Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Hira3945    04/08/2015    1 recensioni
Per la settimana Eruri:
Il tocco, il tocco di Erwin leggero mentre quello di levi eccitante e travolgente
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Irvin, Smith
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Stavo toccando la sua pelle liscia, morbida, pallida e tiepida, avevamo appena iniziato ad allungare le nostre mani sul corpo dell'altro e io ora stavo toccando quello di Levi e lui beh, toccava il mio. Le sue mani erano fredde sebbene il suo viso fosse, caldo, rovente oserei dire e rosso, le sue guance si erano colorate di un rossore che gli donavano terribilmente. Ci stavamo spogliando lentamente, sbottonandoci bottone per bottone fino a togliere prima una camicia, la mia, e poi la sua lo faceva sempre in quel modo sensuale, terribilmente sexy che mi faceva voglia di assalirlo e fargli tutte quelle cose che faceva a me, fare... l'amore. Poche volte l'avevo sentito gemere per me, gemere invocando le mie spinte dato che... beh, è solito dominare lui, un nanetto del genere che riescere mettere al tappeto uno come me... beh, succede... sopratutto quando incontri il suo sguardo, la sua lingua che si lecca in modo eccitante e provocatorio la lingua, i suoi denti che vanno ad incidere sul tuo corpo, cosa non vorresti non sentire da lui?
Ora siamo completamente nudi, siamo sotto le coperte e l'unica lucina che si può notare dalla finestrella della nostra stanza è quella della scrivania. L'abbiamo lasciata accesa per vedere i nostri sguardi, per saperci vicino anche mentre lo facciamo.

< Levi dovresti affrettarti a fare ciò per cui sei dotato non credi? Non posso attendere ancora molto lo sai. >

Come al solito Levi si vuol far desiderare e che dire, questo mi eccita ancora di più. Ha preso a baciarmi l'orecchio, mi sta mordendo il lobo e ora scende lasciando morsi e bacini prima sul collo, ora sul petto, accidenti sento già che sto in erezione.

< Come sempre ti ecciti al solo mio tocco Smith? >
< Non chiamarmi per cognome. Sai benissimo che non mi piace heichou Rivaille. >
< Quando siamo in questi atteggiamenti, solo io e te, lo sai che voglio che mi chiami Levi. >
< Lo so, lo so. >
< Quando mai mi ascolterai, mh?! Erwin >
< Mai, lo sai questo vero? >

Ha sbuffato una risata, segno che gli fa piacere anche se non vorrebbe.

< Ah! >

Cazzo, la sua lingua che percorre la mia erezione, sento che perderò la facoltà di ragionare tra poco, la sua lingua, la sua saliva, uhm? Le sue mani si sono posate sopra il mio petto, a quanto ho capito vuole giocare coi miei capezzoli e che lo faccia oramai, sono nelle sue mani..

< Erwin, chiamami, mi piace quando mi chiami tra un gemito e l'altro. >

< L-Le-Levi! Ah! >

Sorrisi nel sentire il mio nome in quel modo, questo scatenò dentro di me la voglia di entrare dentro di lui, adoravo sentire il mio nome in quel modo, detto da lui, l'unica persona importante per me, la prima e l'ultima. Oh Erwin se potessi vederti ora le tue guance arrossirebbero e beh, tu prenderesti a dire non fare altro troppo vergognato ma io farei ancora, continuerei di più a vedere il rossore aumentare, il tuo corpo arroventarsi.

< Divaricheresti le gambe per me Erwin? >

Sbuffai una risata quando questo le divaricò ansimante senza fare problemi, misi una mano sulle sue coscie e lentamente entrai dentro di lui, le spinte che iniziai a dare erano lente, mi godevo quegli ansimi e gemiti, la sua mano nei capelli in fine presi a spingere più veloce, più forte, sentendo i gemiti e gli ansimi affogargli in gola, ma non per molto pensai. Vennì dentro di lui, come ogni sera, come ogni notte, come ogni volta che facevamo l'amore e sentivo quel gemito acuto che tratteneva ogni volta uscirgli e ogni volta era sempre più bello. Ora ero sopra il suo corpo, sentivo il suo cuore battere all'impazzata il suo fiatone e anche io ero messo si e no come lui, mi stava coccolando i capelli e io gli bacia il mento mentre questo mi prese il viso tra le mani e mi baciò.

< Ti amo Levi >

Mi sussurrò con quella sua voce profonda, ricca di sentimenti. Avvampai e nascosi il viso nell'icavo del suo collo e gli morsi la spalla facendo un livido violaceo con qualche goccia di sangue che prese a uscire dal morso, sentì il sobbalzare del biondo ma il non scostarsi da me. Lo stavo marchiando come ogni giorno, come ogni sera, sapeva che era mio e lui sapeva che io ero suo.

< Anche io, anche io ti amo Smith >

Accidenti, Levi se solo sentissi quello che sto pensando in questo momento, come ogni notte dopo averlo fatto prendiamo a coccolarci, a darci piccole attenzioni che per me, anche se piccole sono un onore riceverle da lui. Le sue mani mi stanno cingendo i fianchi e il suo respiro si è fatto pesante e profondo, segno che si è addormentato. Buona notte... Levi.
   
 
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