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Autore: ohfreakingbambi74    31/07/2015    4 recensioni
"Inevitabilmente nella sua mente si crearono le possibilità più disparate sul perché di quella cifra. Forse il signor Black era un negoziante? O forse un malavitoso? E se fosse stato un corriere della droga? Lo avrebbero messo in mezzo per interrogarlo fosse successo qualcosa, solo per aver trovato il suo numero sul cellulare di uno spacciatore? Come l'avrebbe spiegato a sua madre?! Che ne sarebbe stato della sua carriera?! Chi si sarebbe mai fidato di un professore che aveva un mafioso drogato tra le sue conoscenze?!"
AU Wolfstar con accenni Jily ambientata da qualche parte in Florida.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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3.
 
 
 
Appena tornato a casa, la notte precedente, Sirius non riusciva a riprendere sonno. Continuava a pensare a Remus e a ricordare quanto fossero morbide le sue labbra e liscia la sua mano sul suo viso. Rimase steso sul letto con un sorriso enorme a illuminargli il volto per quasi tutto ciò che restava della notte.
Quando al mattino incrociò James in cucina, si scambiarono lo stesso identico sorriso.
"Allora?" chiese Black sedendosi sul tavolo, dove Peter stava consumando la sua solita lauta colazione.
"Prima te."
"No, prima te."
"No no, prima te."
"Basta che una delle due si decida, ragazze. Tra quaranta minuti devo essere in classe ma non voglio perdermi un dettaglio."
"Ok." Iniziò James, "L'appuntamento è andato bene. Ho cacciato via un violinista e uno che vendeva rose ma a parte queste gaffe, qualche altra... Poteva andare peggio. Almeno ha riso molto e ha ammesso che le piacciono i ragazzi che la fanno ridere. Poi l'ho accompagnata a casa... E mi ha baciato."
"Bisogna aprire lo spumante delle grandi occasioni!" Esultò Sirius sollevando al cielo la sua tazza di caffè.
"E tu cuoricino con le gambe?" gli passò la parola Peter, dando un morso al proprio toast con la cioccolata.
Sirius sollevò le spalle, "Non c'è molto da raccontare. Ci siamo addormentati sul divano, ci siamo svegliati, ci siamo baciati e mi ha cacciato via di casa. Con molta classe però."
"Ti ha cacciato di casa?!"
"Sì... Ha borbottato qualcosa su Sophie e sul fatto che stasera avevo un appuntamento." fece una pausa per concedersi un lungo sorso di caffè, "Oggi la mollo."
"Così su due piedi?" ci rimase Peter.
"Di che ti stupisci?" lo guardò per nulla sorpreso James, "Non è la prima volta che lo fa."
"Non è una cosa seria e lo sa anche lei; era più una prova per vedere se riuscivo a staccarmi da Remus. Ma dato che ora non ce n'è più bisogno..."
 
Come previsto lasciare Sophie non fu difficile. Anche per lei la loro relazione era più una cosa dettata dalla noia dello stare da soli che altro. Certo, Sirius le piaceva ma 'avrebbe sicuramente trovato qualcuno di altrettanto carino'.
Se da una parte l'orgoglio virile di Sirius piagnucolava in un angolo per colpa delle parole della ragazza, dall'altra non vedeva l'ora di rivedere Remus. Ormai non poteva più accampare scuse, l'aveva baciato e gli era piaciuto, provava qualcosa per lui, se n’era accorto, cosa mai poteva fermarlo dall'uscire con lui ora?
Ma se è vero che la fortuna è cieca è altrettanto vero che la sfiga ci vede da Dio. Appena arrivato al lavoro, infatti, Sirius si accorse di avere il cellulare completamente morto. Messo sotto carica nello spogliatoio andò a lavorare, sperando di trovare un qualsiasi messaggio da parte di Remus al suo ritorno.
Finito il turno, ancora prima di togliersi il costume che lo faceva sudare perfino a gennaio, controllò il cellulare. Lo colpì un tuffo allo stomaco quando vide ben tre messaggi da parte di Lupin. Leggendoli, però, il sorriso pieno di speranze e aspettative che aveva avuto per quasi tutto il giorno, si spense.
'Mi dispiace, facciamo come se non fosse successo nulla'. Lo stava prendendo in giro?!
Aveva aspettato quel momento per tutto il giorno... Per leggere quelle parole?
Muovendo velocemente le dita sulla tastiera del cellulare scrisse un semplice e significativo 'Vaffanculo' poi spense l'oggetto, lo infilò in tasca con stizza e, dopo essersi velocemente cambiato, uscì dallo spogliatoio a passo di carica.
Aveva bisogno di sfogarsi e l'unica cosa che poteva aiutarlo al momento era fare a botte. Non sarebbe stato difficile trovare qualcuno.
 
