Mi sento come un campo seminato 
nel cuore dell'inverno, e so 
che primavera sta arrivando. 
I miei ruscelli prenderanno a scorrere 
e la piccola vita che dorme in me 
salirà in superficie 
al primo richiamo.
Gibran

Il cielo è limpido e ricoperto di luminose e lucenti stelle d’argento, l’aria circostante è fresca e profuma di pioggia, nulla si sente se non il dolce fruscio delle poche foglie rimaste agli alberi mosse dal vento.
 
Osservo il paesaggio davanti a me.
 
Una landa spoglia, senza nessuna pianta che la rallegri con la sua presenza, totalmente illuminata da una splendida luna piena.
 
L’odore penetrante della terra appena smossa dal duro lavoro dei contadini che amorevolmente l’hanno lavorata e seminata affinché a primavera quella terra sterile possa dare i suoi frutti mi arriva alle narici, mentre una folata di vento più forte mi investe, scompigliandomi i capelli.
 
Mi stringo di più nella lunga maglia di lana color panna, regalo della mia adorata  amica Sango.
 
Fa veramente freddo, l’inverno è alle porte.
 
Incrocio le gambe e le ricopro accuratamente con la gonna della veste di lana e seta che sto indossando.
 
Le mani, il naso, sono gelati, sembro appena uscita da un frigorifero.
 
Sorrido pensando che se Inuyasha mi vedesse così lo sentirebbero urlare  da chilometri di distanza, garantito.
 
Apprezzo che lui si preoccupi per me, ma io a volte, specialmente se sono sola, ho bisogno di uscire all’aria aperta.

Soltanto io ed il silenzio della natura.
 
Molte cose sono cambiate.
 
Tutto è finalmente finito, la vita di ognuno può finalmente tornare alla normalità, possiamo vivere tranquilli come persone normali.
 
Ripenso alla mia vita, alla mia storia personale, a tutto.
 
Ad ogni singolo programma che avevo fatto, e a come tutto è cambiato in un attimo.
 
Chi avrebbe mai immaginato questi sconvolgimenti?
 
Mi stringo il maglione ancora più addosso, mentre osservo con aria assorta delle foglie rosse come fiamme volteggiare in un mulinello d'aria.
 
La mia anima è qui.
 
Sento di appartenere a questo posto, e sento che lui fa parte di me.
 
Sono entrata a far parte di esso con gli anni, confidandogli i miei pensieri, aprendogli me stessa.
 
E lui in cambio mi ha dato una vita da vivere.
 
Mi ha dato degli amici.
Mi ha dato il mio amore.
 
Finalmente io e lui siamo diventati noi.
 
E non posso che esserne felice.
 
Sento che ogni singolo giorno che passa questo sentimento si trasforma, si evolve, cresce.
 
Sento che è un sentimento unico, senza eguali, che non assomiglia neppure lontanamente ad ogni cosa che abbiamo provato prima; il vero, grande, unico amore esiste davvero.
 
Alzo gli occhi un’altra volta verso quella terra spoglia.
 
Sorrido, stavolta all’apice della felicità.
 
Fino a poco tempo fa, anch’io ero come una terra brulla.
 
Ma anche in me tra poco sboccerà la primavera.
 
E sarà un'esplosione di colori, suoni e profumi.
 
Già, perché la piccola vita che sta crescendo in me porterà tutto questo, sarà una ventata di vita inimmaginabile, un tornado che ci trascinerà via con piacevole irruenza.
 
Il completamento perfetto.
 
Mi porto una mano sul ventre ed abbasso lo sguardo.
 
Tranquillo tesoro, niente e nessuno ti farà mai del male.
 
Aspetto con ansia il momento in cui nascerai, piccolo ed unico frutto del sentimento che tiene tutte le fila dell’universo.


 -Razza di scema, ti pare il caso di stare li impalata con questo freddo? Feh! Neanche le marmocchie di Miroku arrivano a tanto!- 
 
Dimenticavo che i modi della mia dolce metà sono rimasti immutati.
 
Ma ora vedremo come reagirà alla novità. 
 
Allungo le braccia verso di lui sorridendo
 
Lui mi guarda accigliato, poi si avvicina.
 
Si siede accanto a me ed io gli circondo il collo con le braccia mentre accosto la mia bocca al suo orecchio
 
-Ho una notizia per te, Inuyasha-




Si vabbé, lo so che ho una storia da finire, una da proseguire e via dicendo, ma.... Non ho resistito! Ho dovuto ripescare questa storia, all'epoca del suo concepimento una raccolta di fiction, e rimaneggiarla per riproporla.
Personalmente, adoro l'autunno e l'inverno. Le vedo come il riposo della terra, il periodo dove la forza creatrice della natura prende fiato per poi sbocciare in tutto il suo splendore a primavera. 
Sarà una raccolta tutta al femminile questa. Pensieri di donne, giovani di mono giovani, tutti nella stessa serata, davanti alla stessa terra.
A presto!