Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Vavi_14    09/08/2015    11 recensioni
Un piccolo sguardo attraverso le righe, per dire ciò che non è stato detto.
Un sentimento che attende solo di poter sbocciare.
Un'Uchiha e un Uzumaki, ancora una volta.
Dal testo (cap.4):
«Ho perso» replicò l'altro, come se quella fosse stata l'unica cosa importante dell'incontro. «Con una ragazza» aggiunse poi, scrutandola con la coda dell'occhio e preparandosi mentalmente alla reazione della compagna.
Lei si incupì, aggrottando entrambe le sopracciglia. «Allora è questo il problema» sbottò, alzandosi in piedi. Non credeva che Boruto potesse farne davvero una questione di genere.
Lui scoppiò a ridere, trovando quel comportamento fin troppo prevedibile.
«Dai, stavo scherzando, Katana no Hime. Ma insomma, cerca anche un po' di metterti nei miei panni, no?» e sfoggiò quella solita espressione da cucciolo che Sarada non sapeva mai se ignorare o assecondare.

[Legata ad "An Explosive Combination"] [BoruSara]
[Dedicata a CalcedonioBlu ]
****
NB. Questa storia si sviluppa indipendentemente dal Gaiden, perciò i due protagonisti potrebbero risultare leggermente diversi dagli originali.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Boruto Uzumaki, Sarada Uchiha
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Following a dream'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Image and video hosting by TinyPic


Sospetti










«Basta»
Cinque semplici lettere nelle quali il giovane Boruto proiettò tutta la sua insofferenza.
Crollò con la testa sui fogli, tenendosi le tempie con i palmi delle mani, per poi scuotere energicamente il capo, come se quel gesto potesse aiutarlo a riprendere il controllo di se stesso.
«Quante ore sono che siamo qui, eh?» domandò alla sua compagna, strizzando le palpebre in modo  nervoso.
Sarada gettò un'occhiata distratta all'orologio appeso sulla parete della cucina.
«Venti minuti» rispose, cercando di mantenere la calma.
Il biondo spalancò le iridi azzurre e la scrutò incredulo per qualche secondo, ma poi, troppo stanco per aggiungere qualsiasi altra cosa, si arrese alla realtà dei fatti e ripiombò con il capo sulle braccia.
«Possiamo fare una pausa?» biascicò, con la voce attutita dalla stoffa della felpa.
L'altra gli riservò uno sguardo omicida, chiudendo con forza il libro sul quale aveva perso un pomeriggio della sua preziosissima giornata a spiegare i principi base del funzionamento del chakra.
«Stammi a sentire, Boruto – iniziò risoluta, guadagnandosi finalmente l'attenzione del biondo – ho promesso a tuo padre che ti avrei aiutato a superare il prossimo compito in classe e sarà quello che farò, mi hai capita bene? Anche se questo volesse dire studiare tutta la notte!»
«A mio padre?!» un gracchio indefinito uscì dalla bocca del ragazzino, che subito dopo si schiarì la gola e scrutò Sarada alla ricerca di risposte.
Lei si morse il labbro inferiore e abbassò lo sguardo, forse pentita per ciò che aveva appena detto.

