Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: missgenius    01/08/2015    3 recensioni
''Bagnetto?''
''Certo, oggi è domenica. Sai quella cosa che comporta acqua, sapone, paperella di gomma e tua figlia nello stesso momento?''
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La sua mente iniziò ad andare in loop con estrema facilità. Bagnetto, paperella, Edith, Natasha, urla, morte per strangolamento, scuoiamento, scioglimento nell’acido, lutto, Avengers sciolti, crollo dello SHIELD, fine del mondo…!
Calmati Clint! Usa la testa, non farti prendere dal panico. Esamina la situazione ed agisci di conseguenza! Sei una spia, dannazione!
Prese un respiro profondo e si ricompose, rendendosi conto solo allora di essere ancora in mutande davanti la porta con la bambina che aveva iniziato a sbavare sul suo preziosissimo pigiamino di Captain America. Si mise Edith sulle spalle e iniziò a sbatterle delicatamente la schiena per farle fare il ruttino della sua poppata/colazione di prima. Non ci volle molto alla bambina per digerire nel mentre che si fu diretto in camera da letto: per affrontare una missione bisognava avere i giusti accessori; o quantomeno essere vestiti, non si ricordava ancora che presentarsi nudo davanti alle porte delle persone alle sei del mattino fosse diventato di buon gusto.
Maglietta e bermuda indosso, cambiò anche la bambina, giusto perché il pigiamino era ormai in uno stato pietoso di sbavamento straordinario. Ma quando glielo tolse un odore, o meglio, un tanfo inequivocabile lo portarono ancora di più alla disperazione.
-Tesoro, ma fra tutti i giorni che ci sono in un anno, giusto oggi hai deciso di far uccidere papà da un morso di vedova*?- disse Clint alla piccola, sforzandosi di non mettersi a piangere. Ok, sì, papà dell’anno, ma fino a un certo punto. Adorava sua figlia, veramente, con tutto il suo cuore e i suoi sentimenti.
Ma questo non poteva farlo. Pure la pupù no!
Riprese a camminare avanti e indietro nella sua stanza, con la piccola in pannolino nel mezzo del lettone che lo guardava ridendo, quasi a spassarsela per il bello scherzetto che gli avevano combinato lei e sua madre.
-Non c’è proprio niente da ridere!- si passò una mano tra i capelli e guardò l’orologio. Una mezz’ora già era volata, doveva sbrigarsi, oppure la sua distopica profezia si sarebbe avverata.
Qualcuno, ho bisogno di qualcuno! Chiunque!
Si sedette sul letto accanto alla bambina e iniziò a fare un elenco mentale dei suoi abitanti.
Scartò subito Sif e Pepper. Non che non fossero in grado di aiutarlo, ma essendo amiche di Natasha non erano proprio in cima alla lista delle persone su cui faceva affidamento per il silenzio da mantenere con sua moglie.
Steve sarebbe stato l’ideale…se solo avesse avuto una qualche esperienza con i bambini.
Non pensò neanche a Thor come una possibilità, visto che neanche qualche giorno prima si era convinto che appendere la bambina ai suoi bicipiti per farla dondolare fosse una cosa divertente. Solo la minaccia del Mjolnir aveva impedito a Natasha di mandarlo nel regno di Hel**.
Tony…piuttosto avrebbe preferito un intero esercito di Chitauri da combattere, che le sue prese in giro che sarebbe durate per l’eternità, per non dire che poi Natasha l’avrebbe saputo in un millisecondo, il che sarebbe stato peggio di un esercito di Chitauri, quindi si ritornava al punto di partenza.
Banner…certo, per quanto con il dottore fossero diventati buoni amici non era sicuro che una situazione del genere potesse fargli mantenere la calma. E Hulk nel suo bagno non era proprio l’ideale.
Era rimasta solo una persona. Abbastanza in debito con lui da accettare e rimanere nel silenzio più assoluto, e abbastanza in grado per poterlo fare senza che qualcuno morisse.
L’unico problema era…sarebbe riuscito a fidarsi di lui? Per carità eh, il pentimento, il tentato suicidio, va bene, ok, solo che non gli aveva perdonato del tutto ancora il  giochetto del controllo mentale.
D'altronde era Loki, fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Ma in questa situazione aveva ben poco da fare.
-Jarvis, il dottor Lawson è rientrato stanotte?-
-Sì, agente Barton, è rientrato alle 23.57 di ieri notte ed ora è nella cucina del suo appartamento a cucinare la colazione. Vuole che glielo chiami?-
-NO! Grazie Jarvis va bene così, ora disattivati.-
Ci mancava solo che Tony potesse avere tutte le registrazioni per progettare un ricatto a vita.
Si fece coraggio e uscì da casa con la bambina in braccio, sperando di non incontrare nessuno nel percorso.
-Ehi Barton! Anche tu sveglio a quest’ora?-
Troppo tardi. Si stampò in faccia il suo migliore sorriso innocente e si girò verso Steve in tenuta da corsa.
-Oh, ma c’è anche la principessa! Ciao Edith, dove state andando di bello con papà?-
-Ehm…niente non riuscivamo a dormire e stavamo andando a fare una passeggiata.-
Steve lo guardò un attimo con aria scettica. –Non che io sia un esperto, ma la bambina non prenderà freddo solo col pannolino?  A quest’ora fuori l’aria è ancora frizzante-
Clint guardò la bambina a cui si era completamente dimenticato di mettere un vestitino dopo la terribile e puzzolente scoperta.
-Eeh, sì, infatti non volevo andare fuori solo un po’ su e giù con l’ascensore solo per tranquillizzarla,sai.-
- Ah, ok. Ottimo allora possiamo scendere insieme- disse allegramente Steve con il suo miglior sorriso da modello di copertina mentre schiacciava il tasto per chiamare l’ascensore.
No, ti prego , in ascensore insieme no! Sentirà la puzza!
Una goccina di sudore iniziò a colare lentamente giù per la sua tempia destra.
Calmati Occhio di Falco! Se inventassi qualche scusa lo capirebbe e chiamerebbe subito a Natasha per sapere se va tutto bene. Se mi dileguassi…scappare per le scale! Peccato che in questa torre superipertecnologica di scale nemmeno l’ombra. Unica speranza: piano di estrazione.
Piano di estrazione non ce ne fu, e nel mentre le porte di cristallo si erano aperte rivelando la moquette rossa.
Steve si fece indietro –Prima le signore. Cioè ovviamente riferito a Edith.- sorrise.
Clint entrò pregando in tutte le lingue che conosceva che non si sentisse troppo. Steve entrò dietro a lui e premette il tasto per l’ultimo piano. 6 minuti e 38 secondi di pura agonia, per scendere i 75 piani della Stark Tower.
Il primo minuto niente. Il secondo notò che Steve iniziava  a percepire che qualcosa non andava nell’aria. Il terzo minuto iniziò a storcere proprio il naso. Il quarto minuto si girò verso la bambina.
-Credo che forse la bambina….-
-Cosa?- rispose lui con aria svagata.
-Sì ecco credo che abbia fatto la…- e iniziò a gesticolare indicando il pannolino.
Lo guardò per alcuni secondi facendo finta di non capire, e se non fosse stato così disperato avrebbe riso da morire nel vedere il valoroso eroe di guerra vergognarsi a dire la parola ‘cacca’.
Il segnale acustico che avvertiva che erano giunti al piano terra salvò entrambi dall’imbarazzo.
-Sì, beh, comunque appena sali falle un bel bagnetto, ne ha bisogno!- disse mentre usciva.
Clint fece un sorriso di circostanza e salutò con un cenno della mano prima di sbuffare e ripremere il tasto per salire su.
-E’ proprio quello che sto provando a fare!-
 
