Anime & Manga > 07 Ghost
Ricorda la storia  |      
Autore: moni93    31/07/2015    1 recensioni
Teito ha varcato i cancelli di Seele assieme all'inseparabile compagno Frau... ma ora, cosa accadrà?
Quali saranno le parole che Teito rivolgerà a Dio? Come si diranno addio i due protagonisti?
Se volete scoprire ciò che nel manga era stato solo accennato, entrate anche voi in Paradiso, al cospetto di Dio e prestate ascolto... Teito Klein vi narrerà di tali eventi.
[Spoiler per chi non ha concluso la lettura del manga]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Frau, Teito Klein
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

NON È MAI UN ADDIO

 

 

 

A me la morte fa una gran paura...

si lasciano troppi sorrisi, troppe mani, troppi occhi...

 

(Augusto Daolio)

 

Sono completamente avvolto da una luce abbagliante, che non mi appare differente dalle tenebre in cui vagavo fino a pochi mesi addietro. Quasi non riesco a vedere dinnanzi a me, sebbene sia ben conscio di dove mi stia inesorabilmente incamminando. Tuttavia, non ho paura né mi sento vuoto. Non sono solo, non lo sono mai stato... Fin da quando ero bambino... mi sfugge un’emozione più forte delle altre, che intensifica la mia determinazione. Avevi ragione, Mikage. Avverto Frau, stretto tra le mie mani, sebbene in forma di falce. Lui c’è, è qui con me, come ci eravamo promessi. Ma non è unicamente questo. Ci sei anche tu, Mikage, e Hakuren, e Ouka, Castor, Labrador... persino Ayanami. Mio padre, i miei genitori, tutte le persone che ho incontrato in questa mia lunga vita.

Non mi sono mai sentito così amato, mi fa quasi male il cuore da tanto sono felice.

“EhI, BaMbOcCiO, dAtTi PoChE aRiE, ChE FiNo a IeRi SpOrCaVi AnCoRa Il LeTtO!”

La voce di quel vescovo depravato, sebbene distorta dalla sua nuova forma corporea (o forse a causa del luogo in cui ci troviamo?), mi giunge inconfondibile alle orecchie. Riesce ad irritarmi perfino in una situazione tanto solenne e delicata.

“Ch-chiudi il becco! Da quando mi leggi nel pensiero?! E poi non è mica vero che sporcavo il letto!” gli rispondo a tono, sventolando un poco a casaccio la falce, giusto per fargli comprendere chi comanda.

Inutile spreco di energie e dignità.

“AhAhAhAh!! È TrOpPo FaCiLe CoMpReNdErE cOsA PaSsA pEr La MeNtE DeI BaMbOcCi, MoCcIoSo! E tRatTaMi CoN CuRa, VoGlIo FaRmI TrOvArE iN tUtTo Il MiO sPlEnDoRe DaLlE BeLlE AnGiOlEtTe!”

Sospiro, esasperato.

Spero quantomeno che Dio perdoni questa sua creatura mal riuscita. In fondo, a tutti capita di sbagliare...

“EhI, GuArDa ChE MiCa ErI oBbLiGaTo A vEnIrE FiN qUi.”

Le sue ultime parole mi spiazzano. Posso immaginarlo mentre volta il capo, grattandosi distrattamente l’orecchio per celare l’imbarazzo. Lui che non si è mai vergognato dei peggiori scherzetti fatti in gioventù o da morto. Però, ora che ci penso, pure io mi sento un poco a disagio. Sempre e solo quando sono con lui, proprio come mi capitava con Mikage quando eravamo all’Accademia. Mi rendo conto, però, che l’affetto che provo per Frau è diverso, in qualche modo.

Ridacchio, spontaneamente e senza freni.

Lui pare sconvolto da questa mia mossa.

“EhI... StAi BeNe?” sembra quasi preoccupato.

Gli sorrido, e sono sicuro che questa volta l’ho fatto come si deve.

“Pensavo soltanto che esistono tantissime forme d’amore, una per ogni persona a cui vogliamo bene... e che sono tutte splendide.”

