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Autore: frozenkingdom    13/08/2015    0 recensioni
Midousuji può sembrare un mostro ma ha solo fame, un appetito che Ishigaki è ben lieto di appagare.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Akira Midousuji, Koutarou Ishigaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: miharu92
Fandom: Yowamushi Pedal
Personaggi: Ishigaki Koutarou, Midousuji Akira
Rating: PG
Conteggio parole: 617
Avvisi: //
Genere: Romantico, Introspettivo,
Betareaders: //
Note dell'autore: A volte ho solo bisogno di calarmi nei panni di Ishigaki e decantare il mio suo amore per Midousuji <3
Non era esattamente ciò che mi aspettavo, ma... molte volte ciò che scrivo non coincide con cosa avevo programmato, mi ci sto lentamente abituando *shruggs*
Disclaimers: I personaggi sono di proprietà intellettuale di chi ne detiene i diritti. Non ricevo alcun profitto dalla stesura e pubblicazione di questa storia, i fatti narrati non sono intesi a ledere l'immagine di nessuno e qualsiasi similitudine a fatti realmente accaduti è da considerarsi puramente casuale.
Riassunto: Midousuji può sembrare un mostro ma ha solo fame, un appetito che Ishigaki è ben lieto di appagare.

LOVE'S HUNGER

Fare l'amore con Midousuji, per Ishigaki, è un'esperienza che difficilmente saprebbe descrivere.
Capita quasi sempre dal nulla, raramente il maggiore è in grado di captare i segnali che gli lasciano intendere le intenzioni di Akira, in quel campo. Nonostante abbia ormai imparato gran parte del suo complicatissimo glossario silenzioso, il sesso avviene ancora istintivamente, come se il minore non ci pensasse molto ma si lasciasse guidare dalla voglia, dal corpo e non dalla testa.
Nonostante tutto, Ishigaki non può che gioirne.
Che si trovino a casa, o addirittura al supermercato, al cinema, in qualsiasi luogo, quando Midousuji intende prendere il controllo poco di ciò che hanno intorno conta qualcosa.
Al buio di una sala, con il terrore di essere scoperti, stretti contro il muro di un vicolo cieco fra i gatti randagi e i fari delle macchine che illuminano per qualche istante i loro visi arrossati, le mani che si stringono fra loro e il cuore in gola che cavalca impazzito.
Ishigaki ormai vive sulle spine; cammina come un funambolo terrorizzato e inesperto su di un pericolante filo sospeso nel vuoto. Sotto di lui, il buio con le sue minacciose promesse di nero presagio. Sopra, un limpido cielo stellato, la luna che sorride giocosa invogliandolo a lasciarsi andare.
Fare l'amore con Midousuji significa perdersi. Abbandonare le coordinate, liberarsi di qualsiasi restrizione, qualsiasi legame con l'umanità, qualsiasi vincolo morale.
Significa diventare bestie il cui solo scopo è quello di vivere alla massima potenza ogni secondo, ogni brivido, ogni sensazione.
A volte Ishigaki vorrebbe dirgli di rallentare, di rispettare le sue tempistiche, di non togliergli il respiro con baci invadenti e morsi ferini; ma non lo fa. Ogni volta apre le labbra, mugugna il suo nome, ma quando Midousuji lo guarda tutto svanisce. La sua voce viene risucchiata da quegli occhi profondi e neri, ogni sua richiesta, lamentela, desiderio, ogni parola, gesto o suono. Midousuji cattura tutto di lui, e questo solo guardandolo.
Ishigaki non crede che sia consapevole del potere che possiede su di lui. Non crede che sappia quanto lo faccia tremare nel profondo farsi toccare da lui, vedere i propri bisogni calpestati e ignorati, ma alla fine comunque soddisfatti. Perché qualcosa di intimo, del quale ha paura di scoprire il nome, gode del modo in cui Akira gli afferra il viso prima di baciarlo, riempiendo la sua bocca di lingua e gemiti; ansima soddisfatto quando le sue lunghe dita gli si stringono alle braccia, o ai suoi polsi, mentre il suo intero corpo si spinge contro il proprio; esala estasiato nel leggero dolore che i suoi morsi gli provocano, lasciando segni che l'imbarazzo gli dice di nascondere, mentre quella bestia nel suo stomaco vorrebbe mostrarli al mondo, con un sentimento orribilmente simile all'orgoglio.
Non ha idea di come sia in grado di districarsi fa le fitte ragnatele in cui Akira lo ha catturato e la vita che possiede all'esterno di quella casa, come riesca a conciliare l'immagine integra del diligente universitario dal viso pulito e il sorriso dolce con il mostro che diventa quando torna a casa, quando Midousuji lo guarda con quegli occhi pieni, voraci, affamati.
E Koutarou diventa volentieri carne fresca, cibo succulento per i suoi denti. Porge volentieri il proprio cuore affinché lui si cibi dino all'ultima goccia di sentimento che pompa ad ogni battito, sempre più forte, sempre più veloce, sempre di più per poter soddisfare la sua fame.
E dopo ogni amplesso, quando Midousuji abbassa le difese e si lascia accarezzare i capelli, le dita di Ishigaki che tremano appena per l'intensità di ciò che ha vissuto, lo guarda e sorride. Perché se è di amore che Akira è affamato, lui diverrà pasto abbondante ancora e ancora, fino a quando la sua fame non sarà placata.

Fine.
   
 
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