Si trovò davanti alla porta della famiglia Lawson, indeciso se bussare o suonare il campanello. Decise per la prima opzione, sperando che Sif dormisse ancora.
Bussò tre volte, tanto per essere sicuri che non venisse scambiato per il postino, e aspettò cercando di sentire qualche rumore dall’interno.
Un fruscio di passi ed ecco che il suo ex peggior nemico gli venne ad aprire la porta con ancora il pigiama addosso e l’aria di chi ha avuto una notte davvero bella, a giudicare dal succhiotto che aveva in bella vista sul collo. O poteva essere anche un morso di vampiro volendo, con lui non si poteva dire mai.
-Barton…- la sua faccia sorpresa era più che normale. In tutti e due anni da che era con loro non si erano mai scambiati poco più che semplici frasi di cortresia. Arrivò subito al punto, non aveva tempo da perdere.
-Ho bisogno di aiuto. E tu mi devi più di un favore.-
-Quando si inizia una conversazione così non va mai a finire bene.-
-Non fare troppo il simpatico e stammi a sentire…eehm, Sif è sveglia?-
-No, sta ancora dormendo…vuoi che te la ch..-
-NO! È una cosa che deve rimanere tra di noi…potresti venire nel mio appartamento?- si sentì imbarazzatissimo a chiederlo, specie perché gli uscì col tono di una adolescente ormonata alle prese col suo primo ragazzo. La faccia scioccata di Loki non aiutava certo la situazione.
-Non ho intenzione di violentarti o qualcosa del genere, tranquillo, non sei per niente il mio tipo..- riuscì ad alleggerire la situazione, visto che un sorriso storto comparve sul viso dell’altro.
-Si tratta di Edith.-
-Perché sta male?- si avvicinò alla piccola.-Vuoi che la visiti? O alcuni strum…-
-No…- Clint sbuffò, non aveva mai negato così tante volte nella sua vita come in questa infernale domenica.
-No, sta benissimo, il problema è un altro.-
La sua espressione interrogativa lo fece innervosire ancora di più.
-Tu vieni un attimo con me e ti dico tutto.-
 
