Libri > Altro
Segui la storia  |       
Autore: Lu Gy    09/08/2015    0 recensioni
[CreepyFamily]
Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se tutte le creepypasta che avete letto, sentito, gli incubi che avete avuto... fossero reali? E se fossero persone in carne ed ossa, che prima erano come voi. Esattamente come TU che stai leggendo. Sì? Sicuramente non in questo modo. Niente yaoi, niente fangirlate, solo la cruda realtà se loro fossero in mezzo a noi.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
6° Capitolo – Toby in prima persona. Strinsi di più Lilith a me, non volevo che lei sentisse la voce di mio zio, e in ogni caso facevo un salto ogni tanto nella sua mente per capire se sentiva qualcosa o no, e l'unica cosa che leggevo e sentivo era la confusione e il ritmo regolare del mio cuore. Guardai in faccia Offenderman terrorizzato, per poi urlare a Jeffrey "Porta via le ragazze a casa, e poi torna qui." Offenderman non mi era mai piaciuto, figuriamoci quando stava tentando di portarmi via Lilith "Sì Ticci Toby." La sua risposta mi consolò, era rassicurante sapere che Jane e Natalie sarebbero state presto a casa, al caldo nei loro letti, e al sicuro... Malgrado le voci che giravano Offenderman non aveva grandi poteri mentali, poteva intuire solo le emozioni, ma nulla in confronto ai miei poteri. Strinsi Lilith forte a me e le sussurrai all'orecchio "Non ti lascio andare..." Lei annuì ed affondò il viso nel mio petto, sembrava sparire fra le mie braccia. Guardai Offenderman dritto in faccia, parlando nella lingua sua e dei suoi fratelli, le mie parole significavano "Viscido animale, toccala e ti castro di te, della tua identità, e di ogni tuo organo sessuale." A quanto pare il messaggio almeno in parte fece segno, perchè si ritirò, smettendo di sorridere. "Ah davvero? E fammi indovinare..." Allungò un tentacolo verso Lilith, tentando di prenderla. I miei occhi si illuminarono come lampadine e ogni mio dente si affilò diventando... com'era Slenderman da incazzato, almeno in parte. Misi Lilith dietro di me facendole scudo con il mio corpo, aggredendo alla gola Offenderman. Il suo sangue mi scivolò lungo i denti e sputai. I miei occhiali si illuminarono come led, a causa dei miei occhi. "N-Non ci provare." Oh no, il ritorno della malattia. Dannazione non ora! "Cosa c'è Ticci? Troppo che non uccidi ed inizi a balbettare?" Urlai e con entrambe le mani tremanti presi le asce e le inficcai nelle sue spalle, mozzandogli le braccia. "T-TI H-HO DETTO D-DI NON TOCCARLA, V-VERME!" Offenderman, a mia grande sorpresa, iniziò a ridere. Le sue braccia si riformarono, e la ferita che gli avevo procurato al collo si rimarginò in fretta "Sono una divinità, bello.Non puoi uccidermi." Il tic alla spalla si fece risentire, e mi obbligò a contorcere il collo contro quest'ultima. Urlai ancora per la frustazione. Dovevo uccidere. Dovevo ucciderlo. Saltai in avanti e con un calcio dato con entrambe le gambe lo spazzai lontano da me, facendolo sbattere e scivolare contro un albero. I tic lentamente si fermarono, ma non mi bastava, dovevo ucciderlo! Impugnai più saldamente le asce e corsi contro di lui, più veloce che potei. Stavo per piantargli le asce al petto quando lui mi afferrò il piede con un tentacolo, portandomi in alto, sopra gli alberi. Tentai in tutti i modi di tagliarlo senza riuscirci. Diamine ero il miglior allievo di Slenderman, non potevo permettermi di perdere! Proprio in quel momento sentii un urlo femminile, non mi servì guardare per riconoscere la voce: Lilith. Mi voltai e la notai accanto ad Offenderman, con tutti e tre i tentacoli rimanenti attorno al corpo. Uno attorno alle gambe, uno attorno al busto e le braccia e un altro attorno alla bocca. Urlai a mia volta e tutti i tic si fermarono. Mi lasciò e grazie alla mia agilità atterrai su un ramo, scendendo via via. Appena arrivato a terra Lilith stava piangendo, disperata. Toby ti prego aiutami... Era la sua voce che sentivo nella mia testa. Era la sua splendida e dolcissima voce... Rimasi paralizzato, poi scattai contro Offenderman, ma puntualmente mi afferrò con un tentacolo. Mi trascinò accanto a se, e sussurrando mi disse "Ci tieni molto a lei, eh figlio di Slender?" Guardai Lilith con gli occhi lucidi, per poi guardare lui. Non risposi, non volevo che lui sapesse nulla di me e lei. "Avanti Ticci Toby.. ho visto come la guardi, come la stringi..." Mi appoggiò a terra e corsi solo verso di lei, tentando compulsivamente di toglierle quei tentacoli orribili di dosso "Va via, va via, va via.." Continuavo a ripetere, ormai senza pensare se lo stessi dicendo a lui o a lei. I tic erano misteriosamente spariti, ma le mie mani tremavano. Probabilmente per paura. E come se fosse un miracolo la liberò. Era spaventata, confusa, e aveva bisogno di me. Me la caricai in spalla e iniziai a correre, lontano da Offenderman lontano da quel mostro pervertito! Iniziai a piangere e strinsi più forte le cosce di