Nel breve silenzio che segue, avverto un profondo senso di pace pervadermi. Potrei affrontare qualsiasi cosa, ora, nessun nemico potrebbe mai scalfirmi.

“Prima parli di amore, e poi sei già desideroso di attaccar briga?”

Sussulto, mentre alzo lo sguardo che, in precedenza, era stato annebbiato dalla consapevolezza di non avere più desideri nel cuore. Mi ritrovo in un luogo che non ho mai visto, ma di cui ho la certezza di aver già visitato. Quando non ero ancora né Tiashe, né Teito. Probabilmente, è il posto che ogni anima ha ammirato, prima di trovare dimora in un corpo mortale. Proprio qui, tutte le anime immortali hanno sussurrato, magari qualcuna urlato con gioia, i desideri per cui avrebbero dato volentieri la vita. I tre sogni a cui un giorno avrebbero dato realtà, pur non rammentandosene. Tale consapevolezza mi fa guardare ogni cosa con più attenzione, quasi che i miei occhi possano profanare la solennità di questo santuario.

Uno scranno purissimo emerge da un’alta scalinata, come se fosse stato creato a partire dal materiale diafano di cui è composto il pavimento. Colonne imponenti, levigate dal tempo e non certo da mano umana, si stagliano oltre le nubi, in uno spazio infinito e sereno. In questa stanza non esiste soffitto, solo un immenso cielo terso, abbagliante più della luce in cui peregrinavo in precedenza. E proprio lì, dinnanzi ai miei occhi, siede una figura.

Mi vien spontaneo credere che non si sia mai mossa di lì e che gli angeli che vedo indistintamente alle sue spalle, quasi fossero spiriti d’aria e luce candida, siano i suoi fedeli e silenti guardiani.

“Tu... sei Dio?”

La voce mi esce come se non fosse mia, timorosa essa stessa di lasciare la calda e sicura dimora del mio corpo. Tutto mi appare così irreale e, al tempo stesso, troppo perfetto per la mia coscienza perchè possa essere pienamente compreso. I custodi di quel luogo, nel frattempo, appaiono come danzare, in quel tempio senza tempo né spazio. Sembrano pervasi di una gioia infinita...

“Ed io che pensavo che quello maleducato fosse quell’immaturo di Sichel... dare del “tu” al tuo Dio non ti pare sgarbato?”

Tremo dalla radice dei miei capelli, sino alle punte dei piedi. Finalmente realizzo il grave crimine che ho appena commesso, a causa della mia ingenuità. Insomma, potevo anche prepararmi un discorso, prima! Sapevo dove stavo andando, perchè mi sono lasciato distrarre da tutte le meraviglie che albergano in questo luogo? Che ho cinque anni?! Come diavolo mi sono permesso?! E adesso che faccio? E se decidesse di non darmi più udienza? Che ne sarà di Frau?!

“EhI, VeCcHiO BoRiOsO, vEdI Di NoN EsAgErArE, Il MoCcIoSo QuI è SeNsIbIlE.”

“F-FRAU!!!” esclamo, sconvolto, riemergendo dall’abisso che i miei stessi pensieri avevano creato.

Adesso se Dio non ci incenerisce all’istante è già un miracolo!

A sorpresa, però, odo una risata. Ha il suono di mille risa, eppure al tempo stesso è carica dell’essenza del silenzio. È dunque questo ciò che si prova al cospetto di Dio? Una tale magnificenza che nessun umano può cogliere?

La figura si accomoda con maggiore tranquillità, abbandonando la posa tirannica che in precedenza lo caratterizzava. Sembra quasi incuriosito, come se fosse il padrone di un castello in attesa che i saltimbanco mostrino il loro meglio. Perfino gli angeli paiono arrestarsi e prestarci attenzione. Deglutisco a fatica, intimorito da tutti questi sguardi privi di volti, eppure muovo le labbra, intenzionato a farmi coraggio e parlare.

“So tutto, Teito Klein. Oppure dovrei chiamarti Wahrheit Tiashe Raggs?”

