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Autore: Ehybastaldo_    30/07/2015    3 recensioni
“Non sono stupido, sono solo stufo delle vostre continue e insulse liti!”
“E ti sembra questo il modo giusto per farci smettere una volta per tutte di litigare?” alzai il mio braccio sinistro bruscamente, portandomi con me quello destro di Zayn, che mugugnò prontamente di dolore.
Mostrai al riccio il metallo lucente delle manette che tenevano il mio polso legato saldamente a quello di Zayn, grazie ad un’altra delle splendide idee uscite dalla sua testa.
SEQUEL DI If we could only turn back time (più che altro, è uno spin-off di qualche capitolo, prima del matrimonio). Vi consiglio prima di leggere quella, nel caso non capiate alcune cose.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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EPILOGO.
 
Se Zayn quella notte mi aveva seguito in bagno con gli occhi chiusi, la mattina seguente era davvero pimpante e sveglio.
"Vuoi smetterla? Vorrei preparare una buona colazione." dissi, ed era vero. Anche se facevo schifo a cucinare, quella mattina, con al fianco Zayn volevo riuscire a fare qualcosa di commestibile. Alla fine quanto poteva essere difficile fare due toast con la marmellata?
"L'altro bottone." mi prese in giro il moro, facendomi notare che invece di accenderlo, avevo appena spento il tostapane.
"Lo sapevo, ti stavo mettendo alla prova." scherzai e stavolta schiacciai quello giusto, abbassando due fette di toast nelle griglie addette. Accesi velocemente il fornello più piccolo della cucina e ci appoggiai sopra il bollitore per preparare del thè. Nel frattempo recuperai della marmellata nel ripiano sopra le nostre teste e all'improvviso avvampai, sentendomi osservata.
Ma cosa aveva quella mattina? Non faceva altro che fissarmi e mettermi in soggezione; non bastava che stavo cucinando -evento più unico che raro!- ma in più ci si metteva lui con quello sguardo penetrante a farmi diventare paonazza.
Amavo tantissimo le sue attenzioni e nonostante avessi ripetuto il giorno prima quanto odiassi quelle stupide manette, adesso stavo quasi pensando di arrivare a quella sera incatenata al mio ragazzo. Avevamo scoperto nuove cose e quasi quasi speravo che Harry rimanesse bloccato da qualche parte prima di liberarci una volta per tutte. Ovviamente avremmo continuato a stare insieme, ma non lo sapevo, quella situazione era comica quanto interessante.
"I toast." mi risvegliò il mio ragazzo dai miei pensieri poco normali.
"Cosa?" non capii quello che intendeva dire e quando i due toast saltarono letteralmente fuori dal tostapane, balzai sul posto, spaventata. Senza nemmeno pensarci, li afferrai e li feci cadere rovinosamente sul pavimento, ustionandomi le mani.
"Che sei idiota." mi prese ancora una volta in giro e mi guidò fino al lavello, dove aprì il rubinetto d'acqua fredda e passò le nostre mani sotto il getto. Piccoli brividi di freddo ricoprirono le mie braccia e sapevo che non era dovuto solo all'acqua.
Le mani di Zayn massaggiavano lentamente le mie e lo fissai, intento a mordersi la lingua mentre si prendeva ancora una volta cura di me. Era semplicemente bellissimo, con i suoi occhi leggermente assonnati, il cenno della barba che stava per crescere e i capelli ancora arruffati dalla dormita.
"Ok, vieni qui che le asciughiamo." col suo solito fare paterno, mise le nostre mani in un panno e le asciugò per entrambi, sorridendomi quando ebbe finito. Però ormai i toast erano per terra e rovinati.
Li osservai per un momento e sospirai rilassata. Qualcosa nel frigo già pronta doveva pur esserci!
Tirai Zayn dietro me fino al frigorifero e lo aprii, gettando letteralmente la testa dentro. C'era tanta frutta, soprattutto fragole e della panna montata in una ciotola. Chi cavolo aveva comprato della panna?
"Bell'idea." l'avevo già detto che Zayn sembrava leggermi nel pensiero?
