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Autore: Suisen    28/07/2015    1 recensioni
Dick chiuse il libro con uno schiocco " Guarda un pò te... siamo la stessa anima. Sia io che Junior dobbiamo sorbirci i tuoi pensieri, i tuoi sogni e le tue illiazioni...datti una mossa. Se proprio lo vuoi approfitta di quel mammoletta. Almeno così soddisferai i tuoi istinti. "
Lavi si alzò infastidito " Non paragonarmi ad un animale in calore! "
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Allen Walker, Rabi/Lavi | Coppie: Rabi/Allen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parole Nel Vento

 

Le loro membra agitate, distese su nere coltri, cercavano con affannoso desiderio il contatto dell'altro.

Il corpo di Lavi era teso allo spasmo, la sua anima ardeva di desiderio.

Desiderio di perdersi nei profondi occhi d'argento e morire sulle labbra del ragazzo dai capelli bianchi.

Quanto lo voleva...

Osservava la sua pelle candida che si stagliava quasi surreale dalle lenzuola di seta nera, mentre anche l'altro lo fissava con la testa abbandonata sul cuscino e gli occhi lucidi.

Lavi si sentì avvampare il petto quando quello sguardo lo toccò.

Si chinò su Allen accarezzandogli col pollice il labbro inferiore, mentre quest'ultimo gli passava le braccia attorno alle spalle e socchiudeva gli occhi.

Il rosso avvicino il volto al suo, posando un bacio leggero sul suo occhio maledetto, per poi scendere, passando le labbra lungo il contorno del suo naso fino a raggiungere la sua piccola bocca carnosa.

Dapprima lo baciò lieve e poi prese a passargli la lingua sulle labbra, per cercare di fargliele schiudere.

I loro corpi si intrecciavano come le loro lingue e un calore fatto non solo di desiderio fisico si irradiava dal corpo di Lavi.

Non ne aveva mai abbastanza di accarezzare quel corpo, riempirlo di baci, stare così abbracciati per sempre.

Con la mano prese a scendere seguendo il profilo del suo addome, fino a...

 

Lavi si svegliò di soprassalto, non riconoscendo subito il luogo in cui si trovava.

Appena mise a fuoco notò di trovarsi in uno studio cupo completamente tappezzato da scaffali e libri.

- << Altro sogno erotico, eh Lavi? Sono mesi che vai avanti così... >> - un ragazzo pressocchè identico a lui ma con lo sguardo tagliente e il tono canzonatorio lo fissava sogghignando seduto su uno scranno con un libro tra le mani.

Lavi allora capì di trovarsi in nessun luogo in particolare. Quello era il suo spazio mentale.

Da dopo lo scontro con Road gli capitava spesso di trovarsi lì con le parti della sua anima. Dick e Bookman Junior appunto.

- << Che cosa ne sai tu? >> - sbuffò Lavi massaggiandosi il viso.

Dick chiuse il libro con uno schiocco - << Guarda un pò te... siamo la stessa anima. Sia io che Junior dobbiamo sorbirci i tuoi pensieri, i tuoi sogni e le tue illiazioni...datti una mossa. Se proprio lo vuoi approfitta di quel mammoletta. Almeno così soddisferai i tuoi istinti. >> -

Lavi si alzò infastidito - << Non paragonarmi ad un animale in calore! >> -

Da dietro una pila di libri spuntò anche Bookman Junior, sempre con la sua mantellina verde con un grosso tomo tra le braccia.

- << Gli uomini per vivere hanno anche di quei desideri umani. Dick non voleva dire nulla di tutto ciò. Penso che se vuoi Allen con te al tuo fianco dovresti semplicemente fare di tutto per averlo. >> -

 - << Non potrei mai. >> -

Dick alzò gli occhi al cielo - << Ed eccolo che inizia con le sue seghe mentali! >> -

 - << E per quale motivo? Lo desideri, per quale motivo non dovresti averlo? >> - la vocina di Junior si era fatta ancora più sottile.

  • - << Certo, io lo desidero, voglio stare con lui, perdermi nei suoi occhi e morire sulle sue labbra, passare assieme tutto il tempo che ci resta. Ma non ne ho il diritto. Non posso imporre ad Allen nulla che possa ferirlo o togliergli la libertà. >> -

Junior reagì sbattendo i piedi in un moto di puro egoismo - << Anche tu hai il diritto di essere felice! Cosa farai? Lo seguirai e sospirerai nell'ombra?! >> -

Dick si stravaccò su una poltrona leggendo - << Io ti ho detto ciò che penso. Anche se un tale comportamento da veginella alla sua prima cotta che non riesce a dichiararsi ti si addice proprio, Lavi. >> -

Lavi, non potendone più scosse la testa e cercò di tornare nel mondo reale.

 

Era da poco sorta l'alba e i primi flebili raggi di sole filtravano dalla finestra della piccola baita di montagna dove si erano accampati al termine della missione.

Lavi si alzò, Allen e il vecchio Bookman, i suoi compagni, erano ancora nel profondo dei loro sogni.

Mettendosi un cappotto sulle spalle per uscire passò affianco al letto dove giaceva Allen.

Non potè fare a meno di pensare al sogno e alla propria discussione mentale.

- << Non ti serve proprio un altro problema come me, eh? Perdonami... >> -

Gli posò un lieve bacio sulla fronte ed uscì al freddo vento mattutino.

 

Quando Allen si svegliò era da poco passata l'alba.

Si mise a sedere grattandosi la testa osservando il letto sfatto di Lavi. Il vecchio Bookman russava ancora saporitamente.

Infilatosi gli stivali e messosi il cappotto direttamente sopra il pigiama uscì a cercarlo.

Fuori il vento gli scompigliava i capelli color neve, e si insediava fin dentro il cappotto.

Alzò lo sguardo e vide il suo compagno con i capelli rossi al vento che sembravano fiamme, molto simili alle lingue del falò che aveva acceso.

- << Neeeee! Lavi! >> - urlò in sua direzione.

Lui si voltò e sul suo volto si aprì uno dei suoi soliti sorrisi, forse più dolce, anche se un'ombra pesava sul suo occhio.

L'albino arrancò nella neve in sua direzione dicendo : - << Ehi Lavi...c'è qualcosa che non va? >> -

Vide le labbra del rosso muoveri e il suo volto assumere un'espressione tra il dolce e il malinconico, ma il vento era troppo forte per riuscire a portargli quelle parole.

- << Che hai detto? >> -

Il vento si placò un po'.

Lavi abbassò il capo sorridendo e scosse la testa. - << Moyashi, ti va una patata dolce arrostita? >> -

Gli occhi dell'altro si illuminarono - << Siiiiii! >> - 

 

- << Sei proprio un idiota... >> - Dick lo fissava mentre lui passava le dita lungo i dorsi dei libri sugli scaffali.

-<< Un idiota felice... >> - ribattè quest'ultimo.

- << Ma veramente ti basta solo questo? >> - Bookman Junior lo fissava seduto sul tappeto.

-<< Si, perchè almeno per una volta gli ho detto che lo amo... >> -



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Intanto grazie per la lettura^^ 
Spero vi sia piaciuta anche se non è nulla di che....ci ho messo dentro molto di me stessa....
Dedicata a una Moyashi in particolareXD

  
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