Anime & Manga > Rossana/Kodocha
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Autore: Alys_90    08/08/2015    2 recensioni
"Li avevo rivisti. Il mio unico grande amore e la mia ex migliore amica. Insieme, di nuovo.".
Sana Kurata, dopo ben otto anni trascorsi a New York, decide di tornare a casa, in Giappone.
Ha scelto di frequentare l'università a Tokyo e di abbandonare per un po' la carriera artistica.
Ma che cosa sarà successo ai vecchi amici? Che strade avranno intrapreso?
Il rapporto tra Akito Hayama, l'amore della sua vita, e Fuka Matsui, l'amica di un tempo, sarà rimasto intatto?
Nuove coppie, nuovi incontri, intrighi d'amore, discussioni e gelosie sono dietro l'angolo!
Questa è la mia seconda Fanfiction su questo meraviglioso manga/anime! Spero vi piaccia! ♥
Dedicata con grande amore a Cristian. ♥
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Akito/Fuka, Sana/Akito
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti/e! :D
Ci si legge a fine capitolo! :*
 
BUONA LETTURA ♥
E ancora grazie a chi recensisce e a chi legge soltanto ♥

Quando aprii gli occhi mi ritrovai davanti due pozze azzurro mare e un paio di occhi scuri. Delle voci mi rimbombavano nella testa e per alzarmi dovetti aggrapparmi al braccio del ragazzo alla mia sinistra.
-Oh mio Dio! Sana, stai bene?- strepitò Gomi, posando una mano sulla mia.
-Mmm .. Sì, non preoccuparti. È stato solo un calo di pressione-
Macchè pressione. È stato Akito. È lui la causa di tutto questo dolore ..
Mi ricordai all’improvviso di Eisen e delle sue iridi celesti. Lo guardai e sul sui viso vidi un espressioni a dir poco terrorizzata.
-Sana, scusami! Se ho detto qualcosa di sbagliato.. -. Non riusciva nemmeno a parlare, tanta l’agitazione che corrugava il suo volto.
-È tutto ok. È stato un attimo di debolezza. Solo questo .. -
Mi alzai tenendomi aggrappata ad entrambi e li ringraziai con un sorriso.
Gomi mi guardò preoccupato e chiese: -Sana, ti ha detto qualcosa che ti ha turbata?-
Alzai lo sguardo e puntai i miei occhi in quelli di Gomi. Possibile che capisse come mi sentivo dentro e quali erano i miei sentimenti in ogni situazione?
Accennai un debole sorriso. -No Gomi, stavamo semplicemente parl ..-
-Non dire bugie Sana. Appena ho nominato lui hai perso i sensi .. Forza, diglielo!- disse Eisen, volgendo il capo in direzione di Gomi.
Gomi mi squadrò con aria interrogativa, in attesa di una mia risposta. -Sana .. chi è questo tizio? E quel lui è riferito a tu sai chi .. ?-
-Sono Eisen Ikedai. Gestisco la palestra “Sports and wellness” con .. -
-Sì, ho capito. Tu sei il socio di uno dei miei migliori amici. Anche lui lavora in quella palestra- tagliò corto Gomi.
-Già .. -. Eisen, imbarazzato, si portò una mano dietro la nuca. -Sana .. Immagino tu sia legata in qualche modo a questa persona e ti chiedo ancora scusa .. Mi dispiace. Se avessi saputo che ti faceva quest’effetto non avrei tirato in ballo il suo nome-
-Fa niente, davvero. Ora sto bene-. Mi sporsi per prendere la borsa che avevo lasciato sullo sgabello e porsi i soldi a Gomi. -Ora è meglio che vada. Fra poco ho lezione. È stato un piacere conoscerti, Eisen-
-Anche .. anche per me, Sana. Ci vediamo-. Si sedette nuovamente sullo sgabello, terminando il suo caffè.
Volevo uscire da quel posto il più in fretta possibile e respirare di nuovo. Non appena Eisen aveva pronunciato il suo nome il mio mondo era crollato nuovamente. Lui se n’era andato, ma la sua presenza non accennava a volermi lasciare. Era ovunque.
-Hey Sana!-. Gomi mi prese per il polso, costringendomi a voltarmi.
Gli occhi cominciarono a diventare lucidi a cause delle lacrime che cercavo di trattenere.
Gomi mi fece un sorriso di comprensione e ne asciugò una col pollice.
-Vieni a casa mia stasera per le nove-
Feci un cenno d’assenso col capo ed uscii dal locale, fuggendo da decine di occhi che erano rimasti a fissarmi sino a quel momento.
 
