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Autore: Newtmasinmyveins    31/07/2015    2 recensioni
*CONTINUO DI CONTRO (TE)MPO*
Purtroppo io mi sono illusa, e per illusa intendo in tutto. Credevo di poter sorridere e proseguire, fingendo che tutto andasse bene. Avevo un piano … volevo cambiare ciò che ero, lottare per scoprire la verità, crearmi una nuova vita, essere un’altra persona, senza passato … Un essere umano vivo, ma non è così facile; i brutti ricordi rimangono sempre lì … ti seguono, e per quanto tu lo voglia non puoi sfuggirgli.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Io salvavo Elijah ma James salvava me


“Ti odio. Ti odio perché in un attimo mi hai fatto stare bene. Ti odio perché costantemente penso a te.
Ti odio perché sei uno stronzo, e a me piace da morire.
Odio il modo in cui ti sogno.
Odio il fatto che non riesco a guardarti negli occhi.
Odio il fatto che solo pensandoti ho i brividi e l’unico modo per riscaldarmi è immaginarmi tra le tue braccia.
Odio volerti, amarti, odiarti.
Odio pensare a quanto sia crudele la vita.
Odio cercare il tuo profumo ovunque e dovermene separare.
Ti odio.
Ti odio perché ti amo e non posso averti.
Tua sorella, Jane.

 
Quante volte ci troviamo seduti a un tavolo con una penna in mano intenti a scrivere chissà quale poema? Beh, parecchie volte. Questa è una delle lettere che non ho mai spedito, punto primo: non conoscevo l’indirizzo del destinatario, punto secondo, non avrebbe migliorato nulla.

Quante volte vorremmo dire “ ti odio “ a una persona solo per poi aspettare di cadere tra le sue braccia? Tante, lo so.

Spesso ci illudiamo che qualcuno ritorni da noi e chieda scusa del male che in passato ci ha fatto, ma non è così.

Purtroppo io mi sono illusa, e per illusa intendo in tutto. Credevo di poter sorridere e proseguire, fingendo che tutto andasse bene. Avevo un piano … volevo cambiare ciò che ero, lottare per scoprire la verità, crearmi una nuova vita, essere un’altra persona, senza passato … Un essere umano vivo, ma non è così facile; i brutti ricordi rimangono sempre lì … ti seguono, e per quanto tu lo voglia non puoi sfuggirgli. Fingi di stare bene, di sorridere e quando le persone e ti chiedono – Come stai?- Non vogliono veramente una risposta.

Sono ancora a Cabret, mia sorella Nicole mi guarda dalla soglia, il suo sguardo è accigliato, cupo, ma non me ne meraviglio. E’ così da un po’. Non capita tutti i giorni di essere catapultati in un mondo dove nulla è normale e per di più avere origini malefiche, ti fa nascere la voglia di cavarti il cuore e gettarlo via. Togliersi il cuore dal petto quante volte lo pensiamo? Infinite, soprattutto dopo delusioni amorevoli.

Non mangio da giorni né parlo con qualcuno, accenno monosillabi come Sì, va bene … forse, dopo. - Il problema è che ho un trauma. Come puoi accorgerti di amare tuo fratello? Semplice: non sai che è tuo fratello. Il tuo migliore amico è stato ucciso da un uomo crudele alias mio padre e scoprire che Elijah -che si era finto tutto zucchero e cannella- desiderasse la mia morte, mi strazia ulteriormente.

«Jane non può continuare così. » Nicole mi accarezza i capelli e mi lascia un bacio sulla fronte ormai fredda. Giorno e notte li trascorro interrottamente davanti alla finestra che ho deciso di non chiudere, il vento mi rilassa. E’ come se fossero due mani che mi accarezzano in continuazione rassicurandomi che in fondo non sono sola.

«Sto bene, davvero.- dico rassicurandola e facendo ricadere il mio sguardo di nuovo sul foglio.-Sai dov’è ? » chiedo poi, mentre dentro di me il peso sullo stomaco s’ingigantisce, pensarlo e pronunciare il suo nome mi fa male.