"Cosa?" feci finta di non capire e in cambio il mio ragazzo mi stampò un bacio poco casto, incastrandomi fra il suo bacino e la cucina, lasciando lo sportello del frigorifero aperto e occupando le sue mani a perlustrare la mia pelle dei fianchi.
Con un piccolo balzo, mi fece sedere sulla cucina e continuò a far intrecciare le nostre lingue sempre più languidamente. Sorrisi sulle sue labbra quando lo vidi allungare la mano non ammanettata verso il frigo e prendere una fragola. Si staccò dal bacio per poterla addentare e il resto la diede a me, gettando via quello che ne rimaneva di non commestibile. Le sue labbra erano di nuovo sulle mie. Si intrufolò in mezzo alle mie gambe e con fatica, continuò a vagare sul mio corpo con entrambe le mani, ma facendomi contorcere il braccio legato al suo.
"Aspetta, mi faccio male così." dissi e lui non protestò, continuando il suo viaggetto verso il mio petto con una mano sola. La stessa che sfilò nuovamente da sotto la mia maglia e prendendo un po' della panna dal frigo. Mi mise il suo dito impiastricciato di panna in bocca e lo leccai tutto, facendolo sorridere ancora di più. Mi baciò ancora con più foga, venendo interrotti poi dall'acqua che bolliva sul fornello. Senza nemmeno staccarsi dalle mie labbra, ormai sciupate completamente dai suoi morsi che lasciava tra un bacio e l'altro, allungò malamente la mano e tolse il bollitore dal fornello, spegnendolo. Come aveva fatto ad incrociare le braccia in quel modo? Era snodabile o cosa? E che forza!
Ma non mi dilungai a fare altrettanti pensieri senza senso sulle sue braccia lunghe e snodabili del mio ragazzo, perdendomi nel gusto alla menta del dentifricio del moro ormai coperto dalla fragola e dalla panna. Ne volevo ancora.
"Ancora." a fatica riuscii a biasciare mentre finalmente scese a baciarmi il collo, lasciandomi respirare un po'.
Con ancora intendevo entrambe le cose, riempire il mio stomaco e la mia bocca contemporaneamente...
Zayn capii e allungò la mano verso il frigo, estraendone una...banana?!
"No!" quasi urlai e lui balzò all'indietro preoccupato. Poi si rese conto di aver preso il frutto sbagliato e scoppiò a ridere.
"Oddio, scusa. Stavo per ucciderti!" si ricordò della mia strana allergia a quel frutto.
Risi leggermente con lui e ne approfittai per sistemarmi meglio sulla cucina, spingendomi leggermente verso i fornelli con le mani. Non l'avessi mai fatto!
Quando Zayn si riavvicinò a me, intento a riprendere da dove avevamo lasciato, appoggiò la mano sul fornello che poco prima era acceso, urlando.
"Cazzo, cazzo, cazzo!" imprecò e io dovetti trattenermi dal ridere, scendendo dalla cucina e capovolgendo i ruoli, mentre lo rinfrescavo sotto il getto dell'acqua.
"Sei proprio strano tu, dovrebbero scrivere un libro su di te." dissi ridacchiando.
Il mio ragazzo inarcò un sopracciglio e "Su di me?" chiese perplesso. 
Presi l'asciugamano usato poco prima e asciugai le mani di entrambi, provando a trovare tracce di bruciatura su quelle di Zayn. Per fortuna, sembrava tutto a posto.
"Sì. Già me lo immagino con un titolo tipo... Zayn Malik: istruzioni per l'uso." mi sforzai per un momento e il titolo suonava davvero bene.
Zayn ampliò il suo sorriso e non perse tempo a baciarmi prima la guancia e poi il collo. Mi meravigliai della risatina stridula che lasciò la mia bocca e in poco tempo ci ritrovammo per terra, lui sopra di me e con una strana luce negli occhi.
Alzò per un momento lo sguardo verso l'orologio, poi, con voce sommessa, disse "Abbiamo esattamente quindici minuti prima che Niall solchi la porta della cucina."
Sorrisi capendo le sue intenzioni e, anche sapendo che la sera prima non ci eravamo riusciti in nessuna maniera, non volevo nuovamente farlo arrabbiare.
Così sorrisi.
"Sono sicura che te ne bastino addirittura solo tre." lo presi in giro e poi lo baciai con foga.

