Saresti in grado di tagliare il cielo
Giungeva
lontano il lamento di un maestro, di una donna e di tre giovani
cavalieri dalle armature incrinate. Giungeva forte la disperazione e
il tormento, la dolcezza di una preghiera e la tristezza della sorte.
Giungeva a me Capricorn, il fatal suono della fedeltà
spezzata, di un'esistenza vissuta nella menzogna...
Un
dolore dilaniante che non proveniva dal braccio tagliato, dal sangue
che grondava o dalla morte ormai prossima, bensì da un
pensiero più profondo e penoso: Aiolos aveva ragione.
Aiolos
aveva ragione.
Per
l'ennesima volta fui insoddisfatto e per l'ennesima volta la mia mano
dolorante divenne livida, provai ancora finché non riuscii a
dividere in un taglio netto il metallo. Non era perfetto come avevo
in mente e, per di più, di fronte allo sguardo attento di
Aiolos.
«Scusate.-
Affermai chinando brevemente il capo. -Vi ho fatto restare un'ora
qui, senza portare un risultato che compensi l'attesa.»
Lui
tacque e io giustificai il suo silenzio con una delusione,
perciò
gli diedi le spalle prima di poter emettere un respiro spezzato da un
lamentoso spasmo.
Mi
bloccai immediatamente appena sentii una mano posarsi sulla mia
spalla sinistra: «Shura, se mettessi la stessa precisione e
volontà che metti nei tuoi colpi alla fede che dovresti
riporre in te stesso, saresti in grado di tagliare il cielo.»
«Nobile
Aiolos...- Mi girai per guardarlo dritto in volto cercando di
rispondere al suo ammonimento. -Ho fiducia nei miei colpi
perché
provengono dalla volontà della Dea Atena, ma devo
perfezionarmi per far sì che Excalibur possa mostrare le sue
potenzialità. È mia la colpa se non riesce a dare
vanto
della sua virtù.»
Egli
sorrise e per me non ci fu più bella redenzione dal suo
rimprovero: «Questo è per dirmi che non ho
ragione?-
"Questo
è per dire che aspiro ad essere come voi, sicuro e potente
esempio di giustizia. Questo è per dire che siete la mia guida
e
cercherò di rassomigliarvi e sfidare i miei limiti per
combattere insieme a voi un giorno." Pensai, ma non glielo
dissi. Rimasi in silenzio massaggiandomi il lato della mano violaceo.
-Sei
troppo duro con te stesso. Potresti tagliare il cielo, lo credo
davvero. Dovresti crederci anche tu!»
Giungeva
lontano il lamento di un maestro, di una donna e di tre giovani
cavalieri dalle armature incrinate. Lacrime
di uomini che amavano Shiryu e che avevano di lui stima e fiducia.
La
stessa stima e fiducia che Aiolos riponeva in me ai tempi
dell'addestramento. Lo veneravo, lo amavo e per ordine impartitomi,
sbeffeggiandolo, lo avevo ucciso...
Ed
ora, ora chi più mi era rimasto che credesse in me? Chi
avrebbe mai versato una lacrima su Capricorn, chi avrebbe osato
rammaricarsi per me, un traditore? Non meritavo il dolore di nessuno,
se non il mio.
Eppure...
il male dilaniante del tradimento divenne dolce rassegnazione appena
nella mia mente balenò quel ricordo alla vista dell'etere:
mi
venne quasi da sorridere. Aiolos era un uomo giusto e aveva
sacrificato la sua vita per Athena, ma non aveva avuto ragione solo
su questo.
Alzai
il capo e guardai gli astri, in un attimo l'armatura del Capricorno
lasciò le mie membra per mia volontà e io mi
spensi nel
cielo. Nessuno mi avrebbe rimpianto ed io ero pronto a tagliare
la volta celeste...
e a superarla.
Perché
Aiolos aveva ragione.
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Etere: Secondo gli antichi la parte più pura dello spazio celeste/cielo.
Buona sera gente! Dopo aver scritto sul cavaliere del Cancro nell'altra flash-fic, non potevo non scrivere sul Capricorno riguardando la serie classica ;_; mi è presa la voglia di scrivere qualcosa su Shura, cavaliere che amo (e spero si capisca da come l'ho tratteggiato) insieme a Death Mask.
►Shura
è un uomo tutto d'un pezzo, ma allo stesso tempo
è
anche colui che 'non viene meno al poter migliorare la spada che
s'è
forgiato' quindi penso che un comportamento simile, seppur Cavaliere
d'Oro, da ragazzino l'abbia portato forse al non accontentarsi mai
dei progressi che faceva.
Penso
ci sia un profondo legame fra Shura e Aiolos, ma questo è
soggettivo.
E
mi piace pensare che, in punto di morte, dal
CIELO
Shura non sia sconfortato, ma appagato.
Non
pensi solo alla scoperta tragica di aver UCCISO un uomo giusto, ma
anche a un ricordo lontano nel tempo di un'altra vicenda in cui AIOLOS AVEVA AVUTO
RAGIONE, ovvero: Potrai
tagliare il cielo.
E
ora, ora può farlo! Può morire
sfidando
il limite ultimo... e Superarlo.
ç_ç
Grazie
a chiunque leggerà e se volete e vi piace la mia storia vi
prego di lasciare una recensione, ne sarei felicissima!
Giò.