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Introduzione: ambientata all’inizio del sesto anno di Lily, la ragazza, dopo il fatidico litigio con il suo migliore amico, non avendolo visto per tutta l’estate, cerca di scoprire quanto sia effettivamente cambiato Severus.
NdA: questa è la prima storia che scrivo dopo un lungo periodo di blocco dello scrittore (un’esperienza davvero terribile, posso assicurarlo), quindi potrei essere un po’ arrugginita, quindi potrebbe non essere granché. Inizialmente, il punto di vista doveva appartenere a Severus, ma non cadere nel banale, l’ho affidato a Lily.
Dunque. Partiamo dal presupposto che per quanto mi piaccia, Lily Evans non è certamente tra i personaggi che preferisco, inoltre sappiamo poco della sua caratterizzazione, e perlopiù da punti di vista altrui (quindi non è effettivamente “Lily”, ma più “Lily come la vedevano Remus/Sirius/Silente/altri”), quindi scrivere su di lei, con il suo punto di vista (in più al presente, che non è la mia passione) è stata un’ardua impresa (completata in tempi estremamente rapidi, ma di questo non mi lamento). Tuttavia, adoro il rapporto tra Severus e Lily, sia a livello di amicizia, sia a livello di ship, quindi alla fine mi è comunque piaciuto scrivere questa flash – non so perché stia perdendo tempo con queste cose, ma le note chilometriche mi piacciono.
Per il resto, alla fine!
Buona lettura, Fede ♥
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Cambiamenti
 
Guardarlo è la prima cosa che fai, appena ti ritrovi a King’s Cross – prima di raggiungere le tue amiche, prima di rispondere alle provocazioni di Potter.
È automatico – avvezza com’eri al correre da lui ogni volta che lo scorgevi tra la folla del primo settembre, il restare ferma nella tua ostinazione, con le gambe ancorate al suolo, ti fa male. Ti senti persa tra tutta quella gente, hai il respiro affannoso e sei molto meno stabile di quello che ti piace pensare.
Curiosa, lo osservi il più a lungo possibile, cercando di rubare quanti più dettagli, di imprimerti nella mente la sua espressione – dovresti davvero volgere altrove lo sguardo, perché potrebbe scoprirti in qualunque momento. Dovresti davvero volgere altrove lo sguardo, perché, dopo quello che ti ha detto pochi mesi fa, dovresti odiarlo quasi più della cricca di Potter.
È cambiato, Severus: è più sottile di quanto ricordassi, più appuntito – avrà mangiato abbastanza? I suoi genitori avranno continuato a litigare? Avrà deciso di unirsi a Tu-Sai-Chi? L’avere troppe domande e nessuna risposta ti preoccupa – è il chiaro segno che il vostro rapporto si è indebolito, diventando difficile da riparare, se non impossibile. I capelli gli coprono completamente il volto – sei terrorizzata dall’idea di guardarlo e non riconoscerlo.
Parla fittamente con Avery, circondato dagli altri Serpeverde del sesto e settimo anno – se foste ancora amici, pensi, potresti provare ad allontanarlo da loro. Potresti raggiungerlo, prendere posto accanto a lui e trascorrere il viaggio discutendo di scuola, delle vacanze, dei ridicoli capelli di Potter – vorresti cancellare dalla tua mente le sue parole, però fanno ancora male, e c’è il tuo orgoglio ferito, e sai che prima o poi qualcuno ti dirà che questa è stata la ricompensa per averlo difeso ogni volta, per non averlo mai abbandonato.
Tuttavia sei cambiata anche tu – nelle innumerevoli giornate d’estate in cui allontanavi il piatto con uno scatto rabbioso, in tutti i “lascia stare” rivolti a tua madre quando ti chiedeva perché non incontravi più Severus, nella palese soddisfazione di Petunia, che sorrideva e ti portava una tazza di tè nel pomeriggio. In tutte le volte in cui hai provato invano a detestarlo – ma è Severus, ti dicevi, come potrei odiarlo?
Per un istante, tra i saluti concitati dei tuoi genitori e gli studenti che salgono freneticamente sul treno in partenza, incontri il suo sguardo – malinconico, nostalgico, e sai che ti sta mutamente supplicando di accettare le sue scuse. È un attimo, e sei terribilmente tentata dall’idea di annuire e sorridergli. Poi Potter ti spinge, trascinandoti nel vagone.
Le sue scuse, pensi, le ho accettate da molto, ma non vuoi ammetterlo – perché sei cambiata, hai sofferto, e hai il terrore che Severus ti ferisca ancora. Eppure li hai visti, i suoi occhi, sai che è diverso dal ragazzino rancoroso che hai lasciato a giugno. Sai che migliorerà, che cambierà ancora e si lascerà alle spalle il lato oscuro, che un giorno sarà degno del perdono che gli hai già concesso.
 
