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Autore: Temperina    02/08/2015    3 recensioni
Esiste un limite alla vendetta? Lee Eunhyuk vorrebbe rispondere di no, visto che nel suo caso si tratta di provocare la bancarotta della famiglia che aveva umiliato lui e sua madre molti anni prima.
Nel suo piano, però, non aveva previsto di conoscere e soprattutto di innamorarsi di una delle vittime,l'angelo bruno Donghae.
C'è ancora tempo per fermare il disastro che lui stesso ha iniziato? Forse no, a meno che loro due non accettino la condizione di...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grazie al cielo il suo avvocato sapeva dove fosse diretto Eunhyuk, e conosceva l’ora in cui sarebbe partito.
Il signor Park non avrebbe voluto venir meno alla fiducia datagli dal proprio cliente, ma Siwon non lo avrebbe lasciato uscire da quella casa se non avesse rivelato loro quali erano le intenzioni di Eunhyuk.
Siwon fece chiamare immediatamente il proprio autista e gli diede le indicazioni necessarie per accompagnare il più velocemete possibile Eunhyuk al porto.
Eunhyuk aveva deciso di imbarcarsi sul battello di un amico per un lungo viaggio lungo le coste del Giappone. Siwon conosceva quell’imbarcazione e la descrisse minuziosamente a Donghae, in modo che lui potesse trovarla senza difficoltà.
Era già buio quando lui raggiunse il molo; le luci si riflettevano danzando sull’acqua scura e da alcune barche proveniva della musica.
Trovò il battello che cercava, esattamente dove Siwon gli aveva assicurato che sarebbe stato ancorato. Ondeggiando pigramente sulle onde, il motore era già avviato e le luci a bordo erano accese.
Donghae esitò. Poi udì la voce di Eunhyuk provenire dal ponte. Stava parlando in spagnolo, e aveva l’aria di impartire istruzioni. Stava per chiamarlo quando improvvisamente lui saltò sul molo e gli apparve davanti.
<< Accidenti, Donghae! >>
Donghae indietreggiò di un passo, spaventato dalla sua espressione cupa. Aveva davvero intenzione di partire. Stava per levare l’ancora e salpare, abbandonandolo, come se niente fosse.
<< Dove stai andando? >>
Lui non rispose, si limitò a scuotere il capo.
L’attività a bordo non si fermò, Donghae udì rumori metallici e voci di persone.
Donghae osservò l’imbarcazione alle spalle di lui, dove la luce della luna si rifletteva sui fianchi pitturati di bianco. Aveva il cuore in gola. Eunhyuk non aveva avuto nemmeno il coraggio di dirgli addio, semplicemete aveva deciso di andarsene. Sarebbe salito su quella maledetta barca bianca e sarebbe partito lasciandosi lui alle spalle.
<< Non capisco… >>
La voce gli uscì a fatica. Stava per piangere. Non semplici lacrime, stava per scoppiare in singhiozzi.
Come aveva potuto fargli questo?
La rabbia prese il sopravvento sull’angoscia. << Credi che sia così semplice lasciarmi? >> lo aggredì, sentendo il calore che gli saliva alle gote.
<< Donghae… >>
<< Sono un oggetto da buttare via? >>
<< lo sto facendo per te >>.
<< Storie! >> Lo guardò furioso, con le spalle tremanti e le unghia conficcate nei palmi delle mani.
Lo squadrò dall’alto in basso. Indossava dei jeans e un paio di scarpe da vela. Adatte per navigare. Aveva davvero intenzione di andarsene.
<< Che cosa ne sarà di me? >> gli domandò teso, combattendo il dolore che rischiava di sopraffarlo e mantenendo una parvenza di autocontrollo.
Il viso di Eunhyuk era privo d’espressione. << Tu non hai bisogno di me >>.
<< ma io ti voglio! >>
<< Mi dimenticherai >>.
Donghae stava tremando, con ondate di caldo e freddo che lo scuotevano completamente. << E non salutarmi avrebbe facilitato le cose? >>
Eunhyuk aggrottò la fronte. << Sei giovane, Donghae. Potrai avere tutto ciò che vorrai dalla vita >>.
<< D’accordo. Io voglio te >>.
<< No >>.
<< Hai detto che posso avere ciò che voglio. Ti ripeto che voglio te >>.
Sebbene in quel momento non ne capisse il motivo.
Era stato terribilmente crudele con lui. Stava per abbandonarlo. Come aveva fatto suo padre, sua madre, Kyuhyun…
<< Accidenti a te, Eunhyuk! >>
Lui sollevò le spalle e sorrise tristemente. << E’ meglio così, credimi. Non sono l’uomo giusto per te >>.
<< Troppo tardi, io ti amo >>. Ed era la verità, anche se adesso era furioso e lo avrebbe strangolato. Ma sapeva che non poteva lasciarlo partire, non senza provare almeno a combattere.