***

Mentre Zayn era intento a smanettare con il suo telefonino, io rompevo la testa a Niall. Allungai un piede come meglio potevo, sdraiati sul divano e mordendomi la lingua quasi come per tenermi in equilibrio. Mi appoggiai sui gomiti e prestai attenzione a non tirarmi dietro Zayn, poi fu tutto in un secondo: il mio piede andò a colpire la testa di Niall, rigorosamente appoggiata sul cuscino dell'altro divano e il biondo scattò spaventato, risvegliandosi.
"Buongiorno brutto addormentato." lo provocai e gli feci una linguaccia. Da parte sua, Niall, si aggiustò i capelli -che ovviamente io non gli avevo rovinato- e si stropicciò gli occhi.
"Ma sei impazzita?" quasi ringhiò nella mia direzione, sbadigliando senza coprirsi la bocca spalancata.
"Ho appena visto le tue tonsille, non sono così sexy come le fai sembrare." dissi e Niall mi fulminò con lo sguardo.
Erano già le quattro del pomeriggio e nell'attesa del rientro -si sperava- di Harry, non sapevo che fare, se non rompere a Niall, che in qualche modo voleva dormire sul divano.
"Che idiota." mormorò sottovoce, ma non tanto perché lo sentii e alzai lo sguardo al cielo.
"Almeno dammi il telecomando! Possibile che dobbiamo vedere sempre queste stupide partite da golf? Poteva essere interessante davvero se tu non ti addormentavi!" lo rimproverai. Sentii le dita di Zayn intrecciarsi nei miei capelli, senza però perdere il contatto visivo con il suo cellulare. A modo suo, mi stava dicendo che lui comunque era lì e che io dovevo smetterla di muovere la mia enorme testa appoggiata sopra le sue gambe. Ormai conoscevo ogni suo gesto e sì, anche uno semplice come sfiorarmi i capelli, voleva dire tutto ciò. Mi annoiavo, tutto qua.
"Sarebbe stato più interessante se avessi giocato io." si lamentò Niall e si stravaccò di nuovo sul divano e finalmente cambiò programma. Un telefilm.
Stavo quasi per allungarmi nuovamente e stuzzicare Niall, quando sentimmo qualcuno aprire la porta d'ingresso. Oh mio Dio, Harry era tornato!
Scattai come una molla dal divano e accidentalmente con la mano ammanettata feci cadere il cellulare al mio ragazzo per terra. Zayn mi guardò male, prima di piegarsi e recuperare il suo amato telefonino.
"Sono a casa!" Ok era lui. Gli potevo dare massimo dieci minuti, il tempo di liberarmi, e poi l'avrei ucciso. Uccidere una persona non sarebbe stato il caso alla mia tenera età, ma Harry me le istigava tutte.
"Andiamo." dissi a Zayn, tirandolo verso l'ingresso, dove Harry sfilava il cappotto e appoggiava per terra una strana borsa da viaggio.
"Non fate domande, ho passato il giorno peggiore della mia vita." Harry si allentò il nodo della cravatta che portava alla gola e continuò a togliersi gli indumenti direttamente all'ingresso.
"Sono andato alla riunione più importante della mia vita in tuta, avevo dimenticato i documenti e sono dovuto tornare a casa... Ma voi dove eravate?" ci chiese Harry, con un cipiglio sulla fronte.
Noi dove eravamo? Ma di quando stava parlando?
"A prendere una pizza." anche Niall si unì alla discussione e rispose tranquillamente.
No, un momento, qualcosa lì non tornava.
"A prendere la pizza?" chiese Zayn confuso quanto me. Ma noi eravamo andati a prendere la pizza nella serata, questo voleva dire che...
"No, aspetta! Tu ieri sera sei tornato a casa per prendere le tue cose e non ci hai lasciato le chiavi delle manette?" chiesi alterando il tono di voce.
"Io le ho lasciate! Ho anche chiamato Niall per spiegargli dove si trovassero!" si difese il riccio, rimasto in mutande ormai. No, ma togliti anche quelle visto che ci sei!
Io e Zayn saettammo il nostro sguardo verso Niall e il biondo parve attaccarsi completamente al muro, quasi come se volesse sparire, assemblarsi e diventare lui quel pezzo di cemento.
"Tu avevi le chiavi e non hai fatto nulla?" chiese a denti stretti Zayn al mio fianco. Però poi ricordò un dettaglio di quando aspettavamo in auto Niall tornare con le pizze.