 
Loki entrò nell’appartamento.
-La situazione deve essere grave davvero per avere spento JARVIS.- non potè fare a meno di commentare con un sorriso sardonico sulle labbra. –Natasha non c’è?-
-C’è ci fosse stata Natasha non ci sarebbe stato tutto questo macello. Ti spiego, oggi è domenica, la giornata del bagnetto, Natasha ha fatto la poppata circa un’ora fa, poi è stata chiamata d’urgenza ed è dovuta uscire. Devo fare il bagnetto a Edith prima che torni per l’altra poppata.-
-Quindi…?- non riusciva a capire il perché di tutta questa segretezza. O almeno di tutta questa disperazione da parte di Clint.
-Per essere un dio sei un po’ tardo di comprendonio, dottore.- disse Clint con faccia mortalmente seria.
L’illuminazione sul viso dell’ex dio degli inganni fu sempre più chiara in corrispondenza alla grassa risata che non riuscì a contenere.
L’arciere cercò di concentrarsi sul corpicino della piccola per  cercare di avere l’autocontrollo e non strozzarlo, per togliergli dalla faccia quella risata beffarda.
-Hai finito?-
-Sì, scusa….e che… cioè non sai fare il bagnetto?-
-Non è solo il bagnetto….lei...ha bisogno di cambiare il pannolino.- un altro scroscio di risate interruppe il momento solenne.
-Ok, ora mi calmo.- disse Loki dopo aver visto lo sguardo glaciale di Clint. Mise due dita alla base del naso e chiuse gli occhi, cercando di respirare profondamente e non ridere più. –Sono pronto. Dov’è la nursery?-
 
Misero la bambina nel fasciatoio, che subito si mise a ridere quando le due teste, quella di papà e quella dello zio, le si affacciarono di sopra con aria estremamente concentrata.
Loki guardò Clint. –Sei pronto?-
-No, ma non ho altra scelta.-
Le aprirono il pannolino.
*scena vietata ai minori di 99 anni per l’alto contenuto di schifo, perché, diciamocelo, i bambini sono bellissimi ma pulirgli il culetto rimarrà una delle cose più schifose da fare nella vita.*
-Pannolino sporco. Salvietta imbevuta. Salvietta asciutta.- Loki aveva assunto il tono che utilizzava nella sala operatoria e Clint munito di guanti (gialli di lattice, gli unici che aveva trovato in casa) lo seguiva passo passo, porgendogli le cose che chiedeva.
-Finito! Ecco la nostra principessa midgardiana pronta per il bagnetto. Agente Barton, prepariamo il necessario.-
 
