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Autore: VelenoDolce    12/08/2015    5 recensioni
Loki è un ragazzino che si sente solo e poco amato, sogna di finire in un mondo parallelo dove è amato. Se succedesse davvero? Ma sarà un universo alternativo o solo il futuro?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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Guardo il mio riflesso nell'acqua. La mia pelle, sempre troppo pallida, i miei capelli nerissimi, i miei occhi... Chiari e trasparenti, come quelli dei miei genitori, ma verdi, come nessuno di loro.

Sospiro. Sembro un alieno nel mio mondo. Troppo magro, troppo piccolo, troppo strano. Ho guardato tutti i ritratti di famiglia. Perchè dovevo somigliare proprio alla nonna? Stessa pelle lattea, stessi capelli, stessi occhi. Stessa tendenza a finire dimenticata.

Padre ci ha raccontato di suo padre, re Bor, ma mai di sua madre. E non ne ho trovato traccia nemmeno nei libri della biblioteca. Se non avessi visto il ritratto di lei con il nonno non sarei mai venuto a conoscenza del fatto che le assomiglio. Perchè? A chi posso chiedere? A nessuno, come sempre, sono solo.

Sospiro. Alzo lo sguardo. Le acque del lago sono immobili, rispecchiano gli alberi, dalle foglie rese rosse dall'autunno, e le nuvole che si muovono lente nel cielo azzurro. Uno specchio che crea un mondo identico e speculare a quello reale.

Cosa succederebbe se potessi entrarci e ritrovarmi in un mondo invertito? In cui io sono il prediletto, io il più bravo. Io quello accerchiato sempre da amici che vogliono solo compiacermi. Io quello amato. Sarei felice li? Capirei la ragione per cui sono sempre messo da parte?

Mi spoglio, voglio nuotare. È una delle poche attività fisiche in cui eccello. Non ammetterò mai che sia anche l'unica. A pochi passi da me c'è un albero con il tronco curvo sull'acqua. Ci salgo e lo uso da trampolino.

L'ingresso in acqua mi da uno strano brivido. Per qualche secondo chiudo gli occhi, accecato da una luce innaturale. Panico...

Cosa è stato? Mi domando riemergendo per prendere un profondo respiro. Mi guardo attorno, tutto è immobile, solo le piccole onde prodotte dal mio corpo infrangono lo specchio del lago. I miei vestiti sono li, dove li ho lasciati. Il castello si vede appena attraverso gli alberi.

Esco dall'acqua e mi rivesto con una strana sensazione che mi stringe il petto. Senza un reale motivo prima di arrivare al castello mi occulto. Svanisco alla vista di tutti, è uno dei miei incantesimi preferiti. Entro nel castello da una delle entrate di servizio.

C'è qualcosa di strano. Non capisco bene cosa sia, è più una sensazione, che altro. Passo per i giardini, non c'è quasi nessuno, è normale a quest'ora del pomeriggio. Mi affaccio a una balaustra, guardo la via sotto e mi manca il respiro.

Jotun. Ci sono degli jotun a palazzo. Dopo alcuni secondi di panico mi rendo conto che non c'è nessun pericolo. Quegli esseri sono perfettamente integrati alla popolazione. Alcuni passeggiano, altri commerciano, e alcuni indossano persino l'armatura dell'esercito reale.

Io. Sono. Nel. Mondo. Dietro. Lo. Specchio.

Il lago ha fatto da tramite a questo universo alternativo... Come e perchè non ne ho idea. Ma... Sono qui. Sorrido. Sarà tutto invertito? I nemici ora sono amici? Come mi tratteranno? Il cuore batte impazzito dentro al petto.

Cammino verso le mie stanze. Saranno ancora mie? Mi sento stranamente agitato e spaventato. Qui tutto sarà diverso? Thor non sarà il preferito? O lo sarà sempre e comunque?

La mia portafinestra è aperta. Entro guardingo. La stanza è simile alla mia, ma non lo è del tutto. Stessi colori. Stessi libri, stessa serie di provette. Ma tutto è come avvolto in uno strano alone di perfezione che non mi appartiene. Non ci sono fogli sparsi sulla scrivania. Le boccette sono tutte in ordine e con le etichette. Mi passo le mani tra i capelli, sono lunghi e raccolti in una treccia, perchè non me ne ero accorto? Mi passo la mani sulle braccia, senti i muscoli sotto la stoffa.

Il me di questo universo è diverso. E io non ho idea di come sia. Mi avvicino al comodino. Ci sono i ritratti di famiglia. Sorrido. Questo non è cambiato? Mi blocco. C'è un ritratto in più. Lo prendo in mano. Un bambino, a me sconosciuto, sorride felice. Ha i capelli biondi, ma gli occhi verdi chiari come me. Chi sarà? Un altro fratello, ovvio, me lo chiedo pure? In questo mondo ho un fratello minore.

