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Autore: drunk_hotstepper    03/08/2015    1 recensioni
"Aah, mi dispiace Haru... ogni anno è sempre la stessa storia."
"Non ha importanza. Tra poco potrò finalmente liberarmi di questo corpo."
Makoto di risposta sorrise gentilmente.
Haruka era una ragazza in realtà, proprio come Makoto, però non accettava di esserlo.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Haruka Nanase, Makoto Tachibana
Note: What if? | Avvertimenti: Gender Bender
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Haru è un ragazzo...








"Signorina Nanase Haruka?"
"Prof, Haru è un ragazzo."
Makoto alzò la mano contraddicendo il modo in cui la loro insegnante aveva chiamato Haruka. La docente guardò bene sul banco e vedendo un ragazzo smilzo dai capelli corti e neri si dovette ricredere.
"Già scusatemi! Allora iniziamo la lezione!"

Nell'ora di pranzo sulla terrazza della scuola non c'era nessuno, per ciò Haru e Makoto andarono lì per stare in totale tranquillità. 
"Aah, mi dispiace Haru... ogni anno è sempre la stessa storia."
"Non ha importanza. Tra poco potrò finalmente liberarmi di questo corpo."
Makoto di risposta sorrise gentilmente.
Haruka era una ragazza in realtà, proprio come Makoto, però non accettava di esserlo. Semplicemente credeva di aver sbagliato a nascere e che un giorno sarebbe diventata finalmente un ragazzo, e questo Makoto lo sapeva bene. Per questo la difendeva e la trattava come un maschio.
"Haru, dopo scuola ti andrebbe di fare qualche partita ai videogiochi?"
"Va bene. Prima passo da casa a cambiarmi."
"Ok!"

La giornata di scuola finì piuttosto in fretta e sulla strada del ritorno Haru notò che Makoto non aveva ancora smesso di sorridere dal momento sulla terrazza. 
"Come mai sei così felice oggi?"
"Mh? Ah, non c'è nessun motivo in particolare!"
Si accorse che non era vero, un motivo ci doveva essere, ma se lei non voleva dirglielo non avrebbe insistito. 
"Dopo questa partita ti va di venire da me?"
Makoto sorrise ancora di più.
"Volentieri!"
Haru girò la testa dall'altra parte sperando che lei non notasse il rossore sulle guance.

Più tardi a casa di Haruka, quando questa scese in cucina per preparare la cena, Makoto aspettò un po' prima di raggiungerla. Si diresse verso l'armadio della stanza di lei ed aprì il cassetto delle calze. Le spostò vide ciò che stava cercando. Prese in mano il salvadanaio dell'amica. Ci mise dentro tutti i risparmi che aveva accumulato durante l'anno con il lavoro part time e i soldi che le avevano regalato i parenti per il compleanno e per natale.
Scese poi in cucina per annusare allegramente il buon profumino che si stava espandendo.
Si mise di fianco ad Haru e la osservò cucinare.
"Questo è l'ultimo anno di scuola. Sai già cosa fare dopo?"
"Sì, dovresti saperlo."
"Non solo quello... intendo come lavoro..."
"... no."
"Capisco..."
"Tu?"
"Neanche io lo so."
Haru mise in tavola e mangiarono il solito sgombro grigliato.  
"Buon appetito!"
Mentre la castana mangiava allegramente ciò che offriva la casa l'altra non poté fare a meno di guardarla. Era proprio una bella ragazza; capelli lunghi e mossi, corpo da favola(anche se un po' alta...) e due occhi verdi e brillanti. 
"Hai finito?"
"Sì, grazie. Era delizioso!"
Haru si avvicinò per prendere il piatto dell'amica quando inciampò e cadde. Makoto la prese al volo. 
La mora si sarebbe sotterrata se avesse potuto. Aveva il volto immerso nel seno dell'altra che dal canto suo non disse nulla se non il solito "Stai bene, Haru?".
Per un momento si godette il calore e la morbidezza del corpo dell'altra ascoltandole i battiti del cuore. Si rialzò e andò di corsa a lavare i piatti sperando che Makoto non si fosse accorta del suo viso sempre più rosso.

L'anno scolastico finì. Makoto partì per studiare a Tokyo e di Haru dall'ultimo giorno di scuola non si ebbero più notizie.
I mesi passarono e Makoto si sentiva sempre più sola. Le mancava Haru.

Un giorno dopo scuola Makoto arrivata quasi a casa intravvide un volto famigliare. Davanti alla palazzina dove abitava c'era un ragazzo dai capelli neri e corti.
Non ci pensò due volte a corrergli in contro e abbracciarlo. Lui la ricambiò.
"Haru!!! Ce l'hai fatta?!"
Disse guardando il corpo ben diverso da quello che prima avesse l'amica. Haru sorrise.
"Sì, e tutto grazie a te, Makoto."
"Non ho fatto nulla..."
"Mi hai sempre sostenuto ed aiutato... anche economicamente..."
Makoto voltò lo sguardo di lato sorpresa. Riguardò poi i grandi occhi blu davanti a lei arrossendo. Sorrise sincera.
"Sono felice per te..."
"Non potrei mai smettere di ringraziarti... Dopotutto hai fatto tantissimo per me... mi hai accettato per quello che ero..."
"La tua felicità è la mia... Ti avrei accettato in ogni modo."
Haru la guardò negli occhi.
"Allora accettetesti anche questo?" 
Avvicinò il viso al suo e le loro labbra si toccarono per la prima volta.
Lui le poggiò una mano sulla guancia.
"Makoto... vorresti passare tutta la vita con me?"
Makoto non rispose. Lasciò che i gesti parlarono da soli. Appoggiò la mano su quella del ragazzo e intrecciò le loro dita. Si sporse per baciarlo nuovamente.

   
 
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