***
 
Alle nove e cinque minuti suonai il campanello di Gomi. La sua casa era una semplice bifamiliare color giallo canarino a due piani, molto graziosa.
Dopo poco Gomi venne ad aprirmi. -Ciao Sana! Prego, entra pure!-
Percorsi il vialetto d’ingresso ed entrai. Sulla sinistra stava un piccolo soggiorno elegantemente arredato e a destra una cucina color bianco sporco. Il corridoio che portava alla zona notte era illuminato da alcuni faretti blu posti sul soffitto e le pareti era costellate da quadri d’arte moderna.
-Wow, Gomi .. è bellissima-
-Grazie. È un regalo dei miei genitori per il mio diciottesimo compleanno. Da allora abito da solo ed ogni tanto Hisae viene a farmi compagnia-
Si addentrò nella cucina e aprì il frigo. -Thè verde?- mi chiese, porgendomene una lattina.
-Sì, grazie- risposi, sorridendo.
-Vieni, andiamo in soggiorno-
Lo seguii e ci sedemmo l’uno sulla maestosa poltrona di pelle bianca accanto alla televisione e l’altra sul divano vicino.
-Allora .. - cominciai, sorseggiando un po’ di thè fresco - come mai sono qui ..?-
Gomi, trangugiando un sorso della sua bevanda, proferì: -Perché hai bisogno di un amico, principessa. Avanti, sfogati-
Lo fissai, non sapendo cosa rispondere. -Gomi, io .. veramente .. sto bene-
Lui si sporse sulla poltrona, scuotendo la testa. -Principessa, smettila di mentire-
Gomi riesce a capirmi sempre, a comprendermi appieno. Tra di noi c’è una vera e propria empatia.
-So benissimo che stai passando un momento difficile .. Lo leggo nei tuoi occhi, Sana. Non nasconderti dietro una corazza. Non serve, credimi. Devi dare libero sfogo alle tue emozioni. Urla, rompi tutto ciò che ti ritrovi tra le mani, ma non fuggire. L’hai già fatto anni fa ed ora è arrivato il momento di reagire-
Ancora le lacrime. Ancora la sofferenza che mi corrodeva lo stomaco.
Gomi si alzò dalla poltrona e si inginocchiò davanti a me. -Principessa, basta piangere. Odio vederti in questo stato. So tutto riguardo a lui .. Oggi Tsuyoshi mi ha chiamato e mi raccontato della sua partenza. Non devi pensarci, ok? Lo ami, certo, e sempre lo amerai ma devi lasciarlo andare-
La vista venne annebbiata da grandi goccioloni salati. Non riuscii più nemmeno a distinguere il volto di Gomi.
-Lascialo andare, Sana-
Pochi secondi dopo mi ritrovai tra le sue braccia in preda ad un pianto disperato. I singhiozzi mi provocarono un terribile dolore al petto e le lacrime continuarono a scendere senza sosta sul mio viso.
Gli strinsi forte la maglia e inspirai il suo profumo.
Gomi mi tenne nella sua salda stretta, carezzandomi dolcemente i capelli. -Principessa .. Forza, vieni con me-
Mi fece alzare, mi prese per mano e mi condusse giù per una stretta scala a chiocciola. Arrivammo in uno spazioso garage dov’erano parcheggiate la macchina di Gomi e alcune biciclette.
-Gomi, ma cosa ..?- dissi, asciugandomi le lacrime con l’orlo della mia giacca a vento.
Giungemmo di fronte ad un grande oggetto ricoperto da un telo bianco.
Quando Gomi lo alzò e scoprì cosa stava nascosto al di sotto, rimasi di stucco.
-Principessa, ti presento la mia moto!- enunciò Gomi, toccando la sella nera e lucida.
-Gomi ma è .. è fantastica-
-Un altro regalo dei miei!- esclamò, facendomi l’occhiolino e brandendo due caschi dallo scaffale dietro.
-Cosa? Veramente?-
-Hahaha! Ma no! Ti stavo prendendo in giro, Sana! Questa meraviglia l’ho acquistata quest’estate. Ho messo da parte una certa somma per comprarla. Era il mio sogno da una vita averne una!- strepitò, porgendomi un casco.
Lo guardai, in preda all’ansia. -Gomi non crederai che io ..-
-Oh sì che lo credo, principessa. Dai, andiamo!-
Si mise il casco e montò sulla moto, accendendola. Un potente rumore si diffuse nell’ambiente e, non appena Gomi diede un’accelerata sul posto, decisi che mi sarei buttata. Non volevo più pensare a nulla.
Misi il casco e salii dietro di lui, circondandogli la vita con le mani. Gomi me le accarezzò e, prima di partire, si tolse i guanti, prorompendo: -Avanti, mettili. La taglia è grande, ma quello che conta è che ti proteggano-.
Li infilai e una sensazione di calore si diffuse tra le dita. -Grazie- sussurrai, colpita dalla sua premurosità.
-Pronta?- chiese Gomi, voltandosi appena verso di me.
Le labbra si curvarono in un leggero sorriso che mi fece scacciare, anche solo per qualche istante, qualsiasi pensiero soffocante.
-Pronta- affermai, prima di sfrecciare via nell’oscurità intrisa di stelle della sera.
 