"Ma tu mi hai mandato un messaggio!" chiese confuso il moro guardando Harry.

"Sì, ero già in casa e stavo facendo finta. Volevo farvi uno scherzo e per questo ho chiamato Niall per avvisarlo." spiegò il riccio e la nostra attenzione cadde nuovamente sul biondino terrorizzato.

"No, la cosa peggiore è che ci ha rimproverati tutta la notte! Prima per la sua tinta per capelli, poi ha avuto pure il coraggio di darci dei pervertiti perché dopo aver staccato letteralmente una porta io non potevo fare la pipì in tutta privacy!" urlai per dar sostegno al mio ragazzo.
Non capivo perché Niall ci avesse nascosto quel particolare così importante e poi ci rinfacciava se noi due volevamo avere un po' di intimità!
"No aspettate, io l'ho fatto per il vostro bene." si difese Niall, passandosi le mani sulla testa quando avanzai verso di lui in modo pericoloso. "Non mi picchiare!" gracchiò come una femminuccia. In soli due giorni -più che altro, poche ore in effetti- avevo scoperto una parte di Niall molto femminile.
"Perché non dovrei?" ringhiai e Zayn stavolta non difese il suo amico. Avevo ragione io, potevo ucciderlo!
"Ci sono gli aspetti positivi, se noti! Per prima cosa, non sei più arrabbiata con Zayn per qualsiasi cosa." Niall si prese di coraggio e ci affrontò, "Poi, hai imparato a fare la pipì anche con la presenza di qualcuno!" continuò, ma stavolta decisi di interromperlo.
"Stavo rischiando di rompermi il collo cadendo da un albero!" urlai furiosa. Sentivo i miei capelli elettrizzarsi dai nervi.
"Un momento: cosa c'entra cadere dall'albero, adesso?" Ovviamente Harry non poteva sapere che il suo amico, stupido il doppio di lui, aveva lasciato le chiavi in casa, facendoci quasi ammazzare per rientrare dalla finestra. Fulminai anche Harry con lo sguardo.
"Dammi le chiavi." lo minacciai e il riccio scomparve alla velocità della luce.
"Non mi uccidere." mormorò Niall con voce bassa.
Guardai Zayn e il mio ragazzo stava leggermente sorridendo. Cosa aveva fa sorridere?
"In effetti, se ci pensi, senza queste stamattina non ci saremmo potuti divertire, come invece abbiamo fatto grazie alle manette e alla panna." disse tranquillamente Zayn, rivolgendomi un occhiolino. Doveva sempre trovare un lato positivo in ogni situazione, anche in quella più tragica.
"Ecco!" gli diede manforte Niall, prima di capire quello che aveva detto il modo, "Ma che schifo, la mia panna!" infatti si lamentò subito dopo.
"Ecco le chiavi! Erano sulla mia scrivania come avevo detto a Niall." Harry sembrò scaricare tutta la colpa sul povero biondo, ma aveva iniziato lui tutto quel casino. 
Immediatamente infilò la chiave nel lucchetto e subito dopo una strana sensazione di libertà percorse il mio corpo.
Ero libera. Non ero più attaccata a forza al mio ragazzo.
"Dammi quelle manette." incitai Harry, porgendogli la mia mano.
"Che devi fare?" mi chiese un po' preoccupato. Guardò per un momento il mio ragazzo e il moro rispose alzando semplicemente le spalle e sorridendo.
