa Grey
 
Sono seduta sul divano con i miei figli, Ted e Phoebe. Sono cresciuti così tanto. Phoebe ha cinque anni e Ted sette. Somigliano tutti e due al padre, tranne che Ted ha i miei stessi occhi. Dopo tanti anni, ancora non riesco a credere di essere la moglie del famoso Christian Grey. Con lui mi sento la donni più felice del mondo e i nostri due bambini non possono desiderare un padre migliore di lui.
Tutte le sue paure sull’essere padre sono state stroncate appena ha preso Ted in braccio. Amore a prima vista.
A proposito di Christian, oggi si è rintanato nello studio e non si è fatto vedere per molto tempo. Sicuramente starà controllando qualche contatto di lavoro molto importante, la sua mania del lavoro in questi anni non si è affievolita neanche un pochino. Per ingannare il tempo, eccomi qui. Nella stanza della tv sul divano a guardare un film con i miei due gioielli.
 - Mamma, voglio anche io un cane come quello - mi dice Ted con voce implorante.
- Amore, non so se papà sarà d’accordo - ribatto in tono dolce. Non ho mai visto Christiana avvicinarsi a un cane o gatto, quindi non so se gli farà piacere avere una bestiolina che gironzola per casa.
- Dai mammaaaa, io lo voglio – piagnucola Ted.
- Lo sai com’è fatto tuo padre. Non ci permetterà sicuramente di tenere un cagnolino. Anche se l’idea piace anche a me. – Dico sincera.
- Per favore mamma, anche io lo voglio - sento la vocina di Phoebe che mi implora.
- Ok, Ok, sentite possiamo andare da vostro padre e parlargliene. Se dice no allora dovete accontentarvi. – Ribatto.
- Siii - rispondono contemporaneamente i bambini.
 Stiamo guardando Lessie in tv. Ovviamente Ted tutto quello che vede vuole, Christian lo ha viziato troppo!
Phoebe non è da meno. La sera di Halloween dell’anno scorso lei ha visto un unicorno fatto di plastica e lo voleva, vero però. Christian, come sempre non sa resistere ai suoi occhioni dolci e l’accontenta ogni volta. Così, per trovare un unicorno, ha affittato un poni, ha pagato quindicimila dollari per fargli impiantare un corno finto e il gioco è fatto. La sua dolce bambina alla fine ha passato una giornata stupenda in compagnia di un unicorno vero.
Non so poi come hanno fatto a togliere il corno al poni, e credo di non volerlo sapere. Spero soltanto che non abbia sofferto molto. A dire il vero non so nemmeno se quel corno era fatto di cartapesta o solo Dio sa cosa!
Ci alziamo dal divano, prendo Phoebe in braccio e ci avviamo nello studio di Christian. Come sempre entro senza bussare e come sempre lo trovo al telefono che parla di lavoro. Mentre continua a parlare, ci guarda e sorride.
Bello come il sole, con i suoi capelli sempre scompigliati e i suoi occhi grigi che mi fanno perdere la testa ogni volta.
Dopo aver finito la conversazione è il nostro turno di parlare. Poso Phoebe e Ted sulla scrivania di Christian e lo guardiamo tutti e tre senza dire una parola. Lui ci guarda un po’ intimorito, ha capito che stiamo tramando qualcosa. Ci conosce troppo bene.
Lui fa un sospiro e dopo pochi secondi mi guarda negli occhi e inizia a parlare.
 - Cosa state tramando? - Dice Christian con tono allarmato. Ha anche gli occhi leggermente sgranati.
- Papà vogliamo un cane – dicono Ted e Phoebe insieme.
- No, assolutamente no. – Dice immediatamente Christian.
- Dai papino, noi lo vogliamo tanto – piagnucola Phoebe.
- Sentite, i cani hanno bisogno di tante attenzioni, vogliono portati da un veterinario. Insomma hanno bisogno di molte cose. – Christian cerca i convincerli, ma a quanto pare loro non demordono. In questo hanno preso completamente da me.
- Ma… ma io lo voglio papà - Dice Phoebe quasi in lacrime.
 Christian la guarda, poi guarda Ted che è imbronciato e in fine guarda anche me. Sospira un’altra volta e riprende a parlare quasi rassegnato.
 - Ascoltate, un cane è una grande responsabilità, perché non prendete un pesciolino rosso? – Dice con un sorriso. So già che loro non accetteranno mai questa alternativa.
- Nooo, noi vogliamo il cane. – Dicono contemporaneamente. Io guardo questa scenetta con il sorriso sulle labbra. So che prima o poi Christian cederà, va a finire sempre in questo modo.
Con gli altri potrà sembrare senza cuore, ma quando si tratta dei nostri bambini, il cuore gli si scioglie sempre. È davvero un papà eccezionale. 
- Christian, anche io voglio un cagnolino, ce ne occuperemo noi, tu non lo vedrai nemmeno in casa. Sarà una cosa carina. Falla per me. Falla per loro -  dico io in tono dolce. Sbatto anche le ciglia in modo teatrale. Quando mi ci metto posso essere peggio dei bambini.
 Christian ci guarda inteneriti, so che sta per cedere. È stato un gioco da ragazzi in fondo.
 - Ti prego papino. Lo vogliamo tanto - a questo punto i bambini scoppiano a piangere. Inizio a carezzare le loro testoline. A questo punto anche il mio cuore sta per sciogliersi. Se non cede adesso non cambierà mai idea.
- Christian, per favore, stanno piangendo. Un cane non è un sacrificio così grande – gli faccio gli occhi dolci.
Adesso guarda me, ha lo sguardo addolcito e sospira. Bene, ci siamo.
- Ana… - inizia a dire, ma io lo interrompo subito.
- Christian, dai cosa ti costa? – Domando imbronciata. La cosa si sta facendo dura.
Lui continua a fissare me, poi passa lo sguardo ai bambini, fa questo gesto un paio di volte. Dopo quasi un minuto di silenzio da parte di Christian e dei piagnucolii dei bambini, alla fine alza gli occhi al cielo (quasi non ci credo) e parla. Sembra davvero rassegnato. Poverino, mi fa quasi pena. Quasi! 
- Ana, non so. – Sembra davvero in conflitto.
A questo punto tiro fuori la mia arma segreta. Questo gli farà venire subito voglia di comprare una cane all’istante.
 Faccio il giro della scrivania e gli sussurro all’orecchio – se compri il cane ai bambini questa sera andremo nella stanza dei giochi e ti farò fare al mio corpo. Tutto. Quello. Che. Vuoi. – Christian gira di scatto la testa, mi fissa con una luce maliziosa negli occhi e sorride. Quel sorrisetto furbo, che parla più di mille parole.
All’improvviso si alza dalla sedia, per la sorpresa lancio un urletto e lo guardo mentre prende i bambini in braccio e si precipita fuori dalla porta. Senza neanche mettersi una giacca o altro. Corre letteralmente fuori con i bambini in braccio. Lo sento urlare – Forza, andiamo a comprare questo cane. – Scoppio a ridere e lo seguo fuori.
 Ecco una tipica giornata a casa Grey. Con un uomo come Christian, e dei bambini che sembrano dei piccoli demonietti ci si diverte molto.
Amo questa vita. Amo la mia famiglia.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
La mia ispirazione mi ha portata a scrivere questa simpatica storia. Spero che ai vostri occhi sembri simpatica. xD
Io l’immagino così una giornata a casa Grey. Con il solito Christian attento e che controlla tutto, e dei bambini e una Anastasia che lo fanno uscire pazzo.
Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta e che vi abbia fatto sorridere.
  
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