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Autore: Cuoredoro    12/08/2015    2 recensioni
ATTENZIONE: REVISIONE DEI CAPITOLI! (Adesso sono scritti meglio). Un'altra cosa che volevo aggiungere era che IL RAITING POTREBBE CAMBIARE. Detto questo spero che la mia storia vi piaccia:
Chi moriva dalla voglia di una seconda stagione di Hyouka a parte me? Spero in tanti, perchè proprio qui potrete trovare il seguito dell'anime dal mio punto di vista! Ci saranno colpi di scena, suspence, scene romantiche, incomprensioni, gelosie, un mistero irrisolvibile e un'incontro che cambierà la vita non solo di Eru, ma soprattutto quella di Oreki!
Genere: Fluff, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eru Chitanda, Houtarou Oreki, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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CAPITOLO 4

FEBBRE D'AMORE

<< Aiah... che mal di testa... ma che..? >>

Oreki si era appena svegliato. Si trovava in una posizione a dir poco scomodissima e davanti alla faccia si era ritrovato una schiena. Yui gli si era letteralmente rovesciata addosso e aveva testa e braccia che penzolavano dal divano.

<< Ma dove so- >> Non fece in tempo a finire che s'accorse della situazione << Aspetta... mi sono addormentato sul divano di Chitanda? Ohii... >>

Nel frattempo Chitanda si era svegliata e, raggiunto il salotto dove riposavano i due, non fece in tempo a trattenere una risatina alla vista di Oreki che si stava schiacciando sotto il peso della piccola che pareva una scimmietta. Poi ritrasse lo sguardo e lo posò sul pavimento, sentiva le guance calde.

POV CHITANDA

<< "Non riesco a dormire.. ma che ho fatto? Perchè l'ho fatto?">>

Chitanda continuava a pensare al bacio che aveva dato a Oreki e non riusciva a darsi una spiegazione del fatto che, ogni volta che ci ripensava, avvampava e si agitava.

<<" Mh-mh, si è preso cura di Yui, è per questo" >>.

Così si addormentò con questa convinzione. Il giorno dopo si alzò e vide Oreki che si trovava in difficoltà con Yui addosso, erano troppo divertenti! Poi quando Oreki si girò verso di lei si era improvvisamente sentita come quando hai la febbre: sentiva caldo e freddo assieme e si sentiva le gambe molli, così abbbassò lo sguardo.

<< Hoy, tutto bene? Chitanda? >> chiese Oreki, appena vide che stava arrossendo.

<< E-eh? aaah si, si tutto a posto! >> rispose in fretta e affannosamente. Era un pò strana.

Nel frattempo Yui s'era svegliata e, saltando giù dallo stomaco di Oreki, ( che nel frattempo si stava crogiolando nel dolore a causa del tonfo dei piedi della piccola) corse ad abbracciare la mamma. << Mamma!! >>

Chitanda l'avvolse tra le sue braccia, sorridendo caldamente. << Buongiorno Yui! Come stai? >>

<< Mmhmmh, benissimo! Ieri papà ha giocato con me! >> disse tutta sorridente.

<< Ah, davvero? >> Chitanda alzò lo sguardo violetto e luccicante su Oreki, il rossore le dipingeva lievemente le guance pallide. Sinceramente non se lo aspettava proprio da Oreki, che intanto si era alzato e li stava raggiungendo.

<< Ah, si... abbiamo passato una giornata.. stancante >> ammise sospirando. Chitanda gli sorrise.
Quando poi si misero tutti e tre a tavola a fare colazione, Chitanda iniziò a comportarsi stranamente...

