“AVANTI SIMBA RESISTI!”.
Le parole di Scar rimbombavano per tutta la gola mentre cercava di tirare su Simba ancora sospeso tra la vita e la morte.
“Io non ci riesco! Sono al limite delle forze!”.
“Devi resistere! Tu DEVI farcela!”.
Le parole di Scar colpirono molto Simba che animato da non sapeva cosa, cercò di fare appello a tutte le sue forze restanti per resistere e aiutare Scar a tirarlo su.
“Ci siamo quasi!”.
Finalmente dopo un tempo che sembrava interminabile, Simba con uno strattone da parte di Scar venne su e si sdraiò esausto sul terreno mentre osservava suo zio.
“Sei salvo finalmente…” disse Scar con un sospiro di sollievo e prima che Simba potesse dire qualcosa, Scar vide qualcuno alle spalle del nipote.
“ATTENTO!” gridò Scar ma l’essere alle spalle di Simba fu più veloce e lo colpì con violenza e il leone cadde a terra perdendo i sensi.
“SHENZI! PUTTANA!” gridò Scar davanti alla iena che stava ridendo istericamente con la follia dipinta sul volto.
“E così adesso sei passato dalla sua parte eh? Eh zio Scar? O forse dovrei dire Taka?” ghignò Shenzi.
“NON PRONUNCIARE QUEL NOME!”.
“STAI ZITTO TRADITORE!”.
La iena e il leone si fissarono intensamente ed erano entrambi in posizione di attacco, aspettavano solo il momento adatto.
“Scar devi pagare per Ed e Banzai e tutto quello che hai fatto a noi iene!”.
Scar come risposta sputò per terra e a Shenzi schizzò il sangue agli occhi per la rabbia.
“Vedrai come sarà divertente quando ti farò affogare nel TUO STESSO SANGUE!!” gridò Shenzi lanciandosi contro Scar che la respinse ma la iena tornò subito all’attacco colpendo Scar di striscio che ruggì di striscio mentre la iena affondava gli artigli nella carne del leone, che si liberò dalla presa ma appena lo fece Shenzi gli lanciò la terra negli occhi.
“Ahhhh! Vigliacca!”.
“Questo è per te Ed e anche per te Banzai… amore mio!” gridò Shenzi spingendo con un calcio in faccia Scar nella gola ma quando si affacciò qualche secondo dopo con sua grandissima sorpresa, notò che gli Gnu non c’erano più in quanto erano passati tutti e lei non se ne era accorta.
Shenzi ringhiò furiosamente per il fallimento del suo piano e osservò in fondo alla gola dove poteva essere Scar ma non lo vedeva.
Improvvisamente Shenzi venne attaccata da dietro e stava per cadere di sotto ma si aggrappò a una sporgenza e voltandosi vide Scar che aveva fatto il giro senza farsi vedere e gli era arrivato alle spalle.
“Non sia attacca alle spalle bastardo!”.
“Ah davvero? Perché cosa hai fatto te in tutti questi anni?” gridò Scar e corse a spingere un masso che aveva precedentemente visto giù nel tentativo di schiacciarla ma la iena si tirò subito su e si diresse con un balzo da Scar aggrappandosi al masso che stava per cedere e tentò di colpire istericamente e senza più controllo il leone che stava dietro il masso.
Lo aveva quasi raggiunto ma improvvisamente si udì un CRACK!
Shenzi fissò per qualche secondo Scar e poi con uno sguardo folle lo vide allontanarsi sempre di più dal suo campo visivo.
Lei stava precipitando insieme al masso.
 
“Il mio sogno… è la fine… la fine di un sogno di dominio…”.
 