<< Donghae, ho dato via tutto. Non sono un morto di fame, ma non sono nemmeno più l’uomo con venti milioni di dollari in banca >>.
Donghae sussultò di rabbia. << Quando mai ti ho desiderato per i tuoi soldi? Quando mai ti ho voluto per qualcosa? >>
<< Il denaro è importante >>.
<< Con il denaro paghi le bollette, ma non puoi comprare la felicità. Credimi almeno in questo >>.
<< Mia madre morì perché non aveva abbastanza soldi >>.
<< Tua madre morì perché non aveva abbastanza amore >>. La rabbia di Donghae si attenuò e il cuore gli si addolcì. Lo immaginò da bambino, quando tentava invano di proteggere la madre che sicuramente adorava. << Eunhyuk, io non sono tua mamma, e non sono nemmeno Kyuhyun. Sono Donghae. Sono una persona semplice e ho poche necessità. Tutto ciò di cui ho bisogno sei tu >>.
<< E’ facile da dire adesso… >>.
<< No, non è per niente facile. Io sono sbalordito per tutto quello che è successo, e mi ha ferito a morte il fatto che tu non abbia nemmeno avuto il coraggio di comunicarmi di persona che saresti partito, ma abbia mandato un avvocato per avvertirmi ><.
<< non l’ho fatto per vigliaccheria, volevo solo rendere le cose più facili >>.
<< Più facili, per chi? Se te ne vai adesso, la mia vita non sarà più la stessa. Una parte di me morirà >>.
<< Donghae… >>
<< E’ la verità >> continuò lui tutto di un fiato. << Io mi sento vivo solo quando sono con te. Sento di essere la persona che ho sempre desiderato essere solo quando tu mi sei vicino >> dichiarò.
<< Ma io voglio proteggerti. Devo difenderti >>.
<< Da chi, Eunhyuk? Da che cosa mi dovresti difendere? >>
Eunhyuk non rispose e lui improvvisamente comprese. Stava tentando di proteggerlo da se stesso. Fece un passo in avanti per avvicinarsi, ma Eunhyuk indietreggiò.
<< Non puoi difendermi spezzandomi il cuore. Non mi aiuterai in questo modo >>.
<< Io voglio solo che tu sia felice, Donghae >>.
<< Io sono felice con te,più felice di quanto abbia mai sognato di poter essere. Come te ho perso persone che amavo, ho sofferto, eppure quando sono al tuo fianco sento rinascere la speranza… >>
Tentò nuovamente di avvicinarsi e stavolta lui non si allontanò. Donghae gli posò una mano sul petto, all’altezza del cuore. << Non portarmi via la speranza. Ti prego >>.
Eunhyuk chiuse gli occhi e si passò una mano sul viso.
<< Donghae, io non posso fermarmi qui, non posso più vivere in questo posto >>.
Donghae comprendeva. Fin troppo bene. Rimanere avrebbe significato continuare a vivere con i ricordi dei fallimenti, degli errori, del dolore. << Allora andiamocene in qualche altro posto. Possiamo ricominciare tutto da un’altra parte >>.
Eunhyuk non disse nulla e Donghae poteva sentirgli il cuore battere contro il palmo della sua mano. Chinandosi verso di lui gli baciò il petto. << Portami con te. Tienimi con te >>.
<< Lo vorrei >>. Aveva la voce strozzata in gola. << Il cielo sa quanto lo vorrei >>.
<< Allora fallo >>.
Lui rimase immobile. Aprì gli occhi e fisso un punto oltre le spalle di Donghae, un punto del mare in cui la luna si rifletteva brillante e piena.
Una piccola imbarcazione attraversò lo specchio d’acqua e dissolse l’immagine in un’onda di schiuma.
Lentamente Eunhyuk scosse la testa. Aveva un aspetto sconfitto.
<< Non voglio più essere una persona fredda e senza scrupoli >> confessò.
<< Non lo sei, Eunhyuk. Non sei più quel tipo d’uomo da molto tempo ormai >>.
<< Sento il bisogno di ricominciare dal nulla, in un posto nuovo >> gli disse.
<< Sono d’accordo >>.
<< Ma non so dove andare. Non ho mai sentito veramente mio nessun luogo… >> Si interruppe e lo guardò negli occhi, accarezzandogli una guancia. << Non mi sono mai sentito accettato, prima di incontrare te >>.
Donghae gli si gettò tra le braccia e lo strinse forte, sospirando di sollievo.
Eunhyuk lo studiò qualche secondo. << Che ne dici di Mokpo? >>
Donghae spalancò gli occhi, pensò a suo padre, alla casa, alla sua terra…
Ma mantenne il controllo e combattè il desiderio di piangere.
<< non vorresti tornare a casa? >> insistette lui gentilmente.
Donghae lo fissò << Andresti a Mokpo per me? >>
<< Andrei sulla luna se è quello che vuoi >>.