***
 
Ci fermammo in un locale in centro città, pieno di giovani intenti ad inghiottire alcol e a ballare a suon di musica.
Gomi mi tenne per mano mentre ci facemmo largo tra la folla e, quando arrivammo al bancone del bar, si avvicinò a me, in modo da parlarmi sovrastando il volume della musica. -Vuoi qualcosa da bere?-
-Sì, un vodka lemon-. Gomi mi guardò sospettoso, dicendo: -Principessa, tu mi sorprendi sempre-
Lo guardai. -In che senso?-
Gomi ordinò un vodka lemon e un aperitivo analcolico, per poi rispondere. -In tutti questi anni nei quali hai vissuto a New York mi sono sempre chiesto se saresti mai ritornata in Giappone. Senza di te non eravamo più la stessa compagnia. Si è creato un vuoto all’interno del gruppo, ma abbiamo cercato di andare avanti con le nostre vite, costruendo il nostro futuro. Però .. -. Pagò il conto, porgendomi l’alcolico che il barista ci aveva servito - .. tutti sentivamo che mancava qualcosa. O per meglio dire qualcuno .. e quel qualcuno eri tu, Sana. Alle elementari ero il ragazzino che ce l’aveva a morte con te ed acconsentivo ad ogni scherzo nei tuoi confronti .. -. Lasciò cadere il discorso, mostrando un sorriso che io feci a mia volta.
-Ricordo benissimo le tue marachelle!- esclamai, dandogli un amichevole pacca sul braccio.
-Già! Che ragazzino pestifero .. Comunque, mi ha sorpreso che tu sia ritornata qui per frequentare l’università, abbandonando il mondo dello spettacolo-. Si rigirò il bicchiere tra le mani, osservando il liquido rossastro ondeggiare leggermente.
-Sentivo che non era il percorso che doveva continuare ad intraprendere. Questa città mi mancava troppo e non potevo più ignorare il passato. Ho preso il primo volo per Tokio, sperando di riuscire a superare gli ostacoli che sapevo mi sarebbero presentati davanti, ma .. come hai potuto vedere ho perso il coraggio e la positività che mi caratterizzavano quando ero una dodicenne-. Sospirai, bevendo il mio cocktail.
-Sana, tu sei fantastica, davvero. E ti capisco benissimo riguardo a .. insomma siete stati nemici, migliori amici e .. innamorati .. -.
Gomi posò lo sguardo a terra, timoroso di avermi ferito.
Lo rassicurai, dicendo: -Tranquillo, ne possiamo parlare. Come hai detto tu, devo reagire, no?-.
Gomi sorrise, stringendomi una gota tra le dita. -Giustissimo. Devi reagire e far riemergere la tua parte più forte e combattiva-.
-Mi serve il tuo aiuto, però .. - enfatizzai, fissandolo negli occhi.
Avevo un bisogno disperato di averlo accanto, di poter contare su di lui e di nutrire costantemente la nostra amicizia.
-Principessa, io ci sarò sempre per te- disse, poggiando una mano sulla mia.
Le mie labbra si curvarono in un grande sorriso. -Grazie Gomi. Sei un vero amico-
Continuò a bere il suo aperitivo, aggiungendo: -E poi mi sorprende il fatto che tu beva alcolici! Da quando in qua sei diventata una buongustaia?-
-E smettila!- strepitai, spingendolo amichevolmente da una spalla.
-Hey! Guarda chi si rivede!-. Una voce familiare mi fece voltare e mi ritrovai davanti due occhi color blu oceano.
-Oh, ciao Eisen! Anche tu da queste parti?-
Eisen si avvicinò, accennando un saluto col capo a Gomi. -Già. Sono con i miei amici in quel divanetto laggiù, accanto alla pista- disse, indicando con il pollice un punto imprecisato in fondo alla sala. -Volete unirvi a noi?-
Guardai Gomi, che aveva tutta l’aria di non volersi alzare dallo sgabello.
-Avanti!- mormorai sottovoce, prendendolo per il polso.
-Grandioso! Seguitemi- proferì Eisen, facendosi strada tra la massa di persone ubriache.
Gomi si accostò a me, sussurrandomi all’orecchio: -Giuro che se dice ancora qualcosa di inappropriato, visto che ora più o meno sa come stanno le cose, gli mollo un pugno sul naso-
Un sorrisetto fece capolino sul mio viso, compiaciuta dal fatto che Gomi mi volesse difendere da chiunque mi avesse provocato dolore, anche inconsapevolmente. -Ma smettila scemo!- articolai con tono divertito.
Arrivammo al divanetto in questione, posto accanto al soppalco su cui stava il dj. Seduti su di esso stavano due ragazzi e due ragazze.
-Ragazzi, vi presenti i miei nuovi amici: Sana e .. -. Eisen guardò Gomi con aria interrogativa e con una punta di imbarazzo.
-Gomi- rispose lui, alzando le sopracciglia e non riuscendo a trattenere un sospiro scocciato.
Gli mollai una lieve gomitata all’altezza della pancia. Gomi mi fissò, alzando appena le mani.
-Loro sono Evan, mio fratello maggiore- disse, indicando un ragazzo quasi identico a lui. Entrambi avevano gli occhi blu, ma mentre Eisen aveva neri capelli corvini scompigliati, Evan mostrava una capigliatura castana perfettamente ordinata. -Kilian, Avery ed Emi- elencò Eisen, indicando i restanti.
