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Autore: _Karis    12/08/2015    5 recensioni
In cui Thomas ha una cotta per Brenda, ma si ritrova ad essere il ragazzo di Newt a causa di una scommessa persa - perché Minho lo odia e non tiene minimamente conto dei suoi sentimenti. O forse avrebbe dovuto semplicemente dirgli che odia Newt.
I suoi si definiscono "genitori moderni", Chuck minaccia il suo non-ragazzo con un fucile e Teresa esce con Gally. A quanto pare, la sua vita sta andando a rotoli e Thomas non può farci nulla. O forse sì.
|| Newt/Thomas || Pretend Relationship || HighSchool!AU ||
 
« E ricordate che siete una coppia e che le coppie amano il contatto fisico, tipo mani intrecciate e quelle smancerie lì, si parlano dolcemente e si baciano » rammenta loro infine con un sorriso sadico in volto.
Thomas quasi si strozza con la sua stessa saliva.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Minho, Newt, Newt/Thomas, Teresa, Thomas
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Sono nuova qui e questa è la prima storia che scrivo per la sezione di The Maze Runner. Come da introduzione è una Newt/Thomas, molto leggera e probabilmente piena di cliché (partendo subito dalla scommessa, ma è da qualcosa come anni che avevo voglia di scrivere una cosa di questo tipo, quindi ... sì, beh, eccola qui). Nonostante tutto, spero possa piacervi. Fatemi sapere cosa ne pensate, se vi va, e niente, buona lettura! ^^

PS: l'editor HTML mi sta facendo dannare. Appena ho un attimo sistemo l'impostazione. Siate clementi.


 

 

Tempo Scaduto

#prologo


 

 

 « Non se ne parla proprio » sbotta Thomas, incrociando le braccia al petto come un vero bambino. Teresa alza gli occhi al cielo, scocciata dal comportamento infantile del fratello; non che sia stupita, certo, lo conosce da una vita dopotutto.

 

 « Una scommessa è una scommessa, Thomas – afferma Minho tranquillamente – ora, niente storie. Avete scommesso e perso, perciò farete quello che voglio ». Alle orecchie di Thomas quell’asserzione appare minacciosa, ha come la sensazione che l’amico abbia trattenuto una risata malefica: sa quello che vuole Minho e sa che non cambierà idea.

 

 « Ero ubriaco! » tenta, esasperato, allargando le braccia in un gesto esageratamente teatrale. Teresa sbuffa rumorosamente e Thomas subito la incendia con un’occhiata. L’unico risultato che ottiene è un sorriso beffardo dalla sorella. Perché diavolo non l’appoggia? L’idea di Minho è stupida e imbarazzante.

 

L’amico lo fissa con sguardo annoiato e per alcuni minuti non dice nulla, poi gli angoli delle labbra si piegano leggermente in quello che dovrebbe essere un sorriso. Con la testa indica Newt e: « Lui non lo era ».

 

Thomas vorrebbe strozzarlo, forte. Qualche secondo, giusto il tempo di levargli quel sorrisetto dalla faccia, ma non può. Non guarda nemmeno Newt, si vergogna da morire ora come ora. E si comporta come sua sorella, Newt. Non lo aiuta per nulla a evitare questa cosa, lo stronzo. Se ne sta lì, seduto e pacifico, ascolta e ogni tanto si lascia scappare un sorriso. Forse potrebbe strozzare anche lui, non si sa mai.

 

 « L’hai raggirato, sai che non avrebbe vinto contro di te » ribatte velocemente. Si sta arrampicando sugli specchi. Ormai la sua dignità l’ha abbandonato, quindi tanto vale provare tutto quello che può.

 

 « Thomas, – lo riprende Teresa con tono perentorio. E il suo nome intero pronunciato da lei suona strano, quasi innaturale – non comportarti come un moccioso e prenditi la responsabilità delle tue azioni. Hai scommesso, sì? Sbronzo o meno, non fa differenza, accetta la realtà » sbotta.

