Serie TV > The Flash
Segui la storia  |       
Autore: Lia483    11/08/2015    4 recensioni
[ColdFlash - Leonard Snart x Barry Allen]
La prima cosa che notò, quando finalmente fu fermo e ben visibile, fu che era giovane. Non era facile capirlo, con il viso coperto per metà da una maschera, ma fu la prima impressione che ebbe di lui. Impressione ulteriormente confermata quando lo vide sorridere alla propria battuta.
"Non ti avevo visto, prima. Tua mamma lo sa che sei a spasso oltre l'ora della nanna?"
Aveva un sorriso dolce, innocente, che indicava la sua giovane età all'istante, a chi sapeva osservare. Era qualcosa che neanche la maschera poteva nascondere a Leonard Snart.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Barry Allen, Cisco Ramon, Leonard Snart, Lisa Snart
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Varie avvertenze per la lettura della storia: Questa storia è un'interpretazione di alcune puntate di The Flash in modo da mettere in luce la ship ColdFlash, Captain Cold x Flash. Se non vi piace, non vi consiglio la lettura perché non corrisponderà ai vostri gusti e alla vostra visione della storia del telefilm.
Seconda cosa, tutte le battute in corsivo che si incontrano nella lettura sono battute del telefilm, di solito prese dalle puntate in inglese.
Terzo punto, il nome di questo primo capitolo è il titolo della 1x04 in Italia.
Quarto punto, tutti i capitoli (a parte qualche rara eccezione) saranno dal punto di vista di Leonard, secondo me più completo per la descrizione delle scene. Ultimo punto, il rating della storia può essere soggetto a cambiamenti, perché non avendo ancora scritto l'ultimo capitolo, non ho ancora deciso se può restare arancione o diventare rossa.
Vi auguro una buona lettura <3

 



Captain Cold


C'era mancato tanto così dall'essere colpito alle spalle da quel poliziotto.
Doveva stare più attento. Era a questo che pensava Leonard Snart mentre attraversava i vagoni del treno sui cui era saltato, per sfuggire all'arresto.
Nella tasca del giaccone blu, portava un diamante grosso quanto il suo pugno, se non di più, una gemma quasi senza prezzo. Quasi, eh, perché il valore di quella gemma gli avrebbe fatto guadagnare una fortuna.
Ma non era il momento di pensare ai guadagni.
Non era salito su quel treno solo per fuggire. Aveva un piano da attuare.
Era ormai a metà del secondo vagone, quando qualcosa sfondò il vetro del treno, e Snart si ritrovò a fissare il velocista che tanto l'aveva intralciato in quei due giorni.
La prima cosa che notò, quando finalmente fu fermo e ben visibile, fu che era giovane. Non era facile capirlo, con il viso coperto per metà da una maschera, ma fu la prima impressione che ebbe di lui. Impressione ulteriormente confermata quando lo vide sorridere alla propria battuta.
"Non ti avevo visto, prima. Tua mamma lo sa che sei a spasso oltre l'ora della nanna?"
Aveva un sorriso dolce, innocente, che indicava la sua giovane età all'istante, a chi sapeva osservare. Era qualcosa che neanche la maschera poteva nascondere a Leonard Snart.
Comunque, non vedeva l'ora di togliergli il sorriso saputo dalla faccia e ne ebbe la soddisfazione un attimo dopo, mentre gli spiegava che non aveva mai tentato di fuggire in treno.
"Ho notato la tua debolezza, al furgone portavalori e poi al teatro. Vedi, mentre tu sarai occupato a salvare tutti, io salverò me stesso."
Non aveva quasi finito di parlare, quando puntò verso il pavimento del vagone la pistola congelante e colpì con forza fino a far ghiacciare anche le ruote e le rotaie su cui stavano passando. Si spostò subito, approfittando del fatto che Flash si fosse distratto nel proteggersi.
Gli fece come un cenno, mentre apriva la porta del vagone. "Buona fortuna."
Saltò, rotolando poi sullo sterrato di fianco alle rotaie, prima di rialzarsi agilmente e girare il viso verso il disastro. Il suo sguardo, però, non fu attratto dai vagoni che cadevano l'uno sull'altro, spettacolo noioso, ma dalla scia rossa che faceva avanti e indietro dal terreno ai vagoni impazziti. E ogni volta che toccava terra, compariva una persona, salvata da quello che doveva sicuramente essere il ragazzo più veloce del mondo.