«E’ partito, Malkfoc ha voluto così. - abbassa lo sguardo e si siede al bordo del letto, le sue mani sono sulle mie ginocchia gelide.- Devi reagire, Jane. »  scuoto la testa a destra e sinistra, sono arrabbiata con il mondo intero.

«Malkfoc, ma chi è lui per dire che James si chiama Drake ed è mio fratello?Chi è per aver ucciso Elijah?Chi è per costringermi a rimanere qui? Chi è lui per dire che sono la figlia di un tale viscido verme? » sbotto adirata, sono in piedi. Ho scaraventato in aria la sedia e tanti altri oggetti che non so neanche precisamente cosa siano. Nicole è spaventata, mi fissa inespressiva.

«E’ nostro padre, Jane …»sussurra ponendomi le braccia in segno di abbraccio. Mi accoccolo e do inizio alle mie
lacrime.
 
RETURN
Ho dato ascolto a Nicole, ho staccato la spina.

Ha insistito tanto con Malkfoc, al tal punto che il crudele vampiro mi ha concesso di far ritorno sulla terra a patto che non mi facessi uccidere.  Sono dai miei veri genitori, certo, sono anche quelli di Nicole, ma a lei non sembra importare più di tanto, per quanto male le faccia, ha vissuto più su Cabret che in Nord Carolina.

“Mi sono abituata” ha detto giustificandosi e con un bacio in fronte- gesto copiato da mia madre - mi ha dato l’arrivederci.

Si ritorna alla vita comune e grazie alla magia, i miei genitori non hanno notato la mia assenza, l’unica cosa figa. Ricordo quasi tutto di quei mesi trascorsi su quei pianeti che, all’occhio umano sono inesistenti.

Ho ripreso il ritmo “umano” e per quanto inizialmente preferivo tornare a Micenesis, stare sulla terra mi ha fatto riprendere le abitudini da asociale.
Beh, non proprio; grazie ai corsi di trigonometria ho conosciuto Nathan, un ragazzo bruno dagli occhi verdi niente male e la sua amica d’infanzia Julia, entrambi sono molto simpatici, e spesso il sabato sera esco con loro. Siamo un trio niente male, ed è grazie a loro se il mio umore è leggermente migliorato ma … quando arriva sera, tutte le vacanze diventano grandi e cominciano a farsi sentire…

C’è James che come un martello pneumatico continua a battermi nella testa. Tra le tante persone che ho conosciuto sul ” buon e cattivo pianeta “, lui è l’unico che non ha mai abbandonato i miei pensieri.

Dopo che Malkfoc mi ha rivelato chi fosse realmente c’è stata un’esplosione, dove tutti chi più e chi meno siamo rimasti leggermente feriti, si sospetta che sia stata l’anima di
Elijah … Malkfoc sostiene che non sia morto. James, invece, è partito chi sa per quale resort … altro che frasi dolci, tutte bugie. Sono trascorsi cinque mesi e di lui nessuna traccia, gli ho scritto esattamente centocinquantadue lettere, prova che non ha mai abbandonato la mia mente.

 Lettere mai inviate.

Lettere mai ricevute.

Stupide frasi dove esprimo quanto mi manca e quanto mi piacerebbe trascorrere del tempo con lui, anche litigare … d’altronde era quello che ci riusciva meglio.

La verità è che, anche se mi dà fastidio e lo nego: James mi manchi un casino.

La scuola è ormai agli sgoccioli e devo dare il meglio di me poi chissà, c’è la possibilità che quest’anno i miei prenderanno le ferie per andare in qualche villaggio di agriturismo: ho bisogno di distrarmi.

Da quando molte cose sono venute a galla, guardo i miei sott’altra luce, se prima li stimavo adesso fatico a credergli; come hanno potuto nascondermi la verità, credevano che gli avessi presi per pazzi?

Fatto sta che comprendo anche la loro difficoltà, gli adulti non credono nella magia e appena avviene uno “strano evento” anziché assumere certezze, sono ancora più increduli.
A volte i miei pensieri si volgono ad Alyson e beh … chissà cosa penserà di me?L’unica capace di salvare Micenesis e di uccidere il nemico Malkfoc è sua figlia, pertanto se morirà lui -per colpa del legame-morirò anch’io. Come può essere bizzarra la vita, eh?