 
 
Note dell’autrice: eccoci qui, alla fine. Avendo già precedentemente cercato di giustificare la caratterizzazione di Lily (IC? OOC? Non saprei dirlo.), adesso dovrei soltanto spiegare un altro paio di cosette disseminate per la storia (e riprendere la giustificazione della caratterizzazione della protagonista).
Direi di partire con alcune parti che potrebbero risultare un po’ “dubbie” a livello grammaticale/stilistico/lessicale, ed è l’ultima cosa che voglio, e dato che ho uno stile un po’ così, credo che sia necessario:

• “Guardarlo è la prima cosa che fai” -> ovviamente quel “guardarlo” si riferisce a Severus;
• “È automatico” -> questa espressione si riferisce al “guardarlo” del periodo precedente. Inizialmente credevo che si capisse, rileggendo ho visto che sembrava quasi che ci si aspettasse un continuo, una spiegazione di cosa sia “automatico”;
• “dovresti davvero volgere altrove lo sguardo, perché potrebbe scoprirti in qualunque momento. Dovresti davvero volgere altrove lo sguardo, perché, dopo quello che ti ha detto pochi mesi fa, dovresti odiarlo quasi più della cricca di Potter.” -> qui non so se sia chiaro o meno, ma, per sicurezza, lo dico comunque: il “dovresti davvero volgere altrove lo sguardo” è una ripetizione voluta – ora che ci penso, si capisce che è voluta, ma io sono insicura di natura, quindi datemi corda;
• Adesso non c’è proprio una parte “dubbia”, però ci tengo a sottolineare che tutte le congiunzioni – soprattutto le “e” messe dopo le virgole, sono una scelta stilistica.

Tornando a Lily, sono fermamente convinta che abbia perdonato Severus rapidamente, ma, oltre che per coraggio, impulsività e avventatezza, i Grifondoro sono noti anche per il loro orgoglio, quindi diciamo che ho fatto maggiormente pressione su questo aspetto, piuttosto che sugli altri, per “allontanarla” da lui, nonostante, appunto volesse far tornare tutto come prima (nella precedente versione, poi cestinata, questo concetto era ampiamente sottolineato). Inoltre, c’è da pensare che – perdono o meno – è rimasta comunque offesa e ferita dalle sue parole, quindi sì, credo sia perfettamente normale che lo ignori (e poi c’è Potter, che non l’ha spinta proprio per sbaglio e nella precedente versione c’era molto anche di questo).
Per quel che riguarda il cambiamento di Severus, mi sembra ovvio che abbia offerto non solo psicologicamente, ma anche fisicamente la separazione da Lily, sua unica amica, oltre che grande amore della sua vita. Per il fatto che abbia paura di guardarlo e non riconoscerlo, c’è da dire che comunque sono quasi in tempo di guerra, l’ascesa di Voldemort è iniziata già da qualche anno, quindi Lily potrebbe trovarsi di fronte tanto il suo migliore amico, quanto un Mangiamorte fatto e finito.
Tanto per la cronaca, nella mia mente, colui che rinfaccerà a Lily la storia dell’averlo sempre difeso è, ovviamente, Potter, che, sempre nella mia testa, è combattuto tra il desiderio di far star meglio Lily e quello di metterla di fronte al fatto compiuto che Severus l’hai chiamata “sporca Mezzosangue” – cosa che la farebbe soffrire, non c’è ombra di dubbio. E sì, i ridicoli capelli di Potter: ci sarà stato un momento in cui avrà pensato che siano davvero assurdi, per quanto in seguito le siano potuti piacere. Ma questo è tutto nella mia testa, quindi lo si può ignorare per la comprensione della storia.
Così come Severus, credo che anche Lily abbia sofferto psicologicamente e fisicamente questa separazione (sì, anche a questo c’era nella precedente versione), quindi ci sta il fatto che allontanasse il piatto e che fosse molto scontrosa. La menzione a Petunia mi ha dato un po’ di problemi: ero indecisa se dipingerla come “consolatrice” della sorella, o farla inferire sull’accaduto. Nel dubbio, ho adottato una via di mezzo, ossia, naturalmente era soddisfatta che la sorella non avesse più rapporto con lo “spostato” di Spinner’s End – molto, molto, molto soddisfatta –, ma Lily resta pur sempre sua sorella, e quindi a modo suo (che riprende parecchio il tentativo di Dudley, nel settimo libro, di fare qualcosa per Harry) si occupa di lei: se non mangia, si assicura che almeno beva un po’ di tè, le tiene silenziosamente compagnia, cerca di non tirare in mezzo quasi per nulla l’argomento “magia” – tutto questo, sempre nella mia testa.
Ho già accennato a Potter che la spinge non-così-tanto-involontariamente, ma, tanto per darvi un quadro più chiaro della situazione, Lily non è stata l’unica attenta osservatrice della storia.
Il finale è un po’ una sottospecie di “premonizione” di Lily, come se sapesse, in qualche modo, che alle fine Severus avrebbe fatto la cosa giusta. E adesso mi fermo perché tra un po’ mi metterò a piangere come una fontana (e anche perché, di nuovo, le note sono più lunghe della storia ed è una cosa che detesto).
In conclusione, spero di non aver annoiato con così tante spiegazioni – alcune erano inutili, ma credo che abbiano aiutato a entrare di più “dietro le quinte” della storia – e che la flash sia piaciuta!
Fede ♥