saremo adulti. Probabilmente tra dieci anni la band non esisterà più, sarà solo un dolce ricordo, la chitarra un hobby polveroso nascosto sotto un noioso lavoro d'ufficio. Alex si sposerà, sicuramente, con qualche bella ragazza, e io sarò lì tra la folla ad applaudire dopo il 'Sì'. Magari, se le cose vanno avanti come ora, mi chiederà di fargli da testimone. Sono più che altro fantasie, probabilmente tra dieci anni non saremo nemmeno più amici, e verrò a conoscenza del suo matrimonio attraverso qualche social. Sorriderò al pensiero di Alex Gaskarth vestito elegante, con le guance rosse e gli occhi lucidi dall'emozione. Sorriderò, e sarà un sorriso triste, pieno di rimpianti e di quello che sarebbe potuto essere. Non ho intenzione di confessargli quello che provo per lui, ne ora ne mai. In fondo, qualcuno di tanto speciale come Alex non si interesserebbe mai a un piccolo pezzo di spazzatura come Jack Barakat. Io non valgo niente, mentre lui è una cosa rara. Quei giochi stupidi che a lui piacciono tanto, quei baci e quegli abbracci, quegli sguardi, quel rapporto che solo due persone unite dalla musica possono avere, per me quelle cose sono tutto. Morirei senza Alex nella mia vita, e questa è una di quelle confessioni che non farò mai. Spero che in futuro lui possa vivere una vita felice, e in confronto alla felicità di Alex, il mio futuro non è poi così importante."

"Uoh." Alex chiuse il diario lentamente. Lo aveva trovato qualche giorno prima, quando Jack gli aveva chiesto di aiutarlo a portare via dalla casa dei suoi genitori alcune cose che lui era stato troppo pigro per prendere. E frugando nell'armadio alla ricerca della vecchia mazza da baseball di Jack, Alex aveva trovato quel piccolo diario rilegato in cartoncino bianco, pieno di disegnini riguardanti band o squadre sportive. Se l'era nascosto sotto la camicia e se l'era portato a casa. Era datato 2005, ed era troppo curioso di scoprire i segreti che un piccolo Jack Barakat aveva custodito gelosamente per dieci anni. Buona parte delle pagine era piena di cazzate o scarabocchi osceni. Poi aveva trovato quella pagina, incollata ad un altra in modo da essere nascosta agli occhi di tutti, delicatamente l'aveva staccata e aveva letto. Ora si sentiva infimo ad aver invaso così la privacy del suo migliore amico. Chiuse gli occhi e si passò stancamente una mano sul viso. Erano passati dieci anni, probabilmente Jack aveva solo avuto un periodo di confusione alle superiori. Ormai però non aveva più tempo per capire o per chiarire. Nascose il diario sotto al letto, si guardò allo specchio. Il suo corpo sembrava non appartenergli, così infagottato in uno smoking elegante. Stava andando a sposarsi e nulla aveva più importanza ormai. 

" Sorriderò, e sarà un sorriso triste, pieno di rimpianti e di quello che sarebbe potuto essere. " Ecco cosa avrebbe fatto Alex quel giorno, avrebbe sorriso fingendo che tutto andasse bene, ed era sicuro di trovare lo stesso sorriso sul volto di Jack Barakat. 
A volte la vita è proprio strana.