Il mio stupore, stavolta, dura assai brevemente. Se Egli è veramente il Signore dei Cieli, non c’è nulla che non conosca.

“E tu, Sichel...” la pausa che segue è densa di aspettativa “Sei il solito impertinente!”

Una scossa elettrica attraversa la falce, lasciando me, incredibilmente, illeso. Frau, tuttavia, non è del medesimo avviso. Si contorce e urla, mentre lancia improperi ad ogni Santo e persino al suo Creatore. Io non posso fare altro che guardare e inorridire, l’ira del Signore è davvero tremenda.

“... sebbene pienamente meritata, stavolta.” mi lascio scappare dalle labbra, mentre la mietitrice di anime smette finalmente di dimenarsi. Un pochino fuma, come la carne messa sul fuoco che sfrigola, ormai pronta per essere addentata.

“Tu... BaMbOcCiO dI MeRdA!! GlI DaI PuRe RaGiOnE?!”

Con uno scatto d’ira inaspettato, il vescovo tenta di affettarmi. Prima che possa colpirmi, però, la voce di Dio ci sovrasta nuovamente.

“Basta con le pagliacciate.”

Così dicendo, Frau riassume la sua forma umana. Siamo l’uno di fronte all’altro, adesso, come siamo sempre stati in questi tre interminabili mesi. Mi appaiono lunghi come un’intera vita, eppure ci sono ancora talmente tante cose che vorrei dirgli. Mi rendo conto di avergli nascosto una parte di me, a causa del mio orgoglio...

La sua mano, scorbutica, si fonde con i miei capelli, facendomi comprendere che, nonostante tutto, la mia voce è arrivata alla sua anima, pur senza parlare.

“Ehi, moccioso, ringrazia che siamo al cospetto del vecchio, altrimenti vedresti!”

Forse non gli ho trasmesso abbastanza chiaramente il fatto che lo voglio uccidere.

“E vedi di farti passare quella faccia da depresso!”

La sua pronta aggiunta mi fa abbassare il capo, imbronciato.

Non voglio dirgli addio.

“Teito Klein, nel momento in cui hai oltrepassato il cancello di Seele ti sono stati mondati tutti i tuoi peccati mortali. Qual è il tuo desiderio?”

“Tsk.” mi anticipa subito il mio compagno di viaggio “Sbrigativo come sempre, eh?”

Questa volta, però, non me la sento di sgridarlo. Probabilmente, è l’ultima battuta irrispettosa che udirò. Mi mancheranno da morire, esattamente come i suoi insulti, le sue prese in giro, e la sua mano sulla mia testa. Anche quando mi prendeva di peso sulle sue spalle. Mi faceva sentire così sicuro, come quando ero bambino e mio padre mi portava ovunque. La loro schiena ed i loro cuori, per me, rappresentano la mia fortezza. Ma, ora, è il mio turno di proteggerli.

“Dio, io ho un unico desiderio, che non ho abbandonato fin da quando ho varcato questa soglia.” prendo fiato, persino il vescovo tace, ora “Io... voglio che tu salvi tutti quanti. Di me non m’importa, ma ti prego di fare in modo che tutte le persone a me care... no, che tutte le persone del mondo, possano trovare la salvezza!”

Avverto sguardi pesanti su di me.

Alzo titubante gli occhi, per incontrare quelli di Frau. Non ho bisogno di altro per trovare il coraggio che alberga nel mio spirito.

“Questo, almeno, era quello che pensavo prima di avvertire tutto l’amore che le persone a me care, con le loro preghiere, hanno riversato nel mio cuore. Non posso essere tanto stupido da gettare via la mia vita come se niente fosse, perchè per loro è preziosa. Perciò, Signore dei Cieli, mi perdoni, ma sarò egoista: voglio che salvi tutti, anche me!”

Oramai osservo quella figura dritta negli occhi, senza più esitazioni.

“Ridammi il mio mondo!!”

Mi sento privo di forze, senza fiato.

Mi concedo di ansimare, un poco, mentre stringo spasmodicamente le mani nel tessuto delle mie vesti. Il calore del mio fidato amico mi raggiunge ancora, inaspettato.