Li osservai uno ad uno e rimasi colpita dalla bellezza che li caratterizzava: Kilian aveva gli occhi ambrati, proprio come Akito, e i capelli biondi e ricci, Avery era la classica ragazza alla moda, lunghi capelli neri ondulati e pelle abbronzata mentre Emi portava un taglio corto da folletto color amarena con qualche meches viola.
-Piacere- risposero in coro, agitando una mano in segno di saluto.
-Avanti sedetevi!- proruppe Eisen, accomodandosi accanto ad Evan.
Presi posto accanto ad Eisen e Gomi, accavallando le gambe.
-Dove vi siete conosciuti?- chiese Avery, addentando una ciliegia dal suo cocktail spumoso.
-Sana ed io ci siamo incontrati in palestra- proruppe Eisen, unendo le mani. -Gomi, invece, l’ho conosciuto stamattina in un locale-
-Il mio locale- lo corresse lui, seccato.
Mi voltai a guardarlo, sperando che cogliesse nel mio sguardo ciò che avrei voluto dirgli a parole, ossia “non fare lo scemo”.
-Non sapevo fossi tu il proprietario. Scusami!- sostenne Eisen, bevendo un sorso della sua soda.
-Ho aperto il locale un paio d’anni fa dopo aver terminato la scuola per barman-
-Non avrei mai detto che saresti diventato un barman!- strepitai, ridendo.
Gomi mi guardò storto. -E perché mai principessa? Non mettere in dubbio le mie doti! Un giorno ti preparo un cocktail a piacimento con gli ingredienti che più mi piacciono e poi mi dirai! Anzi, lo chiamerò “Principessa”!-
Scoppiai in una fragorosa risata che si spense subito dopo aver incrociato lo sguardo degli altri, che mi osservano turbati.
-Dunque .. - prese parola Emi, agitando la massa di braccialetti che portava al braccio - voi due siete fidanzati?-
Strabuzzai gli occhi e Gomi quasi si strozzò con la caramella che stava masticando.
-Cosa? .. No no, assolutamente! Siamo amici! Migliori amici, direi!- pronunciai con enfasi, guardando Gomi.
-Confermo- disse lui, battendosi il petto per evitare di soffocare.
-Capisco! Ma tu .. - cominciò, indicandomi - mi ricordi qualcuno .. cioè hai un viso familiare!-
Eisen rispose al posto mio. -Sana è una famosa attrice e modella-
Avery spalancò le sue iridi verde smeraldo. -Sei la famosa Sana Kurata? Caspita, sei cambiata tantissimo! Ti seguivo sin da quando avevo cinque anni!-
Impacciata risposi: -Sì, sono io. Ho vissuto per otto anni a New York e ho lavorato là per tutto il tempo, quindi non sono più apparsa regolarmente qui in Giappone.. -
-E come mai questa decisione?- chiese Kilian con la sua voce angelica.
Gomi si mosse impercettibilmente. Capivo che aveva il timore che il discorso sarebbe andato a parare in quella direzione. Lo rassicurai, sfiorandogli la gamba con le dita della mano.
-Il ragazzo di cui ero pazzamente innamorata ha deciso di stare con la mia migliore amica e così ho deciso di partire per gli Stati Uniti-
Un silenzio glaciale piombò su di noi e a me sembrò di sprofondare in un burrone.
Eisen abbassò il capo, evitando il mio sguardo. Aveva capito che quel ragazzo era Akito e molto probabilmente ora si sentiva in colpa per averlo tirato in ballo quella mattina.
-Brutta storia- disse Kilian, alzandosi e stemperando la tensione. -Bhè, vado a prendere qualcos’altro da bere. Desiderate che vi porti qualcosa?-
-No, grazie- risposero Avery ed Emi, ancora scosse dalla mia affermazione.
-Io sono a posto- disse Eisen, indicando la sua bibita gassata.
-Una birra- risuonò una voce che fino a quel momento non aveva emesso alcun suono. Mi voltai verso Evan e lo trovai a fissarmi intensamente.
-Grazie, Kilian- . Kilian fece un cenno d’assenso e s’incamminò verso il bar.
Il mio sguardo era bloccato in quello profondo di Evan e non riuscii a distoglierlo finché Gomi non mi scosse una spalla. -Sana, va tutto bene?-
-Sì, non ti preoccupare. Sono stata spontanea .. Sentivo di doverlo dire poiché, dopotutto, è quella la realtà dei fatti-
Gomi poggiò la fronte sulla mia, mormorando: -Quando vuoi andare, dimmelo. Ok?-
-Ok- confermai, staccandomi senza negargli un sorriso.
-Hey ragazzi! Questo pezzo mi piace troppo! Andiamo a ballare, avanti!- enfatizzò Emi, portandosi al centro della pista e trascinando Avery con sé.
-Aspetta Emi! Ho i tacchi, accidenti!- puntualizzò lei, tenendosi a stento in piedi e aggrappandosi all’amica per non cadere a terra.
-Che ne dici? Ti butti nella mischia?- mi chiese Eisen, regalandomi un sorriso a trentadue denti. -Non ti spaventare, comunque. Loro sono sempre così ed alcune volte anche peggio!- esclamò, rivolgendosi alle due ragazze che ridevano e ballavano come pazze al centro della pista.
-Figurati, sono divertenti!- affermai, osservando i loro movimenti maldestri.
-Principessa, mi concede questo ballo?-. Gomi s’inginocchiò di fronte a me, porgendomi una mano.
-Che scemo! Ehm, volevo dire .. certamente!- proruppi, sorridendo. Intrecciai le dita alle sue, dirigendomi in pista. Eisen ci seguì a ruota e si piazzò tra Avery ed Emi.
 
