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Autore: Marta_Chan    30/07/2015    1 recensioni
Una ragazza decide di traslocare ma, arrivata a destinazione, si ritrova ad essere il sindaco di un'allegra cittadina popolata da adorabili animali...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Ciuf ciuf
Che bel panorama si vede dai finestrini del treno: prima le montagne, piene del verde degli alberi e del rosso delle mele, e poi il mare, azzurro come il cielo.
È proprio una bella giornata per cambiare città.
Aspettavo un'avventura del genere da una vita e adesso eccola qui, davanti ai miei occhi.
Tutto è tranquillo sul treno.
«Ehi scusa!»
Qualcuno mi chiama. Strano, pensavo fossi l'unica passeggera. Mi giro per controllare.
«Sai per caso che ore sono?»
Impossibile. Da qualche sedile più avanti si intravedono due orecchie, ma non orecchie normali, orecchie...da gatto.
Mi starò sbagliando sicuramente.
...E invece no, eccolo, si avvicina sempre di più.
«Sono le 18:04.» rispondo, non staccando mai gli occhi dal mio interlocutore.
«Grazie mille, questo mio orologio non funziona proprio.»
«Posso sedermi di fronte a te?»
«P-Prego.» 
Starò sognando?
«Oh, che sbadato, io sono Felix e tu?»
«Marta»
Sì, sto sicuramente sognando.
«Marta, proprio un bel nome!»
«Carino, vero?» è l'unica cosa che riesco a dire.
«Sei proprio una bella ragazza.»
OK, sta diventando inquietante.
«Dimmi, dove sei diretta?»
«A Yukitown.»
«È questa qui?» e mi porge una cartina.
Non so cosa rispondergli: non sono mai stata lì e non l'ho neanche mai vista disegnata.
«Sì.» mento, sperando sia la risposta giusta.
«Bene, bene.»
I successivi dieci minuti li passiamo a parlare, Felix non fa altro che farmi domande.
E poi eccola, siamo arrivati.
Saluto educatamente quello strano essere e mi preparo a scendere, convinta di stare immaginando tutto.
Salto giù dal treno e mi dirigo all'uscita della stazione.
Non l'avessi mai fatto.
«BENVENUTA!» 
Ecco, davanti a me, i miei futuri vicini: animali.
Scoiattoli, canguri, scimmie; ditemi che è una festa in maschera, per favore!
«Siamo felici che tu sia arrivata, Sindaco» una cagnolina vestita in modo molto elegante mi si avvicina. La guardo per un po' prima che riesca a capire cosa mi abbia appena detto: "Sindaco"?
«Ehm, ci deve essere un errore...»
Scoppia a ridere.
«Ma no, ma no, ti stavamo aspettando. Ci hai detto tu che avresti preso questo treno, no?»
«No, vi starete sbagliando...»
«Oh, non dire così.» e mi consegna una mappa identica a quella che mi aveva mostrato prima Felix «Su, andiamo a parlarne in municipio. L'ho segnato sulla cartina, fai strada tu.»
Ed ecco che mi ritrovo a girovagare per una città sconosciuta, insieme ad una persona sconosciuta che non è una persona, bensì un cane, con un sacco di animali sconosciuti che mi salutano appena passo.
Credo di stare impazzendo.
Qualche metro ed eccoci davanti al municipio. Entriamo.
La cagnolina si sistema dietro a una scrivania, e io non posso fare a meno di guardarla e pregare di risvegliarmi.
«Allora sindaco Marta» ci risiamo «benvenuta a Yukitown! Io sono Fuffi, la tua segretaria.» e mi porge gentilmente la mano...o zampa. Gliela stringo riluttante, ma lei sembra non accorgersene.
«Dimmi Marta, hai già un posto dove stare?» 
«Veramente no»
«Oh, che sbadata che sono!» si dice 
«Facciamo così: per la tua casa vai in Via degli Acquisti» e mi indica un punto sulla mappa, vicino la stazione «e poi cerca "Immo Nook". Mentre tu ti accordi per la casa io rimetto un po' in ordine»
E senza aggiungere altro mi invita cortesemente ad uscire. Cosa?!
