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Autore: LadyPalma    11/08/2015    2 recensioni
[AugustxCrudelia - ambientazione: 4x15]
"Rumple è convinto che la magia possa risolvere tutto, ma secondo me esiste un modo più veloce per scoprire la verità..." iniziò a dire dopo un po', spostando lo sguardo dai bicchierini ormai colmi e tornando a guardarlo negli occhi. "E questo modo si chiama gin"
"E cosa ti fa credere che io accetti di bere?"
"Perchè faremo un gioco, darling" rispose lei come se fosse la cosa più ovvia del mondo. "Sono convinta che il bambino in te ha voglia di giocare..."
Anche l'adulto - avrebbe voluto precisare August, anche se qualcosa del genere non avrebbe neppure dovuto pensarlo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: August W. Booth/ Pinocchio, Crudelia De Mon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Blame it on the gin

 

 

 

 

Il bavaglio fu tolto dalla sua bocca e la boccata d'aria che si ritrovò a prendere gli procurò per un attimo il sollievo della libertà. Ma fu solo per un attimo appunto, perché quella libertà era stata concessa e l'espressione enigmatica sul volto della donna non lasciava immaginare nulla di buono.

 

"Sono contento di essere rimasto solo con te, se devo essere sincero..." disse, sforzandosi di usare nonostante tutto un tono vagamente malizioso.

 

Ma la sua usuale strategia da affabulatore non parve colpire molto la strega, semplicemente perché lei sapeva affabulare meglio.

 

"Mmm oltre ad avere un bel faccino, parli anche bene darling" replicò lei semplicemente, scrutando in modo quasi famelico il corpo dell'uomo. "Proprio un bel pezzo di legno..." commentò alla fine, accennando un sorriso compiaciuto.

 

August tentò di rispondere a quel sorriso, mentre la guardava a sua volta sedersi di fronte a lui e accavallare in modo innegabilmente sensuale le gambe. Era una bella donna, una di quelle che normalmente gli avrebbe fatto perdere la testa qualche anno prima, una di quelle che gli erano mancate quando era tornato bambino. Non mentiva interamente quando diceva che non gli dispiaceva stare da soli, ma di certo avrebbe preferito che le circostanze fossero diverse.

Per esempio non essere stato rapito o non avere le gambe ancora legate alla sedia.

 

"A cosa devo questa parziale liberazione? Effettivamente avrei alcune idee di cosa potremmo fare..."

 

Il nuovo tentativo fu coperto dalla risatina divertita di Crudelia, che in uno scatto felino si alzò nuovamente in piedi,ma  solo per afferrare una bottiglia di gin e due bicchierini.

 

"Non ti avrei slegato se avevo quelle intenzioni, darling" rispose lei semplicemente, posando il tutto sul tavolino posto tra di loro.

 

E la naturalezza con cui aveva pronunciato quella frase, lasciava intendere che non si trattava solamente di una vuota allusione. L'uomo deglutì vistosamente, avvertendo un brivido di paura, ma al contempo anche un'assurda sensazione di eccitazione, a quel pensiero e pensò bene di non aggiungere altro. Rimase infatti in silenzio guardandola versare la bevanda con sapiente precisione, aspettando stavolta che fosse lei a parlare e a spiegare il programma della serata.

 

"Rumple è convinto che la magia possa risolvere tutto, ma secondo me esiste un modo più veloce per scoprire la verità..." iniziò a dire dopo un po', spostando lo sguardo dai bicchierini ormai colmi e tornando a guardarlo negli occhi. "E questo modo si chiama gin"

 

Pinocchio alzò istintivamente le sopracciglia, sorpreso di fronte alla prospettiva appena rivelata e poi lentamente si lasciò sfuggire una risatina incredula e forse anche un po' nervosa. Ingannare la magia era una cosa, ingannare l'alcool... Beh sarebbe stato dannatamente più difficile.

 

"E cosa ti fa credere che io accetti di bere?"

 

Ma l'obiezione, nella sua mente più che ragionevole, fu accolta da un'occhiata di sufficienza e un sospiro seccato.

 

"Perchè faremo un gioco, darling" rispose lei come se fosse la cosa più ovvia del mondo. "Sono convinta che il bambino in te ha voglia di giocare..."

 

Anche l'adulto - avrebbe voluto precisare August, anche se qualcosa del genere non avrebbe neppure dovuto pensarlo.

