Weilà, mi chiamo Thea Miller e la mia vita è uno schifo.
Perché?
Beh, innanzitutto non ho amici, ma sinceramente posso sopravvivere anche senza.
Ma la mia vita diventó un inferno da quando iniziai il liceo, quel maledetto liceo. 
Girarono voci strane su di me, false, ma la gente cominció a crederci.
Furono tutte sparse dalla mia migliore amica delle medie, Annie Smith, che peró diventó una 'vip', abbandonandomi.
Ora mi odia, anche se non penso che ci sia un vero motivo, quindi boh.
Sinceramente me ne frego anche di lei.
Ma una cosa di cui mi importa invece, sono gli insulti, i pugni e gli spintoni, che ricevo ogni giorno.
Eh già, sono vittima di bullismo senza un vero e proprio motivo.
Pensai a tutto ció mentre facevo colazione, assieme a mia madre e al mio fratellastro Ashton.
Era il figlio del compagno di mia madre, un tipo molto carino, con degli occhi che ti facevano perdere.
Mi assomigliava molto fisicamente, anche se non eravamo fratelli di sangue.
Era anche sempre gentilissimo con me, e quando poteva, a scuola prendeva sempre le mie parti.
No, non era studente.
Si era diplomato l'anno scorso, ma non avendo voglio di andare al college, venne assunto come capo barista.
Che onore!
-Theaaa, sbrigati o farai tardi!- mi disse urlando, dal fondo delle scale, mentre mi mettevo un filino di mascara, giusto da far risaltare i miei occhi verdi.
Anche se beh, non serviva a molto.
Mi detti un ultima controllatina e poi salii nella macchina di Ash.
Il tragitto casa-scuola era davvero lungo, circa mezz'ora di strada, ma io lo adoravo.
La strada costeggiava il mare e, per quanto poteva essere brutta Miami, adoravo il lungomare.
Quindi insomma, il viaggio era la parte più emozionante della giornata, insieme a cena.
Arrivati dal cancello della scuola il mio fratellastro mi salutó con un bacio in fronte e con la sua solita raccomandazione.
-Fai il culo a tutti-
Seh certo.
Intanto gli studenti cominciarono con le risatine e i commenti poco carini.
-Miller, è vero che ti sei scopata Dan Thompson?- disse Michael Clifford, capitano della squadra di football della scuola, per stuzzicarmi.
Non lo conosco nemmeno questo Dan Thompson!
-Milli-milli, è vero che i tuoi vestiti sono ripescati dalla pattumiera?- si avvicinó Annie, insieme al suo gruppo di amiche troiette.
-Sisi ovvio- risposi. Rispondevo così sempre, non avevo voglia di sprecare altro fiato per loro.
Le prime tre ore passarono abbastanza in fretta, ed arrivó pranzo.
Di solito passavo pranzo al bar, dietro al bancone assieme ad Ashton, ma oggi non avevo proprio voglia di mangiare, così mi chiusi nei bagni.
Quando uscii dalla cabina, mi ritrovai davanti un ragazzo biondo, occhi azzurri, piercing al labbro, appollaiato, con una chitarra in mano, che mi fissava.
Evidentemente mi stava aspettando.
Cominció a suonare e a cantare.

Taking every breath away,
with all of the mistakes I've made.
From all the letters that I've saved,
this is everything I didn't say.
I wish I could've make you stay,
and I'm the only one to blame.
I know that it's a little too late,
this is everything I didn't say

E se ne andó.
Era uno scherzo?
Mi ero forse sognata tutto?

❃ ❃ ❃ ❃

Buonzalve people!💞

Questo è il primo capitolo della mia storia, spero davvero possa piacervi.

Oggi sotto la doccia mi è venuta l'ispirazione e boh, ho deciso di provare a buttarmi.

Se vi piace, vi sarei grata se lasciaste una recensione.💕

Vi ringrazio in anticipo.

//G🌸