-Vaschetta inserita nella vasca da bagno, acqua a 37.5° Celsius, sapone a Ph naturale, shampoo antilacrime, olio idratante, spugna naturale, asciugamano con cappuccio di cotone, borotalco profumato, paperella di gomma…- Loki continuò a leggere la lista ad alta voce.
-Paperella! Dove cavolo l’ha messa Natasha?- Clint iniziò a rovistare fra i vari cassetti del bagno.
-Paperella di gomma trovata!- fece una linea alla voce paperella di gomma. Meglio conservare però questa benedetta lista che gli aveva fatto Loki.
-Ok, ora è arrivato il momento cruciale. Ti consiglierei di toglierti quei guanti…a dir la verità non ti donano.-
Clint represse uno sbuffo per quella presa in giro, ma era troppo preso dal momento per risentirsene eccessivamente.
-Ora devi prendere la bambina e metterla delicatamente seduta nell’acqua che non le deve arrivare più su del bacino.-
Clint nel frattempo eseguiva tutto ciò che gli veniva detto, con estrema attenzione.
-Ora cerca di sostenerla con un braccio mentre con l’altra delicatamente le passi la spugna addosso. Bene, perfetto, non strofinare molto velocemente. Il movimento circolare e delicato li rilassa. Ecco, sì cosi. Vedi ha smesso di piagnucolare. Fai suonare un po’ la papera. È adorabile quando ridono così. Ora lo shampoo, sta attento, una piccola quantità prima nella tua mano e poi glielo passi in testa. Sì, bene. Ora per sciacquargliela bagnati la mano e passagliela di sopra fino a togliere tutta la schiuma. Come siamo belle profumate!-
Un Clint più bagnato e insaponato della bambina prese la piccola per poggiarla sull’asciugamano nel fasciatoio.
-Ora passati l’olio sulle mani e massaggiala, dall’interno verso l’esterno, in questo modo, guarda, dal braccio fino alle manine, dal pancino, fino alle gambe e poi ai piedini. Serve a rilassarli e a stabilire un legame più profondo col bambino.-
Clint lo imitò, rendendosi vagamente conto che la cosa rilassava pure lui e non sentendosi mai così vicino alla sua creaturina. –Ma come fai a sapere già tutte queste cose?- chiese più a se stesso che altro, pentendosi immediatamente di averlo detto ad alta voce.
Un velo di tristezza calò sul viso di Loki mentre guardava la bambina.
- Sono già stato padre, lo sai, questa è ormai la terza volta.-
-Scusami, non avrei dovuto…-
-Non ti preoccupare, sono riuscito a superare quella fase. Far finta che Naim non sia mai esistito non allevierà il senso di colpa, né tantomeno potrà riportarlo da me. Posso solo  ricordare i bei momenti che ho passato insieme a lui. Come quelli del bagnetto.- un sorriso amaro gli attraversò il viso.
Clint per la prima volta riuscì a provare davvero pena per lui, ora che sapeva cosa significava essere genitori, e qualsiasi tipo di rancore potesse provare ancora verso di lui scomparì nella nursery di casa sua.
Loki si schiarì la voce. –Ora è il momento del borotalco, mettitene un po’ in mano e accarezzala là dove ne ha bisogno. Perfetto, ora mettiamo il pannolino pulito e si può vestire.-
 
Lo accompagnò alla porta, fra poco sarebbe arrivata Natasha e Sif si sarebbe svegliata, se non l’avesse visto si sarebbe preoccupata.
-Beh…che dire, non pensavo sarei mai arrivato a dirtelo ma…grazie.- gli offrì la mano, e uno dei suoi sorrisi più sinceri.
Loki non si sarebbe mai aspettato che l’uomo a cui aveva causato tanti guai potesse arrivare a perdonarlo…per così poco. Ricambiò la stretta di mano e il sorriso.
-E’ stato un piacere. Quando vuoi…sai dove abito.-
-Qualche giorno dobbiamo andarci a bere una birra insieme.-
-Ci sto.-
 
Nello stesso momento, in un’altra parte della Stark Tower.
 