***
 
23:30 - Sirius è da voi per caso?
 
23:32 - Ciao Potter! E' un piacere sentirti! Ieri è stato un appuntamento splendido e mi fa piacere tu voglia ripetere l’uscita! Ecco, ti scriverei tutto questo se solo ti degnassi di salutare...
 
23:32 - Scusami Lily ma Sirius doveva aver finito il suo turno al lavoro circa tre ore e mezza fa e di solito scrive qualcosa quando rimane fuori o tarda...
 
23:33 - Oh... mi dispiace qui non c'è... è successo qualcosa?
 
23:34 - A parte quella cosa tra lui e Remus ieri notte (so che sai) penso di no... Oggi ha lasciato la ragazza con cui usciva ma l'ho sentito dopo ed era tranquillo... Anzi, pareva quasi saltare di gioia!
 
23:34 - L'ha lasciata? Per Remus??
 
23:35 - Suppongo di sì... E’ una cosa così scioccante?
 
23:37 - No... E’ solo che giusto questa mattina Remus si tormentava dandosi dello sfascia-coppie... Appena lo saprà si butterà dalla finestra...
 
23:38 - Prepara i tappeti elastici... Se sentite qualcosa chiamami... Potrebbe essere stato investito da un tir per quanto ne so! Appena lo vedo lo riempio di cazzotti!
 
23:39 - Ora che ci penso... prima Remus deve avergli scritto qualcosa, ma non so se gli ha risposto. Vado a chiedere a mr. Vergogna rinchiuso in camera.
23:58 - Fossi in te andrei a cercarlo.
 
00:17 - E' tornato ora. Non so cosa sia successo ma fortunatamente al lavoro indossa una maschera che gli coprirà l'occhio nero...
00:23 - Non vuole parlarne. E' LA PRIMA VOLTA CHE NON MI PARLA! COSA DEVO FARE??
 
00:26 - Per ora lascialo stare. Vieni domani da Starbucks, alle 16 stacco e parliamo della cosa.
 
00:28 - Grazie... buona notte Evans <3
 
00:30 - Niente cuoricini. Non farlo mai più. Buona notte Potter.
00:54 - <3 (non ti ci abituare)
 
***
 
Non sentiva Sirius da ormai due settimane. Non si azzardava a scrivergli né tantomeno a chiamarlo.
Qualcosa si era rotto tra loro e, anche se non sapeva cosa fosse esattamente, di certo non bastava una semplice scusa per rimettere tutto a posto. Ma davvero non riusciva a capire cosa volesse Sirius!
Aveva ammesso i suoi errori e aveva accettato di dimenticare la cosa per permettergli di continuare a uscire con la sua ragazza, cos'altro si aspettava quel cretino? Che gli facesse i complimenti o qualcosa del genere?
Era combattuto se volerlo prendere a cazzotti e sentire la sua mancanza. O meglio, gli mancava ma se se lo trovava davanti avrebbe voluto prenderlo a pugni. Un giorno a pranzo Alice gli chiese se lo amasse.
"Non lo so." rispose, "Che mi piace sono sicuro, ma non so fino a che punto. Potrebbe essere amore... Forse... Probabilmente..." dopo qualche istante aggiunse con gli occhi lucidi, "E' il sentimento più forte che abbia mai provato fino ad ora. So solo questo."
Ogni tanto per strada vedeva con la coda dell'occhio qualcuno con la giacca di pelle o sentiva il rombo di una moto, sobbalzava.
Un pomeriggio Lily fece irruzione in camera sua mentre, per la prima volta dopo settimane, si stava godendo la lettura di uno dei suoi libri preferiti.
"Domani verrai con me e James a Disneyland." decretò con voce imperiosa.
"Non ho molta voglia di fare da terzo incomodo nel mio giorno libero..."
"Tu verrai e basta."
Dopodiché uscì dalla stanza a passo sicuro e soddisfatto.
 