<< Mamma? >> Yui guardava Chitanda preoccupata che stava con gli occhi mezzi socchiusi e respirava affannosamente. Tutto a un tratto cadde dalla sedia con un tonfo che fece scoppiare a piangere Yui. << Mamma!!! >>

<< Chitanda! >> Oreki si era alzato di scatto e aveva fatto appena in tempo a prenderle la testa. Così le mise una mano sulla fronte: << " Scotta! ">>, non sapendo assolutamente come comportarsi di fronte a quella situazione la prima cosa che gli venne in mente di fare fu di prenderla in braccio. Si mise a vagare con un lieve strato di panico addosso per cinque minuti, alla ricerca di una stanza. Quando la trovò mise Chitanda sul letto, la coprì e andò in cucina, si guardò attorno spaesato, poi trovò un panno e lo mise sotto l'acqua, quando tornò c'era anche Yui che singhiozzava tenendole la mano. Oreki le rivolse uno sguardo, incerto sul da farsi. Poi le parlò. << Yui non piangere, mamma sta bene, ha solo un pò di febbre, ma se piangi non guarirà e sarà triste >> La bambina dai lunghi capelli corvini lo guardò smarrita, ma smise di piangere e aiutò Oreki a metterle il panno bagnato sulla fronte. Quando finirono andarono entrambi vicino a Chitanda: era rossa sul volto, aveva la fronte imperlata di sudore e respirava affannosamente.
<< Yui... >> disse con un soffio di voce.

<< Mamma... >> Yui stava per rimettersi a piangere.

<< Chitanda... >>...

POV HOTAROU
"Aveva la febbre alta. Quando è caduta di scatto dalla sedia ho sudato freddo, ma poi sono riuscito ad orientarmi a casa sua e a trovare il necessario per "curarla"... Adesso siamo qui, io e Yui, che la fissiamo senza far niente.. aaahhh.... non so che fare... però... mi sono spaventato... "

La giornata passò in fretta. Dal momento che in casa non c'era nessuno e così sarebbe stato per i prossimi giorni, Oreki saltò la scuola per prendersi cura dell'amica. Fra cambi di panni imbevuti d'acqua e Chitanda che diceva qualche parola ogni tanto a Yui per tranquillizzarla arrivò l'ora di andare al club, ma ovviamente Oreki non ci andò.

<< Sei sicuro, Oreki-san? >> gli chiese Chitanda mentre sorseggiava un te caldo che gli aveva appositamente preparato, seduta a letto.

<< Va bene... tanto mi sono dato per malato. >> le rispose con voce atona, mentre posava lo sguardo sulla bambina accucciata sul letto accanto a Chitanda, che nel frattempo le accarezzava i capelli distrattamente. << "Anche se non credo che Satoshi ci creda fino in fondo"... >> aggiunse, anche se Chitanda questo non potè sentirlo..

<< Ascolta, Oreki-san.. >>

<< Cosa? >>

<< Yui adesso è molto più confidenziale con noi, prima non ti si avvicinava nemmeno e adesso ci chiama come i suoi genitori... >>

<< Si.. dove vuoi arrivare? >> chiese, nonostante avesse già intuito tutto.

<< Non credo che, per quanto vorrei starle accanto, potremo tenerla ancora per molto... in fondo ci sarà qualcuno che la starà cercando... è qui da quasi tre giorni e non sappiano ancora nulla di lei tranne il suo nome...qualcuno sarà molto preoccupato... >>

<< Ha detto che non si ricorda... in questi giorni ho provato a farle delle domande ma mi dà sempre la stessa medesima risposta, senza contare il fatto che appena nominiamo polizia o carabinieri si mette a strillare e a piangere. >>. Chitanda gli rivolse uno sguardo stanco.

<< ...Oreki-san, cosa facciamo? >>

<< Non lo so, per ora posso provare a domandare in giro se qualcuno ha disperso una bambina; è il massimo che possiamo fare. Tu ora dormi, dovresti riposare se vuoi stare meglio. >> disse alzandosi.

<< Si, hai ragione. >>

E con le stesse preoccupazioni che assillano la mente sua e di Hotarou, si addormentò.

Il giorno dopo Chitanda si svegliò con accanto Oreki che dormiva su una sedia vicino al letto e Yui, che invece dormiva con la testa appoggiata accanto alla sua e il corpo per terra. Si sentiva leggera, fresca, e si accorse che si erano presi prorpio ben cura di lei.
<<" Ehh.. sarò stata un peso... devo ringraziarli in qualche modo!" >> .
Dopo essersi alzata si fece una doccia, attenta a non svegliare i due, e una volta preparata scrisse un biglietto per dire che usciva, che stava bene e che sarebbe tornata sul tardi pomeriggio. Le era venuta un'idea.
<< Oggi è domenica, quindi ho abbastanza tempo. >> disse sorridente e uscì.