“Faster, faster, you won't go far
Shouldn't leave, feeling faith, we both know why
You got to show me, both knees, cold I lie
Hold me slowly, hide me till I can fly”

 
Gomi mi prese per la vita ed iniziò a muoversi a tempo di musica. Mi fece voltare su me stessa e mi abbracciò amichevolmente.
 
“Always we can sing, we can make time
Old songs, flood and flame, you could be mine
But you got to show me, both knees, skin and bone
Clothe me, throw me, move me

'Til I can sell you lies”
 
Cominciai a ridere a dismisura quando saltellò davanti a me, facendomi il solletico.

“You can't get enough
Make a true believer of
Anyone, anyone, anyone”

 
Mi tenni la pancia che cominciava a fare male a causa del riso. Gomi mi strinse a sé, riuscendo a calmare il dolore.
Mi appoggiai alla sua spalla ma quando alzai appena gli occhi mi ritrovai di nuovo quell’oceano dentro.
 
“I can call you up
If I feel low
I can feed your dirty mind
Like I know, like I know what you want”

Evan mi stava fissando ancora. Non era uno di quei sguardi mordi e fuggi, ma uno sguardo lungo e deciso, uno di quelli che ti entrano nell’anima e vi rimangono impressi.
Kilian tornò e gli porse la birra, che trangugiò un po’ alla volta, senza staccare gli occhi dai miei.
 
“Icon of symmetry, swallowing sides
Fall down in front of me, follow my eyes
But I got to see you moving, waste no time
Teach me, make me holy

“'Til I can sell you lies”
 
Mi resi conto che la sua bellezza eguagliava quella di Eisen. Il loro sguardo così misterioso e i loro occhi blu costituivano delle vere e proprie fonti d’attrazione.

“You can't get enough
Make a true believer of
Anyone, anyone, anyone”

 
Ero incantata dalla sua espressione, ma subito la magia si spezzò quando Gomi mi prese per le braccia e improvvisò un buffo e goffo balletto.
Eisen, Avery ed Emi si avvicinarono a noi e si unirono a quella pseudo specie di ballo che mi fece ridere nuovamente.
 
“I can call you up
If I feel low
I can feed your dirty mind
Like I know, like I know what you want”


-È sempre stato così?- mi chiese Eisen a voce alta, rivolgendosi a Gomi.
Se per così intendeva scemo allora la risposta era decisamente un sì.
-Sin da quando era ragazzino!- urlai, intenta a fare una piroetta.
 
“Anyone, anyone, anyone
Anyone, anyone, anyone
Like I know, like I know what you want
Like I know, like I know what you want”

 
Avery ed Emi riuscirono ad allontanare Gomi e a bloccarlo tra di loro.
Lui mi guardò e alzò le spalle.
Se Hisae lo vedesse in questo istante, non so che gli farebbe!
Eisen mi distrasse dai miei pensieri e mi cinse la vita.
 
“I can sell you lies
You can't get enough
Make a true believer of
Anyone, anyone, anyone”

 
Con una mano prese la mia e cominciò a danzare lentamente, nonostante la canzone rimbombasse sulle pareti.
-Sana, ti chiedo ancora scusa per questa mattina. Mi sento così in colpa .. Ora so qual è la situazione e giuro che non ne parlerò più-
Mi scostai, puntando le mie pupille nelle sue. -Eisen è tutto a posto, sul serio. È storia passata. Se n’è andato, ma penso tu lo sappia già-
-Sì, mi ha chiamato e mi ha detto che starà ad Osaka per un periodo. Fra un mese si terrà un importante gara di karate a livello internazionale e quindi ne approfitta per partecipare. Hey Sana .. -
Con le sue soffici dita mi alzò il mento.
 
“I can call you up
If I feel low
I can feed your dirty mind
Like I know, like I know what you want”*

