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Autore: thedarksora91    09/08/2015    0 recensioni
In un universo alternativo a quello che tutti conosciamo, la storia di Finn prende una piega completamente inaspettata.
La quiete di Dolcelandia è in pericolo, e spetta al nuovo Finn rimettere le cose al loro posto. Ma lo farà per amor della patria... oppure per vendetta?
*tratto dalla storia*
Fu quella la notte dove tutto cambiò... fu quella la notte dove avvenne l'assassinio del secolo... fu quella la notte dove Finn morì.
Genere: Dark, Fantasy, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn, Simon Petrikov, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Violenza
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Sweet, Sweet Revenge…

                                            Piromanzia o Criomanzia?

Fu quella la notte in cui tutto cambiò… fu quella la notte dove avvenne l’assassinio del secolo… fu quella la notte dove Finn morì.
Probabilmente vi starete chiedendo cosa io stia blaterando… lo scoprirete molto presto. Vi basti sapere che questa non è la solita storia di amicizia e picchia-il-cattivo. Quindi siete liberi di uscire e di andare a leggere altro. Ma se siete stanchi della solita pappa trita e ritrita… siete nel posto giusto.
 
Finn, quella notte, correva disperatamente, lacrime… sudore ed il vento gli impedivano di vedere decentemente, ed il ragazzo proseguiva alla cieca, completamente perso dai frutti di Madre Natura. Doveva scappare… doveva nascondersi! I suoi genitori avevano sottovalutato la minaccia… ed ora la vittima prescelta era lui! Aumentando la velocità, il biondo si faceva spazio tra il fogliame con le mani, scavalcava alberi caduti e saltava oltre burroni e piccole spaccature. Quando finalmente si rese conto della sua posizione, un barlume di speranza si accese nel cuore del dodicenne.  Forse era salvo…. Forse i suoi genitori non erano…
Prima che potesse terminare il pensiero, Finn riprese a correre, sentendo la SUA presenza dietro di lui. Non lo aveva ancora mollato, e lui non credeva che lo avrebbe fatto tanto presto. Mentre inseriva tutte le sue energie rimanenti in un ultimo sprint, le porte del regno di Dolcelandia si spalancarono, lasciandolo entrare, mentre un gruppo di soldati banana cacciavano il suo inseguitore. Il biondo cadde a terra, sentendo le sue energie prosciugarsi, il fiato farsi corto e gli occhi che faticavano a rimanere aperti.
In quell’istante però il ragazzo sentì una voce melodiosa che cantava, e mentre cadeva nell’incoscienza, riuscì a vedere il viso della Principessa Gommarosa,  tirato in un sorriso impietosito.
Finn si svegliò qualche giorno dopo nel castello. Tentò di sedersi sul letto dove era stato appoggiato, ma una fitta di dolore attraverso tutta la colonna vertebrale, fino ad arrivare al cervello. Gemette di dolore e si riaccasciò con violenza sul cuscino, tentando di ricordarsi cosa fosse successo. Purtroppo però, ricordava ben poco… ricordava un fuoco, un fuoco gigantesco che avvolgeva la sua casa, ed un tipo con la pelle marrone e vestito come una mummia… quest’ultimo sembrava sorridergli da sotto le bende, mentre gli occhi cremisi dell’essere luccicavano di una luce maligna.
Le porte della stanza lo riportarono alla realtà, e la forma della Principessa si stagliò al loro posto. Lei si avvicinò, prese una sedia lì vicino e si sedette, guardando Finn con malinconia.
“Ciao Finn… come ti senti?”
Il biondo voleva rispondere, ma il suo corpo lo fece per lui, mandandogli un’ altra fitta alla testa. Le labbra del giovane si contrassero in un’espressione di dolore, mentre con la mano si teneva il capo, dolorante come mai prima di allora.
“Non preoccuparti, è normale. Tornerai in forma tra un paio d’ore. Ora però cerca di ricordarti… sai chi è stato?”
Con un leggero sforzo Finn si ricordò della figura che aveva intravisto e la descrisse alla Principessa, la cui espressione si rabbuiava ad ogni parola.
“Capisco. Finn… immagino tu sappia che… ora sei l’ultimo rimasto.”
Ovvio che lo sapeva… lo aveva compreso già da un po’, quindi si limitò ad annuire.
“Ora riposati… quando ti sveglierai, avrò pronta una sorpresa per te.”
Finn annuì nuovamente, si sdraiò e cadde nuovamente tra le braccia di Morfeo, non senza lasciar cadere una lacrima, che cadde a terra con un leggero plic…
 
Quando si risvegliò nuovamente, la prima cosa che il biondo vide fu un buffo esserino, che lo guardava con curiosità.
“Ben svegliato signorino Finn. Il mio nome è Maggiormenta. La Principessa mi ha mandato per condurti alla sala riunioni. Riesci ad alzarti?”
Constatando che il dolore alla testa era sparito, Finn provò ad alzarsi, riuscendoci senza problemi.
“ Seguimi… e vedi di sbrigarti.”
Il ragazzo affrettò il passo, prendendosi un po’ di tempo per esaminare il castello, dai muri rosati e gialli, ai giardini immensi alle fontane che spruzzavano cioccolata. In particolare si accorse di come tutto sembrava essere fatto di dolci. Arrivati a destinazione, Maggiormenta si inchinò e lo fece entrare, ed una sola occhiata all’interno fece capire a Finn che i suoi guai non erano ancora terminati.
“Finn… sei venuto finalmente. Vieni avvicinati…”
La voce gentile della Principessa lo convinse a proseguire, gettando anche un occhiata ai due uomini al fianco di Gommarosa. Finn li riconobbe immediatamente. Alla destra della rosa si stagliava Simon Petrikov, alias il Re Ghiaccio. La corona, i capelli bianchi, la pelle bluastra ed il naso a punta erano prove inconfutabili. Alla sinistra della Principessa era invece presente il Re Fiamma. Armatura dorata, pelle inesistente al cui posto c’era del fuoco ed una testa grande quanto il busto del biondo. Anche lui, impossibile non riconoscerlo.
“Dal tuo sguardo immagino tu conosca questi due. Molto meglio, allora passerò dritta al punto. Come tu ben sai, i tuoi genitori lavoravano per me, erano due Guardiani Contro le Minacce Sovrannaturali, o GCMS. Proteggevano Dolcelandia dove altri  non potevano, grazie alle loro abilità. Tuo padre era un criomante, un potente dominatore del ghiaccio, calmo e sicuro. La squadra lo chiamava Sub-Zero, grazie ai suoi poteri. Tua madre invece era una piromante, una dominatrice del fuoco, piena di vita e irruenta in tutto quello che faceva. La squadra le aveva dato il soprannome di Crimson Fury, per le sue abilità e la facilità con cui si arrabbiava. L’essere che ha rovinato la tua vita si chiama Bruciatore. Un assassino mercenario, che “punisce” le vittime designate dal cliente. Sono sicura che ti sta ancora cercando, quindi dovrai farti trovare pronto. Tu possiedi il DNA di entrambi i tuoi genitori, quindi a questo punto hai una scelta da fare. Vuoi imparare la piromanzia – indicò Re Fiamma – O la criomanzia? – indicò Simon – A te la scelta.”
Piromanzia o criomanzia? E poi chi aveva assoldato il Bruciatore, e perché? Finn spostò lo sguardo sui due uomini, tentando di fare una scelta.

TO BE CONTINUED 

  
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