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Autore: Valerie    01/08/2015    1 recensioni
A 38 anni si è convinti di essere in un determinato modo, di volere determinate cose, di avere determinate abitudini, credere in determinati principi, pochi e, soprattutto, di non poter più cambiare.
A 23 anni non si è convinti di nulla, si vogliono molte cose, forse tutte, l'unica abitudine che si ha è quella di sperare puntualmente che tutto andrà per il verso giusto, credendo in nobili principi da difendere.
Luca e Valeria non hanno nulla in comune, se non il lavoro.
Due meteore lontane anni luce che arrivano a scontrarsi in una fatale e stravolgente esplosione.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il giro di ritorno non fu poi così brutto e noioso come Valeria aveva immaginato.

Il caffè fu un'ottima opportunità per rompere il ghiaccio e la ragazza la colse al volo.

Avevano parlato dei bambini, di Andrea, degli studi che la ragazza aveva conseguito, di ciò che l'aveva spinta a trovare un lavoro come quello, della passione per l'insegnamento che le aveva sempre incendiato il cuore e del desiderio di conseguire la laurea in Scienze della Formazione Primaria, un giorno o l'altro.

 

-Non ti annoi mai in ufficio?- chiese d'un tratto Valeria, destando Luca dai suoi pensieri, e guardando il profilo del suo viso, orientato verso la strada che si stagliava d'innanzi.

Luca si girò a guardarla per un istante.

I morbidi boccoli castani le ricadevano sulle spalle in modo disordinato, la testa, inclinata leggermente di lato, era adagiata sul poggiatesta mentre il corpo, rilassato, era coricato sul sedile. Le gambe, costrette in jeans non molto morbidi, erano accavallate, leggermente dondolanti.

Tutto di lei gridava spontaneità. Non poté non cogliere il contrasto con ciò, che invece, lo circondava abitualmente a lavoro. Era tutto così artificioso in quell'ambiente, le relazioni di circostanza, il continuo soppesare vantaggi e svantaggi di conoscenze, rapporti di cortesia, miseri tornaconti personali, politica, economia…

Valeria era così trasparente a confronto.

-Sì, ogni tanto sì- rispose, lasciandosi andare ad un po' di sincerità e tornando a guardare la strada.

-È triste…- fece lei, puntando gli occhi oltre il cruscotto.

-Cosa?- chiese Luca.

-L'ufficio…- disse la ragazza -C'è un'atmosfera cupa, pesante. Non so come tu riesca a starci-

L'uomo la guardò ancora una volta.

Gli occhi di Valeria si tenevano aperti a stento, l'uomo la vide combattere contro il sonno, nel tentativo di tenere le palpebre alzate.

Forse era la stanchezza che le faceva abbassare qualsiasi filtro fra il cervello e la bocca, per cui verbalizzava qualsiasi pensiero le passasse per la testa.

Non disse nulla, si limitò ad accendere la radio, abbassando il volume, quanto bastava per avere un leggero sottofondo.

Premette diversi tasti fino a trovare il canale di Radio Italia.

-...comincia con te il secondo tempo della vita mia e tutto quello che vorrò è solo pretenderti, svegliarmi con te, con questa faccia forse un po' sgualcita da notti bianche per amore, per fatica o dolore, ma vivendo con te…-

-Vecchia questa canzone- disse Valeria, con gli occhi ormai chiusi.

-La conosci?- le chiese Luca.

-Sì, è 'Cercando di te' dei Pooh- rispose lei.

-Ah, quindi non sei una tipa solo da musica...'moderna'…- constatò l'uomo.

-Diciamo che non tutte le recenti canzoni mi emozionano- disse ancora la ragazza, aprendo gli occhi e voltandosi a guardarlo.

Luca cambiò repentinamente stazione.

-...sono qui che ti aspetto, perché ho voglia di vincere. Non c'è altro che vorrei, rincontrare gli occhi tuoi, cancellarmi e rinascere…-

- 'Ovunque sei' di Renato Zero!- disse Valeria con un'espressione non proprio convinta.

-...ovunque sei ti mancherà la mia complicità, ovunque sei qualunque faccia mi somiglierà, ovunque sei ti impegnerai per non amarmi più, testardo io che quella fede non l'ho persa mai…-

-Oh yeah!- esclamò soddisfatta nel sentire il ritornello, per poi prendere a cantare assieme alla radio -...sarà come la prima volta, impacciato starò lì, cercando di strapparti una risposta, un meraviglioso sì…-

-Notevole…- sussurrò appena Luca, sorridendo nel vedere la soddisfazione della ragazza.

Il poco tempo che li separava dal deposito venne impiegato nell'ascoltare le canzoni che la radio passava.

Di tanto in tanto Valeria ne cantava distrattamente qualche ritornello o qualche strofa, intenta a guardarsi i capelli, nell'arduo tentativo di estirpare le miriadi di doppie punte.

-Arrivati!- sentenziò Luca spegnendo il pulmino, una volta parcheggiato al solito posto.

-Allora ci vediamo domani?- gli chiese la ragazza aprendo lo sportello.

-Eh già. Stessa ora di sta mattina, vero?- fece lui.

Valeria annuì con la testa.

-Perfetto, allora a domani!- disse infine l'uomo.

-A domani!- rimarcò lei, salutandolo con un gesto della mano.

 

***

 

'Finalmente a casa' pensò appendendo la giacca all'attaccapanni vicino alla porta d'ingresso.

Qualcosa attirò subito la sua attenzione: un biglietto rosso piegato in due si stagliava sul mobiletto lì vicino.

Lo aprì.

Cercami.

Sorrise, mentre iniziava ad avvertire una certa eccitazione.

Entrò in salone.

Una camicetta di seta blu era stata strategicamente lasciata sul bracciolo del divano. Poco più avanti, sul pavimento, giaceva una gonna a tubino nera.

Seguì la scia di indumenti fino ad incrociare, nel corridoio, un perizoma di pizzo nero e un reggiseno della medesima fattura.

Arrivò alla porta della camera da letto e bussò con tocchi leggeri.

-Avanti…- una flebile voce gli rispose dall'interno.

Aprì piano la porta.

La stanza era illuminata dalle tremolanti fiammelle di alcune candele sparse qua e là.

-Bentornato, amore- Federica, la sua compagna, lo aspettava, avvolta nel leggero lenzuolo che fasciava stretto le sue preponderanti curve.

-Ho pensato di risparmiarti un po' di lavoro visto che sei sempre molto stanco quando torni da lavoro- continuò, scoprendo leggermente il proprio corpo.

-Oh, ma questa è una fatica a cui mi sottoporrei con molto piacere, tesoro…-

disse Luca con tono di voce molto basso.

La donna poté chiaramente vedere la sua consistente eccitazione stretta dentro il tessuto dei pantaloni.

-Allora vieni qui- fece lei, scostando totalmente il lenzuolo.

 

 

 

 

 

Ecco un nuovo capitolo!!

Spero vi piaccia! Grazie sempre a chi silenziosamente segue la storia, a chi l'ha inserita fra le preferite e a chi vorrà anche commentare!

Un bacione a tutti!

 

   
 
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