 
-Mmm .. ?-
-Sei una bellissima ragazza e sono certo che troverai il ragazzo giusto per te-
La canzone terminò e il dj ne mise subito un'altra.
-Andiamo-. Eisen mi prese per mano e mi ricondusse al divanetto.
Avery, Emi e Gomi continuarono a ballare. Gomi sembrava divertirsi un mondo insieme a quelle due scalmanate.
Mi sedetti accanto ad Eisen, che prese una sigaretta dalla tasca dei jeans.
Quando aprì il pacchetto, me ne offrì una ma rifiutai con un gesto della mano. -Non fumo, grazie-
-Ok, allora io e Kilian usciamo per fumare una sigaretta. Torniamo subito. Evan posso fidarmi di te, vero?
Evan, in risposta, lo guardò mostrando un cipiglio altezzoso. -Bene. Sana, torno subito- disse, alzandosi e dirigendosi con Kilian verso l’uscita.
Perché mai Eisen non dovrebbe fidarsi di suo fratello?
Mi guardai attorno, imbarazzata. Non avevo la più pallida idea di cosa dire e, dopo quegli sguardi così intensi di poco prima, il mio livello di vergogna era alle stelle.
-Dunque .. -. La sua voce potente mi costrinse a voltarmi nella sua direzione. - .. sei la celebre Sana, eh?-
Lo squadrai mentre si sporse in avanti, sfiorando il mio ginocchio con le mani.
-Ehm .. sì- asserii, portandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
-Ho un paio d’anni in più di Eisen .. Lui ha sempre avuto un debole per i robot e cavolate varie mentre quando io ero ragazzino eri tu il mio idolo. Mi piacevano un sacco i programmi a cui partecipavi-
Sentii le guance imporporarsi e tremito di calore mi percorse la schiena. -Sono .. ehm .. contenta-
Evan piantò di nuovo le sue pietre blu nei miei occhi, proferendo: -Sbaglio o ti rendo nervosa?-
Avvampai nel vero senso della parola e al calore si aggiunsero i brividi.
-Come? No .. Certo che no!- strepitai troppo velocemente.
Eccome se mi rendi nervosa. I tuoi occhi sono come calamite e quello sguardo intrigante non aiuta per niente.
Evan ignorò le mie parole e tornò a concentrarsi su ciò che doveva dire.
-Quindi, tornando al discorso di prima, tu sei la ex di Akito Hayama?-
Il mio cuore perse un battito e smisi per un attimo di respirare. Sbattei le palpebre, incapace di muovere un solo muscolo.
-Lo conosco e molto bene direi-. Poggiò la schiena al divanetto e mi guardò.
Tutto intorno a me divenne improvvisamente sfocato e le luci stroboscopiche della pista mi fecero girare la testa.
-Come .. come fai a conoscerlo? Frequenti la palestra di tuo fratello? Lui è il suo .. -
-Socio, sì, lo so-. Evan sospirò, sogghignando. -Ma non è per questo che lo conosco. Diciamo che è una lunga storia-
-Sana! Wow, non ho mai ballato così tanto in tutta la mia vita!- urlò Gomi, facendo capolino accanto a me e tenendo sottobraccio Avery ed Emi.
Ancora sconvolta dalle parole di Evan, dissi: -Oh, bhè .. fantastico!-
Gomi mi osservò più a lungo del dovuto e, come sempre, capì che qualcosa non andava. -Sana .. ?-. Tralasciò la solita domanda e attese la mia risposta.
-Sono pronta ad andare-
-Come?! Così presto?! Ma no, restate ancora un po’ con noi!- disse Avery strattonando Gomi.
-Sì, ci stiamo divertendo!- rincarò la dose Emi.
-Ragazze vi ricordo che sono fidanzato e poi si è fatto tardi. Domani devo lavorare. Forza principessa, andiamo. Grazie per la serata ragazzi! A presto-
Gomi mi prese per mano e mi condusse verso l’uscita, dalla quale stavano rientrando Eisen e Kilian.
-Andate già?- domandò Eisen, squadrandoci.
-Sì, si è fatto tardi e dobbiamo rientrare- disse Gomi frettolosamente.
-Va bene. Sana .. spero di vederti presto-. Eisen mi prese alla sprovvista, schioccandomi un bacio sulla guancia.
Spiazzata risposi: -Certo. A presto e grazie per la serata, Eisen-. Salutammo entrambi ed uscimmo, diretti al parcheggio in cui Gomi aveva lasciato la moto.
-Sana, che è successo con il fratello di Eisen?-
Misi il casco, cercando di mantenere il tono della voce il più calmo possibile. -Oh niente .. -
-Sana, avanti!- enfatizzò Gomi, quasi rimproverandomi per aver cercato di mentirgli per l’ennesima volta ma senza successo.
-Conosce Akito. Non so come si siano incontrati, ma non di certo in palestra. Ha detto che è una lunga storia e questo in un certo senso mi preoccupa. Che avrò voluto dire?-
Gomi balzò sulla sella ed io lo imitai, aggrappandomi a lui. -Non ne ho idea ma sappi che quei due fratelli non mi ispirano per niente fiducia-
-Sei geloso della tua principessa, ammettilo!- strillai, con una vena d’ironia.
-Io geloso? Scherzi?-. Gomi mise in moto, girando la chiave.
-Niente affatto- dissi, prima di sentire il vento della notte scompigliarmi i capelli.
 
