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Autore: Benedetta Cetriola    02/08/2015    0 recensioni
“…Hello, I am just a fool,
who's willing to sit around and wait for you.
But baby can't you see, there's nothin' else
for me to do I'm hopelessly devoted to you…”
Una storia d'amore quasi impensabile tra un fabbricatorte e la sua assistente alla ricerca di una ragazza scomparsa con l'aiuto di un ispettore goloso di torte ai lamponi. Di sfondo un mondo di segreti svelati man mano che l'avventura va avanti.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Ned, Emerson e Olive arrivarono a casa di Chuck. La porta era ancora aperta, così entrarono facilmente. Notarono subito scatoloni pieni di libri in qualsiasi stanza sella casa, libri che, ovviamente, la ragazza aveva letto ed erano stati loro a farle venire voglia di girare il mondo e vivere nuove avventure. La casa era un appartamento piccolo, adatto ad una persona e si trovava poco lontano dal negozio del Fabbricatorte. Emerson subito si diresse in cucine per cercare delle prove “all’interno del frigo” come diceva lui. Ned, invece, rimase affascinato dai titoli dei libri che si trovavano negli scatoloni. Molti trattavano di avventure fantastiche e Ned immaginava la sua amata Charlotte leggere quei libri e fantasticare su una vita che aimè l’ha portata ad un brutto destino. Olive, intanto, si era già recata nella stanza da letto, in quanto pensava che tutti i segreti di una ragzza si trovino in un diario segreto, così cominciò a cercare questo suddetto diario. Frugò nell’armadio, sotto il letto, nei cassetti e persino dietro il grande specchio davanti al letto. Per quanto sembrasse vana la sua ricerca fu l’unica dei tre che stava veramente cercando indizi. Il diario segreto di Chuck, comunque, esisteva ma la nostra assistente non fu così furba a cercarlo quanto la scomparsa Chuck a nasconderlo, infatti si trovava nel posto più ovvio ma più impensabile: tra i suoi libri, proprio nello scatolone dove Ned stava leggendo i titoli dei libri. Fortunatamente il ragazzo, scrutando tutti i romanzi, ne notò uno con la scritta “non aprire”, era quasi in fondo allo scatolone, appena visibile, Ned lo prese e gridò: “Ehi, correte! Ho trovato qualcosa!” “Di che si tratta?”-disse Emerson mentre lo raggiungeva con una fetta di dolce in mano. Ned guardò il dolce e poi Emerson e disse: “Non potevi proprio trattenerti? Lasciamo stare… Ho trovato questo, credo sia il diario segreto di Chuck. “ “Sapevo che ne aveva uno, ci avrei giurato.” – fece Olive con un gesto della mano. “Tutte le ragazze hanno un diario segreto, lo stavo cercando in camera da letto.” –continuò. Ned prese a girare tutte le pagine in cerca di un indizio, ma nulla dava prova di voler “scappare”, sempre che se ne fosse andata di sua spontanea volontà. Olive disse ancora: “Guardate cosa ho trovato sotto il cuscino di Chuck mentre cercavo in camera sua.” Tutti si girarono verso di lei e videro che in mano aveva la foto di un uomo, vestito di nero, irriconoscibile. La foto era un’immagine ritagliata da un video e data la scarsa qualità, un video di sicurezza. “Riconosco il posto,” – disse Emerson – “è una delle navi da crociera della città. Ci sono stato due o tre volte.” “Una nave da crociera? Strano Chuck non mi ha mai parlato di fare un viaggio. E poi chi è questo tizio?” disse Ned con fare irritato. “Magari aveva dei segreti...tutti abbiamo dei segreti.” – Olive dicendo quella frase con fare sospettoso, fece svegliare in Ned ed Emerson la preoccupazione che avesse scoperto qualcosa circa dei segreti che il nostro Fabbricatorte custodiva e che nessuno mai sarebbe dovuto venirne a conoscenza… “Dovremmo chiedere alle due zie di Chuck.” – disse infine Ned per distogliersi gli oscuri pensieri. “Hai ragione, ma guarda la data dell’ultima pagina sul diario di Charlotte…” –disse serio il detective. “Oh no!” esclamò Ned, “non devono assolutamente vederlo!”. “E perché no?” –chiese curiosa Olive. “Perché… perché sennò…Chuck!” – esclamò Ned per tagliare corto. Salirono in macchina e si diressero alla vecchia casa delle due sorelle Charles. Le sorelle Charles si chiamavano Vivian e Lily. Furono due famose nuotatrici di sincronoquando furono giovani. Erano famose in tutto il mondo ma dopo alcuni anni, al culmine della loro carriera, si ritirarono per un problema al ginocchio di Vivian e perché ormai dovevano badare a Charlotte dopo la morte del padre. Si facevano chiamare “The Darling Mermaid Darlings”.Vivevano in una casa molto grande, piena di tutti i ricordi di quando erano famose, foto, costumi e persino i video di ogni loro spettacolo. Quando Olive entrò e le conobbe ne ebbe un po’ di pena, all’apice della loro vita, lasciarsi andare per colpa di un problema fisico… si ripromise che le avrebbe aiutate a ritrovare la loro nipotina. Prima di entrare, però, Ned le fece promettere che avrebbe parlato di Chuck solo al passato, un’altra stranezza pensò la ragazza, ma sorrise e promise. Aprì la porta Lily, la più giovane. Aveva un caschetto nero corvino, era alta e magra e indossava vestiti vistosi e molto alla moda non come sua nipote che anche essendo più giovane era sempre sciatta. Li accompagnò ad a accomodarsi in salotto. Era disordinato, c’erano scatoloni in giro dappertutto fin sulle scale. “Scusate stiamo portando via tutta la roba di Charlotte, ormai non ci serve più.” –disse. Olive pensò “gli avranno già detto che è scomparsa, ma perché buttare via i suoi oggetti? Non è mica morta!” Ned, invece non ne fu affatto sorpreso, come Emerson perché sapevano tutto… anche che Chuck era morta. Arrivò poi Vivian con i capelli corti rosso fuoco ed un carattere a dir poco scontroso. Aveva in mano un bicchiere di vodka, com’era suo solito. “E voi chi siete?” –disse. “Vivian ma ti pare questo il modo? Sono nostri ospiti! Sii educata.” –esclamò Lily. “Se siete qui per farci le condoglianze, potete anche andarvene.” –continuò Vivian “Condoglianze? Chi era morto?” chiese Olive a Ned con lo sguardò. Ned non rispose. Restarono lì per due ora, ma non ne cavarono gran chè, le sorelle non riconobbero il tizio della foto e poi erano ancora convinte che Charlotte fosse morta non pensavano certo che… sto parlando troppo, tutto a tempo debito. L’unica cosa che le zie furono in grado di raccontare a Ned fu che durante la sua tutta la sua “breve” vita Chuck non aveva mai tenuto un diario o lo avrebbero trovato tra i suoi oggetti, ciò che significava che il diario era sulla sua nuova vita, da morta. Olive era così confusa: “Perché parlano di morte? Chuck è solamente scomparsa!” - disse a Ned – “Non capisco, qualcuno mi spieghi cosa sta succedendo!”
   
 
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