La mia testa implora pietà. Fuffi, d'altro canto, sprizza felicità da tutti i pori.
Titubante, mi dirigo verso il luogo indicato dalla mappa.
Non me lo immaginavo certo così: Via degli Acquisti è una lunga strada, con negozi solo da un lato. Che strano posto.
Qualche passo e intravedo il negozio d'immobiliari. Non sembra poi così grande. Prima di entrare, però, decido di farmi un giro.
Non c'è molto qui, eppure sembra non manchi niente: una sottospecie di centro commerciale, un negozio di abbigliamento, un ufficio postale e un museo. C'è persino un piccolo laghetto e una panchina per ammirare il mare. Molti locali però sono chiusi, strano.
Basta girovagare, entro.
Apro la porta e una specie di procione mi dà il benvenuto. È Nook, il proprietario.
Parliamo un po' e mi dice che devo subito andare a cercare un posto dove costruire la mia casa. Sì, "costruire". Pensavo le case fossero già fatte, in attesa di essere comprate, ma a quanto pare non è così.
Mi accompagna di nuovo in città e mi dà il via libera.
Dopo parecchi attimi di smarrimento, trovo il posto perfetto: accanto alla stazione del treno; vicino alla mia futura casa c'è anche una piccola scogliera che si affaccia sul mare, perfetto per riposare.
OK, credo di essermi bevuta il cervello. Sto veramente pensando quello che dico?!
Mi dicono che la casa sarà pronta domani, quindi nel frattempo dormirò in una tenda.
Domani? Così presto?
Torno da Fuffi.
Quando entro in municipio la ritrovo dietro il bancone.
«Salve Sindaco, ho finito di raccogliere tutte le sue informazioni. Un'ultima domanda: quand'è il suo compleanno?»
«I-Il 31 gennaio» 
«Ecco fatto allora.» e mi porge una tessera «Con questa tutti sapranno che sei un'abitante di questa città. Finché ce l'hai, puoi visitare altre città.»
Visitare altre città...questo significa che posso uscire. Non so perché, ma qualcosa mi diceva che non c'era un'uscita da lì, forse a causa dell'assenza di strade. Ma certo. Il treno. Chissà se questa è l'unica cittadina in cui gli abitanti sono, beh, animali.
«Ora, l'ultima cosa che ti chiediamo di fare è partecipare a un evento.»
Fuffi traccia una piccola croce in un punto poco più su del municipio.
«Questa è la Piazza eventi. Vogliamo che tu pianti un albero lì così che potrà diventare il nuovo simbolo della nostra città. Ti faccio strada, seguimi.»
Quando arriviamo noto subito una grande aiuola dove scommetto dovrò sotterrare il germoglio. I vicini si stanno già radunando lì intorno.
Qualche minuto e la manifestazione ha inizio. 
«Bene, ecco qui. Pianta questo e, mi raccomando, mettici il cuore.»
E va bene, ci siamo. Mi avvicino alla buca e inizio a sotterrarlo. Un'enorme evviva si alza dalla folla.
«È ufficiale: da oggi Marta è il sindaco di Yukitown!»
Non credo di stare bene.
Finiti i soliti "congratulazioni" e "grazie" decido di andare a fare una passeggiata. Sono già le venti.
Faccio un ultimo giro della città e rimango incantata dalle luci della notte, restando a guardare il cielo fino all'infinito, distogliendo lo sguardo solo per ammirare il piccolo germoglio al centro della piazza. Secondo gli abitanti, la leggenda dice che quell'albero diventerà sempre più grande, fino ad allungarsi per tutto il paesino e ricoprire tutti i tetti delle case, e con lui crescerà anche l'amicizia tra me e tutti i miei strani cittadini.
Sarà vero? Chi lo sa. Non mi resta che aspettare e vedere. Sarà proprio una bella avventura.
   
 
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