Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Gigiatt    25/01/2009    3 recensioni
<< E’ bello chiudere gli occhi e sognare che qualcuno ti vuole davvero bene.. ma è ancora più bello riaprirli e scoprire di non aver mai sognato! >> disse Tom ad Angel << Grazie di essere la mia migliore amica Angy! Ti voglio bene.. >> concluse abbracciando la ragazza che scoppiò a piangere << Anche io ti voglio bene Tom.. >>
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era una giornata buia. Fuori pioveva e Angel, una ragazza di sedici anni, con dei bellissimi capelli neri e ondulati, occhi marroni, né troppo alta né troppo bassa, né troppo magra né troppo grassa, se ne stava chiusa dentro casa guardando dalla finestra della sua camera una per una le gocce che cadevano. Certo che ce ne sono tante.. pensò. A lei non piaceva la pioggia, le incuteva tristezza, una tristezza che non le piaceva. Ad un tratto squillò il telefono. Come suoneria "My Heroine", una canzone "Emo". A lei piaceva tantissimo, anche se non era Emo. Non era neanche Punk, Metal o queste cose. Non era niente. Lei riteneva che fosse bello essere un pò tutto: perché non poter ascoltare una così bella canzone come "My Heroine" solo perché sei "Punk"? 

Credeva non fosse giusto. Alzò la cornetta.

<< Pronto. chi è? >> domandò. Dall'altra parte del telefono rispose una voce maschile << Ciao Angel! sono Erik! >> disse. Angel sorrise.

<< Ciao! come stai? >> chiese, contenta che le avesse telefonato.

<< Bene grazie! Ti volevo dire, dato che piove, ti va di venire a casa mia? Ti vorrei mostrare una cosa! >> domandò << Ok! adesso mi preparo e arrivo! A dopo. >> rispose e chiuse la comunicazione. Angel si levò la filandese che teneva addosso e prese un paio di jeans dal suo armadio e una maglietta a maniche lunghe rossa e nera. Si vestì frettolosamente e si mise un pò di matita nera e di ombretto, anch'esso nero, sugli occhi. Prese la borsa a tracolla appoggiata sulla sedia davanti alla sua scrivania ed uscì con le cuffie nelle orecchie. Si diresse a passo veloce verso la fermata dell'autobus. 

erto che Oxford mette paura nei giorni di pioggia! pensò Angel mentre saliva sull'autobus. Come era suo solito si sedette nel posto vicino al finestrino, proprio dietro l'autista. Lì poteva guardare in pace il paesaggio. Scese dopo qualche fermata. Fece trenta metri a piedi ed arrivò di fronte ad un palazzo. suonò ad un campanello e la porta si aprì dopo pochi secondi. Salì velocemente le scale mentre spegneva l'mp3. chissà cosa deve farmi vedere Erik? Sono così curiosa! Si fermò davanti ad una porta color acero e bussò << Sono Angel >> disse. La porta si aprì e dall'altra parte c'era un ragazzo alto con degli occhi verdi lucenti e capelli corti, castani e un pò arruffati << Ciao Angel! >> disse e la abbracciò. Lei ricambiò l'abbraccio. in quel momento passò di lì il fratello di Erik, Jake. 

Un ragazzo di diciotto anni, alto, muscoloso e con dei lunghi capelli neri, un tipo molto richiesto dalle ragazze e che si da un sacco di arie. Sia Angel che Erik lo detestavano, ma che ci potevano fare se era il fratello di uno di loro due? << Allora? Come va la vostra love story? Ancora neanche un bacino? >> domandò sarcasticamente. Ma né Angel né Erik risero. Si staccarono immediatamente. << Come te lo devo dire che non stiamo insieme? noi due siamo solo amici! >> protestò Erik << Non credo all'amicizia tra un uomo e una donna, è impossibile! >> disse, poi si avvicinò ad Angel. << Comunque, dato che sei libera, che ne dici di uscire uno di questi giorni? >> le chiese in un sussurro. Angel si allontanò << Scordatelo! >> rispose avvicinandosi a Erik. 

Jake sbuffò << Quando avrai cambiato idea fammelo sapere! Io esco, ciao >> disse e subito dopo se ne andò. Erik si diresse verso la sua camera seguito a ruota da Angel. << Non lo sopporto, ma come fa ad essere così? >> chiese sedendosi sul bordo del letto. Angel lo guardò tristemente

<< Non ne ho la più pallida idea, so solo che non ci uscirò mai, neanche tra cent'anni! >> rispose. Erik sorrise << Se solo prova a toccarti giuro che gli spezzo le ossa, anche se non so come farò! >> disse lui. Angel sorrise, era davvero carina quando sorrideva, glielo dicevano tutti, eppure a lei non sembrava. << Cosa dovevi mostrarmi? >> chiese curiosa. Erik balzò in piedi << Giusto, mi ero scordato. mio fratello mi fa andare in fumo il cervello! >> disse. Si stese sul pavimento e frugò un pò sotto il letto << Sai Angel.. >> disse << Cosa devo sapere? >> gli chiese lei. Erik uscì da sotto il letto con una tavola da disegno in mano. 

<< Che quella maglietta ti sta davvero bene! >> disse. << Quando l'hai comprata? >> domandò poi. Angel arrossì << Grazie, l'ho comprata ieri, l'avevo vista qualche giorno fa e ieri dato che avevo preso la paga del lavoro la sono andata a comprare. A quanto pare ho fatto bene! >> rispose felice. Erik sorrise << Hai fatto benissimo. >> disse poi chiese << Fai la barista nella pizzeria sotto casa tua, giusto? >> la ragazza annuì poi disse: << Mi vuoi far vedere quella cosa sì o no?!? >> << Ah sì, giusto! >> farfugliò lui e mostrò ad Angel il foglio che teneva in mano. Angel spalancò gli occhi. Era una disegno di lei e Erik davanti al fiume Cherwell che si tenevano per mano e in fondo al disegno appariva la scritta "Friends for Life". 

Inaspettatamente Angel sentì una lacrima bagnarle il viso. << Che fai adesso, piangi? >> chiese scherzando Erik. Sapeva benissimo che Angel era una ragazza molto emotiva. Angel alzò lo sguardo verso il ragazzo, sorrise e disse << Erik.. è bellissimo! >>. Erik appoggiò il disegno sulla scrivania ed abbracciò Angel che disse << Te lo prometto, noi rimarremo amici per l'eternità! >>. Questo fantastico momento fu interrotto dallo squillare di un cellulare, il cellulare di Angel. Rispose. << Pronto.. >> Era sua madre. << Devi andare a fare la spesa, non riesco a tornare neanche questa sera, mi dispiace.. >> le disse. 

<< Non importa mamma. ora sono a casa di Erik, quando torno passo al market sotto casa. >> Erik capì tutto e colse l'occasione << Perché non rimani a dormire da me? tanto domani iniziano le vacanze di Natale! >> propose. Angel sembrò d'accordo e subito chiese a sua madre << Posso rimanere a dormire da Erik? domani non c'è scuola, ti prego! >> ci fu un secondo di silenzio.           

<< D'accordo, mi raccomando però, non dare problemi! >> rispose infine sua madre. << Certo mamma, ciao! >>
Detto questo chiuse la conversazione sorridendo.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Gigiatt