Aprì di nuovo il portone ed entrò nella grande e fredda sala di pietra. Mihawk, il suo nemico, era ancora seduto al tavolo a sorseggiare del vino da un grande calice, con il giornale sulle ginocchia.
Zoro mosse qualche passo in avanti. I piedi gli sembravano di piombo, non avrebbe mai immaginato di arrivare a fare una cosa simile nella sua vita.
Mihawk lo stava ignorando, per il momento, e forse era meglio così, altrimenti non ci sarebbe riuscito…
 
Si fermò. Rimase immobile in piedi, aveva lo stomaco chiuso. Rufy, diventerò lo spadaccino più forte del mondo. Farò di te il Re dei Pirati, Capitano.
Poggiò entrambe le ginocchia a terra ed in quello stesso istante rinunciò al suo orgoglio. Mise le mani sul pavimento e chinò il capo. Per Rufy…
«Ti prego… Insegnami la via della spada!» la voce ferma, non aveva la minima esitazione. Sapeva cosa stava facendo e sapeva anche che Mihawk l’avrebbe disprezzato, ma non gli importava.
Occhi di Falco si voltò verso di lui guardandolo nello stesso modo che avrebbe riservato a qualcosa di fastidioso ed insignificante, poi disse: «Mi deludi Roronoa…» distolse lo sguardo dallo spadaccino e continuò a parlare: «Stai chiedendo al tuo nemico di insegnarti la via della spada?»
Rimase un momento in silenzio. Zoro restò immobile, con il capo chino poggiato sul freddo pavimento di pietra.
Mihawk si rivolse al giovane Roronoa con voce carica di biasimo: «Vergognati!»
Fu quasi come un pugno nello stomaco per il cacciatore di pirati, ma doveva sopportare. Doveva diventare allievo di Mihawk, doveva diventare più forte, Rufy doveva diventare il Re dei Pirati, perciò lui doveva diventare il miglior spadaccino del mondo.
«Vattene» disse secco il suo nemico «Qui non c’è posto per un uomo di tale inutilità. A quanto pare ti ho sopravvalutato…»
A Zoro tornò in mente il primo incontro con Mihawk… la cicatrice era ancora ben visibile, anche se in quel momento era coperta dalle bende. Quel giorno Occhi di Falco l’aveva lasciato volutamente in vita perché aveva visto in lui un futuro degno avversario, ma ora sembrava essersi ricreduto. A Zoro, però, non importava.
«Così facendo» continuò il membro della Flotta dei Sette «Rendi questa vista ancor più dolorosa»
Zoro digrignò i denti prima di urlare: «Voglio diventare più forte!»
Mihawk si versò un bicchiere di vino, continuando a non voltarsi verso il giovane spadaccino, e parlò di nuovo con voce e sguardo carichi di disprezzo; «Sconfitto dai babbuini ed incapace di raggiungere il mare. Non ho nulla da insegnare ad uno che, malgrado ciò, ha anche il coraggio di ripresentarsi…»
Si interruppe per bere un sorso di vino e Zoro ne approfittò per rispondergli: «Ho già sconfitto i babbuini»
A Mihawk per poco non finì il vino di traverso e si voltò verso il ragazzo. Gli occhi spalancati, colmi di sorpresa, fissavano quel giovane prostrato a terra.
Roronoa continuò: «Sei rimasto l’unico da battere qui! Ma non sono così stupido da credere di poter già vincere contro di te!»
La sorpresa abbandonò il viso di Mihawk che disse: «Se mi consideri ancora un tuo nemico, perché te ne stai lì con il capo chinato e mi chiedi di farti da Maestro? Dimmelo, ragazzo. Per quale ragione?»
Zoro questa volta si mosse ed alzò il capo per guardare negli occhi il suo nemico. Lo sguardo pieno di determinazione rifletteva il suo animo.
Con voce ferma e decisa rispose: «Per superarti!»
Mihawk scoppiò a ridere e Zoro lo detestò. Strinse nuovamente i denti mentre Occhi di Falco si divertiva a denigrarlo. Lo avrebbe superato, sarebbe arrivato il giorno in cui lui avrebbe preso il trono di Mihawk.
Finalmente smise di ridere e disse: «Mi stai chiedendo di allenare lo spadaccino che poi si prenderà la mia testa?! Che assurdità! Sappi che questo non rende le tue azioni meno vergognose…»
Un sorriso beffardo spuntò sul viso dello Shichibukai che, guardando Zoro, commentò: «Pare che tu… abbia trovato qualcosa di più importante delle tue ambizioni»
Roronoa digrignò i denti: Mihawk aveva capito… sapeva perché stava facendo tutto questo…
Rufy, Nami, Usop, Robin, Chopper, Franky, Brook, ed anche tu, idiota di un cuoco, quando ci rivedremo sarò più forte. Lo saremo tutti ed il Nuovo Mondo ci aspetterà.
Occhi di Falco si rivolse a Perona, che aveva fluttuato sopra il tavolo per tutto quel tempo, dicendo: «Ehi, tu, ragazza fantasma! Cura le sue ferite!»
Lei si lamentò, ma venne ignorata da entrambi gli uomini.
Mihawk continuò rivolto a Zoro: «Cominceremo l’allenamento quando sarai guarito»
Lo sguardo del cacciatore di pirati si riempì la felicità. Sarebbe diventato più forte ed un giorno avrebbe battuto Mihawk, avrebbe conquistato il trono di migliore del mondo ed avrebbe fatto in modo che il suo Capitano diventasse il Re dei Pirati. Nulla l’avrebbe fermato!
Rufy, ci rivedremo tra due anni e per allora sarò incredibilmente forte. Io e te realizzeremo insieme i nostri sogni. Non mi farò mai più sconfiggere, Re dei Pirati!
 
Quando Mihawk rimase solo guardò fuori dalla finestra del salone, un lieve sorriso in volto. L’immagine di Roronoa Zoro prostrato a terra gli si parò davanti agli occhi ed un pensiero gli attraversò la mente.
Sei davvero un imbranato… Quando uno come te è disposto a rinunciare al suo orgoglio, lo fa sempre per qualcun altro.
Zoro poteva veramente superarlo, questo lo sapeva, ma il mondo era delle nuove generazioni, sarebbe arrivato il giorno in cui Roronoa si sarebbe preso la sua testa e, con essa, il trono di miglior spadaccino del mondo.
Cappello di Paglia, Roronoa sta facendo tutto questo per te. Se realizzerai il tuo sogno sarà anche merito suo. Sei il suo Capitano e lui non ti abbandonerà mai, non osare tradirlo…
Il mondo stava cambiando… Il suo tempo sarebbe giunto alla fine, ma gli restava ancora un ultimo compito da portare a termine.


Angolino di Dragasi

Ok, salve a tutti. Ormai seguo One Piece da un anno (lo so è pochissimo) e sono lievemente fissata (in questo momento ho la felpa di Trafalgar Law addosso). Questa è la prima ff su OP che scrivo e posso solo sperare che vi sia piaciuta. In realtà non so che altro dire... quindi ciao ciao! Se avete voglia fatemi sapere che ne pensate!