Lilith. Arrivati a casa l'avrei baciata a lungo... sì, sì lo avrei fatto. Mi girai felice di trovare il suo volto appoggiato contro la mia spalla. Il suo bellissimo viso.. Arrivati alla grande scalinata, la corsi il più veloce possibile, sorpassando Jeffrey e gli altri che erano ancora all'inizio della scala. Non avrei risposto alle loro domande e non avrei permesso a nessun'altro di toccare Lilith. Mai più. Lei era mia... e doveva essere felice. Non per forza con me... ma io potevo proteggerla. Potevo amarla per il resto della mia vita. Appena entrati in ascensore la strinsi forte a me, affondando il viso fra i suoi capelli corvino. Mi accarezzò la schiena lentamente. La sua mente mi trasmetteva il suo forte senso di paura, avrei fatto ogni cosa pur di calmarlo. Iniziai a lacrimare contro i suoi capelli così come lei pianse sul mio petto. "Va tutto bene Lilith... va tutto bene..." Nulla andava bene. Offenderman l'aveva presa di mira, e l'avrebbe ripresa, e non avrebbe avuto pietà con lei, e dopo averla stuprata con forza l'avrebbe uccisa... ormai uccideva solo così le sue vittime. La strinsi ancora più forte con le mie braccia magre. Non volevo perderla, Santo Cielo.. era la prima volta in cui ero veramente felice. D'un tratto la voce di Slenderman fu nella mia testa. "Sei stato bravo, hai battuto l'arguzia di mio fratello, voglio premiarvi entrambi. Andate al piano -201, vi apro io la porta... è la vostra nuova camera. Solo voi sapete della sua esistenza e solo voi due potete accedervi. Non è segnata nell'ascensore, dovete andare al piano -200, da lì vi accompagnerò io. Ah e un'altra cosa." Fece una pausa "Ti è permesso amare Lilith, e a lei è permesso amarti. Avete il diritto e il dovere di trattarvi l'un l'altro come più vi aggrada." Sorrisi fra me e me asciugandomi le lacrime, accarezzando la dolce e pallida schiena di Lilith. Avevamo il diritto di amarci.. "Va bene papà.." Pensai, estremamente felice di poter avere una camera solo per me e Lilith, isolata da tutte le altre. Spostai i capelli dal collo di Lilith, cliccando infondo, accanto al suo sedere perfetto, il numero -200. Lei sorrise contro la mia spalla e sentii nella sua mente il desiderio di ricevere piacere attraverso le mie labbra farsi strada. Soddisfai quel desiderio iniziando a baciare lentamente il suo collo, con baci intensi. La sua mente mi guidava su cosa fare, ogni suo desiderio per me era un ordine. Arrivai alla mascella e succhiai lentamente appena sotto l'orecchio sinistro. Mugolò ed io sorrisi, osservando quel punto essersi fatto violaceo. Ci diedi un bacio sopra e lei sorrise ampiamente. "Sei bellissimo, Toby.." Sussurrò a bassa voce, fissandomi con quegli occhioni azzurri. Appoggiai le labbra sulle sue, muovendole lentamente. Entrambi chiudemmo gli occhi, e contemporanamente schiudemmo le labbra. La mia linguà accarezzò lentamente la sua, che a sua volta accarezzò la mia. Erano movimenti semplici, delicati, ma mi fecero venie la pelle d'oca ed improvvisamente la immaginai nuda, davanti a me. Mi staccai arrossato mentre un capillare nel mio naso scoppiava. Bastò questo a farmi sanguinare la narice sinistra. Imbarazzato e confuso mi coprii il naso con una mano, mentre con l'altra le sfioravo il fianco "Scusa non so che mi prende..." Sussurro appena leggendo il piano a cui eravamo: -12. Avremmo avuto circa cinque minuti per continuare a baciarci con foga, ma era meglio evitare. Mi ero eccitato, senza ombra di dubbio.. oltre al sangue che mi colava dal naso c'era un altro.. problema che lasciava intuire la mia eccitazione, e più guardavo Lilith più quel problema era costante. Distolsi lo sguardo e... andai in crisi. Ero preoccupato e confuso, ed avevo paura che lei vedesse.. che infondo ero un adolescente anche io con forti voglie adolescenziali. Infondo lei era così bella... ma... avevamo dato il nostro primissimo bacio quello stesso giorno, era presto, troppo presto, per andare oltre.. Mi sorrise, con quelle labbra rosse... Sorrisi a mia volta, asciugandomi il naso con il dorso della mano. "Scusa.." Sussurrai, osservando il suo viso. Il sangue al naso era passato... l'altro problema invece no. "Mi dispiace.." Sussurrai arrossando, notando che quel problema non andava via. Davvero era così facile eccitarsi?.. Alzai lo sguardo verso il suo viso, e fui stupito di vedere che si era avvicinata, non me lo aspettavo. La sua testa stava pensando a qualcosa... Perchè si vergogna tanto? Cosa c'è di male in ciò che prova nei miei confronti? La purezza della sua mente a volte mi stravolgeva... cosa ci faceva qui, in mezzo a degli assassini, un animo così... bello e puro? Mi girai verso la porta dell'ascensore, che stava per aprirsi. Dopo aver cinto il bacino di Lilith con il mio braccio sinistro, inspirai ed espirai a fondo, guardando le porte aprirsi e ritrovandomi davanti il viso severo di Slenderman.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Altro / Vai alla pagina dell'autore: Lu Gy