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Autore: 24maggio2011    30/07/2015    3 recensioni
Stiles e Derek sono innamorati e stanno insieme da tre anni ormai. La loro storia inizia un caldo 24maggio di tre anni fa. Derek Hale è il fratellastro di Isaac Lahey. Isaac Lahey è il ragazzo di Scott McCall e Scott McCall è il migliore amico di Stiles Stilinski. Quei due sono inseparabili, fin dalla nascita tanto che entrambi si misero con i loro attuali fidanzati lo stesso giorno. Il 24maggio2011. Quel giorno che rimarrà impresso nella mente e nel cuore dei ragazzi, per sempre e presto le loro vita cambieranno, non un ora, non un giorno, non un mese, non un anno ma per sempre.
STEREK E SCISAAC con accenni SHERISSA.
Genere: Demenziale, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Isaac Lahey, Nuovo personaggio, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Daddy Slash :) <3'
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ATTENZIONE: IL CAPITOLO SEGUENTE TRATTERA' DI TEMATICHE DELICATE, COME LA MORTE, SEPPUR IN MODO LIEVE E PER NON URTARE LA SENSIBILITA' DI VOI LETTORI, VI AVVISO COSI'. CI SARANNO ANCHE COSE BELLE, PERO'! COME LA NASCITA' DI UNA NUOVA VITA. A VOI LA SCELTA, IN OGNI CASO, BUONA LETTURA!

 
- Ora del decesso...
 
Stiles non se l'aspettava. Non la credeva possibile una cosa simile! Oggi ha perso un paziente. Se conta che è sposato con Derek da quasi tre anni e che Thomas ne ha quasi due e che quello è il primo paziente che perde, si sente male. Ha studiato tanti anni per diventare quello che è, lavora da tre anni al Beacon Hills Memorial Hospital, affiancato da suo marito e dalla sua mammina ed è diventato quello che ha sempre voluto. Un dottore di successo che non ha perso neppure un paziente, nemmeno alle prime armi! Mai una cosa fuori posto, mai un errore. Niente! Niente di niente... eppure, oggi ha perso un paziente.

- Dott Stilinski, deve dichiarare l'ora del decesso. - Dice la soccorritrice dell'ambulanza. La donna è arrivata in ospedale, già priva di vita.
- Ora del decesso... 20:01! - Sussurra Stiles, mentre una prima lacrima gli riga il viso e gli bagna le guance. Sospira e con fare dolce passa una mano sopra al viso della defunta, chiudendogli gli occhi. Poi, si china su di lei e gli sussurra delle parole all'orecchio. Sa che è già passata a miglior vita e che non lo sente, ma non vuole che siano gli altri a sentirlo e sente l'estremo bisogno di dirgli qualcosa.
- Scusami! - Sussurra Stiles.
- Ti avrei salvato se solo saresti arrivata qui in tempo. Scusami! Riposa in pace. - Sussurra ancora mentre la seconda lacrima gli riga il viso, bagnando anche quello della donna.
- Dottore, si sente bene? - Chiede Anita, una delle sue specializzande che gli sta sempre col fiato sul collo e che stravede per lui.
- No! - Risponde Stiles respirando a fatica e lasciando che chi di dovere, trasportasse il corpo della donna in obitorio.
- Perchè non va a casa a riposare un po'? Suo marito e suo figlio la staranno aspettando. - Prova a consolarlo, accarezzandogli con dolcezza una spalla. 

Stiles si stupisce ancora. Come può dimostrargli tutta quella ammirazione se ha appena persona una paziente?