La mezzora di viaggio fino al parco fu uno dei momenti più imbarazzanti della vita di Remus. Lily cercava di far interagire il suo migliore amico col proprio novello fidanzato ma senza grandi risultati. Capendo di dover usare la sua ultima arma, la rossa azzardò:
"Sirius sarà contento di vedere che andiamo a trovarlo."
Per Remus fu come una doccia gelata e bollente allo stesso tempo.
"Come?"
"Sì, ci vediamo là..."
"Ok reggere la candela a voi due ma dover seguire anche Sirius e la sua ragazza no!"
"L'ha mollata." tagliò corto James con tono duro, subito ripreso con una gomitata da Lily.
"Ha fatto cosa?" si sporse verso i sedili anteriori con gli occhi spalancati.
"L'ha lasciata due settimane fa. Non lo sapevi?"
"No... Ma... Perché?"
"Secondo te perché? Ascolta," provò a calmarsi il moro mentre cercava parcheggio, "Non ce l'ho con te per quello che è successo. Non lo sapevi e hai fatto ciò che ritenevi più giusto, peccato si sia dimostrata la scelta sbagliata."
Dopo aver trovato un posto per l'auto, purtroppo non tanto vicino all'entrata, Potter si voltò verso di lui, "Tu non l'hai visto il giorno dopo che era stato da te. Era raggiante. Non so cosa tu gli abbia scritto di preciso, Lily non ha voluto dirmelo, ma la sera è tornato a casa con quasi quattro ore di ritardo e con un occhio nero. Non gli si poteva parlare e mi ha chiuso fuori dalla sua stanza. Non so se comprendi la gravità della cosa, l'ultima volta che mi aveva evitato avevamo tredici anni e gli avevo per sbaglio fatto scappare il criceto. Ho dovuto dormire sul divano per tre giorni!"
Lily lo guardò stranita, "Vivevate insieme?"
"Sì, i miei lo avevano tipo adottato ma non è questo il punto!" si volse poi di nuovo a Lupin, "Sei un bravo ragazzo e mi stai simpatico. Vorrei davvero essere tuo amico. Ma se ora non entri in questo parco e lo cerchi per chiarirvi giuro che ti riporto a casa a calci in culo."
Detto ciò uscì dalla macchina.
Appena entrati James si avvicinò a Peter Pan, intento a intrattenere e firmare autografi a piccoli pirati, fatine e principesse.
"Hey Peter! Mi sai dire dove trovo Winnie Pooh?"
"Dovrebbe essere dalle parti del labirinto di Alice, salutamelo e digli che mi deve due vasi di miele!"
Con un gesto della mano, che poi afferrò saldamente quella di Lily, James salutò l'attore e si incamminò verso la zona indicatagli.
Poco dopo infatti intravidero l'enorme pupazzo intrattenere bambini e adulti posando goffamente per foto, salutando in video e dando falsi baci sul capo dei bambini.
Remus si avvicinò piano all'orso con la maglietta rossa e, quando gli fu abbastanza vicino, si schiarì la voce. Quando Winnie si voltò verso di lui senza palesare la benché minima reazione, Lupin azzardò qualche altro passo verso di lui.
"Penso di doverti delle scuse." iniziò guardandosi imbarazzato i piedi, "Quando ti ho scritto quelle cose... Non volevo ferirti. Pensavo di fare la cosa giusta nei tuoi confronti... E anche verso la tua ragazza. James mi ha detto che vi siete lasciati. Non che la cosa mi renda felice­ beh certo un po' felice lo sono ma non perché vi siete mollati. Deve essere stato brutto per voi." continuò mentre attorno a loro si riuniva una piccola folla di curiosi.
In effetti doveva essere comica come situazione: un tizio che faceva la dichiarazione a Winnie Poh. Sarebbero finiti su Youtube nel giro di due giorni.
 "Quello che voglio dire è che... non e vero che non è stato nulla. E' stato... non so esattamente cosa sia stato ma qualsiasi cosa fosse non era nulla; era molto. Per me lo era.
So che ti ho sempre scoraggiato ma ora sono qui a chiederti scusa... E chiederti se tu vuoi dare a me una seconda possibilità."
Dopo qualche istante, durante i quali Remus si accorse che Lily stava riprendendo tutto col cellulare, così come altre persone, la tensione cominciò a farsi insopportabile.
"So che non dovresti dato che stai lavorando ma ti prego dì qualcosa. La gente non spegnerà le fotocamere finché questa cosa non avrà un epilogo e io ho già parlato quindi... Più che mettermi a fare un balletto idiota per intrattenerli non so che altro fare..."
Ancora nulla.
"Non vorrai farmi ballare sul serio? Posso fare qualcos'altro magari... Dimmi tu..."
"Potresti ripetere l'intero discorso a me."
La voce di Sirius lo colpì come la prima volta che l'aveva udita. Voltandosi lo vide con indosso il costume da Aladin. Trovandoselo lì davanti e realizzando di aver parlato per tutto quel tempo ad uno sconosciuto con addosso un costume da orso gigante, Remus scoppiò a ridere.
Non si era mai sentito più idiota e pensare a come dovessero vederlo le persone lì attorno e il poveretto nel costume di gomma piuma non faceva che procurargli ancora più risate.
Con due falcate Sirius gli fu vicino. Gli prese il viso tra le mani e lo baciò, lasciando che i loro sorrisi diventassero uno.
Remus ricambiò il bacio portando le mani dietro le spalle del moro in modo da trarlo a sé. Non interruppe il bacio nemmeno quando parte della folla cominciò ad applaudire e Winnie Pooh finse di coprirsi gli occhi imbarazzato.
Era diverso dal primo bacio che si erano scambiati. Il primo era lento, reso tale dal sonno e le loro bocche erano come anch'esse addormentate, leggermente impastate e sapevano di pop-corn e cioccolato.
Questo, invece, era intenso; non frenetico ma neanche calmo come il primo. Le loro lingue si rincorrevano e si cercavano e quando si trovavano era come su mille fuochi d'artificio esplodessero in loro e intorno a loro. Non c'erano sapori da riconoscere se non quelli delle rispettive bocche; il sapore di Sirius e quello di Remus.
Non avrebbero voluto interrompere quel bacio per nulla al mondo; peccato che il corpo umano richieda di aria per sopravvivere.
Quando si separarono rimasero vicini, lasciando che le loro fronti e i nasi si sfiorassero, scambiandosi piccoli accenni di baci, tra sorrisi e piccole risate.
Senza allontanarsi da lui Sirius sussurrò: "Giapponese stasera?"
Remus negò col capo, "Una delle tue insalate andrà benissimo."
Dopo averlo nuovamente baciato, stringendolo a sé in modo che ogni parte del loro corpo combaciasse alla perfezione, Sirius si esibì in un profondo inchino per i presenti, seguito più timidamente da Remus.
"Devo andare a spiegare al responsabile perché Aladin ha smollato Jasmine. Ci vediamo stasera."
"Alle sei da me."
 
