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Autore: Alex96_    11/08/2015    0 recensioni
[Wolfgang x Kala]
Ambientata dopo il season finale.
Riprende in un momento imprecisato dopo la 1x12 e segue Kala e Wolfgang mentre cercano di ignorare ciò che provano l'uno per l'altra e falliscono.
Dal testo:
«Non puoi cambiare ciò che senti Kala, è quello che ti rende viva.»
«Se passerai altro tempo con me finirò per rovinarti. Mi hai già aiutato una volta, finirò solo per spingerti al limite finché non ne potrai più.»
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Kala non riusciva a fermare il flusso continuo di lacrime. Era incapace di seguire il consiglio di Sun: per una come lei che era sempre stata governata dalle emozioni, era impossibile riuscire a farle convergere nei suoi pugni. La sua forza – se di forza poteva parlarsi – non era mai stata quella fisica, bensì intellettuale. Le sue nozioni mediche, la sua capacità di provare empatia nei confronti degli altri e la sua bontà, quelle erano le sue virtù. Ma ora, come già in molti altri casi nella sua vita, non le erano di nessun aiuto.
Le sue nozze già rinviate una volta si stavano avvicinando e lei conosceva perfettamente i suoi doveri: sposare Rajan era qualcosa a cui aveva acconsentito nel momento stesso in cui lui aveva chiesto il permesso a suo padre, ma quello era prima.
Prima di scoprire di non essere più solo se stessa, prima di conoscere la sua Cerchia, prima di Wolfgang.
Per lei era ancora inconcepibile essere rimasta così profondamente colpita da una persona come lui perché nonostante la sua invidiabile bellezza, se l’avesse incontrato casualmente per le strade di Berlino o di Mumbai sapeva che non gli avrebbe rivolto più di uno sguardo. Lui emanava oscurità: era un delinquente con un tragico passato alle spalle, un uomo governato dai suoi desideri, un demone dagli impulsi carnali e primitivi. Era tutto ciò che lei non era né mai sarebbe stata, tutto quello da cui era stata avvertita di stare lontana.
Ma lei stava camminando sul filo di un rasoio in grado di provocarle ferite incurabili perché sentiva che in Wolfgang c’era molto di più, lei ne era stata testimone. D’altronde non si erano conosciuti per le strade di Berlino durante una vacanza: lei era stata in quelle strade con lui, le aveva vissute attraverso i suoi occhi. Aveva potuto sentire l’odore della città e i suoi colori e tutto diventando quella creatura così misteriosa e complessa.
Il loro legame miracoloso le aveva permesso di conoscerlo in un modo in cui non avrebbe mai conosciuto nessun’altro: non solo aveva visto i suoi pensieri, ascoltato i suoi racconti e sbirciato la sua anima; lei era stata quei pensieri e ricordi tormentati. Era entrata dentro di lui e aveva visto l’amico premuroso, il figlio ferito e il giovane uomo cinico e disilluso da una vita che gli aveva offerto soltanto sofferenze.
L’aveva ammirato e, anche se era restia ad ammetterlo, amato. Aveva provato tutto ciò che lui aveva provato e aveva riconosciuto che fosse la persona più forte e determinata che avrebbe mai incontrato. L’unico al mondo che sapeva avrebbe scalato montagne e attraversato oceani pur di tenere al sicuro chi amava. L’aveva dimostrato ampiamente salvando Lito e Riley e Will. E Felix. Li aveva protetti e aveva impedito che potesse succedere loro qualcosa di brutto.
Nonostante l’avesse visto svuotare un caricatore addosso ad un uomo, non era in grado di considerarlo un mostro. L’aveva visto nel suo momento peggiore eppure non riusciva a ritenerlo una persona cattiva.
Per lei rimaneva il Wolfgang incontrato in un ristorante indiano a Berlino, colui che l’aveva svegliata dal regno onirico per farla cantare con lui. Era la stessa persona che aveva visto il giorno del suo matrimonio in tutta la sua gloriosa bellezza e ancora di mattina appena sveglio. Avevano condiviso un momento magico nel mezzo di un temporale all’esterno di un cafè e al tempo stesso su un tetto di un palazzo con il vento caldo a soffiare sulla loro pelle. Si erano baciati all’interno di una macchina a noleggio e ancora in una cucina pensando che lui sarebbe morto.
Quell’angelo mandatole da Ganisha riusciva a farle provare emozioni tali da fermare le sue nozze e non volerle più riprendere. Insieme a Wolfgang aveva ricevuto il dono di avere una Cerchia di persone sempre pronte ad accorrere in suo soccorso. Non viveva più solo nel suo mondo, ma in altri sette ed era testimone di vite così differenti dalla sua ma estremamente interessanti. Se anche avesse l’opportunità di cambiare il passato e evitare di conoscere tutti loro, non lo farebbe mai.
Era pensando a questo, ancora a terra nel suo bagno con le mani a coprire il viso rigato di lacrime, che aveva percepito la presenza di Sun nella stanza.

