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Autore: simisoren37    29/07/2015    0 recensioni
La ruota gira e adesso tocca a me.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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Valigia pronta, biglietti in borsa, sono in perfetto orario. Prendo la valigia, la carico in macchina e mi dirigo in aeroporto. Oggi si torna a casa e per la prima volta voglio tornare a casa. Ho bisogno di distrarmi. Non pensare a niente e se resterò qui penserò e ripenserò tutto il tempo a lui. Non oso nemmeno nominarlo, fa troppo male. Il natale è il periodo dell'anno che preferisco. Potrei stare da sola in qualsiasi festa ma non a natale. Il natale per me è magia, felicità, armonia e amore non solo per la nascita di Gesù ma anche per come si sentono dentro le persone. A natale vedo amore e generosità in tutti. Il mio volo partirà alle 17.30 e sono già le 16.00. Alle 16:30 sono già in aeroporto, passo i controlli e mi siedo nella stanza del mio volo per aspettare che lo chiamino. Sono le 17:00. Come mai non hanno detto ancora niente?? Per favore fa che vada tutto bene. Elena è partita e non voglio passare il natale da sola. Alle 17:30 una voce dall'altoparlante annuncia: "Ai passeggeri del volo 76342 da Roma a Catania comunichiamo che a causa di un nostro disagio, i voli sono rimandati a domani mattina, buon pomeriggio a scusate il disagio".

NO non può essere. Per favore ditemi che non è vero. Mi giro verso un uomo che impreca e chiedo: "Ho capito bene?" e lui sbuffando mi risponde :"Si, che natale da schifo!!".

Sono ancora sotto shock. Che sfortuna! Addio sorpresa! Addio famiglia! Passerò il natale come una zitella single che si dispera con una pizza guardando sex and the city. Non ho voglia di tornare a casa. Una hostess si avvicina e comunica a me ed altre quattro persone che è consigliabile restare in aereoporto così nel caso le cose cambino possiamo prendere subito il volo. Decido di aspettare. Non so quando tempo passa ma mi sveglio perchè sento una voce dall'altoparlante. Mi sono addormentata quindi decido di tornare a casa ma appena mi alzo una busta cade ai miei piedi. La prendo e leggo che è indirizzata a me ma non riconosco la calligrafia. La apro e leggo:

 

A natale niente va male e se il regalo vuoi scoprire la caccia al tesoro devi seguire. Tanto per cominciare a casa ti devi recare.

 

Sorrido. So chi è o almeno spero sia lui. Si lo voglio rivedere mi ha fatto male ma non so più che fare. E poi è natale, tutti a natale perdoniamo. Possiamo superare tutto. Con un nuovo sorriso torno a casa. Per le scale non c'è niente. Nel portone niente. Sul tappetino niente. Magari era uno scherzo! Entro delusa e la casa sembra proprio come l'ho lasciata. Apro di più il portone per far passare la valigia ed ecco che un secchio d'acqua tiepida mi cade addosso. Sussulto più per lo spavento che per l'acqua che mi bagna tutti i capelli. "C'è freddissimo così vado in bagno per asciugarmi e prendo una tovaglia sulla quale è attaccato un post-it.

 

Scusa pulcino

 

Pulcino?? Ma che nomignolo è? Però ora sono sicura che sia Edoardo, solo lui mi può chiamare in questi modi. Prendo l'asciugacapelli e c'è un altro post-it:

 

Stirati i capelli

 

Ci sono dei trucchi non miei sul lavabo. Mi trucco e appena sono pronta vado in camera da letto dove trovo un maglioncino rosso a maglie di lana, dei pantaloncini neri, dei collant neri, degli stivaletti neri con il tacco, un cappotto rosso e il mio profumo preferito. Lo so che non dovrei accettare niente, ma non voglio passare il natale da sola. Ok mi manca. Mi manca da morire sarei andata a casa sua stasera stessa anche solo per osservarlo dalla finestra. Indosso tutto e sono pronta vado a prendere la mia tracolla nera e li trovo un terzo post-it:

I regali non sono finiti anzi ora arrivano i miei preferiti. Per il prossimo regalo devi andare al primo palo.

