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Autore: babastrell    12/08/2015    1 recensioni
[Usotsuki Lily]
Può una cosa banale come un taglio di capelli cambiare la vita di due persone?
[An Shinohara x Yuri Shirota]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di quanto potessi pensare sono arrivata alla fine di questa avventura...

Con un po' di malinconia e di allegria vi presento l'ultimo capitolo della raccolta! Gran Finale!!!

Buona lettura!

 

 

SIAMO DIFETTOSI

 

Yuri scoppiò a ridere quando il piccolo cane gli saltò addosso e lo spinse a terra bagnandogli completamente la maglietta. «An! Aiutami!».

Il ragazzo però era troppo scosso dalle risa per intervenire e si limitò a puntare contro i due il tubo dell'acqua, infradiciandoli ulteriormente, mentre un altro cucciolo gli tirava l'orlo dei pantaloni con i denti per convincerlo a chinarsi per giocare con lui.

Appena riuscì a liberarsi del suo piccolo assalitore, Yuri venne atterrato da una femmina un po' più grande, che si sedette sul suo stomaco abbaiando soddisfatta. La fece scendere con un gesto e si tirò su a sedere, accarezzando la morbida pelliccia bianca e bagnata dei due volpini di Pomerania. Approfittò del momento di tranquillità per sbirciare in direzione di An: il cagnolino gli aveva rubato il tubo di gomma e scorrazzava per il giardino inseguito dal ragazzo. Quando finalmente riuscì a raggiungerlo, An lo sollevò e cercò di togliergli il tubo dalla bocca, ottenendo solo un forte getto d'acqua in piena faccia.

Yuri si alzò ridendo a quella vista e chiuse il rubinetto. An si lasciò cadere sulle ginocchia e finalmente staccò il cane dalla gomma, gli grattò la pancia e lo lasciò trotterellare verso la madre.

«Tieni» disse Yuri tendendo uno straccio ad An e cominciando a sfregare il pelo della cagnetta più grande. «Grazie per avermi aiutato a lavarli. Non dovevi...»

«Non dirlo neanche» lo interruppe il ragazzo mentre cercava di evitare che i due cuccioli che stava asciugando gli leccassero la faccia. «L'ho fatto volentieri. Sono così carini».

Appena asciutti, i cani corsero via tra l'erba latrando allegri.

«Ecco. Li abbiamo appena lavati e subito si tuffano nel fango». Yuri ridacchiò sconsolato e arrotolò la manichetta attorno al rubinetto.

I due ragazzi si sedettero a terra, uno accanto all'altro, disinteressandosi del terreno bagnato.

«Scusa per averti sfruttato così» mormorò Yuri.

«Ancora con questa storia? Ti ho detto che è stato un piacere»

«Però mi sento comunque in colpa».

An sorrise e lo guardò di sottecchi. «Se davvero ci stai così male, puoi dirmi qualcosa che non avevi mai detto a nessuno. Così saremo pari». Gli strizzò l'occhio con aria scherzosa e riprese a guardare i volpini che giocavano.

Passarono i minuti nel silenzio rotto solo dai latrati dei cagnolini.

«Credo di essere difettoso» disse Yuri d'un tratto con voce asettica.

An girò la testa di scatto. «Cosa?»

«Hai chiesto di sapere qualcosa che nessun altro sapeva»

«Ma stavo scherzando!». An si passò una mano tra i capelli con un sospiro. «E comunque, in cosa saresti difettoso?».

Il ragazzo continuò a guardare davanti a sé, rosso in viso. «Liar Lily è uno shoujo manga dove tutti amoreggiano» spiegò. «E poi ci sono io, che sono trattato come un cane dalla protagonista e nessuno si ricorda come mi chiamo. Insomma, non c'entro niente». Sbuffò e si nascose dietro la frangia. Si sentiva incredibilmente stupido a raccontare a qualcuno il suo assurdo cruccio.

L'altro si sporse verso di lui, incuriosito.