“Non puoi cambiare ciò che senti Kala, è quello che ti rende viva.”

La difficoltà dell’essere in una Cerchia era proprio quella per lei: c’erano altre sette persone che percepivano le sue emozioni e ne conoscevano l’esatta origine. Il suo dolore in quel momento era sentito e provato anche da Riley nella lontana Londra insieme ad un Will ancora privo di sensi. E a quanto sembrava aveva raggiunto anche Sun nella sua prigione.

“Non dovrei sentirmi così. Dovrei essere contenta di sposare un uomo buono come Rajan e di diventare la sua rispettabile moglie.”

Sun si era accovacciata al suo fianco portandosi le ginocchia al petto e vi aveva posato sopra il mento mantenendo il loro contatto visivo.

“Eppure non lo sei perché non lo ami e sappiamo entrambe il perché.”

La capacità di Sun di essere così diretta e sfrontata con le persone era qualcosa che invidiava e ammirava perché lei non possedeva neanche un briciolo di quel coraggio; in quel momento però era solo frustrante avere una seconda persona a ricordarle del perché il suo animo fosse così combattuto. Si era passata una mano tra i capelli e aveva cercato di eliminare le tracce più visibili del suo dolore. Voleva essere forte e voleva che Sun la rispettasse e non la considerasse una debole.

“Non lo sei Kala. Ma la tua forza deriva dal tuo cuore e sposando Rajan la sopprimerai e basta. Non puoi vivere la vita della moglie felice e al tempo stesso preoccuparti di Whispers e Will e tutti noi.”

Ancora una volta, la donna coreana aveva perfettamente ragione. Oltre a un certo tedesco, i suoi pensieri erano stati spesso tormentati da Will e della sua odierna condizione di perenne stato dormiente. Nonostante Nomi e Amanita stessero lavorando incessantemente per trovare un sistema e liberarlo dal controllo di Whispers, non avevano trovato ancora una soluzione ai loro problemi. Ne sapevano ancora toppo poco sulle Cerchie e senza l’aiuto di Angelica o Jonas erano completamente alla deriva.
Lei non riusciva a ignorare il grande sacrificio che Will aveva fatto per tutti loro e la sua incapacità di essere di maggiore aiuto alla sua cluster. Correvano tutti il tremendo rischio di finire come Will e Riley e Nomi a meno che non avessero sconfitto quella minaccia che li perseguitava e Rajan non entrava in alcun modo nel grande quadro dei problemi che aveva al momento. Non avrebbe mai potuto capire la sua condizione e lei non si fidava abbastanza da condividerla con lui.

“Se lo amassi veramente lo coinvolgeresti come ho fatto io con Amanita, ma tu non lo ami e non dovresti forzarti a stare insieme a lui Kala. I tuoi genitori ti vogliono bene e ti accetteranno ugualmente anche se annullerai il matrimonio perché vogliono che tu sia felice prima di tutto.”