<< Ma cosa diamine...? >>

Oreki, alla vista del biglietto, non sapeva cosa dire, non sapeva se essere infastidito o arrabbiato o semplicemente sollevato. Forse provava un pò tutto insieme. Invece Yui lo guardava indecisa e poi gli chiese: << Mamma? >>
Oreki, che era ancora rimasto nel mondo dei sogni, non aveva sentito la voce della piccola, che gli ripetè la domanda una seconda volta. A quel punto tornò con l'attenzione verso di lei. << Ah... niente... è solo che, visto che è guarita, voleva respirare un pò d'aria fresca ed è uscita, ma presto tornerà. >> le rispose, poco convinto, <<"Spero">>.



Chitanda era al centrocommerciale, aveva chiamato Mayaka e adesso la stava aspettando. Come se le avesse appena letto i pensieri, Mayaka spuntò dal nulla, agitando una mano per farsi riconoscere fra la gente.
<< Chiii-chaaan!! >> eccola lì, in camicetta rosa e pantaloncini corti.

Chitanda ricambiò il saluto, agitando una mano a sua volta. << Ah, Maya-chan! >>

La ragazza la raggiunse. << Ho letto il messaggio che mi hai mandato poco fa, ma come mai volevi vedermi? Non che non voglia ma.. >>

Chitanda la interruppe farneticando di fretta. << Ecco.... è una cosa importantissima, mi serve il tuo aiuto... >>

<< Sarebbe? >> le chiese la ragazza incuriosita con un sorriso accogliente.

<< Ecco... il problema è questo... devo ringraziare una persona a cui sono molto grata... ma non ho la più pallida idea di che fare, eh-eh.. >> Non sapeva nemmeno lei perchè aveva omesso che la persona in questione era Oreki-san, ma non perse tempo a pensarci.
Mayaka la guardò ammiccando, con un sorriso che fece venire i brividi all'amica. Poi la prese per un braccio, trascinandola per i negozi sorridendo.




<< Papà... >> La bambina camminava sorridente, saltellando ogni tanto.

<< Si? >> camminava anche lui, ma non sorrideva

<< Dove stiamo andando? >> erano in un parco.

<< Al parco. >>

<< Ah... >> Yui sorrise, era comunque felice.

Era da mezz'ora che camminavano per i vialetti di un parco-giochi. Non lo stesso parco vicino casa, era un parco un pò più lontano. Era più grande e pieno d'erba e alberi e cosparso di vialetti che portavano in giro per tutta l'area. Al suo interno vi era una specie di riserva, vi erano il laghetto coi cigni e le papere e il laghetto delle tartarughe.

POV HOTAROU

" L'avevo portata in un parco dove c'era anche l'area bimbi. Le stavo lanciando delle occhiate mentre camminavamo per i vialetti stretti per mano. Sicuramente agli occhi dei passanti sembravamo fratello e sorella. Yui saltellava e sorrideva e ogni tanto canticchiava una canzoncina che probabilmente avrà sentito da Chitanda. Piuttosto, Chitanda dove diavolo era finita? Era tutto il giorno che provavo a mandarle delle mail ma non ha mai risposto."

<< Senti Yui, ti va se andiamo al bar a mangiare qualcosa? >> le chiesi, giusto per far qualcosa oltre a camminare senza meta, mi dissi, ma sapevo che l'unico motivo era perchè non volevo spendere ulteriori energie. La bambina invece sembrava tutto il contrario. Per Yui fare qualsiasi cosa andava bene e ne era entusiasta, a patto che quel "qualsiasi cosa" non fosse stare fermi.

E infatti il suo viso si illuminò. << Si!! >>

Entrambi erano andati assieme in un bar: più che altro si trattava un chioschetto con tavolini e sedie all'aria aperta. Poco dopo c'era un'area attrezzata per i bambini, con accanto il laghetto delle tartarughe. Yui moriva dalla voglia di andarci.
Hotarou lasciò andare un lungo sospiro mentre architettava un piano per tornarsene a casa il prima possibile ma facendo in modo che la bambina si fosse divertita abbastanza. << "Piuttosto... vorrei tanto sapere cos'è venuto in mente a Chitanda: andarsene così dopo che ha avuto la febbre..." >>

I due erano seduti in un tavolino all'aperto, l'uno di fianco all'altro mentre si godevano il sole tiepido di quel pomeriggio. O, meglio, Yui se lo godeva mentre Oreki cercava di sfuggire dal caldo sorseggiando una bibita fresca.