«Voglio dire, non nego che a volte sia stranamente piacevole essere maltrattato, ma...». Preso dal discorso, Yuri si alzò e cominciò a camminare per il giardino, gesticolando come un forsennato. «Non lo so, forse sono solo invidioso. Sono un personaggio secondario quasi inutile e invidio tutti gli altri a cui l'autrice ha concesso una storia d'amore. Sono una persona meschina» ammise infine accoccolandosi su una sedia sotto un albero.

«Non credo che tu sia meschino». An lo raggiunse e si aggrappò a un ramo, issandosi fino a sedervisi. «E non sei l'unico a non avere una storia in questo fumetto. Guarda me». Appoggiò la schiena al tronco e lasciò penzolare le gambe. «Non importa a nessuno se anche ho una cotta» soffiò un ciuffo biondo via dal viso.

Yuri alzò lo sguardo su di lui. «Scusa, hai ragione. Non dovrei parlare come se fossi l'unico con i proble... Aspetta, di che cotta parli?».

Il biondo contrasse la mascella, lasciandosi sfuggire un verso contrariato. «No, niente. Ignora quello che ho detto»

«Non posso ignorarlo. Dimmi chi è»

«Nessuno, era per fare un esempio». An distolse lo sguardo.

Il ragazzo sulla sedia aggrottò la fronte. «Non dirmi bugie». Si stupì di quanto fosse diventato facile per lui comprendere il ragazzo ancora sull'albero. «Dammi almeno un indizio».

Ricevette in cambio un fischio prolungato. «Non ti arrenderai?».

Lui scrollò le spalle. «Non credo». Allungò una mano per coccolare uno dei cuccioli che gli era saltato in braccio, ma non staccò gli occhi dal ramo su cui era appollaiato l'amico.

An saltò a terra, spazientito. «Che bel quadretto» commentò con un sorriso, squadrando il ragazzo e il piccolo cane che gli leccava la mano. Incrociò le braccia. «Va bene, te lo dico».

Yuri stirò le labbra in un largo sorriso trionfante.

«Ad una condizione» aggiunse poi il ragazzo in piedi. «Chiudi gli occhi».

Confuso dalla strana richiesta, ma anche curioso di scoprire qualcosa di nuovo su An, Yuri annuì e serrò le palpebre.

Avvertì l'aria spostarsi vicino al viso e tese le orecchie in attesa di udire la voce flautata.

Ma non la udì.

Percepì invece qualcosa di caldo e setoso sfiorargli le labbra in modo appena percettibile. Perplesso, socchiuse gli occhi e incontrò le iridi castane di An tanto vicine da sembrare irreali.

Con un singulto si ritrasse di scatto dal bacio e spinse via il ragazzo con una mano. Sentiva le gote in fiamme e non riusciva ad articolare una frase di senso compiuto, le mani gli tremavano visibilmente.

An si raddrizzò con il volto arrossato e preoccupato. Gli afferrò i polsi cercando di fermare il suo tremore, ma li lasciò andare quando vide l'espressione sconvolta.

«S-scusa» biascicò stringendosi nelle spalle. «Non avrei dovuto farlo, non credevo che avresti reagito così». Si diresse verso il cancello. «Mi dispiace. Capirò se non vorrai vedermi più» disse prima di uscire.

Rimasto solo, Yuri si abbandonò completamente sulla sedia. Il suo primo bacio gli era appena stato rubato dal suo migliore amico. Sentì gli occhi gonfiarsi di lacrime, ma si rifiutava di piangere. Abbassò lo sguardo sul cane ancora sdraiato sulle sue gambe. «Che situazione». Il cuore gli batteva ancora all'impazzata e non riusciva a smettere di pensare al tocco morbido delle labbra sottili sulle sue.

Era infastidito senza saperne bene il motivo; non era certo il tipo che reagiva così male per una cosa simile, non era nel suo carattere. Era stato preso di sorpresa. Non sapeva come comportarsi, ma non voleva perdere An.

Si alzò e depose il cucciolo a terra. «Sitz» comandò per farlo sedere.