 

Thomas apre la bocca per ribattere, ma Newt lo precede e: « Dai, Tommy. È solo un pegno, non ingigantire la cosa. Non ci ucciderà ». Thomas non sa come faccia a prendere la cosa così alla leggera, si tratta comunque di fingere per due settimane di stare insieme e lui stava provando disperatamente a farsi notare da Brenda, era così vicino a trovare il coraggio per chiederle di uscire che quasi non ci credeva, ma, no, Minho doveva a tutti i costi scegliere questo pegno. Sia mai che qualcosa vada per il verso giusto fino alla fine.

 

Ora che ci pensa: perché è ancora amico di Minho? Sospira, sconfitto, abbassando il capo. Si è trasferito da quasi un anno ormai con la sua famiglia. È stato “quello nuovo” insieme a Teresa per qualcosa come tre lunghi mesi e Minho si è dimostrato subito amichevole, simpatico e disponibile ad aiutarli. Diventare amico di Minho è stato per Thomas facile come respirare.

 

Newt, invece, è stato l’omaggio che nessuno vuole, o almeno così è stato per Thomas. In quanto migliore amico di Minho, era inevitabile che Newt gli venisse presentato e che Thomas si sarebbe dovuto presto e silenziosamente adattare alla sua presenza. A Thomas Newt non piace più di tanto: è quello che riesce a stare simpatico a tutti e che i professori e i genitori adorano. Si tratta più che altro di buona educazione e voti alti, cose che anche Thomas possiede, eppure non sortisce lo stesso effetto positivo di Newt. Anzi. Teresa dice che è se tenesse a freno la lingua ogni tanto, potrebbe risultare più simpatico agli altri, ma Thomas non le ha mai prestato davvero attenzione.

 

In più è invasivo, rumoroso … Thomas non riesce a farselo piacere veramente, non lo considera un vero amico e forse è questo che gli rende incredibilmente indigesto l’aver perso la scommessa.

 

 « Ti sei finalmente arreso, Tom? » domanda Teresa, giocherellando distrattamente con una ciocca dei suoi capelli scuri. Thomas annuisce, abbassando lo sguardo

 

 « Finalmente! – gioisce Minho, alzando le mani al cielo – E ricordate che siete una coppia e che le coppie amano il contatto fisico, tipo mani intrecciate e quelle smancerie lì, si parlano dolcemente e si baciano » rammenta loro infine con un sorriso sadico in volto.

 

Thomas quasi si strozza con la sua stessa saliva.

 

 « Non fare quella faccia, Tom – ridacchia la sorella – se te lo stai domando, comunque, è un no. Minho non ti permetterà di non farlo. È la parte più divertente ». Thomas la supplica con gli occhi, perché Teresa è l’unica che può convincere Minho ad evitare almeno i baci, ma lei si limita a sorridere e a scuotere la testa con leggerezza. Thomas mima con le labbra la parola “traditrice” e non gli interessa se gli altri lo colgono. È davvero arrabbiato e frustrato. Il mondo ce l’ha con lui, di sicuro, lo odia profondamente e vuole fargli pagare a caro prezzo la sua esistenza. Se Teresa potesse leggergli nel pensiero, probabilmente sbufferebbe qualcosa sul suo animo melodrammatico.

 

 « Abbiamo spie ovunque » blatera Minho come se questa fosse un’operazione segreta.

 

 « Non pesare di poter sfuggire, Tom » aggiunge Teresa con il capo appena inclinato verso destra. Il ragazzo geme, esasperato, e nello stesso momento Newt si lascia andare ad una risata sincera. Si avvicina a Thomas e: « Non sarà così male, – gli promette – amore » aggiunge subito, dopodiché gli scocca un bacio leggero sulla guancia. Un brivido corre veloce lungo la spina dorsale di Thomas e il ragazzo non sa se è causata da quel terribile appellativo o dal bacio o da entrambi. A quel punto pensa che due settimane possono essere interminabili se passate con Newt come ragazzo. E si dispera.

 

 « Vedi? – richiama la sua attenzione Teresa, indicando distrattamente Newt con la mano destra – lui è un bravo attore ». Sottointeso: tu non lo sei. Ed è tutto quello che recepisce Thomas: un’altra cosa in cui Newt è bravo e in cui Thomas potrebbe esserlo, ma di fatto non lo è. Probabilmente è in competizione con lui senza davvero rendersene conto.

 

 « Vi odio tutti » e con questa frase da persona matura, Thomas esce dalla stanza, sbattendosi la porta alle spalle.


   
 
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