Solo un desiderio
 
(Mizuki)
 
"Mi piange il cuore Mizuki, ma i miei genitori non vogliono che stia con te.. scusami davvero, ma sono stato costretto a fidanzarmi con un'altra ragazza.." quelle parole, continuavano a frullarmi nella mente.
Shigeru le aveva pronunciate, tristemente, fra i singhiozzi: quelle lacrime che sembravano scorrere da sole sulle guance ormai arrossate di quel ragazzo a cui avrei dovuto dichiararmi.
Me ne stavo rintanata in un angolo della mia stanza, con la testa fra le mani e il cuore spezzato.
-Ti prego..S-Shigeru.. torna da me...non mi lasciare..-mormoravo fra le lacrime.
Che stupida, come se avrebbe potuto farlo..
Sentivo un vuoto nel mio cuore; io mi sentivo vuota: il mio corpo era solo un guscio molle e debole e all'interno il nulla.
Mi ritornavano alla mente tutti i momenti passati con lui..
La mia mente conservava tutti i ricordi più felici ed era come riviverli una seconda volta: scossi la testa violentemente, come per cancellare ogni cosa, ogni traccia del suo passaggio, ogni sentimento che quel ragazzo aveva destato in me.
Non ho amato nessun'altra persona come quanto ho amato lui.
Ogni volta che eravamo insieme dimenticavo tutte le oppressioni, tutti i problemi, tutti i crucci che mi portavo appresso durante la giornata. Era come se quella persona fosse in grado di eliminare il resto, come se la sua aura dicesse:"Va tutto bene, tranquilla. Adesso ci siamo solo io e te".
Ma ora quell'aura sembrava svanire, come il sole all'orizzonte quando sta per tramontare.
Solo in quel momento mi accorgevo che forse avrei dovuto sfruttare meglio il tempo a disposizione: vivere ogni giorno assieme come se fosse stato l'ultimo, perché stavolta era finita davvero.
Piangevo senza tregua, quasi in modo isterico: le braccia avvolte attorno alle ginocchia, le gote accese di un rosso intenso, gli occhi blu oceano arrossati e vuoti; le unghie conficcate nella pelle per la disperazione.
Ormai mi sentivo annegare in un mare profondo, dal quale non ne sarei più uscita.
Vorrei esprimere solo un desiderio: rivederti mio caro Shigeru.
 
(Shigeru)
 
Ormai avevo speso tutte le lacrime, che avevo in serbo: gli occhi mi bruciavano, tanto erano diventati secchi.
Mi trovavo sul treno diretto a Kyoto, la città della mia nuova promessa sposa Kamiko.
Ero voltato verso il finestrino: i paesaggi scorrevano veloci al nostro passaggio, non dando neanche il tempo per rendersi conto di dove ci si stava trovando rendendo una strana idea di spaesamento.
Pensavo a lei, alla ragazza di cui ero innamorato.
"Starà soffrendo tantissimo..." mi dissi sospirando.
Chiusi gli occhi, appoggiai la testa sullo schienale e mi misi a pensare.
A lei, al suo dolce e tenero sorriso, a quegli innocenti appuntamenti nel fine settimana, alle sue parole, alla sua voce suadente e melodiosa come poche.
Un brivido percorse la mia schiena, mentre i ricordi si accavallavano sempre più numerosi nella mia mente ormai confusa.
Mia madre mi scosse le spalle, distogliendomi per un attimo dai miei ricordi e mi disse tranquillamente:-Sei agitato per quell'incontro?Non preoccuparti sono sicura che Kamiko sarà una ragazza perfetta per te!-
Sorrise piegando leggermente la testa. Sembrava ignorare i miei veri sentimenti, ciò che provavo e ignorava ancor di più Mizuki, la ragazza che veramente sarebbe stata perfetta, come se non fosse mai esistita...
Ma il mio cuore si accendeva solo quando c'era lei; ritrovavo la serenità solo avendola al mio fianco; la sua presenza calmava il mio animo e mi convincevo sempre di più di amare quella ragazza dai capelli lunghissimi e dagli occhi blu oceano.
L'unica cosa che volevo era rivederla.
Mi convinsi che non avrei dovuto dare spiegazioni a nessuno e che appena arrivato, avrei preso un altro treno per tornare dalla mia cara Mizuki.
Perché il mio unico desiderio è rivederti, Mizuki.
 
                                                       Child of the Moon