Mi preparo per andare a scuola, non ho mai nulla da mettermi e come sempre il mio modo di abbinare è degenerato, che schifo!

“Mmh … meglio mettermi qualcosa di più leggero.” Penso e apro l’armadio.

“Che barba, gli abiti leggeri sono in alto ed io sono l’ottava nana di Biancaneve.” Sbuffo ma non tutto è perduto.

«Mi servirebbe l’asta prendi abito … dove l’ho messa? » dico ad alta voce e quasi mi viene un tuffo al cuore quando ricordo la fine di quella mazza.

Ma certo, come ho fatto a dimenticarla!

«Tu ... tu c-chi sei? » balbettavo, dal terrore impugnai l'asta prendi abito, tremavo peggio di una foglia, ma trovarmi in casa un maschio, con me solo in accappatoio e tra l'altro anche in quella giornata mi faceva impazzire … non ragionavo più.

«Potrei dirtelo ... se solo togliessi questa mazza. »sorrise di gusto. Avanzò e sfiorò l'asta e con mio stupore la frantumò...

«C. . .Cosa? »Sgranai gli occhi... avevo bisogno di una visita (?) Vedevo cose sovrannaturali.

«Non ci vuole niente ... »disse come se per lui fosse stato uno scrocchio di dita e continuò,-Le cose che costruiscono qui, non durano per sempre...- abbassò lo sguardo e indietreggiò . Tra le mie mani non rimase neanche un piccolo pezzo di asta, era sparita.

I ricordi fanno male, sono capaci di ucciderti.

«James la tua assenza e la tua mancanza dureranno per sempre, l’amore per noi mondani è ciò che più di umano esista. » dico credendo che Drake fosse da qualche parte, nascosto, a sentirmi.

«Jane, sei pronta? Non puoi fare tardi anche oggi! - chi parla è mia madre che dal piano di sotto avrà già preparato la colazione. Bene o male sono vestita, indosso: una maglia a maniche lunghe ma leggera, un pantalone che mi arriva alle ginocchia e le mie fidate converse nere. Mi reco in bagno, dove ovviamente non trascuro la mia igiene personale: mi lavo i denti, mi pettino per bene e decido di unire i miei fastidiosissimi capelli rossi in una coda alta; il caldo comincia a farsi sentire, ma dopotutto, maggio è un bel mese.Scendo le scale frettolosamente, in spalla il mio zaino contenente abbastanza libri da poter accendere un falò.-Come mai vai così di corsa? »chiede  alzando un sopracciglio, da un po’ di tempo crede che mi veda con qualche ragazzo, solo perché ho frequenti sbalzi d’umore e non ho il ciclo.

«Il  professor Brown ha detto che vuole farci vedere un esperimento prima dell’orario di lezione, non voglio perderlo per nulla al mondo. » fingo, accennando un sorriso e lasciandole un frivolo bacio sulla guancia; addento una fettina di pane e mi do alla fuga.

Nonostante siano appena le 8:00 per strada, c’è davvero tanta gente, non credo che oggi andrò a scuola … ci sono cose più importanti, ho altri piani.
Come ribelle o pazza, definite voi, mi reco al famoso vicolo, lo stesso, dove vidi l’uomo di Malkfoc rapinare e lo stesso che stranamente si aprì permettendo l’accesso a Micenesis.
So che mi serve lo strano aggeggio di James, quel proiettore dove poggio la mia mano ma … ho bisogno di vedere, di provare.

Come cinque mesi fa, è l’unico vicolo non trafficato; mi addentro notando leggermente che la via è molto più scura rispetto al resto della città.

«Foster, poggia la tua mano qui … Sei l’unica salvezza. »Poggiai la mano dove mi aveva chiesto, ovvero sull’aggeggio a forma di proiettore , ed ecco … qualcosa di strano stava per avvenire.

 Il muro che prima ci aveva impedito di passare stava svanendo, la cosa strana era che non ci fosse una strada per continuare a camminare e rifugiarsi, non c’era nulla … da strada si era tramutato in un precipizio.