<< Papà! >> si sentì chiamare.

<< Si? >>

<< A cosa pensi? >>

Colto in fragante, Oreki fece una smorfia chiedendosi come diavolo facesse quella bambina a intercettare i pensieri altrui. <<"Sembra che abbia un qualche sesto senso... ">> pensò infatti.

Mentì. << Non penso a niente >>

<<" Scusa, Yui " >>

<< Dov'è la mamma? >>

<<" Eh.. a saperlo..." >>

<< Non lo so. >>

Le scure pupille della bambina si riflettevano nello sguardo verde del ragazzo. << Ti manca? >>

Pfffff!!!!!! In quel momento Oreki fece quasi per sputare tutto il caffè freddo che aveva in bocca. Ma che razza di domanda era? Certo... avendoli presi per i suoi genitori...era abbastanza sveglia per avere sei anni.

<< Ecco.... Chitanda è solo uscita un attimo..>>

<< "Meglio cambiare discorso...">> pensò, di nuovo preso in contropiede da un'altra situazione insolita. Negli ultimi giorni ne stavano capitando parecchie, di cose insolite.

 << Piuttosto tu, Yui, davvero non ti ricordi niente? se hai una casa? Una famiglia? I tuoi genitori?...>> tentò Oreki, ricevendo solo silenzio.

<< ... >>

Yui si era rabbuiata. Aveva lo sguardo perso, come se stesse cadendo sotto shock, era come se le stessero riaprendo una ferita.

<< Ecco... >> Per una bambina non sarebbe stato facile dirlo, lo si vedeva lontano un miglio, ed Oreki se n'era accorto.

<< No, non fa niente, non devi per forza dirmelo adesso, ma se ti venisse in mente qualcosa, dillo. >> Oreki cercò di aggiustare la conversazione in modo da non ferire più Yui, che però sembrava come incerta.

Ciò che si lasciò sfuggire Yui dalle labbra era niente più che un sussurro. << Tu e mamma non mi volete più? >>. Adesso i loro occhi si stavano riflettendo l'uno nell'altro, e Oreki rimase interdetto. Yui era strana. Non aveva più quello sguardo indifeso, anzi, era come se una strana luce avesse avvolto quei grandi occhi, sembrava pienamente cosciente e sicura di ciò che diceva, non si addiceva per niente a una bambina di sei anni. Oreki, che non si lasciava sfuggire niente, si era come incupito... nel senso che non si sarebbe mai aspettato di affrontare un discorso del genere con una bambina così.... piccola. Era inverosimile ciò che gli stava accadendo. Così, facendosi un'esame di coscienza e analizzando accuratamente la situazione, le diede una risposta.

<< Certo che ti vogliamo, Yui, ma sai che non siamo i tuoi veri genitori. Tuttavia hai visto tu stessa quanto ci siamo divertiti insieme io e te, e quanto bene ti vuole Chitanda. Tu lo sai, non è vero? >>

POV HOTAROU.

Non ne ero sicuro, ma avevo delle ipotesi su cosa stava succedendo. La prima impressione era stata sicuramente quella di una bambina scappata di casa, ma dovevo ricredermi. Da come parlava, da come stava affrontato questo argomento, anche le sue espressioni.... era ovvio che era stata abbandonata o peggio... era scappata da un orfanotrofio. Ero riuscito a capire, dai suoi atteggiamenti, che non era la prima volta che affrontava un discorso del genere, e questo mi porta a pensare sempre di più all'ipotesi dell'orfanotrofio. Il fatto che possa aver partecipato a diverse riunioni per essere adottata le ha fatto crescere in sè un atteggiamento quasi adulto, ma non credo per niente che vada bene a una bambina, sarà stata sicuramente adottata da una famiglia che non è riuscita a crescerla nel modo giusto, magari avrà avuto norme severe, ed è scappata. Per ora è solo un'ipotesi, ma se è giusta, e spero vivamente che non lo sia, allora credo veramente che sia meglio tenerla ancora un pò, almeno il tempo necessario per capire cosa le sia successo veramente, senza ferire nessuno...