 

"E quali sarebbero le regole del gioco?" si ritrovò invece a chiedere, trovando un compromesso tra la diffidenza e la curiosità.

 

Crudelia sollevò lentamente gli angoli della bocca, riservandogli un sorriso mellifluo, quasi come ricompensa per quella risposta collaborativa. Poi, sollevata forse dall'essersi affrancata inutili minacce e/o ulteriori tentativi di persuasione, si rilassò meglio contro lo schienale della sua poltrona e si sfilò la preziosa pelliccia. Qualcosa le diceva che l'atmosfera si sarebbe ben presto riscaldata.

 

"È semplice" esordì, tornando a parlare dopo un breve silenzio. "Io farò un'affermazione su di te e se è vera, tu bevi"

 

"Mmm" mormorò lui, valutando tra e la questione; poi improvvisamente i suoi occhi si spalancarono e un suono divertito sfuggì dalle sue labbra "Ma questa dove l'hai sentita? A una puntata del Trono di Spade?"[*]

 

Crudelia apparve per un attimo chiaramente confusa, ma poi decidendo di non prestare troppa attenzione a quel riferimento di cui era all'oscuro, indicò semplicemente con un gesto deciso i bicchierini, invitando al contempo il suo corrente compagno di giochi a ricordare chi era che comandava.

 

"Tu sai chi è l'autore" disse poi schiettamente.

 

August apparve per un attimo stupito, ma non troppo dato che quell'interrogativo era stato al centro dell'assiduo interrogatorio degli ultimi due giorni. In ogni caso, restò semplicemente a fissarla, senza accennare a muoversi e nel suo sguardo c'era adesso quasi un'aria di sfida.

 

"Tu sai dov'è l'autore" provò di nuovo, ma il risultato fu praticamente lo stesso.

 

Un sospiro annoiato uscì allora dalle labbra di Crudelia che, incurante delle regole del gioco, decise di afferrare uno dei due bicchierini e cominciare ad assaggiare la bevanda di sua spontanea volontà. Solo dopo aver preso un generoso sorso, il sorriso tornò ad affiorare sulle sue labbra e un lampo di pura eccitazione sembrò improvvisamente attraversare il suo sguardo.

 

Era tempo di lasciare perdere le necessità di Tremotino e company e lasciare invece spazio a una curiosità che fosse autenticamente sua.

 

"Adesso mi vorresti più vicina..."

 

Si sporse di più verso di lui, lasciando volutamente che la scollatura della sua attillata maglietta nera rivelasse più del solito e, se non lo avevano convinto le parole fino ad allora, di sicuro ci riuscì quel gesto. Infatti, August non esitò troppo stavolta prima di muovere la mano verso il tavolino - primo gesto da quando l'aveva libera - e, senza staccare gli occhi di dosso da Crudelia, scolò in un solo sorso l'intero contenuto del bicchierino.

 

Il gioco aveva ufficialmente inizio.

 

 

 

**

 

 

 

 

"Hai sempre sognato di non essere una persona... ordinaria"

 

Crudelia spalancò gli occhi a quella curiosa e precisa scelta della parola, ma fu veloce a mascherare la propria sorpresa e scolare tuttavia un altro bicchierino. A un certo punto del gioco, non si sa esattamente come, anche August aveva cominciato a fare delle affermazioni su di lei e adesso questo era già la terza dose di gin che la donna prendeva come ammissione di sconfitta. L'uomo aveva comunque bevuto di più però.

 

"A un certo punto, provavi qualcosa per la figlia dello sceriffo"

 

Espressione sorpresa e anche un po' imbarazzata. Bicchierino.

 

"Sei stata sposata e l'hai fatto solo per denaro"

 

Sorrisino divertito, ma di un divertimento anche un po' amaro. Bicchierino.

 

"Non ti sei mai innamorato davvero, ragazzo di legno"

 

Qualche secondo di silenzio, risatina nervosa senza apparente reale motivo. Forse colpa del gin. Un altro bicchierino.

 

"Nemmeno tu"

 

Nessuna esitazione. Un altro bicchierino.

 

Altre domande, altri bicchierini, altro gin.

 

Quel pericoloso andamento triadico della serata, ebbe termine solo per necessità; non seppero chi esattamente aveva preso l'ultimo sorso di alcool, ma dopo poco la bottiglia di gin era ormai vuota tra di loro. Non erano ubriachi, solo un po' brilli e questo non era sufficiente per dissipare dalle loro menti l'assurdità della situazione. Restarono a fissarsi negli occhi e per un po' nessuno dei due osò parlare; troppe cose erano state dette, troppe verità rivelate e si erano entrambi ritrovati una porta aperta per l'anima dell'altro senza averlo davvero voluto.

