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Autore: mikyferro    04/08/2015    1 recensioni
Marco è molto contento di partire per il suo primo campo estivo scout. Ma qualcosa spaventa i ragazzi, un rumore proveniente dal catino di una delle tende dei ragazzi. Ma cosa può essere?
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incest
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-Manca solo il panino e un paia di calzini e cosi possiamo chiudere lo zaino- dice la mamma di Marco molto dispiaciuta ma contenta per la partenza del figlio per il suo primo campo estivo scout. Marco è molto contento di questo suo primo campo, un po di paura c'è, ma è passeggero continua Marco in mente. L'ora della partenza è quasi vicina, Marco sistema le sue ultime cose, non vuole farsi mancare niente, vuole essere completo e preparato per questo primo campo estivo. -Marco hai preso il sacco a pelo?- continua a ripetergli la mamma con molta pazienza. Marco le risponde con il dolce "SI"e senza fiatare continua a fare ciò che stava facendo. L'ora era quasi arrivata, Marco chiude lo zaino e saluta sua nonna con un ultimo colpo di telefono. Essi, arrivato al luogo dell'appuntamento, scende dalla macchina carica lo zaino sul pullman saluta i sui capi e i suoi amici. Finalmente è giunto il momento di partire, Marco saluta i suoi genitori e la sua sorellina Lucia e sale sul pullman con il suo migliore amico Ivan. Il pullman parti, Marco salutò per l'ultima volta i suoi genitori attraverso i vetri del pullman e si girò verso il suo amico, Ivan, per parlare di Pokemon o roba del genere. Il pullman inizia ad accendersi e l'autista comincia ad accelerare il pullman e cosi tutti i ragazzi partirono per una lunga avventura e un spaventoso campo. Il pullman arrivò, dopo molte ore di viaggio, al luogo dove si svolgeva il campo scout. Il posto era molto bello, con montagne, colline, fiumi, laghetti e un piccolo castello nelle vicinanze. I ragazzi scesi dal pullman iniziarono ad esplorare il luogo e aiutare i capi ad scaricare il materiale necessario per il campo e dopo aver scaricato il camion iniziarono a fare giochi e canzoni. Il sole scottava molto ed era molto forte che infatti brucio u mucchio di paia nelle vicinanze del campo. Il fuoco iniziò ad espandersi anche nel posto dove dovevano accamparsi i ragazzi ma per fortuna vennero i capi con bacinelle ricche d'acqua per spegnere l'incendio. I ragazzi bevono l'ultimo sorso d'acqua che rimane nelle loro borace pronti per montare tende, angoli per cucina ed esplorare il campo. La sera è alle porte, Marco inizia a prendere la sua torcia e scende giù per festeggiare questa prima sera di campo insieme hai suoi amici, capi e branco. Ormai la notte e alle porte e questa prima sera di campo e quasi finita. Per Marco questa sua partenza è stato un distacco dalle sue attività quotidiane, familiari e dai suoi amici e giochi. I ragazzi mangiano il panino portato da casa. Marco si lamenta del solito panino preparato dalla madre, prosciutto crudo con sottiletta, odiava questo panino per il prosciutto crudo che gli metteva sempre molta sera. Vicino al panino, la mamma, ha messo una bellissima bevanda fresca, Coca cola, per dissetarsi dal prosciutto. Marco pensa ancora a quella maledetta partenza a quell'ultimo sguardo con sua mamma attraverso quei vetri del pullman e al pensiero di rivederla fra dieci giorni gli mette molta angoscia e paura. Lui non voleva partire perché il giorno prima un suo cugino gli ha raccontato una storia di paura sugli scout, ma lui sapeva che erano solo storie per mettergli paura. I capi cantano l'ultima canzone scout e danno la buonanotte hai ragazzi. Loro con molta fretta di andare a dormire corrono nella foresta nera scomparendo nel nulla nelle lontane tende. Il campo è ancora sveglio o per qualcuno che viene con più lentezza o per qualcuno che parla con il vicino della partenza, e mano mano le torce di tutto il campo si spensero e anche i sussurri si spensero. La sveglia suonò e Marco con molta fretta si lava i denti con una tanica si veste si mette il fazzolettone scout, scarpe e calzini e corre, insieme la sua squadriglia, Cobra, nel cerchio per fare ginnastica e colazione. Marco è contento di questo suo primo giorno di campo e la partenza dalla sua città non gli fa né caldo né freddo, è contento di essere con tutti i suoi amici e di essere libero di esplorare la natura, per ora.
   
 
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