“E bravo il moccioso, allora ce l’hai anche tu la voce, quando vuoi!”

La sua mano lascia il mio capo per trovare rifugio nella mia, sudata e tremante. La stringe con forza, come se non volesse mai più lasciarmi andare. Ciò mi riempie sia di gioia che di tristezza. È inevitabile...

“Acconsento al tuo desiderio. Le anime perdute durante la Guerra di Raggs troveranno qui la pace meritata in vita. Persino Ayanami è stato perdonato, in fondo.” percepisco un sorriso, una lode non pronunciata a parole, forse perchè significherebbe ammettere un errore commesso da Lui, l’essere perfetto “Le persone ancora in vita, invece, potranno trovare la salvezza se sapranno vivere nell’amore e nel perdono.”

“Ma sentitelo, quanti paroloni inutili!”

Ci siamo.

Anche Frau ha paura, i suoi sentimenti mi appaiono così chiari, adesso. Il Signore dei Cieli volge la sua attenzione proprio su di lui, come se ciò facesse parte di una recita alla quale noi siamo costretti a partecipare in veste di protagonisti. Il timore che ci avvolge, tuttavia, ci toglie il fiato. Siamo anche la platea, noi che attendiamo il verdetto finale. Manca poco affinché cali il sipario, ma non siamo preparati per l’applauso finale.

Preghiamo, in silenzio.

“Anche per te ci sarà salvezza... irrispettoso Ghost. Lo stesso vale per te, Teito Klein. A entrambi verrà concessa una nuova vita.”

A fatica riprendo fiato, ora. Mi pare quasi di non esserne più in grado, di aver scordato come si faceva.

“È giunto il tempo per voi di salutarvi.”

Senza pensarci due volte, salto al collo di quel depravato di un vescovo. Lui rimane spiazzato, ma mi accoglie senza indugi, stringendomi a sé forse con più forza di quanta ne possegga io. Sto piangendo, anche se non dovrei. In fondo, ho fatto tutto giusto, no? Ho salvato tutti, persino io adesso posso rivivere in questo vasto mondo. Perchè, allora, non riesco a smettere di piangere?

Perchè suona tutto come un addio?

“Sono stato bravo, vero, Frau?”

Incredibilmente, la sua voce è gentile. No, lo è sempre stata, solo che io ero troppo sciocco e orgoglioso per accorgermene.

“Che domanda idiota, bamboccio... sei stato il migliore!”

Allenta la presa, dolcemente, perchè il tempo non aspetta nessuno. Per non farmi mancare la sua ironia, o forse nel tentativo di farmi smettere di piange, aggiunge “Ah, peccato solo che mi tocca andarmene senza aver ricevuto il bacio d’addio da una bella ragazza!”. D’impulso, mi stacco da lui e poggio delicatamente le mie labbra sulle sue. Giusto un istante, perchè mi vergogno e non ho idea di come si faccia. Ho solo visto coppiette farlo ed ero convinto che bisognasse essere innamorati per farlo. Però a Frau voglio bene, quindi, in qualche modo, è simile?

Lui mi fissa stranito ed anche un poco schifato, credo.

“Non sarò una bella ragazza... però accontentati, ecco.”

È il massimo delle spiegazioni che riesco a dargli, mentre le guance mi vanno a fuoco.

Forse me lo sarei potuto risparmiare... ma mi pareva il minimo per ringraziarlo di tutto il disturbo che si è preso! E comunque lui stesso mi aveva preso per una ragazza, appena mi aveva visto e, insomma, mica gli dovrò dare una motivazione per ogni singola cosa, no?!

“Pff...”

Quel suono mi fa rizzare la pelle come un gatto.

“Ah, e non... non ridere!!”

Troppo tardi.

“AHAHAHAH!! Oh noooooo, non mi azzarderei mai a deridere il primo bacio del nostro bamboccio!”

“Ti conviene!! Vo-volevo dire, mica era il primo, ma ti pare?!”