<<" Accipicchia, avrai avuto un passato incasinato, Yui...">> mentre pensava al ragionamento appena fatto rivolse uno sguardo veloce alla piccola, ancora seduta con lo sguardo più buio della notte, ricoperta di briciole della merendina appena consumata. Hotarou, in un muto avviso, le annunciò cosa avrebbe fatto da lì in poi.

<< Puoi rimanere qui con me e Chitanda tutto il tempo che vuoi, tanto non hai fretta di andar via, no? >> L'ultima cosa che le aveva detto le pronunciò con tono complice, cercando un qualche tipo di reazione da parte della bambina che potesse aiutarlo a confermare le sue ipotesi.

Tutta via non ottene ciò che pensava. Yui, che fino a un attimo prima pensava che la volesse abbandonare, si ricredette e, sorpresa e felice, si lanciò letteralmente addosso ad Hotarou che per poco non si fece, di nuovo, cadere la tazza di caffè (che non aveva ancora finito) urlando contenta.

<< Grazie!! Papà!! Ti voglio bene!! >> era felicissima mentre lo strozzava con le braccia avvolte attorno al collo, ma a parte quel dettaglio lo sguardo stupito di Hotarou si trasformò in un'espressione rilassata e felice. Così assieme tornarono a casa.

..... UN'ORA DOPO .....

Yui: << MAAMMAA!!!! >>

Chitanda: << Yui-chan!! >>

Oreki: << Chitanda... >>

Oreki e Yui erano appena tornati a casa che videro Chitanda, con gran sopresa di Hotarou, in cucina che farfugliava qualcosa da sola con in mano una scatoletta rossa. Poi si girò e, accortasi di chi aveva dietro, corse ad abbracciare la bambina.

<< Yui-chan!!! Bentornati! Ti sei divertita oggi con Oreki-san? >> chiese sorridendo prima a lei e poi al ragazzo, che si sentì lievemente a disagio e imbarazzato.
La mini copia di Chitanda saltellò allungando le braccia verso la ragazza. << Si!!! >>

Hotarou era perso nella confusione. L'ultima volta che aveva visto la ragazza, la sera prima, era grondante di sudore con la febbre alta, poi da quella mattina si era volatilizzata nel nulla e, adesso che ce l'aveva davanti, non sapeva esattamente cosa dire. << Eh... Chitanda.. >>

Chitanda spostò la sua attenzione da Yui al ragazzo che aveva di fronte, improvvisamente in imbarazzo. << Ti chiedo scusa, Oreki-san! >> disse affannata piegandosi in avanti, in segno di scuse. << Non vi ho avvisato stamattina che sarei uscita presto. >>

Se possibile Oreki iniziò ad agitarsi di più, chiedendo alla ragazza di alzarsi. << Ah, no...non fa niente >> le disse a tono basso. <<" Almeno sei tornata a casa.">> pensò in un sussurro che a malapena percepì lui stesso.

Yui, che stava passando in rassegna lo sguardo dall'uno all'altro, si aprì in un sorriso sornione. << Papà era preoccupato per te, mamma! >>

La ragzza si voltò a guardare la bambina. << Eh? >>

Oreki rischiò un infarto. << Eh? O-oih! ... >>

<<" Ma che..!?">>

Chitanda, a quell'affermazione, aveva abbassato la testa arrossendo, anche se ogni tanto si lasciava scappare un sorriso appena accennato, mentre Oreki, anche lui un pò rosso, balbettava e dimenava le mani cercando di smentire ciò che aveva detto la piccola, ma le parole gli morivano in gola. Poi tutto a un tratto Chitanda si "risvegliò".
<< AH! A proposito, Oreki-san... >>

<< Eh? >> Oreki aveva smesso di balbettare e aveva puntato l'attenzione su Chitanda, che continuava a tenere tra le mani una scatoletta rossa.