 

Era solo un gioco del resto, ma avevano giocato con il fuoco e si può finire per rimanere bruciati. E per un pezzo di legno, beh, il rischio era anche maggiore.

 

Non fu una parola, ma un gesto inatteso a interrompere quella strana atmosfera di attesa. Infatti, Crudelia si alzò improvvisamente dalla poltrona e con lentezza - dettata stavolta più dal leggero annebbiamento dell'alcool che da un intento di seduzione - iniziò a muoversi verso di lui, fino a fare avvicinare pericolosamente i loro visi. Colpito da quell'iniziativa e innegabilmente interessato alla prospettiva, August fece quasi per accorciare ulteriormente la distanza tra loro, fissando con sguardo quasi famelico le labbra rosse della donna; tuttavia prima che potesse raggiungere il suo obiettivo, la strega degli animali si sottrasse all'eventuale contatto e invece si abbassò su un ginocchio, slegando inaspettatamente le caviglie dell'uomo.

 

"Questo cosa significa?"

 

La domanda di August cadde nel silenzio e al suo sbalordimento per quel gesto apparentemente privo di senso, fu opposta solamente una scrollata di spalle e un'espressione indecifrabile. Voleva davvero renderlo libero? Era successo forse qualcosa in quella mezz'oretta di forzata conoscenza tra loro che l'aveva portata a voler compiere un gesto da eroina? Suonava tutto maledettamente strano e quello sguardo enigmatico che aveva davanti non lo aiutava a comprendere meglio. In ogni caso però la possibilità di fuggire era troppo importante per perderla: lui era un eroe, doveva tornare da suo padre, doveva avvertire Emma, doveva custodire il segreto dell'autore, doveva...

 

Fu imprevista la facilità con cui l'elenco di quei doveri si interruppe di colpo nella sua mente. Infatti, se all'inizio aveva mosso istintivamente qualche passo verso la porta - con tutta la lentezza che l'alcool e la debolezza dei piedi legati troppo a lungo richiedevano - all'ultimo sembrò ripensarci. Con esitazione, tornò a voltarsi verso la donna, solo per trovarla nello stesso punto in cui l'aveva lasciata. Fu un attimo e, in un moto improvviso e con imprevista velocità adesso, tornò indietro e la raggiunse, afferrandola con delicatezza ma allo stesso tempo decisione per la vita e attirandola contro di . Prima che lei potesse anche solo pensare di divincolarsi dalla stretta, August la baciò con passione e quasi aggressività, potendo finalmente soddisfare il desiderio di assaggiare le sue labbra invitanti; ma del resto Crudelia non aveva affatto intenzione di tirarsi indietro e al contrario fu veloce nell'approfondire il contatto, facendo incontrare le loro lingue. Tuttavia mentre anche le mani cominciavano ad esplorare i reciproci corpi, la donna si allontanò leggermente e con un sorriso apertamente malizioso, lo spinse delicatamente indietro fino a farlo sedere sulla poltrona che fino a poco prima aveva occupato lei.

 

"Lo sapevo che eri un cattivo ragazzo..." mormorò compiaciuta per poi sedersi a cavalcioni su di lui e riprendere a baciarlo.

 

August apparve per un attimo confuso; evidentemente quel permesso di fuga era solo un modo per permetterlo alla prova e in tal caso lui aveva deluso miseramente gli standard dell'eroe. Forse Crudelia aveva ragione, era un cattivo ragazzo in fondo e non avrebbe imparato dai suoi errori. Intanto rise semplicemente contro le sue labbra e la strinse maggiormente a .

 

Avrebbe potuto dare in seguito la colpa al gin. Ma purtroppo - o per fortuna - non ne aveva bevuto abbastanza da dimenticare quella debolezza il giorno dopo.

 

 

 

 

 

 

 

[*] L’idea del gioco l’ho effettivamente presa da una puntata di Trono di Spade.

 

 

 

NDA:

 

Non ho molto da dire a dire il vero (perdonatemi il gioco di parole), se non confessare che mi sarebbe piaciuta vedere una scena del genere e riconfermare il mio amore per i crack pairings. Mi piacerebbe sapere la vostra opinione:)

 

LadyPalma

   
 
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