Corse in strada alle calcagna del ragazzo, senza sapere esattamente come lo avrebbe affrontato. Lo vide in fondo alla strada che camminava piano e percorse gli ultimi metri quasi volando.

«Aspetta!» esclamò a voce un po' troppo alta afferrandolo per un braccio.

An si voltò per guardarlo e Yuri si sentì improvvisamente insicuro davanti alla sua espressione turbata e al volto rigato di lacrime.

Prese un lungo respiro e parlò, senza riuscire a staccare gli occhi dal marciapiede: «Non volevo reagire così. Ho esagerato, scusami».

Non udendo risposta, alzò lo sguardo: sul volto di An era apparso un sorriso tirato ma rincuorato. «Credevo che non volessi avere più nulla a che fare con me».

Yuri alzò lo sguardo torcendosi le mani. «Non hai fatto niente di male» gli sorrise.

Il viso del ragazzo si illuminò. Nel vederlo così felice, Yuri fece d'impulso qualcosa che stupì persino se stesso: mosse un passo verso di lui e lo strinse in un abbraccio impacciato.

“Non dovrei farlo” pensò. “Non posso illuderlo”. Una parte di lui non riusciva ancora a capacitarsene: piaceva ad An, An aveva una cotta per lui, An era innamorato di lui.

Nel sentire le braccia snelle che gli circondavano il corpo, si accorse che il suo cuore pulsava con forza contro lo sterno.

«Facciamo finta che non sia successo niente» propose An.

Il cuore di Yuri perse un battito.

Niente? Sarebbe stata la cosa migliore. Avrebbero continuato a uscire, chiacchierare e divertirsi come avevano sempre fatto.

Allora perché l'idea gli faceva venire un nodo in gola?

“Sono innamorato di An” realizzò all'improvviso.

Non sapeva quando l'aveva capito, ma d'un tratto tutto gli sembrava semplice come ogni cosa che aveva condiviso con An fino a quel momento. Come i silenzi, le risate e le parole.

Come il modo in cui sciolse quell'abbraccio che sembrava essere durato un'eternità e gettò le braccia al collo del ragazzo in cerca delle sue labbra, con tanta foga che i loro nasi sbatterono l'uno contro l'altro.

Quel bacio fu spontaneo ma goffo. An si irrigidì un secondo prima che la sua mano corresse tra i capelli di Yuri e lo spingesse ad approfondire il contatto; guidato da lui, Yuri si lasciò trasportare completamente. L'altro ragazzo era decisamente più abile ed esperto di lui.

Sentiva il cuore di An battere forte contro il suo petto. “O forse è il mio?”. Non lo sapeva con certezza, i loro corpi erano talmente vicini che i battiti si confondevano. Lo sentì gemere nella sua bocca.

Quando si separarono, un'ombra passò negli occhi di An. «Se fai così non riesco a lasciarti in pace».

Yuri si ritrovò a sorridere. «Forse non voglio essere lasciato in pace».

An spalancò gli occhi e la bocca, poi scoppiò a ridere e lo strinse tanto forte da togliergli il fiato, sollevandolo da terra. «Visto che non sei difettoso?»

«Forse invece lo siamo in due» rise il ragazzo.

 

 

E siamo giunti alla fine.

So che Yuri ha più di tre volpini, ma me ne sono ricordata tardi e non mi andava di modificare la scena, mi sembrava così carina!

 

E con questa mi congedo.

Vi ringrazio tutti per aver letto le vicende di questi scemotti e spero di avervi fatto apprezzare almeno un po' questa coppia assurda. ^o^

Anche se è finita, anzi, soprattutto perché è finita, vi chiedo in ginocchio di spendere qualche secondo del vostro tempo per recensire e dirmi cosa ne pensate! Non temo le critiche costruttive, anzi, sono più che ben accette!!!

Special Thanks to SilviaAnime, che ha seguito la raccolta e recensito due capitoli!

E ovviamente un grazie anche a tutti quelli che l'hanno letta e/o la leggeranno!

  
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