"Tu dammi quelle manette." lo provocai ancora e il riccio non se lo fece ripetere, appoggiando anche le chiavi sul mio palmo della mano aperto.
"Bene, ora dammi il tuo polso e no!" notai con la coda dell'occhio Niall allontanarsi lentamente, "Vieni qui Hulk dei miei stivali, ce n'è anche per te."
Quando entrambi misero il loro polso davanti a me, li ammanettai.
"Ecco, così adesso sapete cosa si prova." dissi soddisfatta appoggiando le mani sui fianchi e guardando il mio ben lavoro. Dovevano fare pace con i loro cervelli e capire una volta per tutte che dovevano farsi gli affari loro. Io e Zayn avremmo continuato a litigare, ma questo non voleva dire che ci saremmo lasciati o peggio ancora avremmo tirato loro in mezzo nelle nostre discussioni. Alla fine era risaputo che l'amore non è bello se non è litigarello, no?
"Non è divertente." si lamentò il riccio e io annuii. Lo sapevo che non era divertente, ma doveva provare ciò che avevo provato io!
"Lo so, quindi fino domani mattina non rompetemi le ovaie e... divertitevi." guardai per un momento il mio fidanzato e poi lo baciai. Quelle manette, in fondo, erano servite più che altro per conoscere una parte di Zayn che non usciva fuori facilmente: mi sopportava, e anche tanto, mi amava, mi dava delle attenzioni anche nelle piccole cose e solo ora me ne stavo rendendo conto. Mi erano servite...
Cominciai ad allontanarmi verso la cucina, quando mi sentii richiamare.
"E ora dove stai andando?" chiese allarmato il biondino. Volevo spaventarlo un po', ma avrebbe avuto paura quando uno dei due avrebbe dovuto usare il bagno... Quindi optai per dire la verità.
"Ho in mente di scrivere un libro..." guardai Zayn e lo vidi sorridere, "Dedicherò anche un capitolo a voi, pensate quale onore!" li presi in giro, mentre i due si toccavano i polsi, sicuro doloranti. Il mio aveva dei graffi che in parte speravo non sparissero mai.
"Oh grazie!" disse il biondo ed Harry lo colpì al braccio, facendolo lamentare di dolore.
Oh sì, avrei dedicato loro il capitolo più interessante, intitolato 'I suoi amici stupidi'. 

Non avrei mai immaginato che Zayn Malik: Istruzioni per l'uso sarebbe stata una nuova svolta per la mia vita.

Capitava sempre tutto a causa di Zayn. Quanto lo amavo!




 

 
 

OH MIO DIO OH MIO DIO OH MIO DIO
È... finita. Purtroppo sì, è stata una mini mini mini long, ma spero intensa! Sappiate che non è facile scrivere qualcosa quando due personaggi sono legati da delle manette ahahah
E niente, spero che mi facciate sapere cosa ne pensate e soprattutto, volevo dirvi che  in questi giorni pubblicherò una nuova mini long, stavolta su Liam. Quindi, magari seguitemi, così rimanete aggiornati su tutto c:


Ps. Se non si è capito, ci sarà anche una os su questa storia. Ci sto già lavorando e giuro che è una cosa MAI letta ahahah
In ogni caso, metterò un avviso qui quando la metterò :)




Pps. non commento sulla scelta Zayn, anche se avrei taaaanto da dire...




GRAZIE A TUTTI, love u all 

Sofi.
   
 
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