- Non si prenda colpe che non ha, Dottor Stilinski! La paziente è arrivata qui che era già passata a miglior vita e nonostante questo lei non si è arreso. Ha continuato a fare di tutto per salvarla ed è per questo che la stimo e l'ammiro ogni giorno di più. E' un dottore straordinario e io sono fiera di essere stata affiancata a lei. Non poteva capitarmi di meglio! Senza togliere niente a suo marito, per carità. Ma lo sa che lei è il mio preferito.
- E' la cartella della donna? - Chiede Stiles. Privo di emozioni! Le sue mani tremano appena.
- No. - Risponde Anita.
- Preparami la cartella clinica! Voglio ogni dettaglio, ogni minima informazione dev'essere scritta nero su bianco il prima possibile! Mettiti a lavoro e quando hai finito, lascia la cartella nella scrivania del mio studio e vai a casa. - Ordina Stiles. Anita deglutisce a vuoto! Da dove esce tutta questa durezza? Il suo mentore non è mai stato così.
- Dott...
- ANITA! Fai quel che ti ho chiesto, per favore. - Sbotta Stiles, spaventandola.
- Subito dottore.

Anita lascia il corridoio colmo di pazienti e si ritaglia un angolino tutto per se, per scrivere la cartella clinica in tempi record per portarla subito al suo mentore che si è asciugato la terza lacrima velocemente, ha raddrizzato le spalle con fierezza, si è aggiustato il camice e ha iniziato ad impartire ordini a tutti e a salvare una quindicina di persone, uno dietro l'altro. E così via per gli altri dieci e venti e trenta arrivati subito dopo! Un incidente a catena sull'autostrada più la classica influenza di stagione, hanno messo k.o molti pazienti e a mezzanotte e mezza, Anita vede Stiles tirare un sospiro di sollievo mentre salvava l'ultimo paziente. Quella giornata sembrava non finire mai, perchè non appena Stiles fu tentato di togliersi il camice, ritirare la cartella clinica della sua prima paziente defunta e andare a casa, quando in ospedale c'era silenzio e tutti i pazienti erano stati curati a dovere, da lui stesso, una donna entrò di corsa nell'ambulatorio gridando aiuto e tenendosi una mano sul pancione, ormai giunto al nono mese di gravidanza. 

Stiles le fu vicino in un secondo. Le cinse i fianchi e ordinò all'infermiera più vicina di portargli una sedia a rotelle. Le scosto i lunghi capelli biondo oro dal viso giurandogli che l'avrebbe salvata e che lei e il suo principino, sarebbero stati a meraviglia. La signorina aveva al massimo venticinque anni, era molto spaventata e per calmarsi parlava. Parlava tantissimo, forse più di Stiles stesso. In cinque minuti gli raccontò tutta la sua vita e a Stiles si strinse un nodo in gola al sentire la sua storia. Una ragazza dall'infanzia difficile, che ha perso i genitori all'età di tre anni in un incidente stradale. Una ragazza prossima a diventare madre. 
- Ha un nome questo principino qui? - Chiede sorridendogli dolcemente Stiles, mentre si affretta a fargli un ecografia d'emergenza. Ovviamente ha già chiamato ostetricia.
- Thomas. - Sussurra la donna, accarezzandosi il pancione. Stiles non trattiene una lacrima!
- Anche mio figlio, si chiama Thomas.
- Ed è bello come te? 
- Ahaha siii! Ma devo essere sincero: ha gli occhi di mio marito. - Risponde e sorride, Stiles. Stando a quanto vede, il bambino sta benissimo e ha solo voglia di nascere.
- Hai un marito? E' bello come te? 
- Non lo so! Questo dovrai deciderlo tu. Dopo domani te lo faccio vedere e mi dirai! Lavora qui, con me. E' un dottore anche lui!
- Ahh! - Strilla dolorante, la donna.
- Ok, tesoro! Ascoltami. Il tuo bambino vuole nascere, ma sta benissimo! Senti male perchè stai avendo delle contrazioni, tu stringi la mia mano, guarda i miei occhi, respira profondamente e andrà tutto bene. Ho richiamato ginecologia e sta arrivando un ostetrica. Quando arriverà sarà lei ad occuparsi di te e ti dirà passo passo quello che devi fare.
- Stiles, non lasciarmi ti prego. Ho paura dei dottori!
- Io sono diventato un marziano o cosa? Anche io sono un dottore, Emily. E comunque no, non ti lascio. Te lo giuro!
- Tu sei un dottore speciale che poco prima del mio arrivo, ha sofferto tanto. Che ti è successo, bel dottore?
- Niente di cui tu ti debba preoccupare! Ecco, lei è Erika Reyes e ti aiuterà a far nascere il tuo bambino.
- Grazie Stiles. Puoi andare se vuoi, qui ci penso io.
- NO NO ! Ti prego, resta con me. - Prega Emily, stringendogli la mano e singhiozzando disperata.
- Stai tranquilla, Emily. Andrà tutto bene, basta che non ti agiti! Erika, è molto spaventata. Posso stare qui?
- Certo, Stiles. Tanto che ci sei allora, aiutami a portarla in sala parto per favore. - Sorride raggiante Erika. Ama il suo lavoro! Ogni vita che nasce è pura gioia per lei.
- Si, andiamo! Forza Emily. Manca poco ormai!

