Eravamo in una stanza piccola, non troppo però. Sembrava essere completamente di muratura, ed era interamente verniciata di arancione. La stanza aveva un gradino, sempre di muratura, una piccola finestra da cui non filtrava alcun tipo di luce ed una porta di legno scuro, che stonava con il resto della stanza.

Eravamo in tre, ma io non mi sentivo una presenza. Ero solo lì, senza dar fastidio a nessuno, senza chiedermi come ci fossi finita. Ma ero lì. A guardare incuriosita cosa stava succedendo. 

Nella stanza c'era anche Jade, Jade Darling. Non so se vi ricordate di lei. Jade è una ragazza magra, la pelle chiara, capelli color grano e occhi azzurri. La sua figura è storpiata da molteplici morsi, lividi e graffi su tutto il suo corpo, che scarseggiano sulle gambe. Ha molte fasciature, Jade, sulle mani e sui polsi, intorno alla testa, sulla spalla destra, sull'orecchio destro ed infine una che le fascia il petto. Ha dei pantaloncini corti e marroni, con una sola fibbia dove tiene le sue forbici. Le sue lunghe, inquietanti e per niente rassicuranti forbici di ferro. 

L'ultima persona nella stanza era nientemeno che il famoso Jeff the Killer.

Se l'avessi visto in circostanze normali sarei scappata a gambe levate, pregando per la mia vita. Invece no, invece stavo lì, buona e tranquilla, aspettando che succedesse qualcosa.

Jeff e Jade erano in piedi in mezzo alla stanza. 

Parlavano.

Non riuscivo a capire cosa stessero dicendo, ma comunque parlavano. 

Sguardi.

Sorrisi.

Una carezza, da parte di Jeff alla schiena di Jade, mentre si avvicinava a lei. 

Piano piano si avvicinarono al muro alle spalle di Jade, dove quest'ultima si appoggiò.

Jeff lasciava teneri baci sul collo di Jade. Io non vedevo la faccia di Jade. Vedevo solo quella di Jeff, che stranamente non era la sua faccia, ma era come è raffigurato nelle fan art insomma. 

Jeff accarezzava i fianchi di Jade, mentre dal collo risaliva alle labbra.

Poi, ad un certo punto, Jade spinse via Jeff.

L'espressione di Jeff era confusa. Io avevo cambiato angolazione. Ora vedevo perfettamente la faccia di tutti e due. 

L'espressione di Jade mutò in un sorriso lugubre e spaventoso, terribilmente realistico, mentre con un gesto deciso afferrava le sue forbici. 

Gli occhi di Jeff si spalancarono in un'espressione di terrore. 

- Peccato - sussurrò Jade - che non possiamo giocare a nascondino... -

Jeff corse alla porta disperatamente, cercando di aprirla.

Invano.

Jeff si girò, incontrando gli occhi spiritati di Jade.

- Dove credi di andare... darling? -

Lo prese violentemente per la felpa e lo buttò per terra, mettendosi a cavalcioni sopra di lui, dandomi una perfetta visione di ciò che stava per fare.

Jeff cercava di divincolarsi, voleva scappare, ma non ci riusciva...

- Jade... lasciami andare!! - supplicò il ragazzo, in volto dipinta un'espressione di terrore.

- Aww, mi dispiace tanto darling... ma il divertimento è appena cominciato! -

Detto questo, Jade cominciò ad incidere l'addome di Jeff, il quale urlava per il dolore.

Impugnava le forbici come se dovesse tagliare qualcosa, mentre andava più a fondo, lacerando la carne di Jeff. 

Il ragazzo si contorceva, piangeva e urlava.

- SMETTILA!!! TI PREGO, JADE!!! TI PREGO!!! - scongiurò Jeff, ma Jade sembrava godere di quel dolore immane che stava lentamente infliggendo al ragazzo.

Io ero come pietrificata. Non riuscivo a muovermi. Vedere Jeff soffrire così tanto mi provocò un tuffo al cuore.

Andò avanti per un po', e le urla di Jeff erano diventate insopportabili. 

Rosso... era tutto sporco di rosso, i vestiti di Jeff, i capelli di Jade, così come le sue mani e il suo volto. 

Jade si fermò improvvisamente.

Jeff singhiozzava disperato, portandosi entrambe le mani al volto.

La ragazza osservò il suo lavoro: tutto ciò che doveva essere all'interno era fuori, e la pelle era completamente lacerata.

Non mi capacitavo di come Jeff potesse essere ancora vivo.

- Che fai, respiri ancora? - chiese in tono di scherno Jade. 

- Tranquillo, ti faccio passare io la voglia di respirare... -

Tra un singhiozzo e l'altro, sentii Jeff pregare di porre fine a quella sofferenza.

Jade non se lo fece ripetere due volte.

Afferrò le forbici come se fossero un coltello e le affondò nel petto di Jeff, il quale spalancò gli occhi e urlò, urlò a pieni polmoni, mentre Jade si liberava in una risata agghiacciante e orribile, continuando ad infilzare il petto del povero ragazzo sotto di lei.

- QUESTA - urlò, sempre ridendo Jade - È PER AVER STERMINATO LA TUA FAMIGLIA - ed affondò nuovamente le forbici nel petto di Jeff.

- E QUEST'ALTRA - sfilò le forbici - È PER TUTTE LE TUE VITTIME INNOCENTI - un'altra pugnalata...

Nel suo ultimo istante di vita, Jeff girò la testa.

Guardandomi.

Un'espressione di dolore, mista a disperazione e tristezza era dipinta sul suo volto...

Poi, morì.

Jade si alzò lentamente in piedi, soddisfatta del suo lavoro.

Poi, rivolse il suo sguardo verso di me.

Il suo agghiacciante ed inquietante sorriso mi gelò il sangue nelle vene.

- Din don, n'è rimasto uno. - sussurrò guardandomi, avvicinandosi sempre di più.

- Credevi di poter restare nascosta per tutto il tempo? - disse, non sorridendo più.

- Peccato... - snudò di nuovo i denti in quel suo sorriso orribile.

- TI HO TROVATA... -

 

E fu in quel momento che mi svegliai.