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Autore: Emy Potter    07/08/2015    5 recensioni
(Lettrice x Tadashi)
Questa One-shot è per tutte le fangirls di Tadashi. Al posto del nome della ragazza ci sarà scrittò "Tuo nome", dove dovreste immaginare ci siate voi. L'ho scritta per il mio primo anno su questo sito. Lasciate una recensione per farmi sapere cosa ne pensate. Spero vi piaccia!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tadashi Hamada
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutta colpa di un maledetto scontrino
 
Tadashi si appoggiò allo schienale della sua sedia, esausto. Stava ancora cercando di riparare il suo dannato progetto di robotica. Non riusciva a trovare il problema principale. Forse c’è qualcosa che non va nella scheda madre? Eppure l’aveva controllata almeno venti volte!
Passò una mano sul viso segnato dalle profonde occhiaie. Zia Cass si sarebbe sicuramente preoccupata vedendolo in quello stato. Sospirò.
Ho davvero bisogno di un caffè; si disse.
Si alzò per andare alla macchinetta della scuola, quando sentì qualcuno bussare alla porta.
"É aperto" disse ad alta voce in modo da farsi sentire.
La porta si aprì e (Tuo nome) affacciò la testa dalla porta mormorando un “posso?”
Il ragazzo sorrise e annuì.
La (Mora, rossa, bionda…) entrò con un sacchetto da cui proveniva un profumino non poco invitante.
“Non hai mangiato stasera, così ti ho portato qualcosa” spiegò lei posando la busta sulla scrivania di Tadashi.
“Non avresti dovuto” disse il ragazzo avvicinandosi al cibo. Si sentiva leggermente in colpa, ma era davvero grato per il gesto dell’amica.
“Sì, è vero, ma una persona grandiosa come me non può far morire di fame gli amici, soprattutto quelli tonti che rimangono in piedi per giorni a lavorare.” scherzò lei sedendosi su uno dei tavoli.
“Allora devo essere onorato di questa sua gentile offerta, mia signora” ribatté Tadashi facendole un inchino.
(Tuo nome) sorrise e alzò gli occhi al cielo. Adorava il modo in cui quel ragazzo rispondeva alle sue battute, le teneva testa e questo le piaceva.
Intanto, Tadashi stava tirando fuori il cibo dalla busta. “Vediamo…un cheeseburger, una lattina di Coca-Cola, una ciambella al cioccolato e del caffè! Beh, direi che con questo mi hai salvato la vita. Quanto hai pagato?”
“Non te lo dico o poi mi rimborsi i soldi e non ci devi nemmeno provare.” Gli rispose decisa lei.
“Oh andiamo, (Tuo nome)! Lo sai che poi mi sento in colpa!”
Tadashi poteva essere davvero insistente a volte e lei lo sapeva, però non voleva comunque dirgli quanto avesse speso. Aveva buttato lo scontrino per questo…lo aveva buttato vero?
“Ah ah! Ecco lo scontrino!” esclamò Tadashi.
(Tuo nome) cercò di riprendere il pezzo di carta prima che il ragazzo potesse leggere la somma di denaro.
“Ridammelo!” continuava a dirgli, ma lui teneva lo scontrino in alto, in modo che lei non potesse prenderlo.
Anche se era stanco si divertiva sempre a giocare con lei. Per lui era speciale, una persona intelligente con cui ridere e scherzare. Anche se era più piccola di qualche anno, Tadashi si era preso una bella cotta per la ragazzina dai capelli (colore capelli). Ma lei non riusciva a vedere quanto bella fosse, quanto splendidi fossero i suoi occhi (colore occhi), quanto lui adorasse il suo profumo e quanto dolce fosse la sua voce quando diceva il suo nome.
“Tanto non ci arrivi” la prese in giro il ragazzo essendo nettamente più alto di lei.
La ragazza gonfiò le guance irritata e si allungo ancora di più per prenderlo, avvicinandosi ancora di più al corvino. Tadashi, intanto, si beava del profumo della ragazza, sperando che gli rimanesse impregnato nei vestiti.
