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Autore: Kaguya    02/08/2015    0 recensioni
Stiles trova lavoro presso il giornale locale, di proprietà del rampollo della famiglia Hale, Derek, che lo spinge a investigare su una serie di strani casi accaduti a Beacon Hills, nella speranza di ritrovare un pezzo del suo passato. Ma lungo questo percorso i due potrebbero trovare qualcosa di inaspettato...
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Serendipity
Capitolo 1 - Lo stagista

"Dunque, lei è il signor Stilinski..."

L'uomo si interruppe inarcando un sopracciglio, mentre gli occhi si spostavano dal foglio che aveva in mano al ragazzo piuttosto imbarazzato che gli stava di fronte, consapevole della difficoltà che avevano gli altri a leggere il suo nome. Non lo usava nemmeno lui dopotutto.

"...Stiles..."

Suggerì infatti, guadagnandosi un sorriso, mentre l'uomo riprendeva a camminare lungo il corridoio.

"La aspettavamo per le 10.30, ma è fortunato...l'appuntamento precedente è saltato..."

Stiles annuì con un mezzo sorriso all'informazione, mentre si guardava intorno. Gli avevano già fatto fare un giro della redazione, al piano inferiore, ma a questo piano non c'era praticamente nulla. Dall'ascensore si sbucava su quel lungo corridoio, alla fine del quale c'era una grossa porta di legno intagliato.

"Bene, eccoci qui...Aspetti un secondo per favore."

Gli disse il suo accompagnatore, prima di sparire al di là della porta.
Passarono solo pochi secondi prima che ricomparisse, ma sembrarono un'eternità.

"Prego, si accomodi...Il capo la sta aspettando."

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Vedendo l'ambiente piuttosto freddo e scarno della redazione, si era aspettato di entrare in un ufficio altrettanto freddo, magari con un arredamento super moderno, mobili bianchi e vetro e acciaio ovunque.
Invece la grande stanza in cui si ritrovò era piuttosto accogliente, con le pareti di mattoni nudi che davano calore all'ambiente e i pesanti mobili di legno scuro. Una delle pareti era occupata da una enorme libreria colma di volumi e un divano di pelle nera. Di fronte invece c'era una grossa scrivania semivuota. Oltre a un macbook, non c'erano oggetti personali che potessero fornire indizi sulla personalità del suo occupante. Il quale era in piedi davanti alla grande finestra che si stagliava proprio di fronte l'ingresso.
Era un uomo giovane, al massimo sulla trentina, con corti capelli neri e un'ombra di barba ben curata. Indossava un completo grigio scuro e i luminosi occhi verdi si posarono con circospezione sul nuovo arrivato, in jeans camicia bianca e giacca nera.

"Si accomodi."

Gli disse, sbrigativo e secco, indicando una delle poltroncine davanti la scrivania. Stiles ubbedì, mentre anche l'altro si posizionava di fronte a lui. Estrasse da un cassetto un plico e iniziò a dargli un'occhiata.

"Dunque signor Stilinski..."

"Stiles..."

Lo interruppe il ragazzo, guadagnandosi una gelida occhiata da sotto in su.

"Ha un curriculum di tutto rispetto...Si è laureato con ottimi voti, ha curato con successo il giornale accademico, e la sua lettera di presentazione è stata..." Si fermò come per trovare la parola più adatta. "...interessante..."

"Grazie..."

Rispose il più giovane con un sorriso, non ricambiato dall'altro che sembrava assorbito da quello che doveva essere il suo curriculum.

"Come sa, il gruppo ha deciso di inaugurare una nuova rubrica sui fenomeni inspiegabili che vengono talvolta denunciati qui a Beacon Hills. Può sembrare una sciocchezza, ma la gente adora queste cose e stiamo cercando una persona capace di trattare questo argomento con la massima professionalità."

Lo informò l'uomo, posando le scartoffie e alzando finalmente lo sguardo su di lui. Aveva l'espressione seria e contrita, la mascella rigida di chi non abbassa mai la guardia.

"Pensa di essere all'altezza?"

Chiese, con una certa intensità negli occhi che mise a disagio il ragazzo.

"...S-si...credo di si."

Rispose Stiles.

"Vedremo...si accomodi pure fuori, Mason le illustrerà i dettagli. Può cominciare domani."

Annunciò il moro senza scomporsi.
Stiles lo osservò con un misto di confusione e disagio, ma riuscì ad alzarsi e a tendergli una mano.

"Grazie signor Hale, farò del mio meglio!"

Annunciò, quasi sobbalzando quando l'altro gli strinse con decisione la mano.

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Uscito dall'ufficio, riprese finalmente a respirare. Doveva ammettere che Derek Hale era una di quelle persone la cui sola presenza riusciva a mandarlo in agitazione. Era già abbastanza soddisfatto di essere riuscito a non straparlare come faceva sempre quando era sotto pressione. Si chiese distrattamente se avrebbe dovuto affrontare quell'ansia ogni giorno. Ma l'uomo che lo aveva accompagnato, che doveva essere Mason, giunse prontamente a distoglierlo dai suoi pensieri e, congratulandosi, lo accompagnò nuovamente al piano di sotto per mostrargli quella che dal giorno seguente sarebbe stata la sua postazione.

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Note: Ok! Sono tipo anni che non scrivo una ff e mi ci rituffo provando a inventare un tempo alternativo a quello di teen wolf, in cui i nostri eroi non sono più teen, ma cercando di conservare il substrato sovrannaturale. Non so ancora come, ma l'obiettivo è quello. Incrociamo le dita ;)
  
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