Questo pensiero passò velocemente nella testa di Shenzi mentre precipitava nella gola e una volta toccato terra, venne schiacciata dal masso mentre una pozza di sangue si formava intorno a quest’ultimo.
Scar corse subito a soccorrere Simba ma non rispondeva era ancora svenuto ma grazie al cielo era vivo.
Scar si mise a sedere accanto al nipote accarezzandogli la testa e osservandolo pensando a tutto quello che aveva fatto in questi anni.
“Non chiederò il tuo perdono… perché ciò che ti ho fatto non lo merita, mi dispiace mi ero perso nella vendetta e nella sete di potere senza pensare ad altro ma io ti giuro che non ho mai visto un sorriso più felice e raggiante del tuo… hai cambiato totalmente la mia vita e mi hai scaldato il cuore… Nala è fortunatissima ad averti”.
Mentre diceva queste parole, Scar si ricordò della visione di Mufasa che gli disse di “quel giorno” e lui sapeva benissimo cosa successe quel giorno, così si mise a raccontarlo a Simba accarezzandolo.
 
FLASHBACK
 
Tutto era andato come doveva essere e non appena Scar emise il verdetto per Simba ordinando alle iene di ucciderlo, queste gli corsero dietro.
“Fratello… che stai facendo?”.
Scar si voltò e con sua grande sorpresa, Mufasa era ancora vivo!
“Mi sto prendendo quello che mi è sempre spettato prima che tu mi rubassi tutto!”.
“Ma fratello Simba non può essere re è troppo piccolo!”.
“COSA?”.
“Se io muoio ma Simba non è ancora adulto e abbastanza responsabile, fino a quando non lo sarà il re sarai tu Scar… e poi hai messo da parte tuo nipote per il potere… ma cosa ti sta succedendo? Io so che tu gli vuoi un bene dell’anima a quel micio spelacchiato come lo chiami te… vai corri a salvarlo… io te lo affido portalo lontano da qui, in un posto sicuro… fallo per me fratello”.
Dette queste parole Mufasa morì e Scar vergognandosi di se stesso corse a fermare le iene prima che uccidessero Simba e una volta trovato, li si parò davanti ruggendo.
“Ehi Scar ma che fai?”.
“TORNATE A CASA! ANDATEVENE! NON HO BISOGNO DI VOI!”.
“Ehi Scar ma cosa stai dicendo?”.
“Shenzi torna a casa!” ruggì Scar e le iene se ne andarono.
Scar portò Simba lontano da lì nel paradiso tropicale dove conobbe Timon e Pumbaa sapendo che in quel posto sarebbe stato al sicuro e tornò alla Rupe Dei Re.
 
FINE FLASHBACK
 
Non appena ebbe finito di raccontare, Scar abbracciò suo nipote mentre una lacrima gli rigava il viso.
“Io ti prometto che non ti accadrà niente e ti proteggerò, ti starò vicino finché avrò vita… ti voglio bene micio spelacchiato” .
 
“Anche io ti voglio bene zio Scar”.
 
Scar osservò Simba che aprì gli occhi improvvisamente e lo fissò con quel sorriso raggiante e solare che aveva portato calore nel suo cuore.
“Simba io…”.
“Ho ascoltato tutto non preoccuparti, va tutto bene” sorrise Simba e i due si incamminarono verso la Rupe Dei Re.
Adesso Scar si era riscattato, avrebbe potuto finalmente vivere con la sua Nala e con Simba ma prima di proseguire si voltò e rivolse lo sguardo al cielo.
 
“Siete fieri di me ora?”.
 
Un vento fresco accarezzò delicatamente la faccia di Scar, facendogli intuire la risposta positiva e piena di felicità dei suoi genitori e di suo fratello.
 
E non si era mai sentito così felice in tutta la sua vita.
 
 
 
 
Angolo dell’autore
 
E così abbiamo finito anche questa fanfiction finalmente e questo come avrete visto è stato un mio modo di rappresentare Scar in una maniera alternativa, per lo meno come lo vedevo io. Questa fanfiction non è una raccolta di One-Shots come potete leggere nella descrizione ma purtroppo è un errore che ho messo io per sbaglio e non riesco più a toglierlo, mi scuso spero che non vi confondiate. Bene fatemi sapere cosa ne pensate, da Kodiak è tutto e ci vediamo alla prossima fanfiction!