***
Stavo guidando tra le auto che sfrecciavano veloci in autostrada, imprecando di tanto in tanto.
Fuka stava seduta accanto a me, versando qualche lacrima che subito asciugava con il dorso della mano.
Aspettava un bambino. Il mio bambino o, per meglio dire, il  nostro bambino. Quel nostro che avevo tanto desiderato includesse me e Sana, ma il destino aveva deciso di riservarci una strada completamente differente.
-Perché non me l’hai detto prima?- le avevo urlato, uscendo dall’aeroporto e rinunciando al mio viaggio di riflessione.
-Avevo paura, Akito!-
-Ma di cosa Fuka, eh?! Cazzo, è il nostro bambino! Lo capisci che è una cosa importante?!-
Salii in macchina, sbattendo violentemente lo sportello.
-Scusami! Non sapevo come dirtelo, davvero! Ogni giorno mi sembrava quello giusto ma poi tutto andava a rotoli e ..-
La interruppi, in preda alla rabbia. -Se non te ne fossi accorta, è già andato tutto a rotoli, Fuka! Da quanto tempo lo sai?! Dimmi la verità per una volta, porca puttana!-
Sbattei le mani sul volante, suonando il clacson ogni due minuti a causa della coda che si era formata all’uscita dall’aeroporto.
Fuka spaventata cominciò a piangere. -Da un mese circa .. Akito, ti prego, ascoltami!-
-Smettila! Sei solo una bugiarda! Odio il fatto che tu me l’abbia tenuto nascosto e per un mese per di più! Mio Dio .. -
Mi portai una mano alla tempia e la massaggiai, cercando di attenuare l’emicrania che era sopravvenuta nel sentire le sue inutili scuse.
-Da quando Sana è tornata non hai fatto altro che pensare a lei! L’hai persino baciata e ora vuoi fare la morale a me?! Hayama sei proprio uno stronzo!-
Scossi la testa, consapevole di non essere il bravo ragazzo della porta accanto. Fuka però era incinta, nel suo grembo portava una piccola creatura che avevamo creato insieme e il bacio che avevo dato a Sana non poteva essere paragonato a quello.
-È vero, non mi sono comportato nel migliore dei modi ma tu mi hai nascosto di nostro figlio! Ti rendi conto della gravità della situazione?!-
Fuka prese un fazzoletto dalla sua borsa e si asciugò le lacrime dal viso.
-Mi dispiace .. Ero solo spaventata, Akito! Solo questo!-
La ignorai, proferendo: -E guarda caso decidi di dirmelo appena prima che io parta! Che doppia faccia .. Non ti credevo così meschina, Fuka!-
Lei mi guardò con occhi inferociti. -Non sono io la meschina! È Sana quella che fa il doppio gioco! Vuole essere la ragazza perbene e che è tornata a Tokio per cambiare vita ma, appena ti vede, è pronta a correrti dietro! È solo una stron .. -
Le puntai un indice e con tono arrabbiato dissi: -Non parlare così di Sana. Era la tua migliore amica, Fuka. Il vostro rapporto era speciale e tutto questo odio nei suoi confronti non ha per niente senso!-
-Non ha per niente senso?! Ma che cavolo dici Akito?! Lei ti vuole, ti ama! Ha cercato di portarti via da me non appena ha messo piede in città! Perché la difendi sempre e comunque?! Anche tu ne sei innamorato, ma non c’è alcun bisogno di dimostrarmelo in questo modo, te lo assicuro!-
Feci un lungo respiro, contando mentalmente fino a dieci e cercando di calmarmi.
-Lasciamo perdere. Ora torniamo a casa e domani daremo la notizia ai nostri genitori e ai nostri amici-
Fuka guardò fuori dal finestrino, dicendo: -Anche a lei? .. -
Sospirai, chiudendo gli occhi per un secondo, consapevole che l’indomani avrei ucciso Sana nell’anima. -Anche a Sana- conclusi, guardando fugacemente Fuka. Sembrò che sorridesse ma cercai di convincermi di essermi sbagliato. Non poteva essere così crudele da voler far del male ad una persona.
Svoltai sulla strada principale che portava a casa di Fuka.
Guardai le case, i giardini curati e i bambini che giocavano sul prato.
Quel futuro che mi attendeva con Fuka, l’avevo sempre sognato con Sana. Nonostante lei vivesse in America, avevo sempre avuto una piccola speranza di stare al suo fianco e di avere una famiglia. Ora, invece, quel sogno si era completamente dissolto.
Sarei diventato padre e avrei vissuto con Fuka per il resto della mia vita.
Sana .. ti amerò per sempre. Perdonami.
 
*CHVRCHES - Lies 
Eccomi tornata con il settimo capitolo di questa storia! ^-^
Spero vi sia piaciuto come gli altri! :) L’ottavo, che sarà molto emozionante a cause del grande annuncio di Akito e Fuka, lo posterò durante la settimana prossima! ♥
Detto ciò, passiamo allo spazio recensioni:
 
-ladysofia: innanzitutto grazie mille per i complimenti! *-* Felicissima che la storia ti piaccia!
Per quanto riguarda la gravidanza di Fuka .. è un evento inaspettato che nessuno si aspetta e nel prossimo vedrai tutte le reazioni dei personaggi, compresa quella della mia adorata Sana. :(
Eisen è un personaggio che pian piano farà fuoriuscire il suo lato dolce e romantico, quindi magari su di lui cambierai idea! Però Akito è Akito eh! *-* ♥
Alla prossima, un bacione!
 