Fu tutta questione di secondi la durata del disastro e del salvataggio di tutti i passeggeri. Si tenne a distanza di sicurezza, per non essere colpito da qualche pezzo vagante, finché non vide finalmente la scia rossa fermarsi e il velocista per terra che cercava di rialzarsi. Lo colpì alla schiena con il raggio congelante e l'altro urlò prima di stringere i denti e voltarsi, sconfitto.
"Sei piuttosto veloce, ragazzino. Ma non abbastanza" commentò, per dargli merito, mentre continuava ad osservarlo dietro i propri occhialini scuri. Era curioso di vedere il viso sotto la maschera, non gli capitava spesso di scontrarsi con qualcuno di cui non conosceva il viso, oltre che l'identità. Conosceva il nome di quasi tutti i poliziotti di Central City, di chi seguiva i suoi casi e di chi ci metteva troppo zelo nel cercare di prenderlo. Ma del ragazzino di fronte a lui non sapeva niente.
Di una cosa però doveva dargli giustizia.
"Grazie."
"Di cosa?"
rispose, perplesso e dolorante, il velocista.
Continuò a tenerlo sotto tiro con la pistola congelante, pronto a colpirlo ora che non era in grado di muoversi, per liberarsi del problema che rappresentava. "Mi hai costretto a migliorare la mia strategia, non solo con quest'arma, ma nel modo in cui penso alle rapine. E' stato istruttivo."
Vide il ragazzino chiudere un attimo gli occhi sotto la maschera e attese un istante di troppo a colpirlo, perché voleva il suo sguardo nel proprio quando l'avesse ucciso.
"Lascialo!"
Era arrivata la cavalleria in aiuto del velocista e aveva perso l'occasione.
Si voltò a guardare i tre che lo minacciavano con quello che a prima vista di certo non sembrava un'arma. Se mai, un'aspirapolvere molto luminoso. Ne memorizzò i visi, per la prossima volta, mentre parlavano. Perché sicuramente ci sarebbe stata una prossima volta.
"Hai vinto, ragazzino. Ci si vede." Ignorò bellamente i tre nerd dietro di sé, riportando lo sguardo sul velocista, che ricambiò l'occhiata con un certo astio. Poi si voltò, dando la schiena a tutti loro mentre si allontanava.
"Ehi, lascia il diamante."
Non sorrise, ma dentro di sé trovava molto divertente quella battuta. O Flash o il diamante, avrebbe voluto rispondere. Di certo, non avrebbe rinunciato ad entrambi e sembrava proprio che il velocista fosse più importante.
"Non forzare la fortuna."
Di tutte le cose che aveva detto il nerd con i capelli neri, gliene era rimasta in testa solo una. Un paio di parole per l'esattezza.
Captain Cold.
Era proprio il soprannome che aveva sempre cercato, soprattutto ora era il nome perfetto per il nuovo Leonard Snart.







Note dell'Autrice:
Buon pomeriggio, cari lettori e care lettrici <3
Questo è solo il primo capitolo di una fanfic su cui ho lavorato per un bel po' di tempo, dedicato alla mia ship preferita del telefilm The Flash. Trovo che sarebbero una coppia meravigliosa, ma sapendo, purtroppo, che non sarà mai canon (anche se non smetto di sperare xD), mi rifugio nelle mie fanfic <3
Spero davvero che vi sia piaciuta, al momento segue fedelmente la puntata, ma dalla prossima comincerà qualche piccolo dettaglio su cui si baserà la nostra coppia <3
Spero che mi lascerete un commento per farmi sapere cosa ne pensate, ne sarei davvero felice <3 <3

Al prossimo capitolo :3
Lia Allen <3

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Flash / Vai alla pagina dell'autore: Lia483