Ringrazio Straba, per aver corretto, revisionato e sistemato i capitoli. Facciamole tutti un inchino.


Beyond Disease
 
 
Capitolo 1 Viaggiare
 
I Nove erano grandissimi, Thor e Loki l'avevano sempre saputo: molto spesso da giovani avevano viaggiato attraverso le terre del Padre con i compagni di Thor per cercare avventure e gloria.
Non era notorietà che inseguivano questa volta.
Thor, disteso sul letto della loro casa a Vanaheim guardava Loki che stava sulla veranda a sfogliare un libro scritto con rune a lui sconosciute. I capelli neri erano raccolti in una treccia dietro la nuca, ma molti ciuffi ricadevano in avanti. Un leggero odore di fiori arrivava dal giardino dove uccelli di fuoco volavano tra le foglie nel tramonto splendente. I mesi passati lì insieme erano stati il periodo più tranquillo della sua vita.  Prese un acino di frutta dalla coppa sul suo comodino e la tirò a Loki, colpendolo alla tempia.
«Sul serio, Thor?» gli chiese l'altro alzando gli occhi al cielo «Quanti anni hai?» ma rise poi, cercando di riprendere il filo della sua lettura, ma il compagno gli lanciò un altro acino che si spiaccicò con un suono umido tra i suoi capelli neri «Ma insomma!» disse l'altro, indignato chiudendo il libro con un gesto secco.
Thor rise e mangiò un po' della frutta che aveva avuto intenzione di lanciarli «Mi stai ignorando» gli disse sornione «E stai leggendo quando hai un dio nudo disteso sul tuo letto»
«Bè» Loki rise «Credo che il suddetto dio abbia avuto fin troppe attenzioni stanotte»
«È di dominio pubblico che sono un narcisista egocentrico. Non mi stanco mai»
«Io invece sì» rispose Loki alzando un sopracciglio e alzandosi dalla sedia e aggirando poi il letto, diretto verso l'uscita della stanza «Non ho tutte le energie che hai tu»
«Per quello dovresti mangiare di più!» rise e gli tirò un altro acino che questa volta Loki afferrò al volo con le labbra. «Esattamente per questo vado alla locanda»
«E diamine! Non posso proprio convincerti a rimanere?»
«Ci sono volte in cui persino io vorrei che mi lasciassi da solo» Loki aveva già una mano sulla serratura e Thor si mise a sedere sul letto, precipitosamente «Io invece sono stato fin troppo da solo. Non vuoi stare con me? Per favore?»
Loki si fermò con un piede oltre la porta e lo guardò «Questo mi renderebbe … cosa? Un modo per riempire la solitudine?» lo disse con falsa rabbia sottolineata da un sopracciglio alzato.
«Un divertentissimo modo per riempire la solitudine»
«Allora usa la tua mano, se ne hai proprio bisogno»
«La tua mano è molto più bella della mia, sai?» Thor rise, appoggiandosi allo schienale del letto «Tu sei tutto più bello»
«Come mi commuove tutto questo» Loki si appoggiò allo stipite della porta e lo guardava sornione «Ma non mi convinci, così»
«Sei indispensabile, sai anche questo?» il biondo si sporse in avanti, mettendosi quatto. «Ovvio che sì» rispose l'altro sempre più divertito.
«E sei così abile …» la voce di Thor si abbassò di qualche ottava e divenne sensuale mentre si metteva a quattro zampe e avanzava come un imponente leone sul letto. «Dimmi qualcosa che non so» Loki continuava a sorridere.
«Non riesco a stare troppo tempo fuori da te, sei così caldo e perfetto …» si sporse oltre il bordo del letto con le mani che artigliavano il materasso «Ah ah» commentò Loki rimasto immobile ad un passo dalla soglia «Non è quello che voglio sentire»
«Ti prego, non mi lasciare qui da solo e insoddisfatto»
«Ritenta»
«Sei perfetto, e sei l'unico. Davanti a te tutto il resto dell'universo scompare»
Loki si era avvicinato ma rimaneva abbastanza distante da non farsi toccare «Non ci siamo, Thor»
«Ti amo e voglio fare l'amore con te fino a consumarmi fin dentro le ossa» rispose Thor mentre si rizzava e avanzava verso di lui. Loki gli sorrise e gli si avvicinò di un passo e gli prese il viso tra le mani prima di baciarlo lievemente sulle labbra «Era quello che volevo sentire»