Si riprese dal suo stato di tepore quando si accorse che lei aveva smesso di divincolarsi. Teneva le mani sul petto mentre lo guardava fisso negli occhi. Non era arrabbiata, era tranquilla e calma. Lui si perse in quei occhi color (colore occhi) e deglutì a fatica. Era incredibile l’effetto che gli facesse quella ragazza. Solo quando vide un brillio furbo capì le sue vere intenzioni.
Approfittandone del momento di quel debolezza, (Tuo nome) gli prese di mano lo scontrino e corse verso l’uscita.
Ma il giovane Hamada non aveva nessuna intenzione di lasciarla andare questa volta. La afferrò per il polso e la tirò a se. Non essendo tanto in forma a causa del poco sonno, l’impatto della ragazza addosso a lui gli fece perdere l’equilibrio, cadendo all’indietro e portandola con se.
In un attimo si ritrovarono lei a cavalcioni su di lui, entrambi rossi in viso per l’imbarazzo. Ma invece di alzarsi e chiedersi scusa l’un l’altro, rimasero a guardarsi per la miliardesima volta.
(Tuo nome) colse l’opportunità di studiare il volto del ragazzo. Fece scorrere lo sguardo sui lineamenti del suo viso, perfetto come quello di un dio, catturandone ogni singolo particolare visibile. Poi osservò i capelli neri e fini, dove avrebbe voluto passare le mani e sentire se erano così lisci e setosi come pensava. Scese più giù, su quelle splendide labbra sottili. Si soffermò su quelle, mordendosi involontariamente le proprie.
Quel particolare non sfuggì al ragazzo che portò le mani nei capelli di lei per attirarla a se e baciarla. Appena le labbra si toccarono, i cuori di entrambi persero un battito. Cominciarono con leggeri sfioramenti di labbra, ma quando (Tuo nome) avvertì la lingua di Tadashi fare leggera pressione, gli lasciò accesso, approfondendo il bacio e trasformandolo in qualcosa di più passionale.
Continuarono così per un po’, esplorandosi a vicenda, mentre lui faceva spostare le mani dai capelli alla schiena e viceversa. Si staccarono solo per riprendere fiato, per poi avventarsi nuovamente sulle labbra dell’altro.
Non c’era nessun suono attorno a loro, sentivano solo i battiti accelerati dei loro cuori.
All’improvviso, qualcuno bussò alla porta. “Rimarrà ancora per molto al suo laboratorio, signorino Hamada?”
Riconoscendo la voce, si alzarono velocemente e cercarono di ricomporsi meglio che potevano.
“No professor Callaghan, devo solo prendere le mie cose e andrò verso casa” rispose Tadashi cercando di tenere la voce ferma.
Il professore annuì da dietro la porta e si allontanò. Intanto, (Tuo nome) nascondeva il viso rosso per l’imbarazzo. Per fortuna la porta era chiusa o si sarebbe scavata una fossa per poi buttarcisi dentro senza ripensamenti.
Ci fu un silenzio imbarazzante, mentre i due giovani cercavano di realizzare ciò che era appena successo.
“Allora” cominciò Tadashi “Quanto hai pagato alla fine?”
 
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NOTA AUTRICE: Ed eccomi con la sorpresa che avevo annunciato! Chi mi segue nell’altra mia storia lo sapeva che sarebbe arrivata. L’ho scritta in onore del mio primo anno su questo sito (che in realtà è il 17 di questo mese, ma in quella data sono via per vacanze), ma è dedicato a tutte le fangirls di Tadashi e a chi mi è stato vicino dall’inizio alla fine. Spero sia di vostro gradimento. So che il titolo è un po’ strano, ma non mi veniva in mente altro. Allora, che ne pensate?
Se vi piace questo tipo di storie interattive, ne ho fatta una anche con Hiro, già pubblicata tempo fa.
Recensite in tanti! Kisses, Emy.
 
   
 
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