In tutta risposta avverto una risata ancor più sguaiata.

Quanto può essere bastardo questo vescovo... e quanto idiota io?

“Ti ammazzo, giuro che adesso ti faccio fuori per sempre!!”

Maledizione a me, adesso altro che guance in fiamme, l’intera mia faccia è bollente! Quanto detesto quel vescovo!

“Troppo tardi!” esclama lui divertito, poggiandomi a terra, non dopo avermi fatto fare una piroetta assai imbarazzante ed esagerata tra le sue braccia.

Maledizione a lui, mica sono una ragazza per davvero! Era solo un bacio di ringraziamento, oltreoceano si usa, me l’aveva detto Mikage! Lui... ripenso istintivamente alla sua faccia gioiosa. Troppo gioiosa. Non quella da draghetto, quella umana e da schiaffi.

Quanto lo detesto,  anche lui mi ha preso in giro fino alla fine!

“Voglio cambiare desiderio!” urlo con la forza della disperazione.

Dio accoglie la mia preghiera, scherzosamente. Probabilmente il nostro spettacolo lo sta divertendo parecchio.

“Sei ancora in tempo, volendo.”

Frau per poco non sviene per lo shock.

“Stai scherzando, vecchiaccio!! Non farmi venire lì, altrimenti...”

“E non chiamarmi vecchiaccio, ex Sichel.”

La brusca interruzione lo lascia interdetto, mentre il Signore scuote il capo e mormora “Altrimenti, cosa? Vorrei proprio sentire...”. Tuttavia ci grazia da tale spinosa domanda.

“Ex?” esclama il mio amico, fattosi finalmente serio.

Dio lo osserva compiaciuto, un lieve sorriso orgoglioso gli orna le labbra.

“Da adesso, sei il nuovo Verloren. Ti concedo di sceglierti un nuovo nome, tuttavia, nella mia immensa magnanimità.”

Osservo Frau. Sono al culmine della gioia... allora potrà per davvero continuare a vivere? Però, sarà contento di essere nuovamente un Ghost? Forse avrei dovuto chiedere qualcos’altro, per lui, magari avrei dovuto fare di più. Nel profondo del cuore, infatti, mi batte un unico desiderio: voglio rincontrarlo. Voglio stare con lui per sempre. Ci sono tantissime altre persone a cui non vorrei dire addio, sono tutte importantissime per me, eppure, in questo momento, riesco a pensare unicamente a lui. Questo fa di me una persona orribile... però, oramai, Frau è il mio nuovo dio.

Ed io non ho mai fatto abbastanza per lui.

“... tutte così piene di sé, le divinità?” mi bisbiglia all’orecchio, quasi fosse un segreto.

Mi fa il solletico, eppure sa benissimo quanto la cosa mi infastidisca! Mi sorride con soddisfazione, vedendomi riemergere dalla coltre dei miei pesanti pensieri. Prima che lo possa colpire con un calcio allo stomaco, però, torna a rivolgersi a Dio.

“Allora... scelgo Tiashe. Mi farà compagnia finché l’originale non verrà a trovarmi, un giorno. Se ne avrà voglia.”

Sento la mia coscienza svanire, lentamente, come candide colombe che prendono finalmente il volo verso la libertà, ma prima di andarmene, gli rivolgo le mie ultime volontà.

“Sei un idiota... certo che tornerò! Devo ancora picchiarti per quello che mi hai detto!”

Rinasco tramite un suono bellissimo.

“Eheheh, non vedo l’ora, moccioso.”

 

 

Ottant’anni dopo...

 

Ho vissuto tanto a lungo, eppure, ci sono ancora così tante cose che vorrei fare, controllare... il mio successore ne sarà all’altezza? L’ho seguito fin da piccolo, ma studiare per diventare pontefice ed essere il papa sono due cose totalmente diverse. Inoltre, vorrei ancora trascorrere qualche serata in compagnia di Hakuren. È sempre stato un pessimo giocatore a scacchi, ma la sua sola presenza mi faceva sentire sereno. Purtroppo se n’è andato prima di me... così come mio zio ed i miei cari vescovi Castor e Labrador. Senza di loro mi sono sentito perso, eppure, secondo Ouka ho fatto un ottimo lavoro.