 

Scendo per strada e appena mi volto noto una piccola banda di babbi natali intendi a suonare "silent night" e guardano proprio verso di me . La magia del natale. Non vedo l'ora di vederlo sono commossa e felicissima. Appena finiscono di suonare un di loro mi passa una busta e mi augura buon natale. Trattenendo le lacrime rispondo:"Buon natale a lei" . Apro la busta :

 

So che ami l'albero di natale a patto che non sia demenziale. Se un albero di natale vuoi vedere devi superare il tuo parrucchiere.

 

Benissimo dista poco da qui. Corro felice per le strade, voglio trovare subito il tesoro. Appena giro l'angolo vedo l'albero di natale più bello che abbia mai visto altissimo e pieno di decorazioni bianche e luci dello stesso colore. Ancora una busta. Speriamo che mi dica di andare da lui.

 

Manca solo il presepe e lo trovi dietro la siepe

 

Scatto alcune foto all'abero e mi metto a camminare cercando la "famosa" siepe. Ma qui non c'è nessuna siepe. Mi guardo intorno e poi noto una villetta con un giardino e una siepe. Mi metto a correre per arrivare prima. Altra busta. La apro:

 

Delusa?? Abbi pazienza! Se il presepe vuoi osservare in piazza Marescalchi devi andare.

 

Vado, corro, volo! Appena arrivo noto subito tantissime persone intente a guardare il presepe vivente. È fantastico! E ora? Dov è??

Si avvicina un uomo con la divisa da autista mi guarda e mi dice: "sei ad un passo dal tesoro manca solo l'ultimo lavoro. Se lo vuoi scoprire in macchina mi devi seguire".

Lo guardo scioccata con un sorriso da ebete. Ha davvero costretto l'autista a parlare in questo modo?? Quell'uomo è molto persuasivo. Salgo in macchina e dopo 18 minuti arriviamo a casa di Edoardo. Scendo dalla macchina e salgo in fretta le scale. La porta è aperta, entro ma non c'è nessuno. Sul pavimento noto un percorso tracciato da candele profumate alla vaniglia. Percorro il sentiero ed arrivo al divano, mi siedo. Non c'è niente: né lui né una busta. Mi guardo intorno e appena sto per alzarmi si accende la televisione, sussulto per lo spavento. Dapprima compare una scritta :

Ciao piccola, non immagini quanto sia felice che hai seguito questa caccia al tesoro. Ti devo delle scuse. Scusa se sono egoista e presuntuoso , scusa se ti faccio soffrire, se ti deludo, scusa se ho pagato per non farti partire, se ti distraggo, scusami per tutto. Scusa se ti amo. Scusa se sei la mia vita. Scusa se sei mia. Scusa. Scusa se non ti sto facendo passare il natale con la tua famiglia. Perdona il mio egoismo ma ti voglio qui. Prima però ti voglio regalare ......

 

Io piango come una fontanella. Non si deve scusare di niente.A volte è egoista presuntuoso persino nevroticoma è il mio egoista presuntuoso nevrotico. È normale soffrire un po' per amore. Anche io voglio stare qui con lui. Non riesco neanche a parlare riesco solo a piangere. Dalla televisione appare un video. È la mia famiglia. Prima appare mio padre, poi mia nonna e mio nonno, tutti mi augurano buon natale e di essere felice. Ormai piango senza sosta. Lo sento ancora prima di vederlo. Mi giro ed è lì. Sono dieci giorni che non lo vedo. Dieci giorni d'inferno. Dieci giorni interminabili. Mi butto addosso a lui e gli salto in braccio baciandogli il viso.

"Edo Edo mi sei mancato. Mi sei mancato da morire. Mai più. Non ci dobbiamo lasciare mai piu. Ti amo. Ti amo. Ti amo". Anche lui è commosso.

"No piccola mai piu. Non si può vivere separati. Non si puo. Ti amo". sussurra contro la mia bocca.

Mi fa scendere mi prende per mano e mi accompagna a tavola.

"Ho cucinato per te." dice mentre ci accomodiamo.

"Grazie però perchè non mangiamo abbracciati sul divano ascoltando canzoni di natale?"

"Come desideri tu piccola" risponde.

Portiamo tutto sul divano e mangiamo mentre ci accarezziamo, ci baciamo e scherziamo

"Mi sei mancata Simona. Tanto, troppo. Non ti voglio perdere per nulla al mondo. So che è natale e vorresti parlare solo di cose belle ma lasciami chiarire per favore" prende fiato e... 

   
 
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