La ragazza gli si avvicinò, un pò titubante. << Ecco..... in questi giorni ti sei preso cura di Yui-chan, e a un certo punto... anche di me >>. Intanto era leggermente arrossita.

i sentiva terribilmente a disagio. << Eh... aah... mmh, non fa niente >> le disse senza guardarla. << Non sei stata un peso. >>

<< Però!. ..>>

Oreki era stato preso alla sprovvista. << Volevo ringraziarti..... ecco! >>

Chitanda, abbassando la testa e allungando le braccia, diede la scatola a Oreki. Era una scatoletta di cuoio rosso, con un nastro blu che lo ricopriva. Non era molto grande, abbastanza da contenere una penna o un oggetto di piccole dimesioni.

Oreki la fissava sorpreso. << E' per me? >>

Chitanda gli rivolse un sorriso sincero. << ...si! >>

POV HOTAROU

Stavo prendendo la scatoletta dalle mani di Chitanda, che stava spostando leggermente lo sguardo verso di me. Poi, piano piano ho aperto la scatoletta: al suo interno c'era un bracciale di cuoio intrecciato con un piccolo pendente a forma di segno della pace.

<< Ho sentito dire che se lo indossi ti sentirai più tranquillo e più riposato. Ti sentirai in pace, visto che cerchi sempre di non spendere energie e che in questi giorni non hai fatto altro che occuparti di Yui-chan....>> mi disse allontanandosi di un passo, in attesa evidente di una mia reazione

La guardai, sinceramente sorpreso e..... felice. Non mi ero mai sentito così prima d'ora... Chitanda.. un regalo... non spendere energie... in quel preciso momento, non so perchè, mi era venuta una strana voglia di avvicinarmi a lei.

Oreki stava per dire qualcosa, ma non disse niente. Al suo posto, fece un passo avanti verso Chitanda.

<< Ti piace? >> La sua compagna di club lo risvegliò dal suo stato di trance, bloccandolo sul posto.

<< Eh? Ah! ....mh..si, grazie mille, Chitanda. >> le farfugliò, sperando che non notasse il rossore sulle sue guance. <<"Hoy, cosa diamine stavo per fare?!...">>

Chitanda lo guardò sollevata, regalandogli un altro sorriso. << Menomale! Sono contenta che ti piaccia! >>

A un certo punto, Yui, che continuava a passare lo sguardo dall'uno all'altro, s'intromise con fare lamentoso. << Maammaa!!! Paapàà!! E' tanto che vi fissate! Andiamo a mangiare? Abbiammo camminato tanto con papà oggi! >>

I due si voltarono, guardando la bambina imbronciata, entrambi divertiti. Oreki si rigirò la scatola in mano, poi se la mise in tasca. Il buon umore lo pervase, come gli accadeva raramente. Chitanda si voltò per andare in cucina. << Si, si! >> seguita da Yui che, con i pugni levati all'aria, reclamava cibo. Oreki le guardò, accennando un sorriso che lo sorprese.

E così i tre andarono a mangiare, e lui dormì di nuovo a casa loro. >>




SPAZIO ME: Ciaooooooo!!! Sono felice che abbiate letto fino a qui, mi stò impegnando davvero molto per questi capitoli e anche se non sono bravissima a scrivere spero di migliorare e che il testo vi piaccia! Dico giusto due informazioni: il parco in cui Oreki e Yui camminano esiste veramente e si trova a Torino, ci andavo con la mia famiglia da piccola! ^^ Eee....non ho la più pallida idea se vi piaccia o se sto andando malissimo, fatto stà che ho appena finito di revisionare i capitoli dopo due anni che non li toccavo e mi sono accorta, con orrore, che due anni fa non sapevo l'italiano. Il che non è cambiato molto maaa... si insomma stò migliorando tutto dal punto di vista ortografico, compresi i dialoghi. Per chi aveva già letto la fanfiction, spero che apprezzi i cambiamenti (molto leggeri) ma se ci sono problemi o cose da segnalare ditemelo pure! Farò in modo di rimediare! Grazie mille per aver scelto la mia fanfiction!


La vostra fedele Cuoredoro.
   
 
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