Venti minuti dopo si sente il pianto di una nuova vita e Stiles piange insieme a quel bambino che adesso, non solo porta il nome di suo figlio, ma anche il suo.

- Emily, io ora devo andare! Mio marito sarà in pensiero e mio figlio sarà ancora sveglio perchè non si addormenta senza la mia buonanotte. Volevo solo salutarti e farti i complimenti! Il tuo bambino è meraviglioso, proprio come te! Riposa, ok? - La saluta Stiles, regalandogli una carezza sui capelli un po' sudati ma comunque belli.
- Aspetta Stiles! Voglio mostrarti una cosa. - Dice Emily, porgendogli dei fogli da leggere. Stiles sa che si tratta del certificato di nascita!
- Thomas Stiles Lopez? Non ci posso credere. Perchè ha anche il mio nome?
- Perchè mi hai curata, mi hai fatto passare la paura e mi sei stato vicino nel momento del bisogno. Perchè sei un dottore diverso da tutti gli altri, perchè hai pianto sentendo il pianto di mio figlio e perchè hai gli occhi di mio marito, morto due mesi fa. Sorridi, Stiles! Questa giornata è finita.

Stiles sorride, la ringrazia, prende il fascicolo della donna defunta poche ore prima e promettendole che sarebbe passato l'indomani a fargli conoscere il marito, si mette alla guida e va a casa. Thomas e Derek dormono profondamente e Stiles ne approfitta per una doccia rigenerante. Quando ne esce, l'orologio segna l'una e un quarto. Come gli ha detto Emily, quella giornata è finita e dopo essersi messo una vecchia tuta che usa come pigiama e aver lasciato un bacio sulla guancia del suo bambino, Stiles può posare la cartella clinica sul suo comodino e sdraiarsi al fianco di Derek. Devo dormire, adesso! Non vuole ma deve farlo. A controllare ciò che deve controllare, ci penserà dopo. Adesso deve dormire! Sa che devo dormire. Adesso è il loro giorno libero e quando farà giorno, avrà tutto il tempo di controllare quella cartella clinica che porta un nome e un cognome scritto in rosso che Stiles non dimenticherà mai.

Allison Argent.