«Vuoi dire che lo stai facendo per... una specie di missione?» continuò Boruto, improvvisamente destatosi dal torpore iniziale.
Sarada sistemò la montatura degli occhiali e prese un lungo e profondo respiro. Qualunque cosa gli avesse risposto, sapeva che Boruto avrebbe tirato su un polverone in ogni caso.
«Non è proprio così. Vedi, lui mi ha chiesto un favore e io-»
«Quell'idiota»
Come volevasi dimostrare, i muscoli del biondo si erano irrigiditi e le sue iridi vagavano ovunque per la casa pur di non incrociare quelle delle ragazzina seduta di fronte a lui. Le sopracciglia corrugate mal celavano un dolore che Boruto aveva finto da sempre di poter gestire.
«Non dovresti rivolgerti a lui con questi termini» lo rimproverò Sarada, cercando di non usare un tono di voce troppo duro. Vederlo comportarsi a quel modo le faceva ribollire il sangue nelle vene e spesso aveva dovuto resistere alla tentazione di schiaffeggiarlo fino a cambiargli i connotati. Si ostinava a recitare la parte del bamboccio infantile, mentre lei sapeva bene che Boruto capiva, capiva fin troppo bene quali erano i doveri di suo padre, e il suo unico rammarico era quello di non poter far niente per cambiare la situazione.
«Sai quanto me ne importa» rispose, con lo stesso tono colmo d'astio. «Non ha neanche il tempo per allenarsi con me, ma a quanto pare si diverte a complottare alle mie spalle»
«Complottare?! - sbottò Sarada, al limite della sopportazione – Tuo padre è solo in pensiero per te! Come farai a diventare un ninja se non supererai i test dell'Accademia?»
Boruto scosse la testa, nascondendola negli avambracci.
«Non gli chiedo di esserci tutti i giorni, dannazione»
Non l'aveva neanche ascoltata, perso com'era a rimuginare sulla questione. Sarada rizzò la schiena facendola aderire alla sedia e gli riservò uno sguardo triste, prima che lui sollevasse di nuovo il capo.
«L'Hokage è un grand'uomo» mormorò lei, ritrovando la serietà di prima. «E un bravo padre»
L'altro gli lanciò un'occhiata dubbiosa, per poi sbuffare e tornare composto.
«Anche il mio è spesso fuori per delle missioni, eppure non me ne sto a piangermi addosso tutto il giorno come te»
Boruto fece per risponderle, ma lei fu più veloce. «Papà mi vuole bene e ne vuole anche alla mamma. Lui tiene molto a noi e questo mi basta» mentre parlava Boruto scorse un lieve sorriso incresparle le labbra e non seppe spiegarsi il perché, ma anche lui si sentì improvvisamente sollevato. Nonostante le numerose ramanzine che gli faceva ogni santo giorno, quella ragazza aveva il dono innato di tranquillizzarlo come pochi altri sapevano fare.
«Quando tornerà?» le chiese, riferendosi a Sasuke.
Lei alzò le spalle, un poco sorpresa da quella domanda.  «A breve, credo. Poi dovrebbe avere un periodo di pausa, a quanto ne so»
Boruto annuì, giocherellando con una penna. Qualche secondo dopo alzò lo sguardo e Sarada giurò di aver visto un guizzo di luce brillare in quei pozzi azzurri.
«Che... che c'è?» domandò perplessa, mentre cercava di reggere lo sguardo indagatore del suo compagno.
«Stavo solo... pensando» rispose l'altro, facendo scorrere indice e pollice sul mento.
Sarada evitò di fargli notare come fosse proprio il fatto che lui stesse pensando a preoccuparla e si limitò ad aspettare che Boruto le spiegasse quell'improvviso funzionamento di neuroni.
«Tuo padre tornerà tra poco, hai detto?» ripeté sovrappensiero, senza neanche guardarla.
Lei lo scrutò come se fosse pazzo. «Quindi?» Stava cominciando ad insospettirsi.
Boruto chiuse gli occhi e sbatté entrambe le mani sul tavolo, facendola sobbalzare.
«Quindi muoviamoci no? Abbiamo un lavoro da fare! Voglio finire di studiare per questo dannato compito entro oggi stesso!»
Lei si scostò un poco dal bordo della scrivania, guardandolo di traverso. Sollevò la montatura che le era ricaduta sul naso per lo spavento e riaprì il libro, nello stesso identico punto in cui lo avevano lasciato.
Il suo compagno non gliela raccontava buona. Aveva qualcosa di sospetto in quell'aria da furbetto con cui ghignava ed avrebbe scoperto di cosa si trattava... oh sì, l'avrebbe scoperto ad ogni costo.
































****

Ma buonasera!
Dunque, vediamo un po'. Come al solito devo dire tante di quelle cose che non so da dove cominciare.
Innanzitutto avrete notato la dedica nell'introduzione: ebbene sì, questa raccolta è dedicata alla cara Blu (alias CalcedonioBlu), poiché è stata lei a suggerirmi di iniziare uno spin off su questi due mocciosetti, dato che nella raccolta precedente avevo solamente accennato al loro legame senza però riuscire ad approfondirlo. Inutile dire che le due raccolte condividono lo stesso contesto, ovvero il "What If" in quanto non tengono da conto il Gaiden, si sviluppano nell'arco di circa due anni e vedono Boruto come allievo di Sasuke... beh, non ancora in realtà.
Lo scopo sarebbe quello di delineare nel modo migliore possibile come io vedo Boruto e Sarada, come penso che il loro rapporto di amicizia si sia evoluto in qualcosa di più. Saranno diverse OS, non necessariamente legate, ciascuna delle quali rappresenterà un momento particolare che li vede protagonisti, qualcosa che nell'altra raccolta non è stato detto o è stato solamente accennato.

Non ho ancora un progetto definito, credo che aggiornerò come al solito in base all'ispirazione, quindi per ora non mi sento di dare scadenze. Prometto però di essere più precisa a Settembre.

Ps. Sto ancora combattendo con l'HTML, nonostante ci siano degli angeli che mi hanno offerto il loro aiuto, io mi ostino a voler provare da sola. Probabilmente noterete qualche cambiamento nel corso dei vari capitoli... beh, non spaventatevi. Prima o poi farò pace con me stessa.

Beh, grazie dell'attenzione, prometto di non essere più così prolissa (ma chi ci crede?).

Con la speranza che possa piacervi, vi mando un abbraccio!


Vavi
  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Vavi_14