Sussulto quando qualcuno bussa alle mie porte. Mi volto, con ancora il porta ritratto in mano. Devo rispondere?

Il bambino della foto entra senza aspettare risposta. Si guarda attorno, stranito.

Loki... sei qui?” Chiede facendo alcuni passi verso il centro della stanza. Che faccio? Non posso nascondermi e basta. Prima o poi devo affrontare questa cosa.

Si.” Dico semplicemente mentre riappaio accanto al letto. Lo vedo sussultare.

Ma... un nuovo incantesimo? Quando lo hai imparato?” Il bambino sembra entusiasta.

Da poco.” Rispondo secco, ma quel cosino si blocca. Quanti anni avrà? È ancora nell'età dell'infanzia.

E' difficile, e mi stanco ancora molto.” Sorrido, lo vedo rilassarsi e sedersi sul letto accanto a me.

La nonna dice di andare da lei a cena. L'ho già detto a Thor, non ne è molto contento. Avete litigato?” Il bambino ride allegro. Nonna? Quale? Non ho mai conosciuto nessuna nonna... Sarà la donna che mi assomiglia?

Tra quanto? Ho perso la nozione del tempo oggi...” Devo essere gentile con quel bambino? Devo scoprirne il nome. Come posso fare?

Quaranta minuti... Non ti sei ancora cambiato, facciamo il bagno assieme?” A quell'esserino brillano gli occhi.

E' da tanto che mi tieni lontano. Mi manchi tanto...” Lo vedo incurvare le spalle, sembra quasi sull'orlo delle lacrime. Fare il bagno insieme... il mio io di questo mondo non sa come fare per mostrarsi nudo al fratello?

Poso il porta ritratto sul comodino. E annuisco. Lui salta giù dal letto e mi abbraccia forte. Devo lasciare al mio io alternativo qualche incantesimo utile.

Loki. Altar.” Thor entra senza nemmeno bussare, non è molto alternativo... Ma almeno ho scoperto come si chiama il bimbo. Mi volto e mi blocco qualche secondo, lui è... grande. Un uomo fatto. I capelli sono così lunghi, e la barba è piena e ben curata. È un dio, non l'incosciente che conosco.

Fai il bagno con noi?” Altar sprizza gioia da tutti i pori. Senza aspettare risposta corre nel mio bagno, presumo per riempire la vasca.

Sei sicuro?” Thor sembra incerto. Lo guardo e sorrido.

Fai il bagno con noi?” Gli chiedo, mi viene da ridere. È arrossito. Forse questo idiota sa del mio segreto? Lo precedo in bagno.

E' quasi piena. Dov'è il profumo? Avrò il tuo profumo fino a domani!” Sorrido, questo bimbo sembra così dolce, e sembra volermi anche un mondo di bene. Inizio a spogliarmi. Nel mentre chiudo gli occhi e trasformo appena il mio corpo. È facile, mi bastano pochi secondi. Apro uno degli armadietti e prendo il bagnoschiuma. Lo do al bambino che ne versa una buona dose nella vasca. Finisco di spogliarmi.

Thor mi guarda in modo strano. Mi blocco alcuni secondi. In questo universo le cose sono diverse. Forse... Lui mi ama? Sarà ricambiato? Mi immergo nell'acqua, è fin troppo calda per i miei gusti.

Che hai fato tutto il giorno? Non riuscivo a trovarti.” Altar mi viene accanto con la spugna, gli do le spalle e lui emette un piccolo grido di gioia. Che dolcezza questo bambino.

Mi esercitavo, hai visto prima.” Gli dico cercando di sembrare allegro. Mi sto comportando nel modo giusto?

Sei bravo nella magia. Quanto Thor con la spada. Io invece non sono bravo in nulla.” Lo sento sospirare.

Troverai anche tu qualcosa in cui sarai bravo. Per ora sei piccolo. Approfittane e gioca più che puoi.” Thor sembra incerto.

Io e Altar chiacchieriamo di pozioni e spade per un po'. Fino a quando non inizia a farsi tardi. Thor ci blocca, dicendo che dobbiamo andare, sembra strano. Altar esce dalla vasca, si avvolge in un asciugamano e corre via, inciampando e quasi volando a terra. Rido.

Chi sei?” Thor alle mie spalle sembra aver capito. Qui è molto più perspicace... Non ci voleva.

Sono Loki, che domanda...” Rispondo tranquillo. Ma lui mi blocca contro il bordo della vasca, imprigionandomi con le braccia. Un brivido mi corre lungo la schiena.