Aveva guardato il viso di Nomi con una rinnovata speranza. Apprezzava anche la forza di quella donna nata nel corpo sbagliato che aveva avuto il coraggio di combattere per ciò che desiderava veramente. Ah, come avrebbe voluto essere un po’ più come lei. Nomi le aveva sorriso e si era seduta sul bordo della vasca da bagno vicino a lei e Sun, circondandole entrambe con il suo affetto.

“Hai diritto ad essere felice Kala. Tutti ce l’hanno.”

Le parole di Sun erano confortanti ma non riusciva a capire come il grande Ganesha potesse ritenere che avrebbe raggiunto la felicità stando con un
uomo che al momento non voleva saperne niente di lei, che si considerava un mostro e del quale conosceva ancora così poco, il tutto in un universo a lei ancora sconosciuto mentre erano entrambi ricercati da un’organizzazione segreta.

“La felicità non sempre viene sotto le forme che ci aspettiamo. Bel bagno!”

L’energia di Capheus era così travolgente da penetrare nel suo animo tormentato e portarle un sorriso alle labbra mentre lui osservava con la curiosità di un bambino le diverse boccette presenti sulle mensole del suo bagno e rivolgeva un cenno di saluto alle altre donne presenti nella stanza con loro.

“Forse no. Forse avete ragione voi e dovrei seguire il mio cuore ma non è facile abbattere anni di tradizione e insegnamenti solo per seguire un’emozione del momento. Potrei rischiare tutti i miei rapporti per qualcosa che non è neanche reale. Lo sapete cos’ha detto quella donna a Riley: l’amore all’interno di una Cerchia è patologico e narcisistico. Io non voglio essere egoista.”

La risata di Nomi l’aveva riscossa dalla forza delle sue parole e l’aveva guardata curiosità, incerta del perché la divertisse così tanto ciò che aveva appena detto.

“Pensi davvero che quella vecchia pazza possa avere ragione? Se non fosse per il loro amore Will e Riley sarebbero entrambi morti e noi con loro probabilmente. L’amore non può mai essere narcisismo. L’amore è forza, ricordalo.”

Kala aveva annuito debolmente e, così come erano arrivati da lei uno alla volta, alla stessa maniera Sun, Nomi e Capheus se n’erano andati lasciandola a riflettere sul significato delle loro parole.

Hai diritto di essere felice.

La felicità non viene sempre sotto le forme che ci aspettiamo.

L’amore non è narcisismo ma forza.

Era straordinario come fino a poche decine di minuti prima riusciva a sentire solo desolazione e tristezza, ma le era bastata la vicinanza con la sua Cerchia per non provare quel dolore soffocante che la opprimeva da giorni.
Dopotutto quelle persone che sentiva vicine quanto la sua famiglia avevano ragione: forse poteva davvero rompere gli schemi e trovare la sua felicità in un contesto che non avrebbe mai pensato possibile con un uomo che era sicura di amare nonostante non l’avesse mai visto nella vita reale. Aveva riso da sola mentre l’acqua fredda le rinfrescava il viso ed eliminava le ultime tracce del pianto. Quando era uscita dal bagno poteva percepire fiorire la speranza dentro di sé e non aveva lasciato che la sua mente si spostasse da Berlino. Da lui.




Note autrice:

Hello beautiful people! Questo è il mio primo prodotto in questo fandom e sarà diviso in due parti di cui la seconda vedrà come protagonista Wolfie. Questo telefilm e questi due mi hanno dato troppi feelings per non scriverci sopra, era praticamente mio dovere quindi questa è la mia interpretazione di ciò che spero accada perché loro sono l'amore insieme.
Potete trovarmi sul mio Profilo Facebook per qualsiasi informazione riguardante le mie storie, sulla mia Pagina Autrice dove aggiorno sempre le mie nuove storie, oppure potete direttamente sbirciare il mio Profilo efp per trovare qualcosa di vostro gusto.
Ringrazio chiunque si sia spinto a leggere fino a qui, ricordate che una recensione serve solo a far felice un autore!

 
   
 
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