Swing

Laughing Jack stava portando Katherine, una sua nuova amica, nel suo speciale Luna Park, dove in pochi accedevano.

Lei era una bambina ingenua, sì, ma era anche una gran sognatrice e amava la semplicità. Nei suoi nove anni non aveva fatto altro che stare da sola, ma le piaceva, le sarebbe bastato un unico amico che la accettasse per quel che era realmente. Fiducia riposta tutta in Laughing Jack, che in realtà non stava facendo altro che mettere su' uno dei suoi meri spettacolini d'ipocrisia; ma la bambina non lo sapeva, era solo un'altra delle mille anime che tra poco avrebbero raggiunto il cielo per colpa di quel pagliaccio, destinata a perdersi tra i ricordi.

<< Allora Katherine, che giostra vuoi provare? >>

Chiese il clown sorridendo gentile. Nel parco divertimenti c'era di tutto, bancarelle con pupazzi appesi come premi, tendoni, carretti per i palloncini... C'erano anche attrazioni più semplici come scivoli e dondoli. Tutto però era di un bianco latte e un nero pece che andavano a smorzare l'aura di allegria che i soli giochi davano, rendendo tutto più inquietante.

<< Vorrei provare questa. >>

Lei si avvicinò ad un carosello e salì su un cavallo bianco, Jack fece partire il meccanismo con un gesto della mano e la giostra iniziò a girare.

Katherine chiuse gli occhi abbandonandosi a quel movimento e a quella musichetta infantile, aveva un sorriso sulle labbra, ma non stava ridendo.

<< Non sembra che tu ti sia divertita. >>

Mormorò il pagliaccio allo scadere del tempo. L'interlocutrice scese dal cavallo e prese un po' di tempo per ammirare meglio la giostra. Il tetto era decorato con strisce bianche e nere, esattamente come alcuni tendoni là vicino, i cavalli erano tutti monocromatici, e con loro lo erano le briglie.

L'intero parco sembrava uscito da uno di quei film degli anni cinquanta.

<< No, non mi sono divertita. Questo genere di cose non mi diverte. >>

Rispose Katherine. Il sorriso del clown si fece più forzato, con una punta di fastidio.

<< Cioé non ti piace? >>

<< No, non intendevo questo; solo credo che non faccia divertire quanto lo fa la mia giostra preferita. >>

Ribatté, per non mostrarsi sprovveduta. Cercò di sembrare più calma alzando gli occhi al cielo. Laughing Jack invece aveva perso il suo sorriso.

<< E qual è la tua giostra preferita, allora? >>

L'altra spostò lo sguardo su di lui e gli disse:

<< Te la faccio vedere subito! Per fare la mia giostra preferita servono solo due corde e un pezzo di legno, se questo non c'è puoi usare un copertone. Potresti procurarmeli? >>

Jack la guardò interrogativo, ma fece apparire due corde e il pezzo di legno. La bambina prese gli oggetti e corse fino all'albero più vicino, si arrampicò su quest'ultimo e legò ad un ramo sporgente l'estremità delle due corde, poi all'altra ci legò il pezzo di legno. Scese dall'albero per ammirare il suo operato.

Un'altalena. Una semplicissima altalena.

<< Jack su' dammi una spinta! >>

Lo incitò Katherine, salendo sull'altalena. Jack con un cenno della testa fece andare l'oggetto avanti e indietro, e con esso partirono anche le risate della bambina, accompagnati da urli di gioia.

“Certo che alcuni bambini sono proprio strani, si divertono con poco.”

Si ritrovò a pensare il clown, constatando che da lì a poco anche lui avrebbe giocato con un'altalena...

...Ma la sua sarebbe stata chiazzata di sangue.