Ti manca qualcosa... qui.” Mentre parla la sua mano mi scende tra le cosce.

Non manca nulla.” Sussurro, in pochi secondi il mio corpo ritorna normale. Sussulto quando, invece di togliere la mano, fa scivolare due dita dentro di me. Il mio cuore impazzisce.

Come hai fatto?” Mi sussurra all'orecchio, mentre inizia a muovere le dita dentro e fuori.

In... incantesimo...” Dico agitandomi sotto di lui.

Sento che hai voglia quanto me...” Mi sussurra iniziando a baciarmi il collo. Fa aderire il suo corpo al mio. Posso sentire la sua erezione contro la mia apertura. Lo voglio. Con tutta l'anima. Ma non posso. Io non sono il suo Loki. E lui non è il mio Thor.

Ma... cosa... perchè amore?” Lo chiede sorpreso e triste. Un leggero strato di ghiaccio ricopre l'acqua della vasca, che si raffredda all'istante. Mi ha chiamato amore, una stilettata al mio cuore.

Perchè io sono Loki. Ma non il Loki che conosci. Ho usato un incantesimo per venire qui...” Un singhiozzo mi sfugge dalle labbra.

Perchè voi amate questo Loki, cosa ha lui che io non ho?” Mi rendo conto di star perdendo il controllo.

Perchè nessuno mi ama?” Mi volto per guardarlo. Thor poggia le mani sulle mie spalle.

Calmati, ti prego. Da dove arrivi e dov'è il mio Loki...” Thor parla tranquillo e deciso, come sempre.

Un mondo parallelo. Lui sarà al mio posto, presumo. Io guardavo lo specchio d'acqua e pensavo... quanto sarebbe bello andare dove qualcuno mi ama.” Mi copro il viso con le mani. Perchè sto piangendo in questo modo?

Calmati. Ti prego... Com'è possibile che un altro me non dica quanto ti ama, nel vederti piangere?” Mi abbraccia.

Non ti importa di me. Ne quando piango ne quando urlo. Mi ignori.” Nascondo il viso contro al suo collo.

Noi siamo fatti per stare insieme. In tutti i mondi. Questo madre lo ha sempre detto, da quando abbiamo saputo... A voi no?” Thor sembra stupito.

Forse è meglio andare a parlarle. Ci aspetta per cena.” Si alza, aiutandomi.

Madre? Altar ha detto che nonna ci aspettava.” Lo guardo, non capisco.

Nostra madre... è sua nonna. Altar è figlio mio e del mio Loki.” Spalanco gli occhi alle sue parole. Figlio mio? Con... lui? Ansimo, qui sarei felice. Perchè? Cosa ho cambiato qui? È colpa mia?

Perchè nel mio mondo mi odi allora? Cosa ho sbagliato? Perchè sbaglio sempre! Perchè mi odiate? Io vi amo...” Esco dalla stanza da bagno, voglio tornare a casa. Non voglio vedere più nulla. Vado davanti allo specchio, guardo alcuni secondi la mia immagine, fatico a riconoscermi. Sono io, ma adulto. I miei capelli sono lunghi, il viso affilato. Tocco il mio viso nello specchio. Una luce mi abbaglia.

Sono nelle mie stanze, lo so. Resto con gli occhi chiusi. Mi lascio scivolare a terra. Altar era così bello... Quel Loki era molto più grande di me, potrò ancora averlo? Sarò ancora in tempo? Un singhiozzo mi spezza il respiro. Le lacrime iniziano a scendere.

Apro gli occhi, sospiro. Non serve a nulla torturarsi così. Alzo il viso sullo specchio, c'è attaccato un biglietto. Lo prendo.

= Ciao piccolo me. Non piangere in quel modo da solo. Fa troppo male, lo so. Non so se il mio mondo sia parallelo al tuo o il futuro. Ci vorranno ancora duemila anni per scoprirlo. Ma Thor potrebbe, in fine, essere tuo. E anche Altar. Stavo sbagliando con il mio bambino. Stare qui mi ha fatto ricordare alcune cose molto dolorose. Ma ti ringrazio, perchè ora sto meglio. Vado a coccolare il mio bambino.

Grazie

Loki. =

Poche righe. Il futuro? Sorrido. Allora non è colpa mia. Thor non mi ama, ancora, ma lo farà. Glielo farò fare.

Io farò in modo di avere il mio Altar tra le braccia.

Avrò Thor per me.






Questa piccola storia l'avevo scritta per un contest, che non è mai iniziato per mancanza di partecipanti ^.^ Ho deciso di postarla perchè mi sembra carina. Spero piaccia anche a voi <3

Un abbraccio a tutte

Veleno

   
 
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