-E’ stato un piacere. Quando vuoi…sai dove abito.-
-Qualche giorno dobbiamo andarci a bere una birra insieme.-
-Ci sto.-
 
Natasha si tolse la cuffia dall’orecchio e le porse a Tony.
-Devo riconoscerlo Stark, sei un rompiscatole, ma questo esperimento sociale ha davvero funzionato.-
-Come qualsiasi altra cosa faccia, agente Romanoff.- rispose Tony nel suo miglior tono di genio, miliardario, ex playboy, filantropo. Guardò ancora i due sullo schermo. - Siamo una quasi famiglia, era ora che questi due superassero i loro precedenti dissapori.-
-Sì, credo che ora sia Clint che Loki vivranno la convivenza più serenamente.- disse Natasha mettendosi meglio sulla poltroncina.
-Certo l’idea del bagnetto è stato un colpo di genio, devo ammetterlo. Degna di me.-
- Modestamente so dove andare a colpire. Non avrebbe mai fatto niente da solo se non fosse stato assolutamente certo della sue capacità in merito, nella fattispecie inesistenti. Sua figlia era l’unica motivazione per farlo bussare a quella porta. Comunque se la sono cavati entrambi alla grande.-
 
 
30 minuti dopo.
-Tesoro! Sono a casa!-
Clint si alzò dal divano dove stava guardando dei cartoni con Edith, come se non avesse fatto altro tutta la mattina. Natasha si piombò sulla piccola, stringendosela al petto.
-Tesoro mio, mi sei mancata!-
-Ehi!! E io? Il povero marito sedotto e abbandonato sul più bello, lasciato a casa a fare il bagnetto?- Clint mise su il suo miglior broncio.
-Sì, anche tu mi sei mancato…- disse sorniona con uno strano sorriso sulle labbra. Si avvicinò per un bacio a fior di labbra.
 –Uuhm….ma noi mi sembra che dovessimo concludere qualcosa o sbaglio..?- disse Clint a meno di un millimetro da lei.
-Può darsi, non ricordo, dovresti rinfrescarmi la memoria…a proposito… il bagnetto glielo hai fatto?-
-Sì sì, pulita e profumata e le ho fatto anche il massaggio con l’olio idratante.- disse lui fiero.
-Nessun problema, vero?-
-No assolutamente nessuno.- disse sorridendo, e con due dita incrociate dietro la schiena.
-A menomale anche perché mi ero ricordata che il bagnetto glielo avevo fatto ieri perché pensavo che così avremmo potuto dedicare oggi sono a noi…- rispose Natasha iniziando ad infilare una mano sotto la sua maglia.
-COSA?? Mi stai dicendo che avrei potuto anche non farglielo?-
-Perché? Hai detto che non hai avuto assolutamente problemi?- chiese con aria innocente.
-No, infatti assolutamente, però sai com’è la pelle dei bambini è delicata potrebbe irritarsi e…-
Lei lo zittì con un bacio.
-La metto nel box e poi vado in bagno a mettermi quel completino che ti piace tanto…così possiamo continuare…te lo sei meritato.- con un movimento di fianchi si allontanò da lui lasciandolo con una faccia da ebete. Ok, forse era andato nel panico, forse aveva dovuto chiedere aiuto a una persona che odiava e fare una brutta figura con una che invece ammirava, ma se il risultato era quello…era pronto a fare bagnetti per il resto della sua vita.
 
-CLINTON FRANCIS BARTON!!!!!!!! SI PUO’ SAPERE PERCHE’ IL BAGNO E’ ALLAGATO!?!?!?!?!?!?!?!?!-
 
Oh cavolo. Il rubinetto aperto.
 
 
 
*i morsi della vedova…nel mondo Marvel sono le dischetti elettrificati usati da Natasha.
**il regno di Hel…nella mitologia norrena rappresenta il regno dei morti.
 
 
Ragazzi!! Sono tornata!! Scusate la mia assenza! Ma tra la maturità mia, quella della mia migliore amica e il matrimonio di mia sorella da organizzare ho avuto ben poco tempo. Ma ora sono libera, carica e con tanta voglia di scrivere Clintasha!! Ringrazio tutti quelli che hanno recensito e che recensiranno! J ho in mente tante idee ma se volete sapere quali dovrete lasciare un pensiero…
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: missgenius