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Allistor Logan Wallace 

 

Personificazione della Scozia. ♚ 

È un tipo, Allistor, che sostiene lo sguardo senza sviarlo.
Crucciato o ghignante, sereno o irritato. 

Superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira, accidia. Allistor pecca di sette vizi diversi, più uno: mordersi il labbro di continuo, ora come se fosse affamato di se stesso, ora come se, con rabbia, volesse reprimere la persona che in sé custodisce gelosamente. 



Ci sono alcune cose che ama, alcune cose che odia. Come tutti, ma anche come nessuno. 

Se da un lato l'incondizionata devozione all'alcool lo porta a cedere all'ira, dall'altro l'incondizionato odio nei confronti di Arthur lo conduce a sfogare la collera - per poi rientrare in un circolo senza fine alimentato da pensieri continui, ricordi, tutto che vola nell'aria col fumo delle sue sigarette. 

Lo pervadono sentimenti di inferiorità, insistenti paure, insoddisfazione, malcontento, incalzante voglia di guardarsi allo specchio e sentirsi libero, indipendente dall'alcool, dal fumo, da se stesso, dalla famiglia. Allistor vuole stare lontano da quel che gli fa più male senza sapere che al contempo è ciò che, infondo, ama di più. Oltre ad essere quanto di unico e solo gli rimane. 

E così si rigira di continuo tra le lenzuola bianche, insonne, sospira, si stropiccia gli occhi e aprendo il balcone accende l'ennesima sigaretta, sospirando nuovamente. Rimanda di nuovo tutto all'indomani, con la mano a percorrersi la fronte come a voler far scorrere via i pensieri. Come si fa a dormire quando sul soffitto si vede un enorme specchio, con il tuo riflesso che ti guarda e ti giudica? E anche se non c'è lo si sente, severo, lì.

Allistor si inserisce nuovamente tra le lenzuola, si passa una mano tra i capelli di rame, tossisce e chiude gli occhi. 
Rimanda di nuovo tutto all'indomani.

Di nuovo, di nuovo, di nuovo.