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Autore: gabri90rules    28/01/2009    0 recensioni
In un medievo cupo, tra Cattedrali Gotiche sconsacrate e cimiteri vi è un'oscura figura la cui arte dell'assassinio è grande quanto sconosciuta. Essa è Dark Hood, emblematica figura dal passato sconosciuto la cui freddezza è enorme. Un'assassino gli ruba ciò che gli è più caro e Dark Hood ha una sola scelta: inseguire in capo al mondo il ladro, riprendersi ciò che gli è più caro e ammazzarlo!
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La corsa era frenetica. La pioggia le tagliava il viso, ma non se ne rendeva conto in quanto il suo unico pensiero era solo quello di raggiungere al più presto la città delle maschere. Un solo dubbio le corrodeva la conoscenza...Era forse stata una buona idea salvare quella donna da quel monaco albino? E costei le aveva dato delle informazioni veritiere o erano solo fandonie per sviarla dalla sua preda? Mentre si faceva queste domande, Dark Hood rallentò improvvisamente il passo fino ad assumere un'andatura normale e con un ghigno maligno pensò che alla fine, se quella ragazza le avesse mentito, avrebbe potuto sempre rintracciarla per poterle regalarle una bella mozzata di capo inferta con la sua alabarda assetata di sangue...Ma a squoterla improvvisamente da questi pensieri, furono i rintocchi del campanile del villaggio diroccato non molto distante da lei: era passata la mezzanotte...Resasi conto di ciò che poteva signicare farsi trovare in giro dalle guardie a quell'ora, decise di scovare un rifugio per la notte. L'alba aveva appena iniziato a schiarire pallidamente il cielo, ma Dark Hood era già in viaggio da almeno un'ora...La premura di scovare l'avversario era troppa e la la brama di riavere ciò che le era stato rubato, forse era anche di più. Improvvisamente alle spalle iniziò a sentire sempre più nitidamente, mentre questo si avvicinava, un rumore sempre più sospetto e a lei molto famigliare. Che ci facevano a quell'ora le truppe reali in marcia, soprattutto in un sentiero di campagna? Dark Hood si acquattò tra i cespugli curiosa di osservare la scena...Dentro di lei un'idea si fece man mano sempre più strada, finchè non decise di entrare in azione. Infilò la mano destra sotto il mantello e ne estrasse un pugnale intersiato dalla lama ricurva. Quando vide che il piccolo corteo era terminato, saltò fuori dai cespugli e silenziosamente si avvicinò al soldato più vicino a lei. Costui, doveva essere il chiudifila in quanto non aveva compagni ai lati e teneva in mano un alto stendardo. In un lampo Dark Hood gli mise una mano davanti alla bocca e con un abile colpo da maestro, gli spezzò di netto il collo...Nello stesso istante in cui il corpo senza vita del soldato stava per accasciarsi a terra, Dark Hood più veloce di un battito d'occhi, afferò il lungo bastone da parata e lo lanciò tra i cespugli e trascinò con se il corpo esanime per privarlo delle vesti necessarie per il suo travestimento. Finita la fase di vestizione, s'intrufolò subitaneamente tra i soldati senza dare nel'occhio cammuffando come stendardo la propria alabarda. Il piccolo corteo ormai marciava da ore senza sosta e i soldati stanchi e affamati iniziarono a lamentarsi finchè non spuntò all'orizzonte crepuscolare, un cancello di frontiera con un piccolo seguito di sentinelle a vedetta. Colui che doveva essere il capo fece segno al piccolo gruppo di fermarsi e iniziò a discutere col capitano. In meno di 5 minuti scattarono i controlli e Dark Hood incredula del tranello in cui era cascata travestendosi e unendosi al piccolo plotone nella speranza di raggiungere nel modo più sicuro la sua meta, iniziò a elaborare senza alcun risultato una via di fuga...In men che non si dica si fa il turno dell'assassina e alla domanda <>, la donna incappucciata risponde in tono sarcastico: -CREPA BASTARDO!-. Come se fosse stata una folata di vento, il cappuccio militare che copriva il suo volto si librò nell'aria esibendo al cielo la sua folta chioma di lunghi capelli castani. La guardia incredula balbettò - C-C-C-C-C-C-Cosa?-. Dark Hood scosse l'asta che aveva fra le mani e con la lama del suo lungo bastone, squarciò la stoffa dello stendardo e roteandolo, tranciò di netto il ventre del povero sventurato, schizzando completamente di sangue l'assassina travestita. Divertita dal colore rosso assunto dalla sua veste bianca, avvicina la mano insanguinata alla bocca. Nello stesso istante, le altre guardie, che per un momento rimasero pietrificate davanti alla scena, urlando le furono subito addosso. Dark Hood, come se fosse in un gioco, cominciò a far roteare come un bastone da majorette la propria alabarda, staccando di netto tutte le membra delle guardie che le capitavano sotto tiro...In 5 minuti l'intero plotone di guardia era stato abbattuto, ma Dark Hood ormai sovraeccittata dalla brama di uccidere, si affrettò a varcare in una corsa sfrenata la cancellata in direzione dei soldati che l'avevano "accompagnata" nel tragitto giornaliero. Come in una gara di salto con l'asta, Dark Hood spiccò il volo facendo leva sul suo bastone che con grande leggiadria, in un attimo fece librare in aria puntandola sulla testa del primo soldato capitatole sotto tiro. In un attimo il corpo dell'uomo si apre a metà come una forbice, riversando sui colleghi ai lati fiotti di sangue. Costoro increduli si voltarono di scatto verso il compagno, ma senza che avessero il tempo di rendersene conto si ritrovarono con la testa mozzata. Gli altri soldati quindi spinti da desiderio di vendetta nei confronti dei compagni appena uccisi iniziarono a combattere contro la donna ricoperta fin sopra i capelli del sangue dei loro commilitoni. Costei ancora più eccitata, iniziò a roteare su se stessa, tenendo l'alabarda in posizione perpendicolare a se, staccando i busti e le teste degli arditi combattenti. Abbattuto l'intero gruppo, tra quei resti organici l'unico sopravvisuto era il capitano che terrorizzato dalla scena appena passata davanti ai suoi occhi, cercò di scappare impietosamente, scivolando sulla testa senza vita di un suo compagno, cadendo di conseguenza a terra, sfracellandosi il naso. In un attimo Dark Hood gli fu di fronte, e scocciata dalla troppa efficacia della sua alabarda, la ripone e tira su per i capelli il soldato, il quale aveva la faccia tumefatta e insanguinata per la rovinosa caduta. Tirato su a portata di calcio, la donna mollò la presa della testa, e iniziò a colpirlo con gli stivali dalle punte metalliche intarsiate, ripetutamente, finchè una volta stanca, decise di sguinare la spada nel fodero dell'uomo, e facendola vibrare nell'aria staccò di netto la testa del povero sventurato. Non contenta di ciò, conficcò la spada nel terreno ormai fanghiglia per l'alto contenuto di sangue, e sollevando la testa tumefatta appena troncata, con un calcio, la conficcò nell'elsa della spada. Quindi soddisfatta strappò il mantello bianco dal cadavere e vi pulì l'alabarda sporca di sangue. Una volta toltisi anche i vestiti insangunati, Dark Hood riprese il suo cammino con aria innocente, come se il massacro appena compiuto, non fosse stato nemeno concepito da quel volto incappucciato dall'apparente aria innoquo, illuminato dai pallidi raggi lunari.
  
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