Bang,
bang.
Due
colpi, due centri.
Testa e cuore.
Erik
era
sempre stato bravo a deviare proiettili.
Erik era sempre stato bravo a colpire il proprio bersaglio, al
contrario di
Cupido.
Charles l’aveva guardato ammaliato, con gli occhi pieni della
sua immagine
riflessa.
Charles era caduto sotto l’incantesimo – che fosse
stato un mutante a gettare
quel maleficio?- e davanti ai suoi occhi non riusciva a vedere nulla
che non
fosse Erik.
Non sentiva altro che non fosse
Erik.
Le voci nella sua testa non erano che sussurri malcelati e le figure
che
vorticavano nella sua mente solo una pellicola in bianco e nero che
andava a
svanire.
Però c’era Erik.
Bello e bravo, buono e perfetto.
Lui che sorrideva quando gli puntava la pistola alla testa –
bang!- e sempre
lui che urlava quando un proiettile gli sfuggiva di mano –
bang!-
Due colpi, due centri.
Testa e cuore, sono tuo.
Sotto lo sguardo di Erik si era sentito amato, si era sentito potente,
si era
sentito abbandonato.
Erik era sempre stato bravo a colpire il proprio bersaglio, Charles non
era mai
stato bravo a schivare.
.
Mel;
Cos'è? Non so, una minuscola parentesi per MammaCharles e PapàMagneto, tutto qui.
Lo sappiamo che Magneto è Cupido, in realtà, ma la cosa doveva essere drammatica e veloce, incisiva.
Doveva essere qualcosa di serio da scrivere all'1:30 di notte, un modo piacevole di passare la serata a fangirlare un po', ma è uscito questo.
Veloce, veloce, veloce.
Ma è dedicata a chi mi ha fatto vedere il film e magari troverà questa storia.