Aprì gli occhi, staccando delicatamente le labbra da quelle di lei. Tolse la mano da dietro la sua testa, tirandosi delicatamente su; ma restando ancora leggermente piegato. Col dorso delle dita accompagnò lentamente una ciocca di capelli scuri, sul viso dell'amata; coprendole l'occhio sinistro. Disse qualcosa di apparentemente incomprensibile. Non si udì nulla, l'audio era assente. Ma egli doveva aver pronunciato quelle parole in modo calmo e sensuale; data la lentezza con cui aveva esposto i suoi pensieri, con lo sguardo fisso sulla ragazza sdraiata sul letto, addormentata in un sonno pressoché profondo. Dopo quelle parole, il giovane, un ragazzo sui 30 anni dai folti capelli rossi, piuttosto spettinati, e le iridi color ambra, si mise finalmente dritto. Indietreggiò di qualche passo, raggiungendo la scrivania di lei, su cui, in precedenza, era stato appoggiato un mazzo di rose rosse e bianche. Lo afferrò, con molta delicatezza, senza staccare gli occhi dalla giovane fanciulla. Arretrò ancora, di poco, lanciando un rapido sguardo al mobile orizzontale; come per assicurarsi di non essere osservato. Proseguì, sempre all'indietro, con passo tremolante; fin quando non raggiunse l'uscio della porta aperta. Mise la mano sulla maniglia, poi si guardò intorno. Sembrava si fosse completamente dimenticato della presenza della padrona di casa. Subito dopo se ne andò dalla stanza, accompagnando la sua uscita di scena chiudendo la porta, con fare insicuro.
Dopo ciò, il dito che stava tenendo premuto il tasto di riavvolgimento, si spostò...E colei che fino a poche ore prima stava dormendo sul letto, lasciò scorrere la ripresa fatta dalla sua videocamera. Quella stessa videocamera che era stata lasciata sulla sua scrivania, a registrare ciò che era accaduto. Dimenticarsi di averla spenta, quella volta, non era stato un male. Anzi, fortuna aveva voluto che la batteria si fosse scaricata proprio dopo che il ragazzo coi capelli rossi le aveva fatto quella confessione d'amore. Con gli occhi lucidi ed il sorriso commosso, Aril strinse il mazzo di rose al petto, stropicciando rumorosamente la carta plastificata color lilla; mentre l'aroma delicato dei fiori le solleticava il naso. Non aveva parole per esprimere la gratitudine nei confronti di colui che l'aveva baciata, durante il sonno, quel pomeriggio. Per questo riguardò la scena attraverso il display dell'apparecchio elettronico. Questa volta, però, in modalità normale e con l'audio.

Sei bellissima, mentre dormi...Mia dolce Aril

Aveva detto il giovane, prima di baciarla. Pochi secondi prima che la registrazione finisse, però, la diretta interessata riavvolse il video per l'ennesima volta. E con un filo di voce pronunciò:

«Torna Indietro, Lando...Voglio rivederti»