«Ma sei impazzito? »Chissà come, ma avevo intuito il suo gesto folle; gli mancava  decisamente qualche rotella.

Mi sporsi per vedere cosa c’era se ci fossimo buttati e non sbagliai a pensare che la parte settentrionale del Carolina, ma anche quella meridionale comunicavano con l’oceano Atlantico e quello che c’era sotto noi, sembrava essere proprio quello. Lo sguardo soddisfatto di James mi faceva capire che dovevamo gettarci. Ero tra due fuochi. Anime che volevano uccidermi, e l’altro … LA MORTE LANCIANDOMI NEL VUOTO, e se non sarei morta nel volo, sicuramente dopo nell’ oceano. In poche parole dovevo CREPARE.


«James, » lo chiamai per la prima volta , un nodo mi stringeva in gola, numerose fitte attorcigliavano il mio stomaco,si voltò meravigliato, forse erano secoli che qualcuno non lo chiamava...

«Dobbiamo buttarci, » continuava a ripetere senza farmi finire di parlare.

«Ma moriremo! » sbattei i piedi a terra, le mani si muovevano da sole, volevo trovare un appiglio per arrampicarmi, e volevo che ne so ...volare (?) Non gli chiesi se sapeva volare o cose del genere, mi sembrava troppo banale e poi sicuramente ci avrebbe pensato prima...

« Decidi tu, - disse rivolgendosi a me, - O ci gettiamo con i corpi o con l'auto... »

«Ma sei impazzito? Non c'è l'opzione di non buttarsi ? »Non finii di continuare la frase che qualcosa o qualcuno mi trascinava da dietro, come se non volesse farmi  buttare...Lo apprezzavo. Quando mi voltai, rabbrividii era un uomo simile a quello che in mattinata mi aveva seguito

 “Se non ci fosse questo maledetto muro, mi getterei all’istante.” dico, mentre alle mie spalle sento dei passi.

Credo che appartengano a comuni mortali, mi volto.

Non è possibile.

Cinque mesi.

Centocinquantadue giorni.

Notti intere a piangere e aspettarlo.

«Togliti, devo passare.» mi dice con il suo tono arrogante, freddo, distaccato. M’immaginavo diversamente il nostro incontro.

Rimango in silenzio per qualche istante, il tempo di capire perché quel distacco tanto glaciale quanto cattivo.

«J … James, » balbetto e stavolta non mi sbaglio: è davvero lui. Sgrano gli occhi, incredula di vedere quello che ho dinanzi.

«Come sai il mio nome? »domanda sgarbato, io semplicemente non riesco a crederci. Si volta e mi fissa come se fossi una qualunque.

E’ impossibile.

Il mio sguardo si scurisce, non nego che le lacrime vogliano scendere e bagnarmi le guance, ma trattengo.

«Beh, ci si vede. » fa spallucce e si volta tornando a camminare.

Il mio cuore è a pezzi.

Dove starà andando? Nei suoi occhi aveva qualcosa di diverso, se fosse soggiogato?

Diamine. Come può mancarci chi ci tratta uno schifo e che doppiamente stupidi, possiamo amarlo?

Una cosa è certa: quell’energumeno non è il mio James e farò di tutto per riportarlo da me.

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Spazio Autrice:Okay...ehm...fatemi riprendere! Eccomi quiiiii*-* di nuovo con questi due cuccioletti e con le loro disavventure, esattamente dopo un anno ho deciso in un continuo, tutto merito di Andra. Non m'importa se seguirete o meno la storia, fa bene a me scriverla,ormai da troppo tempo sono affezionata ai miei Janes :3 Spero che avete notato un linguaggio diverso e non ci siano molti ORRORI, sono leggermente maturata ...o almeno lo spero. Scriverei per ore, ma no...le cose migliori sono quelle non dette^^e beh...spero di sentirvi anche per consigli*-* La troppa euforia mi ha portato a pubblicare subito, vi adoro! Spero di non avervi deluso con questo primo capitolo :3 Baci ^^
 
   
 
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