***
 
16:47 - Non sono stato licenziato!
 
16:48 - Grazie al cielo!!
 
16:48 - Ho comprato le noci, le nocciole e l'uvetta per l'insalata.
 
16:49 - Mi vizi... io ho ritrovato il dvd di Shrek.
 
16:51 - Osi tradirmi così? Dopo appena sei ore di relazione?!
16:52 - Pensavo guardassimo Aladin... o Winnie Pooh.
 
16:53 - Non penso di riuscire più a guardare Winnie Pooh con gli stessi occhi... a proposito, ricordami ti picchiare James. Con una spranga.

16:54 - Non è colpa sua, non gli avevo detto di aver fatto cambio turno con Alec, ma te lo ricorderò lo stesso e ti guarderò picchiarlo bevendo latte e menta comodamente seduto, per puro diletto.
16:55 - E Aladin?
 
16:57 - Anche Aladin. Non lo vedrò più con gli stessi occhi.
 
17:00 - Devo sentirmi onorato?
 
17:01 - Taci e muovi il culo.
 
In quel momento suonò il campanello. Remus aprì il portone e si trovò davanti Sirius che subito gli afferrò il volto per un bacio veloce sulle labbra.
"Sei in anticipo." constatò Lupin mentre l'altro si accomodava.
"Non avevo voglia di aspettare a casa. A proposito, Lily è da noi con James e Peter."
"Più cibo per noi!"
Remus tornò al banco della cucina per tagliare le foglie di verza; dopo essersi liberato della giacca e del casco, Sirius lo raggiunse cingendolo per i fianchi.
"Remus?"
L'interpellato rispose con un mugolio rilassato.
"Posso baciarti?"
Con un sorriso che gli faceva risplendere gli occhi, Remus si girò verso di lui e lo baciò di nuovo. Un bacio rilassato durante il quale entrambi si presero tutto il tempo di studiarsi l'un l'altro.
Passarono la serata a mangiare sul divano guardando la saga dell'orco verde finché, come la volta precedente, non si addormentarono l'uno sull'altro.
Questa volta nessuno venne cacciato nel cuore della notte nonostante di baci ce ne furono più di uno.






NdA:

Ed eccoci alla fine... 
Finalmente si scopre che lavoro fa Sirius... certo, non c'è nulla di ridicolo nel lavorare a Disneyland (anzi, io ci farei la firma!!) ma vestire sempre i panni di un qualche personaggio come Winnie Pooh per un tipo come Sirius non deve essere proprio il massimo...!XD
Spero che questa piccola storia vi sia piaciuta, io senza dubbio mi sono divertita a scriverla :)
Come al solito grazie alla mia socia Chià per il betaggio e la pazienza <3
Se vi gira bene almeno un pochino fatemi sapere che ne pensate!

Alla prossima, 
Fede
  
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