Chissà, lo spero... io c’ho messo tutto me stesso. Anche se non mi pare ancora abbastanza. Se mi sentissero mi farebbero una ramanzina infinita, specialmente il mio migliore amico! Già, il mio prezioso amico Mikage... è tornato dai suoi simili, su, nell’alto cielo innevato all’estremo nord del continente. L’ho costretto io, perchè non volevo mi vedesse in queste condizioni. Ha fatto non pochi capricci, in fondo, questa è la nostra seconda separazione... ma sarà assai più lunga, temo. I Fyurung vivono un’esistenza molto più prospera rispetto a noi umani e non sarebbe stato giusto costringerlo ad aspettarmi.

Lo farò lo stesso... e tu vedi di muoverti, burupya!!”

Mi sfugge una risata, l’ultima di una vita bella, serena, colma d’amore. La mia guancia si bagna di una singola goccia di tristezza. Per quanto mi riempia la testa di bei discorsi, non voglio morire... ho paura, non voglio restare solo.

Tuttavia, sento come se il viaggio non sia finito. C’è ancora qualcuno che devo incontrare. Rivedere. Dopo tanto tempo...

 

“Sono venuto a prendere la tua anima...”

 

Chi sei?

 

“Forza, esci da quel letto, bamboccio! È ora di andare!”

 

Mi sento nuovamente giovane e pieno di vita.

Il mio Dio è venuto a prendermi, finalmente.

“Mi sei mancato!” non so perchè pronuncio queste parole, mentre le mie mani cercano le sue.

Mi sento nuovamente avvolto da un immenso affetto, dal retrogusto malinconico. La sua mano si poggia sul mio capo e mi sento bene, come se quello fosse il suo giusto posto.

 

“Ero sempre vicino a te... sei un bimbo troppo coglione, perchè ti lasci solo.”

 

Sorrido.

Non vedo l’ora che inizi questa nuova avventura.

 

 

La morte sorride a tutti,

noi non possiam far altro che sorriderle di rimando.

 

(Marco Aurelio)

 

FINE

 

 

ANGOLO DELL’AUTRICE:

 

Salve a tutti e grazie infinite per aver letto questa mia storia! =)

È la prima volta che scrivo in questo fandom e sono non poco emozionata... mi auguro di essere riuscita a mantenere IC i personaggi e di aver scritto qualcosa che vi possa rimanere nel cuore, anche solo per pochi istanti. Ho terminato di leggere 07 Ghost pochi giorni fa, divorando avidamente ogni volumetto. Per me è stata una rivelazione e, infatti, ho già in mente altre otto fanfiction! (quindi, sì, tremate lettori: sentirete ancora parlare di me xD)

Questa storia è nata spontaneamente dentro di me, una volta concluso il volume 17. Insomma, tutto bellissimo, emozionante, ogni cosa che andava al suo posto e veniva spiegata... ma, cavolo, non potevano lasciarmi questo vuoto! La parte cruciale, in cui Teito e Frau incontrano Dio, insomma, dovevo sapere che cosa era successo in quel luogo! E così, grazie agli Skillet, in particolare alla canzone “Not Gonna Die”, ho fantasticato e questo è il risultato.

Spero che mi lascerete un commento, anche breve, giusto per togliermi il dilemma amletico tipico degli autori, ovvero “Ma ho scritto panzane? T-T”. Però, in ogni caso, voglio nuovamente ringraziarvi di cuore per l’attenzione.

Spero di rincontrarvi presto, fino ad allora, un abbraccio a tutti e buona estate!

 

Moni =)

 

PS: Per chi fosse interessato, ho appena creato una pagina FB riguardante il mio account EFP, dove vi terrò informati sulle pubblicazioni e potrete parlare con me di quello che più vi pare (a me fa sempre tanto piacere conoscere persone con i miei stessi interessi ^-^).

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > 07 Ghost / Vai alla pagina dell'autore: moni93