<< Io non voglio andare sulla luna… >>
<< Allora cosa pensi di Mokpo? >> La luce della luna illuminava il suo profilo, addolcendo i lineamenti del volto e la curva delle labbra. Con un dito lui gli tracciò il profilo della bocca. << Ti amo >>
Il cuore di Donghae si contrasse fino a dolergli. << Allora non lasciarmi >>.
<< Non lo farò >>.
<< Comunque si, mi piacerebbe tornare a Mokpo. Mi manca molto mio padre, ma non lo farei se non lo volessi anche tu >>.
<< Io voglio che tu sia di nuovo con la tua famiglia. Voglio che noi diventiamo una famiglia. Non ne ho mai avuta una prima di incontrarti… >>
Donghae sbattè le palpebre, ricacciando indietro le lacrime di gioia. Eunhyuk gli accarezzò il volto, le guance, il mento, non distogliendo per un secondo lo sguardo dai suoi occhi. Non parlavano, ma non ve n’era bisogno.
Potevano leggere i rispettivi pensieri, e comprendevano l’uno i sentimenti del altro.  Era sempre stato così tra loro, una connessione speciale…
La voce di Eunhyuk aveva un timbro roco.
<< Non so se diventerò un bravo allevatore di cavalli, ma ci posso provare >>.
<< Non è necessario che tu diventi un allevatore, puoi fondare un’altra impresa… >>
<< Sarebbe molto difficile >>.
<< Proprio come piace te! >> lo prese in giro Donghae. << Ti piacciono le sfide, non ti tiri mai indietro davanti a ciò che sembra impossibile >>.
Eunhyuk improvvisamente scoppiò in una risata.
La sua voce, lo sciabordio delle onde, il rumore delle imbarcazioni sull’acqua… tutto faceva sì che il mondo avesse un aspetto meraviglioso, e pieno di opportunità.
<< Mi conosci troppo bene >>.
<< E nonostante questo ti amo… >> replicò Donghae con una smorfia scherzosa.
Il sorriso scomparve dai suoi occhi. << Sono l’uomo più fortunato sulla faccia della terra >>.
<< Siamo entrambi molto fortunati >>.
Lui gli accarezzò una guancia.
<< Vorrei non averti fatto passare tutto quello… >>
<< Sono cose che succedono >> lo interruppe Donghae. << Nella vita succede >>.
Eunhyuk lo baciò e un brivido di piacere lo percorse, riscaldandolo. Lo voleva, aveva bisogno di lui, del suo corpo. Ma non poteva dimenticare che era stato sul punto di abbandonarlo senza dirgli una parola, che se lui non si fosse precipitato al porto, forse a quest’ora lui sarebbe già stato in alto mare.
Donghae strinse un pugno e lo colpì sul petto. << Come hai potuto anche solo pensare di andartene senza di me? >>
Una sirena squarciò la notte in lontananza, mentre un battello si avvicinava.
<< Non lo so >> rispose lui in un sussurro. << Volevo solo il meglio per te >>.
Le lacrime riempirono nuovamente gli occhi di Donghae.
<< Tu sei il meglio per me >>.
Lui gli asciugò una lacrima che si era fermata sul labbro.
<< Non ti merito, Donghae. Ma se mi darai un’altra possibilità farò di tutto per far funzionare le cose tra noi. Sarò tuo, solo tuo, per il resto della mia vita >>.
<< Si >>.
Lui continuò ad asciugargli le lacrime con gesti delicati e affettuosi. << sono felice che mia madre non abbia potuto sapere le cose terribili che ho fatto, ma mi sarebbe piaciuto che ti conoscesse. Avrei voluto che sapesse che uomo meraviglioso che ho sposato, e non sto parlando del tuo aspetto fisico, Donghae, parlo del tuo cuore >>.
Donghae stava per perdere del tutto il controllo: si aggrappò a lui con tutte le sue forze e lo strinse a sé.
<< Ti amo >> sussurrò, ricordando la promessa che si erano scambiati in chiesa, l’impegno che si erano assunti e che Donghae aveva intenzione di mantenere. << In ricchezza e in povertà, nella malattia e in salute… >>
<< Fino a che morte non ci separi >> concluse Eunhyuk, ridendo piano.
Fu il suono più dolce e più caldo che lui avesse mai sentito. Le pmbre che un tempo oscuravano lo sguardo di Eunhyuk avevano lasciato posto alla luce…
<< Tra qualche tempo, quando ci saremo trasferiti a Mokpo, magari puoi provare a ricostruire una grande azienda… >> meditò quasi tra sé. << Ci sono riuscito una volta, non vedo perché non possa rifarlo >>.
<< Riuscirai a fare qualunque cosa tu voglia davvero >>.
Eunhyuk sbattè le palpebre e un luccichio illuminò gli occhi. << La vita è bella, vero? >>
Sorridendo tra le lacrime Donghae annuì con convinzione.
<< La vita è meravigliosa >>.
   
 
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