Il compleanno del mio migliore amico

 

 

 

Era una bellissima giornata di  fine novembre. L’aria era fresca e i raggi del sole riuscivano a trasmettere un po’ di buon umore…

E in una stanza di Tokyo, Taichi Yagamy riuscì a schivare una scarpa, lanciata ad alta velocità.

 

“Ehi biondino, mollami!!…Sorellina …perché non fermi il tuo fidanzato??”

 

Kari,era sulla porta con le braccia incrociate e un’espressione di disappunto.

Sorrise.

Il suo ragazzo alias il biondo, riuscì ad afferrare per un piede Tai, che era stato finalmente colpito da una scarpa rossa, fermandosi così per un momento.

Sospirò.

 

“Taichi , non puoi evitare di parlare con mio fratello, anche in questo giorno!” 

“Ho capito, ho capito,Takero! …Hikari… vi prometto che gli telefonerò!”

 

Silenzio.

Tk si alzò in piedi,mentre Tai rimaneva a terra a rimurginare su quello che aveva appena detto.

 

“Tai-chan,è il tuo migliore amico!Non puoi telefonargli,fargli gli auguri e poi riappendere la cornetta, come niente fosse!”

 

Takero era davvero furente,e Kari gli mise una mano sulla spalla,calmandolo.

 

“Andiamo, Tk, lasciamolo qui…. Almeno ci abbiamo provato comunque la festa come sai Taichi, è a casa di Sora… ”

 

Kari diede un bacio veloce sulla guancia di suo fratello. Sorrise prendendo la mano del suo amore e insieme si diressero verso la porta.

 

E Taichi Yagami così rimase da solo.

Scosse la testa fossennatamente.

Pensò a Sora e a Matt insieme.

SI alzò in piedi e si diresse verso la scrivania.

Incominciò a frugare fra i cassetti.

In men che non si dica volavano libri,quaderni, penne, ancora libri, poi il caos si fermò ; Taichi stringeva vittorioso in una mano, una fotografia.

Siccessivamente, prese carta e penna e fece uno sforzo enorme, rimasto solo con il suo cervello.

 

Vorrei poterti dire che sono felice.

Vorrei poterti dire che mi è “passata”…

 Ma lo sai che mentirei a me stesso.

L’unica cosa che posso dirti è  AUGURI !

E ricorda che ti voglio bene.

 

                                                      Tai

 

Guardò soddisfatto quel foglietto, poi girò per casa in cerca di una cornice libera.

Ne trovò una, molto semplice,e dopo averla libera dalla foto inquietante del suo trisavolo; la sostituì con il suo regalo.

Successivamente entrò di nuovo nella  sua camera, o almeno quello che ne restava dopo il suo passaggio. Afferrò dei jeans poggiati  su una sedia e una felpa pulita.

Poi aspettò.

Guardò il telefono forse in cerca di un contatto mentale.

Poi un’ondata di ottimismo lo travolse, e si ricordò un’esilarante imitazione di un vecchietto della pubblicità:

 

“L’ottimismo è il profumo della vita !”

 

Così si ritrovò con la cornetta in mano non resosi nemmeno accorto del numero che aveva composto.

 

Sentì solo i due squilli, e poi la voce del  suo angelo.

 

“Pronto, sono Sora, con chi parlo? Matt non vuole rispondere a telefono e… - la ragazza si mise a ridere, forse solleticata da qualcuno all’altro capo della cornetta- …”

 

“Sora…sono Taichi…”

 

Ci fu un silenzio irreale sia da una parte che dall’altra.

 

“Ti…ti passo subito..Yamato…ciao…”

 

Tai riprese mentalmente le facoltà mentali.

 

“T-Tai!?”

 

Taichi prese fiato per parlare velocemente; obbiettivo: evitare argomenti scottanti, ad esempio, la sua scenata quando aveva saputo che Yamato e la sua Sora stavano insieme.

 

“Allora, lo so che non mi  sono comportato bene con voi due, ma auguri di buon compleanno. Sarei contento se tu passassi un’attimo da me…così dopo potremmo  avviarci alla festa, sia chiaro, lo faccio solo perché sei il mio migliore amico e perché tuo fratello è davvero un asso nella lotta libera…e …e ti aspetto qua! Non ho nient’altro da dire vostro onore!! E perchè cavolo ho detto questa frase?? Bho! Bhe …ciao!”

 

TU-TU-TU-TU

 

Matt rimase con la cornetta a mezz’aria mentre cercava di decifrare le ultime frasi che gli avevano riempito il cervello …poi un grosso sorriso gli si dipinse sul volto.

 

“Visto, il mio piano ha funzionato!” Kari abbracciò sorridente Takero, che guardava suo fratello sollevato.

 

 

Pomeriggio inoltrato – Casa Yagami-

 

Matt era entrato in quell’appartamento che conosceva come le sue tasche.

Taichi era davanti a lui con un sorriso imbarazzato sul volto.

 

 

“Ciao…e …auguri!”

 

Tai gli porse un pacchetto verde, mentre si infilava il suo giubotto.

Matt gli sorrise commosso.

Scartò il regalo, dopo aver letto il biglietto ed essersi chiesto se non aveva copiato la frase da qualche parte…

 

Gli mancarono le parole quando vide la foto all’interno della cornice.

 

Lui e Sora, che sorridevano felici.

 

“Oh…Taichi, mi diaspiace avertela portata via…”

“Non me l’hai portata via Matt, lei ha fatto la sua scelta! E ora, prima che dica cose sensate e non mi riconosca più, andiamo alla tua festa!”

 

 

“Grazie Taichi…io non ho parole…”

“Si, ma guai a te se la fai soffrire!!”

 

Matt abbracciò il suo migliore amico.

Si misero a ridere.

 

“Non sapevo fossi così romantico!”

“Ehi!!”

Taichi si fermò prima di chiudere la porta di casa, Matt già fuori lo stava a guardare.

Sospirò.

 

“Sai penso che dovremmo iscrivere Takero a qualche gara di lotta libera, quanti soldi che faremmo!”

 

Scesero per le scale e chi li vedeva intuiva subito la grande forza che li univa, quella più vera e bella che esiste al mondo: l’amicizia.

 

 

Fine

 

 

Ciao, ecco qui un’altra storia da leggere e recensire!

Scusate per i vari errori che ci possano essere!

Baci.

Sara