-ReginadeiSogni: grazie grazie e ancora grazie per i complimenti! *-*
Anch’io odio vedere separati Akito e Sana. Sono fatti l’uno per l’altra e per entrambi è difficile stare lontani.
Akito aveva deciso di partire ma Fuka gli ha rivelato il segreto che custodiva da un po’ e ha deciso di rimanerle accanto.
Gomi è solotanto un amico, non ti preoccupare! :D Amo troppo il rapporto d’amicizia vera e sincera che si è venuto a creare tra lui e Sana! Fantastici, davvero ♥
Nel corso dei prossimi capitoli verrai a conoscere meglio Eisen e il suo lato caratteriale. Come hai potuto leggere da quest’ultimo capitolo, inoltre, anche un altro personaggio avrà un ruolo rilevante: Evan, il fratello di Eisen.
Fuka è un po’ subdola e vuole legare Akito a sé, usando anche il motivo della gravidanza. Chissà come reagiranno tutti alla notizia, soprattutto Sana! :(
Alla prossima, un bacione!
 
-love_Sana_Akito: non ti preoccupare per la recensione! ;) Grazie mille per i complimenti! *-*
La dichiarazione tra Akito e Sana è uno dei momenti che più preferisco, ma descrivere il loro addio è stato straziante. :’(
Adoro quando Akito è geloso! *-* Ed Eisen nutre già qualcosa per Sana che, tuttavia, crescerà pian piano nei prossimi capitoli.
Già nei capitoli scorsi c’era qualche indizio che riportava ad una gravidanza per Fuka ed infatti è stato così. Come hai potuto leggere, Akito non l’ha presa molto bene! :/
Alla prossima, un bacione!
 
-_Sana_Akito_: la tua intuizione riguardo a Fuka è stata corretta! È incinta e ha deciso di dirlo ad Akito proprio nel momento in cui lui stava per partire .. chissà perché! -.-
Akito ha deciso di starle accanto e prendersi le sue responsabilità, pur continuando ad amare follemente Sana, della quale nel prossimo capitolo vedrai la reazione.
Il rapporto tra Eisen e Sana si rinforzerà nel corso dei prossimi capitoli e chissà se tra loro nascerà qualcosa! ;)
Grazie infinite per i complimenti! *-* Sono lusingata che la mia storia sia stata la prima che tu abbia letto! ♥-♥
Alla prossima, un bacione!
 
-Valy93fantasy: sì, la gravidanza di Fuka avrà ripercussioni sui personaggi e cambierà il corso delle cose.
Fuka ha deciso di rivelarglielo proprio in quel momento per tenerlo legato a sé. La sua personalità meschina è uscita allo scoperto e farebbe di tutto per non lasciarlo a Sana. Purtroppo, come hai detto tu, queste cose accadono anche nella vita reale. :/
Sana ama pazzamente Akito, ma accetta il suo addio e si fa da parte, non senza qualche momento di difficoltà che riesce a superare grazie all’amicizia di Gomi.
Non preoccuparti per la recensione del capitolo precedente :) Grazie tante per i complimenti! *-* Mi fa piacere che la storia ti piaccia e coinvolga! ♥
Alla prossima, un bacione!
 
-Love kodocha: ciao! :) Figurati, non ti preoccupare! :D
Fuka è diventata una persona ipocrita che farebbe qualsiasi cosa per non perdere Akito .. chissà cosa le riserverà il futuro!
Mi dispiace, ma come hai potuto leggere dal capitolo, Akito ha deciso di rimanere al fianco di Fuka. Vuole prendersi le sue responsabilità da padre, nonostante l’amore immenso che prova per Sana. ( Scrivere il suo pensiero finale rivolto a lei mi ha spezzato il cuore :’( )
Voleva partire per riflettere, ma un figlio è un motivo troppo importante per restare. Non che Sana non lo sia, anzi, ma si sente in dovere di stare vicino a Fuka, anche se il sentimento per lei è ormai sottoterra.
Sana si è ripresa grazie all’aiuto di Gomi, che le è sempre affianco, ovviamente in veste di amico.
Eisen prova un interesse per Sana, che verrò approfondito nei prossimi capitoli. Ora è entrato in gioco anche Evan, il fratello maggiore, che conosce Akito .. ma qual è la lunga storia di cui parla? ;)
Alla prossima, un bacione!
 
-StellinA003: Ciao! :) Non ti preoccupare per il ritardo! ;)
Grazie, contentissima che il capitolo ti sia piaciuto! *-*
L’addio tra Akito e Sana è stato molto triste da descrivere e sì, lui ha deciso di rimanere in città accanto a Fuka, sebbene ami Sana oltre ogni cosa.
Eisen mostrerà maggiormente il suo lato tenero e romantico nel corso della storia :D Chissà se Sana inizierà a provare qualcosa per lui o .. per Evan, il fratello! ;)
Gli ostacoli tra Akito e Sana sono e saranno numerosi, ma i nostri protagonisti non smetteranno mai di amarsi e lottare. ♥
Alla prossima, un bacione!
 
Ci leggiamo la prossima settimana con la grande rivelazione di Akito e Fuka e le conseguenti reazioni!
 
Grazie ancora a chi ha recensito e inserito la storia tra le seguite, ricordate e preferite.♥
 
Un bacione e buone vacanze! :* :)
 
Alys_90
 


 
  
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