Sono le due quando Derek si accorge che finalmente, suo marito è arrivato a casa. Apre un secondo gli occhi, lo guarda dormire e si accorge dalle labbra serrate che è un sonno inquieto. Non vuole svegliarlo, ma non vuole nemmeno vederlo patire, per cui lo abbraccia per tranquillizzarlo e in un primo momento sembra che abbia l'effetto desiderato, ma poco dopo Stiles torna ad agitarsi tra le braccia del marito ed inizia anche a sussurrare un nome. Un nome di donna che Derek non ha mai sentito prima d'ora.
- Allison. - Sussurra Stiles, iniziando a piangere nel sonno.
- Stiles! - Sussurra Derek. 
- Allison. - Ripete Stiles, piangendo sempre di più.
- Amore, svegliati! - Alza un po' la voce e lo scuote per le spalle, Derek. Odia vederlo piangere! 
- ALLISON! - Urla Stiles scattando in piedi e venendo accecato dalla bajour di suo marito.
- Chi cavolo è Allison? - Chiede Derek.
- Il fascicolo. Derek, il fascicolo! Era qui sul comodino. Dov'è? - Chiede tremando di paura, Stiles.
- Il fascicolo di cosa, amore? - Chiede con calma, Derek, stringendolo in un abbraccio e accarezzandogli le spalle.
- Della donna che ho perso. E' arrivata in ospedale già morta, ma ho dovuto dichiarare l'ora del decesso e mi ha fatto male da morire! E' il primo paziente che perdo. Si chiamava Allison Argent. Era bellissima, Derek! Credimi. Aveva due occhi meravigliosi, dei capelli lunghi fino alle spalle, ricci e neri e aveva un buon profumo. E' la mia prima paziente morta. - Singhiozza Stiles.
- Amore, per l'amore del cielo...ascoltami! Non è morto nessuno e sul tuo comodino non c'è alcun fascicolo perchè ieri sera, in ospedale non è successo niente. Era pieno di dottori e infermieri che compilavano cartelle e basta! Poi il nostro turno è finito e insieme a Thomas siamo andati dai tuoi genitori, dove c'era Scott che piangeva tra le braccia di tuo padre. Stava avendo un attacco d'asma dopo tanti anni e dopo che l'avete calmato, siete tornati in cucina da noi, ti sei acceso una sigaretta e tuo padre ha rincorso per tutto il tavolo, una decina di volte, te e tuo fratello con un giornale in mano che vi tirava sul sedere. Vi stava sgridando perchè non gli avete mai detto che fumavate. - Spiega con calma, Derek.
- Oh! - Sussurra Stiles. Derek sorride e gli asciuga l'ennesima lacrima.
- Era solo un sogno, Stiles.
- Non lo so. In quel che ho vissuto io, noi eravamo sposati da tre anni e Thomas ne aveva quasi due.
- Corri troppo amore mio. Ha appena fatto un anno, quanto... quattro giorni fa? - Scherza un po', Derek.
- Non ho perso nessun paziente?
- No. Nemmeno uno!
- Mai, mai, mai, ma proprio mai? - Chiede ancora, per sicurezza, Stiles.
- Mai, mai, mai, ma proprio mai. - Risponde Derek.
- Ho bisogno di un bicchiere d'acqua! - Borbotta Stiles togliendosi il lenzuolo e sedendosi al bordo del letto, massaggiandosi le tempie con fare stanco.
- Ne porto su uno anche a te? - Chiede con dolcezza, Stiles, accarezzando il volto di suo marito.

Derek annuisce, sorride e ringrazia.

- Grazie a te per avermi svegliato. - Sussurra Stiles lasciandogli un caldo bacio sulla guancia e scendendo in cucina, per poi tornare poco dopo.
- Meglio? - Chiede Derek bevendo l'ultimo sorso d'acqua fresca e accarezzandogli con dolcezza parte del viso e dei capelli.
- Sono un po' sconvolto. Mi sembrava reale! Come poteva essere solo un sogno?
- Non pensarci amore. Fidati! Era solo un sogno. Non darci tanto peso, ok? Perchè semplicemente... non ci dormiamo un po' su?

Stiles mugugna qualcosa in assenso, sorride un poco, si accoccola sul petto di suo marito e poco dopo si addormenta grazie alle sue coccole.

- Buonanotte amore mio! - Sussurra Derek. Gli lascia un bacio sulle labbra e poco dopo si addormenta insieme a lui.

Piccolo spazio autrice:
 
Ragazzi, sinceramente... che ne pensate di questo capitolo? 
Non so, mi mancava un po' Allison e mi sono resa conto in questa storia non l'avevo ancora nominata e volevo ricordarla così.
So che è un po' triste, però... boh, volevo farvela credere un po'! Avreste mai detto che in realtà era solo un sogno?

Spiegazioni:
- Il bambino di Emily, porta il suo stesso cognome visto che il marito è morto prima della nascita del loro figlio.
- Le spiegazioni mediche sono per lo più approssimative. Diciamo che ho un po' improvvisato! 
- In realtà, da quando si sono laureati e hanno iniziato a lavorare, Stiles e Derek hanno salvato ogni paziente che si presentava davanti a loro, bisognoso delle loro cure.
- Capitolo dedicato a tutti quelli che hanno letto e recensito il precedente e a tutti quelli che sono arrivati fin qui.. <3
  
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